mercoledì 6 settembre 2017

Riflessioni di mezza estate: il parco-giochi allestito dal gran burattinaio, Kiko-Mangiafuoco.

Noi, che abbiamo avuto il dono di aprire gli occhi e scoprire quel che succede nel segreto delle comunità, ancor più scambiando le nostre esperienza, siamo in ansia per le persone care, come per quelle che non conosciamo, che stanno ancora nel cammino neocatecumenale.

È sorprendente: nel cammino è tutto uguale in ogni angolo del mondo!

Barletta, chiesa di san Pasquale:
sono neocatecumenali ma non te lo dicono, e
ingannevolmente ti dicono che gli incontri durerebbero
soltanto "circa due mesi" anziché tutta la vita...
Leggendo, ognuno di noi potrà riconoscere i suoi commenti.

Sì, perchè questo è un collage, un puzzle di contributi diversi.
"Se lo scrivessero sul cartellone delle catechesi per adulti, dove porta la strada dell'«essere amato così come sei»,
la gente non arriverebbe al punto che, davanti a uno che ti dice: «
io sono il tuo DIO, obbedisci a me senza pensare», non hai manco il riflesso (santo e benedetto) di rispondere «ma vaaaattene un po' affan... e fatti curare»." (D.D.)

Tanto più che, alla fine della fiera, non solo noi soggiogati a vita, oltre ogni logica previsione, ma Kiko (una volta ottenuti gli Statuti) ha gridato al miracolo: "Che i Vescovi vanno a obbedire a noi!"

"Nella sua omelia un prete ha detto che il cammino del cristiano è un cammino di nobiltà e di bellezza. Inevitabile il confronto con il cammino neocat che ci ha fatto sentire per anni uno schifo pieni di peccati. La scelta di dire la nostra esperienza anche dolorosa è un servizio alla verità" (Anonimo).

Come ci esorta San Paolo: "non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce" (Ef. 5, 11-13)
TUTTO CIÒ CHE VIENE ALLA LUCE È LUCE.
Siamo figli del giorno, non delle tenebre (cfr 1Tess. 5, 5), e siamo fuggiti via dalle oscure salette neocatecumenali, dove ci veniva inculcata un'oscura dottrina.

Il discernimento che si addice al cristiano, per Kiko, si "apprende" nel Cammino, negli anni, alla scuola del fango/mota - che tanto bene ci ha descritto Lino - quel fango che ci lascia eternamente insozzati e ci priva, al tempo stesso, della "unzione" ricreatrice dell'argilla bagnata dalla saliva del Signore.

"Fango e segreto", questa la illuminante sintesi di tutto che Lino ci regala.
"Gnosi del peccato, cammino di conoscenza del male, non del bene. Non è il cammino di figure positive del Vangelo." (Lino)
Bell'indottrinamento, davvero!

A conferma esponiamo, in estrema sintesi, quanto Kiko instilla, subdolamente, in tutti quelli che lo seguono:
È "idolatria" tutto quello che passa per la tua ragione, per il pensare tu autonomamente.
Tutto ciò che ti dà dignità, per Kiko, è inganno.
Unica cosa esente da inganno è se ti disprezzi (convincendoti che sei inadeguato, malvagio, approfittatore, che sei un egoista, un violento, un superbo, un assetato di potere, un traditore, un bugiardo).
Dunque "discernimento" è conoscenza dell'abisso dei tuoi peccati, che è anche il segno che hai fatto bene il cammino... e, frutto maturo del cammino, logica conclusione di tutto: OBBEDIENZA CIECA.

Mentre tu, dunque, continui a guardare il peccatore schifoso che sei - UNICA ATTIVITÀ IN CUI DEVI ESSERE OCCUPATO e alla quale il cammino ti addestra - Kiko ti dice tutto il resto.

Sei un burattino, ormai, nelle sue mani e, se sei anche "catechista", a tua volta sarai la sua longa manus forgiando, allo stesso modo, quelli che entrano in comunità per la tua predicazione e intruppando i malcapitati come tu sei stato, prima di loro, intruppato.
Intanto Kiko, piano piano, riempie l'esistenza dei suoi adepti di tutti i suoi rituali, scandendo ogni attività, riempiendo ogni spazio dell'esistenza e, contemporaneamente, schiacciando sotto il peso dei sensi di colpa coloro che ancora trovano tempo (tapini!) per dedicarsi a qualcosa che nulla abbia a che fare col cammino. Ragazzi, qui tutto ha un senso!

Non sia che qualcuno, scosso dal contatto, pure occasionale, con la vita reale, alla quale Kiko astutamente lo ha sottratto progressivamente ed inesorabilmente, in un balzo si risvegli e... comprenda ciò che non doveva assolutamente capire!
Gli si aprirebbero, finalmente, gli occhi ed egli potrebbe gridare, come il cieco nato: "Ci vedo!" e vedendo, ciò che tanti di noi abbiamo visto, mandare Kiko e tutta la sua combriccola a quel paese.

"Catechesi per conoscere
uno che ti ama..."
In tanti, tranquillizzati dal fatto di trovarci nella Casa di Dio - nella nostra Parrocchia - abbiamo accettato l'invito alle catechesi e abbiamo ascoltato.

Ci siamo lasciati condurre ed abbiamo attraversato le porte che ci venivano aperte davanti, pensando, ogni volta, che il più bello doveva ancora venire, come sempre ci dicevano!

Intanto quelle porte, una dietro l'altra, si chiudevano dietro di noi, mentre ci addentravamo, complici ignari del nostro triste destino, sempre più verso la stanza del "grande maestro" che, soltanto alla fine e solo se fosse stato necessario, ci avrebbe mostrato il suo "vero volto".

Di certo al fedele camminante, prodotto finito del percorso neocatecumenale, egli non urlerà mai in faccia "tu devi obbedire a me!"; non ce ne sarà alcun bisogno, avendo l'infelice, e oramai "adulto nella fede", smesso da tempo di pensare con la sua "testa circoncisa" e rinunciato a prendere, in modo autonomo, anche la più piccola decisione.
Questa l'espressione: "(Oh mio catechista!) Farò tutto quello che tu mi dirai!"
Lasciate ogne speranza, voi ch' entrate.
Porta dell'Inferno (Gustave Doré)

Dove porta alla fine e dove conduce veramente il cammino neocatecumenale andrebbe scolpito sulla pietra, all'ingresso, e affisso in ogni parrocchia neocatecumenalizzata.

Sullo stipite, poi, di ognuna di quelle porte che introducono alle successive tappe o passaggi, noi tutti vorremmo vedere una grande scritta:
"Lasciate ogni speranza, o voi che entrate"
Perché non lo sai ma, quando varchi quella soglia, lasci fuori ogni speranza di poter tornare indietro.

"Proprio perché, ignaro, tu entri in una dinamica schizofrenica, dove ogni riferimento è alienato dal reale, entri in un labirinto dove per uscirne occorre molta forza interiore." [Pietro (NON del Cammino)]

"Certamente il linguaggio religioso dei neocatecumeni è fatto di slogan, di suggestioni emotive, di riferimenti a esperienze personali. Ci si abitua a parlare e pensare senza una base logica.

Oppure si tratta di una forma di shock mentale.

Chi accetta il metodo delle catechesi iniziali, impara ad entrare in un mondo dove le regole normali sono stravolte, dove tutto è meraviglioso e se c'è qualcosa che non va, è colpa del singolo che non è in risonanza emotiva e psicologica con la comunità. La continua sollecitazione emotiva unita alle richieste anomale richiedono un grande dispendio di energie e per resistere, evidentemente, bisogna uccidere il pensiero razionale, rinunciando ad una parte importante di se stessi.

Abbiamo notato tutti che i neocatecumeni sono un fascio di nervi/emozioni ed è difficile relazionarsi con loro che sono sempre o tristi o arrabbiati e comunque sempre sulla difensiva." (Michela)


Se non c'è nessuno ad aspettare i camminanti quando usciranno, "l'Argüello avrà trovato conferma alle sue oracolate bestiali, che fuori c'è solo la devastazione, quella appositamente creata in anni di divisione" (D.D.).

Isolamento e segregazione strutturalmente pianificati che fanno sì che, se lasci il cammino, fuori trovi solo terra bruciata. Questo a conferma che il cammino stesso crea come una dipendenza patologica, per cui la disintossicazione è lenta e dolorosa, alcuni non la sopportano e... rientrano, mansueti, nell'ovile! 
"Se esci dal cammino, il demonio ti distrugge!", ho ricordato questa frase orrida, ripetuta ossessivamente dai catechisti neocatecumenali e, devo confessare oggi con grande dolore, tante volte pronunciata anche da me, verso i fratelli dubbiosi!

Sì, importante è essere pronti ad accogliere i fratelli che decidono il grande passo, perché forte è la tentazione che ti assale quando esci dal cammino - portando sul groppone le profetiche parole, pronunciate solo per te - dal tuo catechista di una vita, che pure hai amato!

Lo sappiamo bene quelli di noi che abbiamo sofferto tanto, quando ci siamo trovati soli, con la nostra famiglia, vedendo quello che altri non vedevano, sentendoci accusati di essere preda degli inganni del demonio, perché seguivamo più la nostra ragione che la parola irrazionale dei catechisti, ispirata...

Nell'ordine:
In primis ti bastonano - prima in privato, in seguito davanti alla tua comunità - poi ti blandiscono, poi ti corteggiano, infine ti abbandonano "al tuo destino" e, da quel momento e per sempre, diventi per loro, catechisti e fratelli di comunità, un "pagano" e un "pubblicano".

Resti totalmente SOLO, dopo che hai condiviso con loro dieci, venti, trent'anni e anche più, della tua vita e ti rendi conto che non avete assolutamente nulla in comune, che, alla fine, non resta niente: è impossibile qualunque dialogo, qualunque rapporto.
Una cosa assurda!
Per loro, ormai:
  • Sei la pecora perduta.
  • Te ne vai dal cammino,
  • e il salmo che cantano, dice di te:
  • "aspetta un momento, è sparito il malvagio, guarda il suo posto, non c'è più..."
E tu sai che pensano a te, il traditore...
E in te si compie anche il salmo "Felice l'uomo"che si canta frequentemente nel cammino, e che dice: "non reggeranno gli empi nel giudizio, nè i peccatori nella comunità dei santi" - infatti alla fine tu, "Giuda", sei fuori, e quelli di dentro pensano che te lo sei proprio meritato...

Dopo tutto questo, tengo a precisare che, di noi che siamo qui, nessuno si sente investito del fuoco sacro della "missione".

La semplicità, la umiltà e la comprensione sono d'obbligo...
Non possiamo, né dobbiamo, pensare solo a noi stessi: quello che dovevamo soffrire, lo abbiamo già sofferto tutto!
Non cerchiamo, né ci serve a nulla, una qualche vendetta o rivalsa.

Ma... la Verità va difesa; se siamo testimoni diretti delle loro menzogne, dobbiamo denunciarle, poi chi ha orecchi per intendere, intenda.
E neanche noi possiamo sapere chi trae giovamento dalla nostra storia raccontata.

In ogni caso, accettiamo altre conclusioni, che siano basate però su fatti concreti, non su lezioncine imparate a memoria o semplici slogan kikiani.

Se Gesù si fosse preoccupato dell'incapacità dei suoi stessi discepoli, che vivevano con Lui, di comprendere, fino in fondo, il suo messaggio...

È importante sollevare interrogativi, mettere in discussione le certezze, dare più opzioni, insomma, costringerli a confrontarsi e, sopra ogni cosa, a riprendere a PENSARE CON LA PROPRIA TESTA.

Arriva l'imperatore: "sudditi, fate largo!"
Oggi comprendiamo bene che era scritto che così sarebbe andata a finire, perché l'orrore che è diventato questo cammino ce l'aveva nel DNA fin dal suo nascere! Ormai questa cosa è chiara.


Grande micidiale inganno.

Si rimane sgomenti, ma non bisogna arrendersi.
Un pezzo alla volta e completeremo il puzzle.

Certo che sul cartellone dell'invito alle catechesi non ti informano su quello che realmente andrà a succederti in questo cammino, anzi, la vera forza di Kiko è stata proprio nel darti delle parole, su cui tu hai poggiato tutta la tua vita, per poi rimangiarsele e condurti all'esatto contrario.
Questo, però, avviene lentamente nel tempo, e senza che tu possa subito rendertene conto.

Per tutte le false profezie kikiane, cito la più emblematica, la storica parola "Madre di tutte le menzogne" e di tutti gli inganni del perfido Kiko, la Menzogna su cui ha fondato tutte le altre:
  • Il Cammino non è una associazione, non è...... , non è.....
  • È una impalcatura. L'edificio da costruire è la Tua Fede Adulta, il Battesimo, la Vita Cristiana,

Quando hai terminato questo cammino e appare la Vita Cristiana, il Cammino/impalcatura non serve più (questo il cuore della menzogna!).

Sei adulto, ora hai "discernimento"NON C'È PIÙ CATECHISTA perché - aggiungeva - dice Gesù che "siamo servi inutili!".
  • Il catechista è come uno "straccio dopo che ha pulito il vetro".

Il vetro è finalmente pulito e tu vedi? Ora lo straccio non serve più: è sporco. A cosa serve? A nulla, e si butta via.


Dunque, alla fine del percorso battesimale siamo tutti UGUALI, tutti FRATELLI NELLA FEDE, non c'è più catechista e LA COMUNITÀ SI SCIOGLIE NELLA PARROCCHIA - SALE, LUCE, LIEVITO.

Tu cammini anni e anni, con questa Parola seminata in te, come Abramo.

Queste sarebbero le promesse (menzognere) iniziali.

Ma, quando hai finito il Cammino scopri che:
  • che il Cammino non finisce mai, con la pantomima della cosiddetta FORMAZIONE PERMANENTE,

  • che il Catechista continua ad essere il TUO catechista e... Kiko il Super Catechista-Capo di tutto.

  • che non molleranno mai la tua vita e che continueranno a farti girare sulla loro giostra, non proprio gratis, però!
Già il Gatto e la Volpe (i tuoi catechisti, che sono venuti a cercarti nella tua storia, percorrendo le vie del mondo, "inviati da Kiko" alla tua vita... DA KIKO, NON DAL SIGNORE COME BLATERANO NEGLI ANNUNCI, i blasfemi!) ti hanno lavorato ben bene, portandoti a versare stabilmente la decima, a vendere i tuoi beni, ad essere generoso nelle mille collette (i famosi zecchini di Pinocchio che si andranno a moltiplicare e produrranno il cento per uno, con cui ti seducono) e, quando sei cotto a puntino, per consegnare, infine, la tua stessa vita...

Kiko, novello Mangiafuoco, ti aspetta intanto nel gioioso Paese dei Balocchi, che è il suo Potente Cammino - perdonate la libera interpretazione di "Pinocchio"! - , e ti insegna a trastullarti con tutto il suo armamentario.
"Tu pensa a giocare!" - pare quasi ti dica -, È così bello vivere fuori dalla realtà, in un mondo "che non c'è " dove tutto è surreale, ma così credibile!

AL RESTO PENSIAMO NOI.


Kiko, gran burattinaio:
sveglia, fratelli! Prima che sia tardi!
Armamentario del Paese dei Balocchi:
  1. Show delle sue esibizioni dal palco;
  2. Vari compact-disc del suo repertorio;
  3. Canti composti da lui per chitarra o, per stordirti meglio e impressionarti di più...
  4. Concerto per orchestra, che in forma catartica espliciti il nostro inconscio Sufrimiento di "innocenti caduti nelle sue mani", mentre in Kiko stesso servono a placare i non tanto inconsci, sensi di colpa, verso gli "innocenti" di cui non gliene frega niente.
  5. "Icone", che Kiko ha dipinto solo PER AMORE NOSTRO, poiché egli ha "rinunciato" alla sua arte e al suo genio multiforme, per amore a Gesù Cristo e per seguire Lui, ma DOVEVA RIEMPIRE i nostri occhi delle sue (di Kiko) immagini nei vari ritratti di Cristo che sono suoi autoritratti, perché mai dimenticassimo che lui, sempre Kiko, è il Signore della nostra vita felice e piena.
  6. Ora Kiko scrive anche libri, sempre per amor nostro. Kiko si è sottoposto a quest'altra fatica, e sono nate le sue "Annotazioni", giusto perché, se al camminante restasse del tempo per leggere qualcosa oltre i suoi mamotreti, non sia che legga altro che il "verbo" di Kiko di cui, ormai, è impregnata tutta la sua vita.
  7. È ora, dulcis in fundo, arrivano i Diari di Carmen Hernàndez, ultima perla del cammino, intrisi di estasi mistiche e sofferenze di un'anima eletta, racchiusa in un'esistenza che nulla lasciava trapelare di tanta segreta santità e di un così grande amore a Gesù Cristo, che è proprio una grande sorpresa, come lo stesso Kiko imprudentemente confessa.
  8. Tutto questo per raggiungere l'obbiettivo finale: la canonizzazione dei due autonominati santi-iniziatori, che si ponga a sigillo e garanzia di un'esperienza che è nata, è maturata e, infine, si è strutturata saldamente nella Chiesa Cattolica pur restando un "corpo estraneo" fuori ogni controllo ecclesiale, fuori ogni obbedienza ai pastori, fuori ogni comunione.
Davvero, concludiamo come abbiamo iniziato: solo un dono di luce dall'alto può far aprire gli occhi in tempo, come è avvenuto a noi!
Ultimo rischio: ogni camminante
vede soltanto e riconosce le "orecchie d'asino" dell'altro, ma non le sue!
(Qui si può piangere, senza fermarsi, fino alla fine dei tempi!)
Altrimenti ti risvegli, se ti risvegli, solo quando cominci a ragliare e ti crescono le orecchie d'asino, e ti rendi conto del vero progetto di Kiko:
- ridurti ad un asino, o ciuccio di fatica come si dice, icona perfetta del "cristiano adulto perfetto frutto del Cammino neocatecumenale", che una cosa sola deve aver chiara:
  • Deve obbedire, senza pensare, PER IL RESTO DEI SUOI GIORNI- a suon di bastonate come un asino, appunto - ai capibastone del Cammino, che gli sono toccati in sorte, nel disegno della "kikiana provvidenza".
  • Immolare tutta la sua vita e quella della sua famiglia, aspettative e aspirazioni, insieme ad ogni attività , al Cammino Neocatecumenale.
  • Fare questo è aver conseguito il vero "discernimento adulto" alla Scuola del "Fango e dei segreti" di Kiko Argüello.(*)
          Pax

Ci siamo ispirati a:

 "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare: 
Puck, il folletto - abile anche lui nel trasformare la testa degli umani in quella di un asino - conclude così: 
"Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…noi altro non v’offrimmo che un sogno”.
Ci siamo permessi perchè, con Mangiafuoco, sempre di "teatro" si parla che, quando la storia, a vederla, troppo ci inquieta, riesce a trasformare la "realtà che viviamo" in un "sogno" .
 ________________________________________
 (*) A proposito di...
Deve obbedire, immolare, fare...
        Certo, fa molto riflettere la fine che si fa, dopo aver intrapreso un Cammino che aveva come prima  regola, come unico principio: "Fratelli, prima di tutto, cancellate dal Vocabolario la parola "devo". Ricordate anche voi?

34 commenti:

  1. A proposito del fango e di Flando 85 (che non si vergogna di citare il vecchio mamotreto pieno di eresie)

    Lo cito anche io, allora: "Perciò, chi ha lo Spirito Santo? Colui che fa opere di vita eterna. Chi non le fa, non ha lo Spirito di Dio. Sapete cosa diceva Tertulliano? 'Non vi si dà il Battesimo perchè non pecchiate più, ma perchè già non peccate.' Per questo il catecumenato è una gestazione nella quale ci sono degli scrutini per scrutare la vita delle persone. Questo è ciò che faremo con voi".

    Quindi gli scrutini servono per "scrutare la vita delle persone". Servono per insozzarla con secchiate di fango.
    Qui vorrei riferire una mia considerazione che non ho mai esposto. Quando san Paolo (al quale spesso si riferisce Kiko) sostiene l'inutilità delle opere della Legge (opere che intendono le prescrizione della Torah) ai fini della giustificazione, si riferisce alle opere etiche, cultuali, rituali del giudaismo (circoncisione, abluzioni, cibi puri, il sabato, altro). E' la ricorrente polemica di Cristo con i farisei, in fondo. Noi, invece, siamo giustificati per grazia, dal Sangue di Cristo; noi riceviamo per grazia la fede, e la fede va "gestata" con le opere matteane, con le opere di amore, con l'olio delle vergini sagge e non con l'olio di Kiko che si prende nelle convivenze a costo di lasciare sola la "cognata ammalata".
    Con Kiko, con il Cammino, siamo ritornati a una sorta di "opere della legge (con la elle minuscola") secondo Kiko. E' un un nuovo fariseismo dove gli elementi cultuali e rituali sono quelli prescritti da Kiko: le convivenze, le Lodi imposte come Kiko comanda, le "missioni in casa", gli scrutini e chi più ne sa più ne citi. Sono queste le basi cultuali e rituali del CNC, che "giustificano" il neocatecumenale. Non è cattolicesimo, è un nuovo fariseismo farcito di gnosticismi.

    RispondiElimina
  2. @ Lino

    ......che del fariseismo ha anche il
    "Fate ciò che dicono, ma non fate ciò che fanno....perché dicono e non fanno......mettono pesi sulle spalle degli altri che loro non alzano neanche con un dito....."

    Lino ti ringrazio, il tuo lavoro è ancora più prezioso in un tempo come quello che stiamo vivendo, nel quale neanche il Papa si rende conto di quanto questi tristi figuri siano pericolosi e bravi a strumentalizzare ogni piccolo cenno di consenso, trasformandolo in lasciapassare per tutte le loro scorribande.

    Lo sconforto mi assale!

    Pax

    RispondiElimina
  3. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1023054917837718&id=230667067076511
    Povera Roma. Saremo invasi da chitarre scordate e ugole urlanti. Ted.

    RispondiElimina
  4. Grazie Pax , mi sono riconosciuta in pieno in tutto quello che hai scritto , confermo che anche per mé é stata la stessa cosa , vissuto le stesse esperienze , tanti anni di cnc ne sono uscita con le ossa rotte con bisogno profondo di ritrovare mè stessa la mia natura i doni che il Signore mi aveva fatto . Mi ero davvero persa , solo ora , anche con il vostro aiuto stó lentamente riappropriando di mè stessa , è una fase molto delicata , ma sono serena . Dio è con mè , non sono sola ! . Ho cominciato ha sviluppare quelle le mie qualità al servizio della chiesa , e sono felice e graziata e... Finalmente libera , grazie a Dio

    RispondiElimina
  5. e tra le 'opere della legge' menzionate da Lino metto al primo posto la decima, che difatti viene versata con un rito preciso, alzandosi dal posto a turno, con una 'cassettina' che serve solo a questo scopo e con l'accompagnamento di canti adatti.

    RispondiElimina
  6. Leggere Pax non lascia mai indifferenti, perché, ogni volta, con lei è possibile fare un Viaggio al centro della Terra, cioè al centro dell'esperienza che tutti hanno o hanno avuto del cammino, sia coloro che ringraziano Dio per esserci entrati, sia chi lo ringrazia per esserne uscito.
    Scrive infatti Pax:

    In tanti, tranquillizzati dal fatto di trovarci nella Casa di Dio - nella nostra Parrocchia - abbiamo accettato l'invito alle catechesi e abbiamo ascoltato.
    Ci siamo lasciati condurre ed abbiamo attraversato le porte che ci venivano aperte davanti, pensando, ogni volta, che il più bello doveva ancora venire, come sempre ci dicevano!
    Intanto quelle porte, una dietro l'altra, si chiudevano dietro di noi, mentre ci addentravamo, complici ignari del nostro triste destino, sempre più verso la stanza del "grande maestro" che, soltanto alla fine e solo se fosse stato necessario, ci avrebbe mostrato il suo "vero volto".


    Questo è il motivo per cui, ed è l'obiezione che ci viene mossa costantemente, ci sono voluti tanti anni a ciascuno di noi per comprendere l'inganno: il credere che "poi" tutto sarebbe stato più chiaro, mentre il "poi" non è mai venuto ed invece si sono moltiplicati gli adempimenti e le obbedienze di quello che giustamente Lino ha definito un nuovo fariseismo.

    RispondiElimina
  7. Un'altra considerazione sul fariseimo delle prescrizioni delle "opere della legge secondo Kiko", vale a dire i riti e i culti estranei al cattolicesimo ai quali sono obbligati i neocatecumenali (in cui certamente c'è la decima, come ha sottolineato Michela).
    Cito per come la ricordo una catechesi di Benedetto XVI sulle lettere di san Paolo.
    Le prescrizioni cultuali e rituali della Legge divennero molto rilevanti per Israele a seguito dell'ellenizzazione del Mediterraneo. Mediante le "opere della Legge" si intese salvaguardare l'identità culturale e la fede di Israele dalla crescente influenza ellenica: le opere della Legge rappresentavano un baluardo identitario del popolo ebraico.
    Analogo scopo hanno le prescrizioni delle opere della legge secondo Kiko: caratterizzare il Cammino, disegnare una sua identità che lo distingua e salvaguardi da influenze culturali cattoliche. Ecco perché, correzioni o non correzioni dei mamotreti, le opere della legge kika restano immutabili.

    RispondiElimina
  8. Pax, un gigante che ha fatto della sua esperienza a contatto con i due santoni una spada affilata che entra nelle midolla.

    RispondiElimina
  9. @ Lino
    Tu dici:
    .....Analogo scopo hanno le prescrizioni delle opere della legge secondo Kiko:
    caratterizzare il Cammino, disegnare una sua identità che lo distingua e salvaguardi da influenze culturali cattoliche.

    SALVAGUARDARE IL CAMMINO DA INFLUENZE CATTOLICHE
    nulla rende meglio il vero piano kikiano/carmeniano SEGRETO.

    @ Michela
    dice che la decima
    viene versata con un rito preciso, alzandosi dal posto a turno, con una 'cassettina' che serve solo a questo scopo e con l'accompagnamento di canti adatti.

    Interessante quanto descrivi: come mai il modo di raccogliere la decima non è lo stesso dappertutto nelle varie zone?
    a noi non è stata consegnata così.
    Veniva fatta una raccolta ad hoc, una volta al mese, ma sempre facendo girare il sacco nero in assemblea,
    il responsabile annunciava prima il gIorno della raccolta, chi sapeva di non potersi recare in comunità, dava la busta ad un fratello, o la faceva recapitare direttamente al responsabile.

    Quello che tu descrivi è ancora più inquietante, soggiogante, direi, alzarsi dal proprio posto per deporre la decima in una "cassettina", addirittura, e SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!
    La cassaforte del cammino. Bah.

    Non si finisce mai di imparare. Penso che questo sistema eserciti una pressione psicologica più forte, più incisiva.

    Che cricca di malandrini!

    Pax

    RispondiElimina
  10. Carissima Pax, sottoscrivo pienamente tutto ciò che hai scritto nel post di ieri, alcune delle assurdità del cammino neocatecumenale sono descritte veramente con colori e particolari che solamente qualcuno che viene dalle tue stesse file può recepire pienamente, non certamente quelli che restano ancora ciechi alle più evidenti corbellerie, specialmente che il cammino non è più “Un Tempo” per dopo far parte della chiesa cattolica. Famosa frase Di Carmen ripetuta innumerevoli volte e che ha fatto impazientire Giovanni Paolo II, ero presente a quell’incontro e la faccia di mons. Cordes era paonazza tanto che Carmen gli disse ad alta voce: “Caro, non soffrire per me”. Non aveva ritegno con nessuno! Mi sto decidendo a scrivere (era tempo che non lo facevo) per rendere testimonianza di un ulteriore fatto che è successo ieri sera. Ho ricevuto una telefonata da una famiglia in missione che vive in Olanda fin dall’inizio di questa esperienza di evangelizzazione. Fratelli con cui avevamo ottimi rapporti fin dal lontano 1988. Alla nostra cacciata dal cammino, anche loro non si sono fatti sentire più e ieri sera dopo cinque anni dall’avvenimento mi telefonano non per interessarsi di noi, come inizialmente credevo, ma perché avevano bisogno di un pernottamento, su quanto ci era successo neanche una parola, solamente che erano informati dei fatti. Naturalmente quelli detti dai loro catechisti, mai nessuno ha chiesto la mia versione. L’egoismo è la prerogativa a cui porta questo cammino, altro che sentimenti fraterni gli uni per gli altri!
    Veterano

    RispondiElimina
  11. Un mio caro amico si è avvicinato al cammino o, l' ho incontrato questa sera dopo qualche anno,(totalmente cambiato) mi ha parlato per due ore(parlava solo lui) del cammino di tutti i pro e del fatto che Dio mi ama etc (altre frasi lette sopra) infine mi ha invitato a prender parte al Eucaristia, vi chiedo è possibile fargli una mano ad uscirne?

    RispondiElimina
  12. Il commento di Anonimo era stato postato nel thread "Il manuale del perfetto neocatecumenale" quindi le frasi a cui si riferisce pronunciate dall'amico neo adepto sono quelle standard del camminante senza un briciolo di senso critico (vieni e vedi/vocazioni/famiglie numerose/da me questo non succede ecc. ecc.).
    Gentile Anonimo, l'unica raccomandazione che puoi fare al tuo amico è quella di vagliare sempre con attenzione ciò che gli viene proposto, andando alla fonte primaria. I catechisti del cammino sono, anche se spesso in buona fede, dei rivenditori (a pagamento) di qualcosa che la Chiesa offre gratis da duemila anni, però purtroppo con un vizio occulto, che comporta la totale e sempiterna affiliazione a loro con conseguente danno, a lungo termine, economico, morale e spirituale.
    Se è Dio che l'ha convertito, qualsiasi chiesa è comunità, qualsiasi Messa è Eucaristia. Se invece constata che solo il cammino gli dà certe emozioni, al punto da diventarne dipendente, concluda ciò che è lecito concludere e cioè che si è convertito all'organizzazione di Kiko e non alla Chiesa cattolica.

    RispondiElimina
  13. FLANDO 85 (dal post precedente):

    la citazione che hai fatto l'hai ripresa dai mamotreti zeppi di errori, che la Chiesa ha detto che sono SBAGLIATI, o proviene dai mamotreti che la Chiesa ha CORRETTO a matita rossa? Cioè quelli cancellati e riscritti?

    LUIGI (dal post precedente):

    A Tor Vergata il Papa ci sarà? Certo che ci sarà, non si lascerà sfuggire l'occasione. Poveri voi.
    Tra un "mi compiaccio del vostro zelo" (e chi lo nega?) e un "grazie perché siete venuti numerosi" , troverà il modo di richiamarvi all'UBBIDIENZA. Come ha fatto spesso in questi anni, usando spesso un linguaggio diretto.
    Ci scommettiamo?

    Riguardo a questo post molto interessante di Pax, mi viene in mente che, come evidenzia Lino, l'annuncio di Cristo della Chiesa si realizza in modo ESATTAMENTE OPPOSTO a come viene effettuato nel Cammino.
    Nella Chiesa infatti l'annuncio di Cristo precede sempre quello del peccato, se non sempre temporalmente, sempre intrinsecamente, perché l'iniziativa è sempre di Dio.
    Nel Cammino invece il fango precede la grazia. Ma questa è opera umana.
    Se poi qualche camminante, di solida formazione cattolica precedente all'esperienza del Cammino, è portato ad annunciare Cristo prima del peccato, meglio così. Ciò non toglie che il metodo di Kiko è sbagliato. Anzi, eretico.

    Su questa metodologia PAPA FRANCESCO è chiarissimo.
    Il Papa si rivolge al Cammino non solo quando lo incontra, ma SEMPRE: quando parla a tutti, parla anche ai camminanti.
    O loro si vogliono escludere dal resto della Chiesa?
    Quando il Papa dice che l'annuncio della grazia precede il peccato vale anche per loro.

    Papa Francesco è chiaro anche sul fatto che l'evangelizzazione non va urlata, non ha nulla a che fare col PROSELITISMO stile Cammino.
    Il Papa e il Cammino: due mondi diversi. Nessun camminante obbiettivo lo può negare, vero LUIGI?

    RispondiElimina
  14. @ Veterano

    Eh sì, le assurdità del cammino, troppo ben camuffate, e mimetizzate sotto i manti cardinalizi dei loro amici altolocati, sono impossibili da "smascherare" se non con un dono di luce dall'alto, come oramai abbiamo compreso!
    Tu evidenzi, tra le contraddizioni più inaccettabili in cui sono caduti, che si sono rimangiati, senza pudore e a loro vergogna, il mantra carmeniano: "NON SIAMO UN MOVIMENTO MA UN CAMMINO"
    Collochi tra le

    "evidenti corbellerie, specialmente che il cammino non è più “Un Tempo” per dopo far parte della chiesa cattolica. Famosa frase Di Carmen ripetuta innumerevoli volte e che ha fatto impazientire Giovanni Paolo II, ero presente a quell’incontro e la faccia di mons. Cordes era paonazza tanto che Carmen gli disse ad alta voce: “Caro, non soffrire per me"."

    Grazie per la tua testimonianza, immagino mons Cordes che all'epoca ancora non era stato "rieducato" dalla frequentazione assidua che poi è seguita ( lo abbiamo visto nel video di Madrid, ora è sciolto completamente, omologato al tipico ambiente neocatecumenale, perfettamente a suo agio; questi sono i veri miracoli di Carmen).
    Ricordo le prime convivenze di itineranti a cui partecipava, era evidentemente contrariato, specie dalle scomposte liturgie eucaristiche, con annesse litigate e strattonate tra i due iniziatori in piena liturgia, mentre Kiko ripeteva "Carmen, Carmen" ricordo anche io il volto paonazzo del prelato tedesco che in più di una occasione sbottò, davanti a tutti, minacciando che o la smettevano subito o avrebbe abbandonato l'assemblea.
    ____________

    Per i fratelli dell'Olanda che ti chiamano solo perché fai loro comodo, classico comportamento.
    Alla base sai cosa c'è anche?
    Che a loro tutto è dovuto, non hanno pudore e poi pensano che ti danno l'occasione, nella loro misericordia, di riparare il tuo errore con un'opera buona verso loro che sono "operai della vigna " fedeli.
    Se darai loro anche solo un bicchiere d'acqua.........

    Pax

    RispondiElimina
  15. @ Lino: illuminante!

    @ Valentina Giusti che ha detto "Se è Dio che l'ha convertito, qualsiasi chiesa è comunità, qualsiasi Messa è Eucaristia. Se invece constata che solo il cammino gli dà certe emozioni, al punto da diventarne dipendente, concluda ciò che è lecito concludere e cioè che si è convertito all'organizzazione di Kiko e non alla Chiesa cattolica." Questa sintesi è perfetta, ogni camminante dovrebbe rifletterci su!

    @ Pax: Grazie!

    RispondiElimina
  16. Buongiorno a tutti,
    se non fosse già pervenuto, vi segnalo un articolo comparso su un quotidiano locale relativo alle critiche poste dai Vescovi abruzzesi e molisani alla recente missione del CNC.

    http://www.ilpescara.it/cronaca/neocatecumenali-parrocchie-cattoliche-commento-bruno-forte-ceam.html

    RispondiElimina
  17. Magari una picola riflessione sulla vantata ortodossia dei "cristiani della domenica"
    Dal sito Isola di Patmos (da cui mi pare qualche volta attigiate)

    Jamal ha detto:
    3 settembre 2017 alle 17:56

    Illustri Padri,

    sono originario del Marocco, figlio di genitori marocchini, ho 44 anni, sono arrivato in Italia che avevo 3 anni, e sono cresciuto italiano.
    Sono cittadino italiano.
    Sono ingegnere civile ed esercito la professione.
    Sono sposato da 12 anni con una italiana e ho due figli, tutti e due battezzati, per mia volontà.
    Sono stato cresciuto laicamente dai miei genitori, che non mi hanno mai parlato di islam, non mi hanno nemmeno insegnato la lingua araba.
    Da grande volevo convertirmi al Cristianesimo, ma i preti della curia pensarono che volevo diventare cristiano solo per scopo matrimonio, per fare contenta mia moglie e i suoi familiari, e mi dissuasero, anche se non era affatto così.
    Dopo il battesimo del mio primo figlio, affascinato prima dal grande Giovanni Paolo II e poi dal grande Benedetto XVI, chiesi se potevo essere battezzato anche io.
    Mi fu fatto capire che per andare in paradiso, non è necessario essere cristiani, perché tutti vanno in paradiso.

    Venero Gesù, e lo credo Dio e Figlio di Dio, ma con Papa Francesco, ho capito che forse, a farsi battezzare (se me lo permetteranno un giorno!), è meglio aspettare … meglio aspettare …

    Grazie Padri carissimi.

    Jamal

    RispondiElimina
  18. Questa è veramente comica: se perfino uno come Bruno Forte tira le orecchie ai neocatecumenali che vanno a far proselitismo per il Cammino senza che nessuno li abbia inviati, significa che i kikos «l'hanno fatta fuori dal vasino»...

    RispondiElimina
  19. Quel commento a firma Jamal purtroppo dimostra un tipico difetto del clero: quello di credere che se avverti freddo ai piedi devi mettere la testa nel forno. Perciò, nel timore di battezzare troppo frettolosamente qualcuno, rinviano il battesimo come se fosse una pratica burocratica. E certe volte hanno persino ragione, visto il famoso caso di Magdi Allam, battezzato in pompa magna addirittura dal Papa, e che poco tempo dopo ha lasciato la Chiesa Cattolica per motivi discutibili.

    Quel difetto alligna anche nel Cammino. Chissà, magari avrebbero immediatamente proceduto a battezzare Jamal, così sarebbe presto diventato un pagatore di Decime (la Decima è uno dei dogmi fondamentali del Cammino: provate a versarla a qualche pia opera cattolica che non c'entra niente col Cammino e osservate le conseguenze). Però così facendo avrebbero accorciato la vita a Kiko, che aveva proclamato che sarebbe morto martire dell'islam non appena il Cammino avesse convertito il centesimo musulmano, e quindi detratto Jamal sarebbero rimasti solo altri 99 da convertire.

    In realtà quel difetto sopra citato è un difetto di fede. Chi ha una fede tiepida, non riesce a intuire negli altri quanto c'è di conversione e quanto c'è di utilitarismo o esteriorità. L'esistenza di sacerdoti tiepidi non è una novità. Ci sono addirittura sacerdoti che non credono nel sacerdozio, al punto che si stufano di celebrare i sacramenti e si stufano di celebrare Messa. A volte lo fanno persino notare alle persone che hanno intorno (ma si guardano bene dal dire che non credono nel sacerdozio perché hanno paura che cessino le offerte e lo stipendio dalla curia). Pur sapendo che ci sono preti che celebrano solo per incassare l'offerta per la Messa, un prete che non intende celebrare Messa ogni giorno è uno che non ha la vocazione e che perciò andrebbe preso a pedate (nel passato i preti che non celebravano Messa ogni giorno - più i santi che aspettavano qualche giorno prima di celebrare la prima Messa, al solo scopo di prepararsi spiritualmente, come lo stesso curato d'Ars - lo facevano perché si sentivano indegni, non perché si stufassero).

    Sarebbe divertente sapere poi quanti "permessi al vescovo" sono stati richiesti dopo o durante il fatto compiuto o comunque con altri tipici trucchetti neocatecumenali (come il far dire al vescovo che "il Cammino fa XYZ" e per il solo fatto di averlo detto, ritenere che il permesso del vescovo sarebbe stato già concesso).

    Il termine "confusione" indicato nell'articolo a proposito dei parroci abruzzesi e marchigiani trovatisi davanti al fatto compiuto dell'autoinvio dei kikos, è probabilmente il tipico understatement, il tipico ammorbidire i toni per evitare vendette neocatecumenali. Se un pavido carrierista (e nichilista) come Bruno Forte spende qualche parola contro il Cammino, significa che ai piani alti (Bergoglio e dintorni) sta avvenendo qualcosa di poco gradevole per Kiko e i suoi adoratori.

    RispondiElimina
  20. Assolutamente si, e questo è capitato in tutte la parti del mondo, ma se volete l'aggravante di questa notizia è che la convivenza nela quale sono stati inviati era tenuta proprio da Kiko, dovrebbero rientrare sabato.
    Morale, se per tutte le altre situazioni ci si poteva nascontere dietro l'inettittudine degli itineranti di zona, in questo caso no. Ci aggiungiamo che se Kiko avesse detto di andare prima dal vescovo e se non autorizzava tornarsene a casetta molto serenamente lo avrebbero fatto tutti. Invece lo hanno fatto pochissimi, forse i più sensibili, o semplicemente quelli che hanno un minimo di senso ecclesiale.
    Che poi veramente basterebbe leggere lo statuto ed è chiaro come ci si deve comportare.

    RispondiElimina
  21. Veterano "Ho ricevuto una telefonata da una famiglia in missione che vive in Olanda fin dall’inizio di questa esperienza di evangelizzazione. Fratelli con cui avevamo ottimi rapporti fin dal lontano 1988. Alla nostra cacciata dal cammino, anche loro non si sono fatti sentire più e ieri sera dopo cinque anni dall’avvenimento mi telefonano non per interessarsi di noi, come inizialmente credevo, ma perché avevano bisogno di un pernottamento, su quanto ci era successo neanche una parola, solamente che erano informati dei fatti."

    Sono di S.L. Gonzaga (che tra l'altro fu la parrocchia dei Gennarini)? Nel 1988 e per molti anni dopo gli itineranti di Olanda erano una coppia di questa Parrocchia. Anni dopo vennero sostituiti e a Roma si disse che non fu una decisione molto condivisa dagli interessati, per usare un eufemismo ...

    RispondiElimina
  22. Sì, by Tripudio, hai ragione, però cogliamo nella nota di mons. Forte gli aspetti interessanti.
    1) Ma mons. Forte non sa che è stato il Papa a inviare i missionari del Cammino? ;-)
    2) Sui parroci abruzzesi e molisani, siamo alle solite: sono interessati a entrare nelle parrocchie, in contatto con i parroci, altro che missioni tra le genti, nelle strade, nelle mense dei poveri come in quel commento di un NC nell'Osservatorio e nel video dei due "missionari" postato.

    RispondiElimina
  23. Mi è partito il commento.
    Condivido che "che ai piani alti (Bergoglio e dintorni) sta avvenendo qualcosa di poco gradevole per Kiko e i suoi adoratori". D'altra parte le lettere pastorali di Guam e di Lancaster come quella del Vescovo di Faenza hanno lanciato il classico sasso nello stagno.

    RispondiElimina
  24. Queste accuse dei vescovi e parroci secondo me sono segnali molto interessanti in un duplice senso:
    1) La pazienza della gerarchia ecclesiale ha un limite sempre meno lontano e il coraggio dei primi che hanno denunciato sta innescando un processo virtuoso per cui i richiami doverosi all'obbedienza potranno essere sempre meno timidi
    2) Il cammino è allo sbando. Questi richiami erano assolutamente prevedibili ed evitabili. Che la macchina organizzatrice abbia completamente trascurato il tema dei vescovi e dei parroci secondo me è indice, oltre che della solita noncuranza, del fatto che la loro arroganza li sta rendendo completamente incapaci e inadeguati a fronteggiare le situazioni. E se la missione aveva tra le altre cose di fungere da operazione simpatia presso i parroci e i vescovi che non li conoscevano sono riusciti a sortire l'effetto contrario. Sono goffi e prevedibili, si odono scricchiolii da tutte le parti...

    RispondiElimina
  25. Cominciano a crescere, sia pure con qualche giustificativo di tipo procedurale, i Vescovi che non condividono il Cammino.

    L'attuale Papa può piacere o meno; ha capito però, che per quanto riguarda il CN, il "lavoro sporco", non spetta a Lui o quantomeno, soltanto a Lui.
    ---

    RispondiElimina
  26. "Che la macchina organizzatrice abbia completamente trascurato il tema dei vescovi e dei parroci secondo me è indice, oltre che della solita noncuranza, del fatto che la loro arroganza li sta rendendo completamente incapaci e inadeguati a fronteggiare le situazioni."
    L'arroganza si manifesta nel "mandato", "siete inviati in virtù del vostro Battesimo, non avete bisogno d'altro". Peccato che non è una iniziativa privata di un singolo battezzato, ma un fatto organizzato, per di più da un "movimento" che dice di agire "in nome e per conto della Chiesa ( conseguenza dell'approvazione dello statuto a norma del diritto )" senza di fatto agire in comunione con la chiesa stessa.
    Dici bene, tutte queste "rogne" erano facilmente evitabili, non costava proprio niente mandare una lettera, per tempo, informando tutti i vescovi, e conseguentemente invitare i "missionari" ad andare per prima cosa dal Vicario del luogo prima di ogni altra cosa. Ma mentre scrivevo mi è venuto un pensiero maliziosissimo, e come diceva Andreotti è vero che si fà peccato ma spesso ci si azzecca, è ovvio che se si avvisava prima si poteva incorrere in un diniego formale, davanti al quale sarebbe stato difficilissimo gestirne i risvolti. In questo modo invece, si può facilmente spacciare per "persecuzione" quello che in realtà è solo la conseguenza delle proprie azioni, ma questo non lo ammetteranno mai, primo fra tutti il "sommo" Kiko che non è previsto che possa mai sbagliare. Mi chiedo ma con tutti i grossi "papaveri" presenti a P.S.Giorgio neanche uno che sia stato in grado mettere in guardia il "malcapitato" prima di combinare il "casino". Per tutti questi motivi quello che è capitato in questi giorni è, a mio parere, di una gravità estrema. A proposito, anche Al Capone fu arrestato per evasione fiscale enon per gli altri crimini, a questo punto non importa il motivo, basta che lo fermino e/o lo mettano bene in riga, cosa che vedo molto difficile, ma chissà.
    "sono riusciti ad ottenere l'effetto contrario" Alla convivenza di inizio corso ne sentiremo delle belle al riguardo, sempre che non si dimentichi tutto per concentrarsi sulla autocelebrazione di Carmen per l'ennesima volta.

    RispondiElimina
  27. Il mandare una lettera ai vescovi poteva essere solo per chiedere un permesso, non per limitarsi a informarli della propria iniziativa ponendoli così di fronte al fatto compiuto. Pertanto avrebbero dovuto aspettare risposte e - in assenza di risposte - considerare il permesso come non ricevuto.

    Ma di che ci meravigliamo? I capibastone del Cammino pianificarono più volte l'autoapprovazione della liturkikia da fare all'insaputa del Papa [clicca qui], e nelle comunità circolava in modo così insistente la voce che diversi pasqualoni accorsero qui a dire trionfalmente: «il prossimo 20 gennaio [2012] succederà qualcosa che vi chiuderà la bocca per sempre».

    Era stato fabbricato dal comprabilissimo Cañizares e dagli amiconi di Kiko un decreto da far firmare al Papa aùmm-aùmm. Senonché, pochi giorni prima, il 14 gennaio 2012, il cardinal Burke si accorge della porcata e segnala la cosa a papa Benedetto XVI, che ordina di riscrivere interamente il decreto, approvando solo le "celebrazioni non liturgiche". Come sempre, la montagna partorisce il topolino.

    E sapete perché il Burke se ne accorse? Perché i kikos avevano mandato l'invito a tutti i dicasteri vaticani, e sull'invito alla celebrazione del 20-1-2012 c'era letteralmente scritto: «in occasione dell'approvazione della liturgia del Cammino Neocatecumenale». Davvero questi credevano di fare la sorpresina al Papa, di metterlo -come al solito- di fronte al fatto compiuto, arroganti e pieni di sé al punto da invitare tutta la curia romana e persino ad uno come Burke notoriamente poco propenso agli strafalcioni liturgici, facendogli recapitare l'invito all'«approvazione della liturgia del Cammino Neocatecumenale» in modo anonimo e direttamente sulla scrivania (immagino il pasqualone incaricato che quatto quatto entra furtivamente nello studio di Burke e deposita la sorpresina sulla scrivania dicendo: "tié, beccati questo! approvati! haa haa! approvati!").

    RispondiElimina
  28. Caro Mav, il pensiero maliziosissimo è venuto anche a me. Chiaro che chiedere permessi a destra e manca avrebbe potuto essere un ostacolo e sappiamo bene come, quando si tratta di perseguire gli scopi del cammino, viga la pratica di aggirarli, gli ostacoli, piuttosto che affrontarli.
    Però ciononostante continuo a pensare che sarebbe bastato davvero poco. In questo caso ad esempio stiamo parlando di zone dell'Italia centrale in cui il cammino è ampliamente presente.
    Sarebbe bastata l'accortezza degli itineranti di zona di indicare ai missionari quali zone delle città coprire, mandarli nelle zone di competenza delle parrocchie nc e il gioco era fatto.
    Sembra che proprio non ce la facciano a darsi una regolata, neanche quando la posta in gioco è così alta. Una missione fatta per evangelizzare i lontani che fa indignare vescovi e parroci, proprio quando l'attenzione è puntata sull'obbedienza o meno del cammino alla Chiesa non è il massimo.
    Voglio dire che la mossa di farlo appositamente, solo per poi gridare alla persecuzione può aver senso solo se l'obiettivo è quello di una prossima effettiva uscita dalle parrocchie, che equivarrebbe allo scisma (ed è un'ipotesi da non escludere). Ma se, come sembrerebbe più probabile, l'intenzione sia di restare ancora a lungo nella Chiesa cattolica e kikizzarla dall'interno previa canonizzazione degli iniziatori, beh, direi che non sono sulla buona strada...

    RispondiElimina
  29. Guarda, il discorso di uscire dalle parrocchie, ormai è in voga già da due anni e viene sempre più enfatizzato. Se fosse una cosa palese sarebbe interessante vedere quanti di quelli che sono entranti in cammino proprio perché era nella parrocchia resterebbero. Quello che mi fa più paura e che non si prenderà mai una posizione così chiara e pubblica, mentre nei fatti, potranno essere invitate ad uscire singole comunità, o meglio gruppi di comunità, da una parricchia "ostile" senza nessuna autorizzazione formale del Vicario del luogo. Questa cosa se dimostrata sarebbe comunque un fatto gravissimo, in quanto non può esistere iniziazione Cristiana senza il Vescovo. E che non mi si facciano esempi legati all'oper di N.S.Gesù con i farisei, perché li si stava "voltando pagina" era Dio stesso in Suo figlio che superava una Alleanza con un Altra fatta proprio in Suo Figlio. Non credo proprio che Dio voglia con Kiko superare la Chiesa.

    RispondiElimina
  30. Come capisco Veterano! Avendo avuto più e più esperienze riguardanti anche le famiglie in missione confermo ogni parola.

    RispondiElimina
  31. Sul fatto di Burke l'arroganza ha proceduto di pari passo con la stupidità, nel caso dei kikos molto elevata. Burke infatti era membro della congregazione per il Culto Divino, oltre che Presidente della Segnatura.... Solo un cretino completo poteva fare una cosa tanto ridicola.

    RispondiElimina
  32. Donna Carson ha detto: "Sarebbe bastata l'accortezza degli itineranti di zona di indicare ai missionari quali zone delle città coprire, mandarli nelle zone di competenza delle parrocchie nc e il gioco era fatto"

    Infatti: perciò in un commento precedente ho ritenuto che l'interesse primario sia stato quello di entrare in parrocchie dove non sono presenti. Da queste sarà partita la protesta di "Diversi Parroci hanno segnalato il disagio prodotto“.
    La questione è molto semplice: il Cammino senza le parrocchie non fa proselitismo, ha troppa concorrenza in strada e nelle piazze, dagli evangelici fino ai Tdg, per crescere ha bisogno di parrocchie in zone nelle quali non è presente.

    RispondiElimina
  33. Sono tanti i vescovi che aspettano un segnale forte per limitare drasticamente le comunità neocatecumenali. Speriamo bene.

    C'è comunque da osservare il fatto che quei lorsignori "potenti appoggi" del Cammino e tutti quei vescovi da cui ci aspettiamo almeno una parola di giustizia, per mestiere pregano il Signore ogni giorno, a tutte le ore, meditano il Vangelo e preparano omelie, partecipano a esercizi spirituali, si esaminano ogni giorno, compulsano la Bibbia, spesso scrivono libri, tengono conferenze, conducono ritiri ed esercizi, oltre ad aver studiato una vita intera teologia e quant'altro... e a quanto pare tutto ciò non tocca il loro cuore, visto che esibiscono miserie umane da far ampiamente concorrenza alla più squinternata e peccatrice delle anime. Noialtri cristiani marginali e anonimi rispettiamo e ossequiamo i pastori della Chiesa di ogni ordine e grado e ci sforziamo di non notare il marciume (e sommersi dalla cronaca riusciamo anche facilmente a dimenticare: chi parla più oggi di Capozzi e Coccopalmerio? per quanto altro tempo verrà procrastinato il verdetto vaticano sul caso Apuron?).

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.