mercoledì 31 maggio 2017

Prima Comunione di una "nipote del cammino", vista con gli occhi di un "figlio del cammino".

Tipica celebrazione neocat in una saletta
L.C. segue, da circa un anno, questo Blog e ora, dice, è arrivato per lui il momento di scrivere.

Esperienze come la sua aiutano, intanto perchè racconta dalla prospettiva privilegiata di "figlio del cammino" e poi perchè descrive, con rigore giornalistico, qualcosa che ci aiuta a capire dove realmente conduce, come fine ultimo, l'itinerario battesimale di Kiko e Carmen che prende il nome di Cammino Neocatecumenale, al quale, purtroppo, è consentito di operare indisturbato nella Chiesa e a nome della Chiesa, ma di cui - come appare evidente - non si sente parte e che non rappresenta.

Come già altre volte abbiamo messo in evidenza, operare nella Chiesa serve al Cammino di Kiko/Carmen unicamente per occuparla, piano piano, e sostituirsi ad essa, niente altro!

Tipica "prima Comunione" neocatecumenale
Ma quando i nostri cari Pastori apriranno gli occhi e si decideranno, finalmente, a prendere provvedimenti, prima che tutto sia irrimediabilmente perduto?

Testimonianze come questa, che meritano senz'altro di essere messe in evidenza, andrebbero incorniciate!
La narrazione della Celebrazione di Prima Comunione, a cui ha assistito il nostro amico, parla da sola, non servono commenti.

La cosa che profondamente rattrista è leggere che questo giovane "figlio del cammino" ed ex-neocatecumeno, avendo preso coscienza del fatto che l' unico dio a cui era stato educato e in cui aveva creduto  era il cammino stesso, una volta lasciato il cammino, ha abbandonato anche la Chiesa.

Questo, purtroppo, accade più spesso di quanto crediamo, specie quando, come in questo caso, si è nati e cresciuti in questa limitata e limitante esperienza, tanto elogiata, inspiegabilmente, in ambienti ecclesiastici di alto livello.



L.C. ha detto...
Buona sera a tutti, ho appena finito di leggere questo interessante "articolo". Vorrei scrivere una cosa accaduta esattamente ieri, 1 Maggio in quel di Roma. Ciò di cui sto per scrivere non ha a che fare con Carmen, ma credo più sulle modalità del cammino che tutti noi o quasi conosciamo.
Come se fosse solo uno snack...
Prima una doverosa premessa e spero accettiate questo commento. Sono un "figlio del cammino" ho 23 anni e da 3 anni non vado più in cammino. Anzi, non vado più in chiesa. Non sono un credente, perchè ho capito che il dio in cui credevo non era Dio, ma il mio dio era il cammino. Siamo 3 fratelli, nessuno nel cnc, ma mamma e papà si con la veste bianca. I miei fratelli non sono mai andati in cammino, io fino ai vent'anni. Arrivai all'iniziazione alla preghiera. E' da un annetto che seguo questo blog/sito, ma non ho mai scritto. Credo che ora sia arrivato il momento.
Siamo andati a Roma perchè mia nipote ha fatto la prima comunione. Erano tre anni che non entravo in chiesa e ora ricordo perchè non ci volevo più andare.

Durante tutta la messa mi sono segnato sul cell nelle note alcuni punti della celebrazione che vorrei ricordare era una PRIMA COMUNIONE.



Abbeverandosi al calice-insalatiera
della salvezza (del neocatecumenalismo)
1) Inizia una messa normalissima con un canto NC, vedo i miei che si svegliano e iniziano a gioire.

2) Il prete (presbitero n.d.r.) urla con il cellulare alla mano di mettere i cellulare in modalità aereo perchè non dobbiamo essere disturbati durante la messa. Purtoppo il modo non riesco a parole a renderlo, ma era davvero pedissequo e borioso.


3) 1 lettura canto alla prima lettura, salmo cantato (una palla e triste come sempre, e la ragazza che cantava poteva fare un sorriso ogni tanto) e vangelo. Mancavano solo le "ammonizioni".


4) arriviamo al clou. Ricordo che era una messa (non celebrazione) per la prima comunione dei bambini. L'omelia è durata 58 minuti. Io volevo spararmi una gamba per non soppartare quel prete mezzo italiano mezzo non so cosa che urlava come una scimmia. Non stava all'ambone, ma girava per la chiesa e la mensa era ovviamente del cnc, con tanto di croce di Kiko. Durante l'omelia non ha citato MAI i bambini, o la gioia della comunione o non so che, ha iniziato a fare il KERYGMA. E mio padre era in visibilio. Ha iniziato a dire che l'amore non esiste, che il marito/moglie sono dei nemici e che li odiamo. Io mi chiedo allora, perchè ci si sposa? Io non mi sposerei mai con il mio nemico... e credo che nessuno lo farebbe. Poi ha iniziato a fare domande ai genitori e far dare l'esperienza ad uno di loro (ovviamente catecumeno doc).

 5) le preghiere fatte dai bambini erano spontanee, di solito io ricordo che si facevano solo 4 preghiere, quelle generali della chiesa. (Questo forse è il meno peggio) e si capiva subito quale bambino era del cnc e quale no.

6) Alla comunione, i bambini l'hanno presa sotto le due specie, esattamente come in comunità. Se volete una prova ho le foto. Dopo, al ristorante mio padre ha chiesto: Nipote ma sei contenta che hai bevuto insieme ai tuoi amici dal calice della salvezza? La bambina: si nonno... ma non è tanto igienico. Io morto in due dalle risate XD


7) tutti canti del cammino, mai uno della chiesa eh. Manco per sbaglio...


8) canto finale e per fortuna nessuna danza. Mamma stava già partendo che voleva farla.

Balletto-girotondo liturgico finale
Io non so se effettivamente una cosa del genere si può fare, ma rivedere una celebrazione così dopo un po' di tempo mi ha fatto uno strano effetto... e sicuramente ho fatto bene a lasciare. Non è un ambiente adatto a me.

In realtà vorrei esprimere meglio quello che ho provato e ho visto, ma se ne avrò modo vorrei instaurare con voi un dialogo costruttivo su tutto ciò che il cammino ha fatto e che ha distrutto.

Detto ciò una buona serata e scusate del papirone.

La pace L.C.




Qualche commento:

da Autore della Lettera:
Io mi chiedo come si fa a urlare in faccia a dei bambini di prima comunione che l'amore non esiste e che moglie e marito (quindi mamma e papà) in realtà si odiano. Era meglio non farla l'omelia, se sbraiti idiozie simili per ben 58 minuti.
Maria Ausiliatrice.
Pala d'altare commissionata da

don Bosco a Tommaso Lorenzone

Valentina Giusti:
Nipote, sei contenta che hai bevuto insieme ai tuoi amici dal calice della salvezza? Di solito a un bambino che ha fatto la prima Comunione si chiede se è contento di aver ricevuto Gesù dentro di sé: non si menzionano calici della salvezza - anche se la comunione è fatta sotto le due specie -, tantomeno da bere con gli amici, quasi fosse una libagione pagana. Naturalmente faccio salva la perfetta buona fede di tuo padre, L.C., ma è una frase che sembra riferirsi più alla Pasqua ebraica che ad un'Eucaristia cristiana.
E, per finire, anche se so che i genitori del nostro geniale amico L.C., purtroppo, non leggeranno, io ugualmente vorrei dire loro: Vi rendete conto di come vi vedono i vostri figli? Vi rendete conto di come vi rispondono i vostri nipoti? Cosa avete costruito in decine di anni di cammino? A parte le carnevalate, di cui tante volte si è parlato su questo Blog e oggi così efficacemente descritte dallo scrupoloso osservatore che ha voluto regalarci la sua dettagliata testimonianza, cosa rimane nel cuore di chi partecipa alle vostre rappresentazioni in stile kikiano? Nulla, assolutamente nulla, solo la voglia di restarne alla larga, per il futuro... Solo la difficoltà di instaurare un qualunque rapporto con Dio, nella Chiesa... Tutto questo lascia soltanto una profonda amarezza!

"Fractio panis" neocatecumenale alla GMG 2013
Spero che il caro L.C. ancora ci legga e, con lui, altri che sono nelle sue stesse condizioni. Voglio invitarli, umilmente e con grande rispetto per il loro percorso interiore, ad aprire il link, che abbiamo inserito in nota al post dei "Diari di Carmen Hernandez", che descrive, in grandi linee, la meravigliosa Devozione al Sacro Cuore nella Storia della Chiesa: un assaggio di come l'Amore di Dio instancabilmente vuole donarsi, senza limiti, ad ogni uomo e una dimostrazione ulteriore di quale falso dio viene proposto nel Cammino. Con l'augurio, finalmente, di incontrare nella Santa Madre Chiesa, il Dio Vivo e Vero e il Suo Figlio Unigenito Gesù Cristo, che la Madonna ci indica come Nostro Unico Signore: Via - Verità - Vita.
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Integro con il commento di L.C.

Innanzitutto grazie a tutti! Non mi aspettavo che il mio commento diventasse un post. Davvero grazie, mi sento quasi onorato.
Mio padre, poi, dopo giorni e discussioni varie ha ripetuto: "che bella omelia!" Volevo davvero dirgliene quattro e cercare di comunicare, ma credetemi che è davvero impossibile. Mio padre, da catechista, non vuole essere fermato quando parla e non si deve dire il contrario di quello che dice.
A tutti coloro che mi hanno "coccolato" dicendomi di riprovare con la chiesa quella vera, vi dico davvero grazie di cuore. Ma ora come ora vorrei provare altre esperienze, ho paura ad avvicinarmi alla chiesa. Purtroppo nella mia mente esiste solo LA CHIESA che è la comunità. Sono stati dei gran burattinai. Hanno saputo giocare con la mia mente. Hanno instillato in me quel senso di superiorità del cammino rispetto a tutto il resto della chiesa, vi chiedo scusa per questa mentalità, sono giovane e credo e spero di poter cambiare.

Potrei parlarvi di tante, tante altre cose che ho visto in 20 anni, da quando sono nato.
Siccome si parla sempre di DECIMA, vi racconto questo fatto. Durante il primo anno dell'università, ho studiato fuori dalla mia città e i catechisti quasi me lo proibirono, feci la decima nella mia nuova comunità. Tornato a casa nella mia comunità di appartenenza anche lì mi chiesero la decima. Dissi al responsabile che non volevo, perché già fatta. La risposta: "hai due comunità farai due decime."
La mia risposta: "Sono uno studente fuorisede, non posso e non voglio morire di fame per farti mettere i soldi in tasca a te."
E da quella volta non misi mai più piede là dentro.


Nota a margine (b.T.): a proposito di prime Comunioni, così, solo per rendere l'idea, segnalo la pagina del blog delle prime Comunioni a Vocogno di qualche giorno fa, in una Messa cantata - una liturgia rivolta a Dio, non uno spettacolino autogestito - e... senza nemmeno una chitarrella.

La liturgia tradizionale in latino contiene tutti quei segni e gesti che oggi sembrano fuori dall'ordinario: incenso, paramenti, aspersioni, segni di croce, genuflessioni, il celebrante rivolto a Dio esattamente come il popolo (per cui lo si vede solo di spalle, tranne quando si rivolge al popolo stesso)... sono tutte cose che si sono accumulate lungo tantissimi secoli, garantite dall'autorità della Chiesa e verificate dalla spiritualità dei santi: preziosi paramenti perché il sacerdote, nella liturgia, è rivestito di autorità conferitagli da Nostro Signore, l'incenso, omaggio a Dio da tradizione plurimillenaria, l'acqua benedetta, i numerosi segni di croce lungo tutta la liturgia (con la nuova liturgia del 1969 furono drasticamente ridotti), l'altare consacrato in uno spazio sacro più elevato rispetto al popolo, poiché il sacerdote è davvero intermediario tra l'uomo e Dio e l'azione sacra si svolge più in alto delle cose della vita umana...

Oggi sembrano fuori dall'ordinario perché siamo abituati a liturgie sciatte, celebrate con paramenti dozzinali, con segni liturgici ridotti al minimo indispensabile, con canzonette imbecilli e insipide. La liturgia ridotta a spettacolino autogestito, oltre a non essere gradita a Dio, è sgradita anche ai partecipanti - che devono fare un notevole sforzo per vincere fastidi e distrazioni ed essere in unione con Dio.

Un asino non può capire la differenza fra il ragliare i canti di Kiko o il cantare un gregoriano (i canti gregoriani elevano l'anima a Dio, al punto che si diceva che tale canto fu portato agli uomini direttamente dagli angeli), non riesce a capire la differenza ministeriale fra celebrante e assemblea, non si spiega per quale motivo si usa un prezioso altare per l'Eucarestia (coperto da tre tovaglie d'altare, senza banane e prodotti ortofrutticoli), non riesce proprio a capire che l'aspetto conviviale dell'Eucarestia non può e non deve prendere il sopravvento rispetto all'aspetto sacrificale. E naturalmente si guarderà bene dall'inginocchiarsi: non ci si inginocchia neppure davanti al Presidente della Repubblica, ci si inginocchia davanti a Dio. Per questo si inginocchiano davanti a Kiko ma mai davanti al Santissimo Sacramento: per loro Kiko è Dio, e il Santissimo Sacramento è solo una specie di "sacro snack".

lunedì 29 maggio 2017

Carmen e l'insopportabile disobbedienza di una ragazzina che amava la Madonna

Piccolo suggerimento per il
loro prossimo Photoshopping...
Come dice Kiko in una delle catechesi della Traditio, le vite dei santi vengono studiate in ogni minimo particolare prima che la Chiesa deliberi di innalzarli agli altari:

"Quello che tu hai vissuto è là in eterno, per sempre.
Per questo la Chiesa, quando santifica, quando fa uno santo, studia la sua vita: i fatti concreti di ogni momento della sua esistenza. 
Tutte le cose sono là! Tutte le cose hanno un'importanza enorme, tutto."

Nel nostro piccolo, desideriamo collaborare al processo di canonizzazione che si intende avviare (così ci è stato detto) per Carmen Hernàndez Barrera.

Presentiamo perciò questo "flash" di conversazione tra una ragazzina che porta con devozione una medaglietta della Santa Vergine e un rosario e la cofondatrice del Cammino Neocatecumenale.

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"...La giornata si prospettava grigia, il cielo esprimeva tempesta ma i cuori erano comunque carichi di aspettative. Ricordo il monte delle Beatitudini gremito di neocatecumenali in attesa del Santo Padre. Dal posto in cui mi trovavo osservavo quei cappellini colorati che contraddistinguevano le varie comunità, sentivo il continuo vociare e riuscivo a distinguere qualche nota kikiana che distraeva dal momento sublime dettato dal luogo meravigliosamente Santo.

Decisi di dirigermi nel retro, c'era ancora molto da attendere, lì don Gianni contrattava con qualche ragazzo per ottenere un cappellino colorato, il giallo non gli donava. Un'ilarità travolgente mi conquistò scuotendomi dalle mie riflessioni. 

Decisi di stare lontana da qualsiasi inquinamento morale e di prendere il meglio da quell'evento.

Poco tempo dopo abbandonai il palco e il contesto caotico. Improvvisa e implacabile una voce prese a impartire ordini e a rompere quella serenità interiore che a stento ero riuscita a conquistare.

Io: "Cos'hai?"

Carmen Hernàndez: "Crea problemas! No me escucha! (non raramente mi chiedevo cosa mai chiedesse di concreto in realtà). Es un desastre! Es un desastre!"
("Crea problemi! Non mi ascolta! È un disastro! Un disastro!")

Il vero disastro coincideva con la sua indole alterata.

Mi ritrovai inconsciamente a riporre sotto la maglietta il Rosario e una medaglietta della Madonna donatami, il giorno prima, da Padre Norberth nel kibbutz.

Notò quel gesto improvviso e mi chiese di mostrarle cosa nascondevo.

Nonostante l'agitazione trovò il tempo di concentrarsi sul mio agire, o forse era soltanto un pretesto per dar luogo al suo sfogo. Da qui nacque una discussione molto accesa, breve ma intensa per intenderci. Mi rese esasperata! Le rinfacciai di essere falsa nelle sue catechesi. 

Le dissi, nella mia frustrazione, di evitare di nominare la Madonna, in virtù della sua mancanza di rispetto e della sua intolleranza! 

Mi rispose di stare al mio posto...

Carmen Hernàndez: "Non capisci niente! Forse pensi che siamo qui perché amiamo noi stessi? Non siamo nessuno! tu non sei nessuno! Siamo quì, inutili, insignificanti a rendere grazie a Dio! Spogliati della tua superbia! Non hai il dono dell'ubbidienza! Vai! Vai via! chiedi perdono a Dio!"

La guardai sbalordita, con l'animo in tumulto le dissi: "Io non sono insignificante, sono figlia di Dio!" mi misi a piangere e andai via prima che potesse nuovamente infierire sulla mia scelta di indossare quei Santi oggetti.

Ricordo con difficoltà i restanti eventi di quella giornata, la mia mente rimase esasperatamente incentrata sull'evento tormentato accaduto con Carmen.

Mi sorpresi a notare la sua metamorfosi nel proseguire della giornata, esattamente nell'ufficialità degli eventi. Iniziai a domandarmi se fosse bipolare o se fosse semplicemente astuta e falsa. Propesi per la seconda....."



sabato 27 maggio 2017

Lettera aperta a Kiko Arguello, in cerca di fondi per la EVANGELIZZAZIONE MONDIALE ITINERANTE

27 Maggio 2017
Carissimo Kiko,

Letta la tua lettera di richiesta di aiuto economico ai fratelli delle comunità di tutta Europa, datata Madrid 20 maggio c.a., alla luce della mia pluridecennale esperienza neocatecumenale, conclusasi ormai da molti anni con l'abbandono, sento mio dovere indirizzarti questa mia.

Spettacolino autogestito
in piazza
Ti sento un poco angustiato e molto preoccupato dalla eventualità di dover fermare la Merkaba', il Carro di fuoco dell'Evangelizzazione, che, come tu dici, senza un sostanzioso, sollecito e generoso, apporto di soldi freschi, non avrà più il potere propulsore straordinario e soprannaturale nelle sue ruote, che le consente di raggiungere contemporaneamente i quattro angoli della terra.

Convinto di questo, ti sei seduto a tavolino con i tuoi consiglieri economici di una vita.
Devi convenire che questa è cosa inusuale per chi non ha mai programmato nulla, né mai ha saputo dove il Signore lo volesse portare, seguendo ogni giorno l'ispirazione che viene dall'alto, con la quale Dio sempre lo ha sorpreso portandolo per vie inimmaginabili, e tutti quelli che seguono il suo esempio con lui!

Dunque tu, cinque giorni prima di inaugurare, in questo nuovo corso 2017/2018, come fai ogni anno da una vita, l'evangelizzazione, hai pensato, da persona previdente, di fare per bene i conti di quale sarà la spesa certa di tutto questo Ambaradan - pardon, Merkaba'  - e, avendo concretizzato con terrore, che la cifra si aggirerà come minimo sul mezzo milione di euro, ti sei affrettato a comunicare a tutti i tuoi seguaci che, se nelle casse della Fondazione, di cui sei a capo, non dovessero arrivare tutti questi soldi, in breve tempo, ti dovrai, saggiamente, fermare. 

Vorrei rassicurarti con quello che ci hai sempre insegnato:
Se quello che tu fai è Volontà di Dio, l'aiuto certo ti verrà, il Signore non permetterà che tu resti confuso. Mica il Signore te lo dice prima!
Tu stai facendo quello che il Signore ti ispira, stai obbedendo alla Sua Volontà? Sei un docile strumento nelle Sue mani?  L'opera che compi è la tua opera o è l'opera di Dio? Dunque coraggio: Dio provvederà! Ti ha forse mai abbandonato? Quanti miracoli ha compiuto, ricordi?
Quanti ne ho sentiti, raccontati da te e dagli itineranti, miracoli, miracoli veri!
E ora cosa è questo? La tua Fede si sta spegnendo? Non hai più fiducia nel Signore?
Mica stai facendo qualcosa per te! È Dio che vuole tutto questo?
Bene!
Tu fai quello che devi, l'aiuto ti verrà dall'alto, sicuro! Non sei certo tu che te ne devi dare pensiero!
Può Dio abbandonare il suo figlio prediletto, che come servo inutile, è strumento nelle Sue mani?
Dio che, giorno per giorno, ti porta per mano?

Ma poi, leggendo con più attenzione, tu precisi che non ti vergogni - lapsus freudiano - perché mai dovresti vergognarti, meglio, chi ti ha detto che dovresti vergognarti di chiedere soldi per la tua EVANGELIZZAZIONE MONDIALE ITINERANTE?

Ah, ora capisco, perché sei in ansia, perché devi metterti per tempo al sicuro!
Tutto è per la TUA EVANGELIZZAZIONE MONDIALE ITINERANTE!?
Kiko assegna, a sorteggio, famiglie ai suoi Itineranti



Infatti, quando fai l'excursus delle convivenze, dici che andrai a distribuire nei seminari circa 300 ragazzi, appunto su richiesta degli itineranti,  andrai ad assegnare 200 famiglie agli itineranti di tutto il mondo, poiché sono loro che te ne fanno richiesta per rinforzare la missione nelle loro nazioni.


Domanda:
Ma com'è che è tutto vostro?
Ora sì che è spiegato l'«Arcano»:
questo è il tuo Impero, stai costruendo il tuo Regno, qui sulla terra.

La Chiesa non c'entra niente, né il Papa, i Cardinali o i Vescovi, anche se sono i Vescovi gli unici Responsabili del Cammino, secondo Statuto, essendo il Cammino Neocatecumenale incardinato nelle singole Diocesi, sotto la guida esclusiva dei Vescovi.

Spiegato il motivo della tua angustia, legittima direi a questo punto.

Ti avverto, però, carissimo Kiko, devi stare molto attento quando parli, la tua parola è presa a modello sicuro dai fratelli delle comunità sparse per il mondo.

Allora faccio un esempio.
La lettera viene letta in tutte le comunità, i fratelli la meditano e, tornati a casa, seguendo il tuo esempio, si siedono a tavolino per fare due conti con le mogli e numerosa prole e decidere quanto metteranno nella colletta da te annunciata in anticipo, proprio perché potessero arrivare preparati al momento stabilito.

Apro una parentesi: vista la conclusione a cui sto arrivando, seguendo la logica, ho una terribile intuizione: forse era meglio che dicevi ai tuoi itineranti di dare indicazione ai responsabili di arrivare in comunità e fare, ex abrupto, una colletta istantanea. Presi alla sprovvista, colpiti di essere destinatari di una lettera di Kiko tutta per loro, e considerato il numero di fratelli di tutta Europa, anche se ognuno avesse messo solo quel poco che aveva dietro, non avendo avuto la possibilità di mettere mano a qualche risparmio, come tu desideravi facessero, già così ti saresti assicurato non uno ma due corsi di evangelizzazione belli e pagati, ma ormai è fatta e, come si dice: "Chi troppo vuole nulla stringe!". Chiusa parentesi.

Torniamo alla famiglia riunita, come te, intorno alla tavola.
Il capo famiglia dice:
Facciamo due conti, come ha fatto Kiko, nostro unico esempio da imitare, dallo stipendio per prima cosa togliamo la decima, il mutuo, le bollette, il mangiare per un mese, siamo in sette, scuola, università, trasporti, spese personali, infine non possiamo dimenticare la colletta straordinaria di ogni mese per la famiglia in missione, a proposito, a giugno c'è anche la rata dell'IMU!
Fatti i conti e, spaventati dal fatto che neanche Kiko si avventura in nulla se non ha le spalle coperte, il panico prende la famiglia intera, la quale si rende conto che Kiko può anche fermarsi per un anno, tutto sommato non succede nulla, ma loro no! Devono andare avanti!
Kiko, deponi la tua Stola e, finalmente, riposa!

 A questo punto ti do un consiglio: prima che si concluda il mese di maggio, senza aspettare oltre, puoi già decidere di fermarti.
Comunica a tutti gli itineranti un anno sabbatico, poi ti metti in preghiera per ottenere l'ispirazione a quale Monastero è bene che tu chieda di essere ospitato, per ritrovare te stesso e il tuo rapporto con Dio, dando così il buon esempio ai Cefali e ai 72 che, come sempre a te fedeli, seguiranno in tutto le tue orme! Sembra un sogno! Ma in un sol colpo ci libereremo anche di tutti loro.



Coraggio!
Dio sta per fare il miracolo più impressionante di tutti con il Cammino:
Fermare te, i Cefali e i 72 con annessi e connessi per tutto il nuovo corso 2017/2018 - memorabile nuovo corso che resterà negli annali del Cammino - mentre la Carmen, santa di "categoria superiore" in attesa di canonizzazione, invece di "aiutare" i fratelli ad essere generosi col "signore", che sei sempre tu, riposi in pace, quest'anno e per sempre, e risparmi eventuali inquietanti visite post mortem, che ricordino troppo dal vivo le sue violente incursioni nella vita dei sottoposti.

Buone vacanze davvero, lunghe e meritate, ne hai davvero bisogno e ti faranno un gran bene.

Infine grazie di cuore!
Augurando tu ai fratelli "buone vacanze" in Gesù Cristo, hanno sinceramente chiesto al Signore, che li ha ispirati:
Hanno deciso che quest'anno non ci rinunceranno no e, prima di concludere il tanto evocato mese di maggio, essendo l'estate ormai vicina, prenoteranno una vacanza, senza tante pretese, secondo le loro possibilità, ma finalmente una vacanza al mare, anche di una sola settimana, in qualunque località, che non sia Porto San Giorgio.




Traducido in Español (Gloria G): Crux Sancta

Translation in English (Lapaz): Jungle Watch

giovedì 25 maggio 2017

Mano al portafoglio fratelli! Caviale, aragoste e sigari cubani non crescono sugli alberi!


Puntuale quanto Equitalia, nel maggio-giugno di tutti gli anni l'autonominato "iniziatore" del Cammino Kiko Arguello scrive una delle sue personalissime comunicazioni esattoriali, chiedendo collette ai "fratelli" del suo Cammino per coprire i mostruosi debiti da lui contratti in ogni parte del mondo, in nome di una non meglio specificata "evangelizzazione", che non sarebbe nient'altro che la pappagallesca ripetizione delle sue cosiddette "catechesi" ammuffite vecchie di 50 anni.

Non bastava la Kiko-tax, ovverossia la famigerata "decima" - già imposta indistintamente a studenti, casalinghe e pensionati minimi - e utilizzata spesso e volentieri per pagare le spese di ipertrofici "catecumenium", la kikizzazione delle chiese, l'oliatura di Vescovi e Parroci e l'acquisto di macchine e viaggi per i cosiddetti "catechisti" di alto rango. Non bastava la ridicola sceneggiata della raccolta del "bottino" al secondo scrutinio, no, non bastavano nemmeno i continui ed esosi balzelli imposti per ogni cretinata che venga in mente all'Augusto Kiko!

Si sa, gli idoli sono sempre molto esigenti, ed EquiKiko non fa eccezione, perciò ecco che anche quest'anno, 2017, l'amministratore delegato della Cammino Neocatecumenale S.p.A. invia a soci e investitori il seguente messaggio (diffuso già in Italia, Spagna e USA):
«Cari fratelli,
Perdonate queste parole, ma avremmo bisogno che ci diate un vostro aiuto. Concludendo il corso dell’anno 2017 e preparandoci per il prossimo corso, ora a Giugno avremo la convivenza di tutte le équipes itineranti d’Europa per rivedere la situazione del Cammino in Scandinavia - soprattutto Danimarca, Svezia, Finlandia, ecc. -, nel Regno Unito, in Olanda, Germania, Austria, Svizzera, Cecoslovacchia, nei Paesi della ex-Iugoslavia - Croazia, Montenegro, Bosnia, ecc. -, e la situazione dei Paesi che sono stati sotto il comunismo, come Ucraina, Lettonia, Lituania, Georgia, ecc. Oltre a questa convivenza, il prossimo 25 Maggio, avremo l’incontro delle Famiglie, dato che gli Itineranti di tutto il mondo ci chiedono più di 200 famiglie per rinforzare la missione nelle loro nazioni.
Ohibò! In sintesi ci sarà un summit del G20 del Cammino Neocat per "discutere della situazione della Scandinavia" (chi sa se gli scandinavi sono a conoscenza del fatto che si deciderà presto del loro futuro in termini di invasione neokikiana...) e dei "paesi che sono stati sotto il comunismo". Poffarbacco! Il Comunismo! il comunismo è finito dal 1989, quindi da quasi trent'anni, ma tirarlo fuori ogni tanto fa bene, a Kiko serve sempre uno spauracchio da agitare per spaventare i suoi fedelissimi discepoli e rendere più fluido l'allargamento dei cordoni della borsa.... uuuuhhhh il comunismo! uhhhh la bestiadellapocallise! lo dimonio! uhhhhhh 
Passata l’estate, avremo prima la convivenza dei presbiteri e dei seminaristi di Italia e Spagna, dove saranno inviati, senza soldi, ad annunciare il Vangelo a due a due; dopo ci sarà la convivenza dei Rettori dei diversi Seminari, dove ci riuniremo per accogliere e distribuire i circa 300 giovani che già sono pronti per entrare nei Seminari Missionari Redemptoris Mater. Poi ci sarà la convivenza di inizio corso e, a fine Gennaio, come tutti gli anni, avremo la convivenza mondiale di tutti gli Itineranti del mondo, assieme ai Rettori e ai Responsabili delle comunità più antiche del Cammino. Lì vedremo la situazione dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania. Tutte queste convivenze le facciamo in Italia, vicino al mare, in un luogo chiamato Porto S. Giorgio, dove gli alberghi che dovremo utilizzare, sono abbastanza cari e questo comporta che dobbiamo sempre lasciare, dopo la colletta, un debito che, nel migliore dei casi, è di 100 mila euro.
Il "lider maximo" Kiko nella sua mise da
convivenza degli itineranti
Ah ma allora è un vizio! La situazione dell'Africa? Ma chi si crede di essere? il Papa? Ovviamente, come tutti i grandi di Stato con la corte al seguito, non è che può andare ospite in monasteri e pensioni, o meglio ancora in uno dei tanti Redemkikis mater semivuoti costruiti in giro per il mondo, no! solo alberghi vicino al mare, in una località non proprio economica, in piena alta stagione. Apprendiamo - per esempio da Booking.com - che un albergo medio, a Giugno, costa come minimo 65 euro a notte a pensione completa, il che vuol dire per circa 500 persone, in 10 giorni - ebbene si, le convivenze degli itineranti arrivano a durare anche 10 giorni passati ad ascoltare i deliri di Kiko - ben 325.000 euro! E questo senza contare i soldi dei biglietti aerei che spesso e volentieri sono a carico della Fondazione Famiglia di Kik... ops! di Nazareth.

Mano al portafoglio fratelli!
Potete quindi immaginare che con questa lettera vi chiediamo un aiuto per la quantità di convivenze che ci attendono; dato che il debito supererà il mezzo milione di euro, se non riceviamo un aiuto dovremmo fermarci. Ad ogni modo io non mi vergogno di chiedervi dei soldi, dato che è per prendere parte alla EVANGELIZZAZIONE MONDIALE ITINERANTE e sono certo che il Signore vi pagherà il 100 per uno.
Così, fratelli, prima di concludere il mese di maggio, voi Responsabili delle diverse comunità d’Europa potete annunciare ai fratelli che si farà una colletta per aiutare l’Evangelizzazione.
Coraggio! I miracoli che Dio sta facendo con il Cammino in tutto il mondo sono impressionanti: inoltre Carmen, che è una santa, diciamo di “categoria superiore”, e che speriamo che, giunto il suo momento, sia canonizzata, ci aiuterà dal Cielo, e soprattutto vi aiuterà ad essere generosi con il Signore. Auguro a tutti buone vacanze in Gesù Cristo, supplicandovi di pregare per me e per Padre Mario.»
Eh, certo, Kiko non si vergogna di abusare del Nome di Cristo Gesù per estrarre soldi dalle tasche di tanti semplici di cuore che gli credono! E la richiesta, ovviamente - dopo i tanti paroloni, dopo le rileccate a lingua di burro in cui è maestro - è perentoria: la colletta "si farà", costi quel che costi, tanto lui "non si vergogna". Altro che "pregate per me": questa è una cartella esattoriale! Potremmo suggerire all'Agenzia delle Entrate di accompagnare le richieste di soldi ai contribuenti con questa magica formula finale: "pregate per noi". Chi sa: magari funziona!

Cosa sia poi una "Evangelizzazione mondiale itinerante" non lo sa nessuno, ma è scritto in maiuscolo, perbacco, deve quindi essere Una Cosa Molto Importante!

E infine, chicca delle chicche, Carmen sarebbe una "santa" di "categoria superiore". Toh, come il vino liquoroso, quello che Kiko si è bevuto prima di scrivere questo schifo! Se è santa perché non chiede l'intercessione? I soldini appariranno come per magia....

Orbene, Kiko non contento di aver già chiesto alle vecchine di fare testamento in favore del Cammino, non soddisfatto di tutte le spaventose donazioni ricevute in cinquant'anni - la terra della stessa Domus Galileae, del Centro di Porto San Giorgio e della Domus Jerusalem, i lasciti, le proprietà regalate anche quando sottratte illegalmente ai fedeli della diocesi... - come un Moloch insaziabile continua a ingoiare denaro per finanziare le sue attività turlupinando i suoi seguaci con la scusa dell'evangelizzazione!

Cari neocatecumenali: per testare la bontà del cammino e dei suoi iniziatori, rifiutatevi, non in segreto ma pubblicamente e motivatamente, di dare altro denaro. "Fermate" la macchina tritatutto del Cammino - come ha minacciato The Kiko - e osservate come reagiscono i vostri "catechisti", i responsabili regionali, gli itineranti. Guardate quanti secondi impiegheranno a cacciarvi, umiliarvi, annullarvi, rivoltandosi contro di voi per divorarvi.

Solo a quel punto vedrete davvero di che pasta sono fatti! Solo allora vedrete chi davvero si nasconde dietro alla barbetta luciferina e l'aria da profeta ispirato!

STOP. THE. MONEY.

Avete l'occasione.

martedì 23 maggio 2017

Devozione mariana in Casa Argüello

“….Roma, città meravigliosa nella quale alloggiava, con una certa consuetudine, il fondatore del cammino neocatecumenale. 
La casa ospitava tutti i componenti dell'equipe internazionale del cammino. Kiko, Carmen e p. Mario. 
Ricordo un via vai di "catechisti" neocatecumenali e la comodità smodata della quale i Cefa usufruivano.
Vi erano tutte le stanze, sulla destra la cucina nella quale ero solita fare colazione e sostare per la maggior parte del tempo. Qualche "catechista" potrà facilmente identificare l'edificio e il suo proprietario.
Un pensiero mi sorprende con prepotenza e inquietudine e riguarda la figura di Carmen Hernàndez. In quella casa da me descritta si succedevano, con sollecitudine, degli scontri con la sua persona, perché restia al mio esternare una particolare devozione Mariana. Vorrei riportare, a tutti, un evento in particolare che racchiude il significato di ciò che sto raccontando. 

Mi ritrovavo a fare colazione in cucina, sola ma frettolosa, cosciente che di lì a poco sarebbero arrivati dei "catechisti responsabili di regione". Notai la figura di Carmen, che improvvisa si diresse verso di me, il suo avvicinarsi mi creava un senso di agitazione. Ero a conoscenza del suo carattere non proprio mansueto, bensì sarcastico e ribelle. Era solita esternare i suoi pensieri pronunciandoli a voce alta!
Parlava da sola in continuazione! Risultava essere frustrante e intollerabile!

Mi disse in tono ironico e con voce altisonante:
"Ma togli una buona volta quella croce (Santo Rosario) da quel collo! Che sei una santa? Una veggente? Una pazza sei!"
Poi, con voce ancora più squillante, volgendo lo sguardo a destra e sinistra esclamò, come a voler far sentire la sua presa in giro da tutti:
“Ecco la pazza che si crede una devota fedele!".

Presa dall'esasperazione, viste le continue cattiverie gratuite ricevute al riguardo, mi ritrovai a strillare anch'io, le chiesi di smetterla di urlare a quel modo, che la pazza sembrava essere lei e, soprattutto, di lasciarmi libera, finalmente, di esprimere la mia devozione alla Madre del Cielo.
Si mise a ridere a mo' di sfottò. Non accettavo la pressione psicologica che mi arrecava, la sua ironia e il suo ridimensionare la figura della Vergine tramite questi gesti ostili, sempre velati di irrisione!
Rimasi con l'animo in tumulto, anche se oramai l'abitudine avrebbe dovuto fare capolino.

Un altro punto inaccettabile e insolente riguarda la figura predominante di Kiko, il quale per diletto ed ego personale, guidato dalla necessità di dimostrare la sua dedizione alla figura di Maria Vergine, decise di indossare un Rosario, legato alla cintura, (chi ha avuto occasione di conoscerlo è al corrente di questa sua pratica irrispettosa) e lasciato sobbalzare e incastrarsi senza cura.
Ad un certo punto dava la sensazione si fosse logorato, consumato... non so... ridotto male. Incurante del Sacro Simbolo, lo trattava come si trattasse di un oggetto di poco conto. L'ego e il narcisismo del nostro fondatore, non poteva esimersi dal creare egli stesso la croce che contraddistingue il suo personale oggetto di "devozione".

Mi resi conto, e ancor oggi me ne rendo conto, di quanto l'immagine della Vergine venga utilizzata da Kiko, ma non amata, lodata, rispettata.... Ho potuto constatare che non sussiste alcuna Santa Venerazione verso la Madre piena di Grazia. La Madre di Gesù, sentiero luminoso e via che porta a Cristo, viene emarginata.
Ciò mi pone molteplici domande e riflessioni…”
(dal gruppo FB Testimonianze di ex-neocatecumenali)

domenica 21 maggio 2017

L'«Arcano» nel Cammino Neocatecumenale: il «Divide et impera» di Kiko Argüello

Rispondiamo ad un commento a firma carmelogct:
Domanda seria,
anche io sono ex NC. Mi è capitato questa sera fuori dalla Messa di sentire due parrocchiane che parlavano di come una persona in cammino all´ultima tappa fosse stata respinta. Siccome anche io ero nella discussione, mi sono lasciato sfuggire che nel cammino funziona così, ci sono dei passaggi in cui i catechisti possono decidere secondo le loro direttive se si è idonei o meno a proseguire. Tuttavia mi sono chiesto se parlare delle prassi del cammino possa costituire un peccato dato che nel CN si tende a tenerle nascoste. Questa domanda forse vi farà sorridere lo so, però realmente mi chiedo se non sia illecito come rivelare qualcosa che ti viene chiesto rimanga segreto.
Interessante il quesito e le risposte ci fanno davvero riflettere.

Sant’Ermacora battezza Gregorio e
la sua famiglia, XII sec., Aquileia (Udine), Basilica
Annalisa ha detto: Per risponderti da solo su questo atteggiamento del Cammino di tener segrete ("arcane") le cose e le tappe ti consiglio di leggerti cosa dice il Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito dell'Ottavo Comandamento (n. 2464-2513, "Non dire falsa testimonianza"). I tuoi ex-catechisti non hanno alcun diritto di chiederti di tenere nascosta la Verità di Cristo. Soltanto le tenebre hanno paura della Luce.

L'Apostata ha detto: Carmelo, le "prassi" del Cammino sono solo abusi. I passaggi si dovrebbero svolgere come stabilito nello Statuto, ampiamente violato. Quel che hai scritto dimostra una volta di più che ai neocat vengono instillati fortissimi sensi di colpa, come sanno bene tutti quelli che ci sono passati. Mettere in guardia chi rischia di rimanere intrappolato nella setta non è un peccato, è un'opera di carità.
Questo il vero "Arcano"
di Kiko Argüello

Un altro Anonimo: A noi un catechista  una volta disse che violare l'arcano era un peccato contro lo Spirito Santo. Ovviamente era una grossa cavolata.

Come si vede l’argomento immediatamente appassiona, perché la “Segretezza” nel cammino viene legittimata dal cd. “Arcano”, e il solo pronunciar questa parola fa un grande effetto. Al sentir dire: “Arcano” i poveri fratelli già restano tutti intimoriti, a prescindere! Certo nessuno osa chiedere spiegazioni.

E’come pronunciare una formula magica che, senza alcuno sforzo e istantaneamente, sortisce l’effetto desiderato: tenere tutti buoni e a cuccia. 
Occhio nel triangolo

Che    meraviglia!
Ricordo poi la consueta evocazione, a ratifica e sigillo della estrema serietà con cui la cosa andava presa da tutti i presenti, si diceva:
“Nella Chiesa Primitiva ogni cosa a cui si veniva progressivamente iniziati   era coperta dall’arcano”.

Il seguente intervento di Roberta apre un varco nel "muro dell’arcano neocatecumenale" che tiene separati i fratelli del cammino dal resto del mondo circostante, e le varie comunità tra loro, a seconda delle diverse tappe in cui stanno procedendo: nessuno, che sia più avanti nel cammino, deve dire a chi viene dopo quello che in futuro si vivrà.

Certo, a pensarci bene, si governa meglio e si controlla meglio tutta la realtà, se dividi i sudditi in piccoli gruppi, impedendo loro di confrontarsi e, magari, di coalizzarsi. Non si sa mai. Infatti tra loro non possono comunicare, se non facendo parte della stessa comunità, - all’interno della quale, bisogna precisare, il “codice comunicativo” ha anche regole e limiti ben definiti, il tutto sottoposto al controllo dei kikatechisti - e così tutti fanno riferimento a te solo, o supremo Kiko (a te o ai tuoi emissari/alter ego)! Che genio!
Il profeta della penombra
Altro che "Arcano", questo è il famoso "Divide et impera"  (*) dei sapienti Romani, maestri nel governare il mondo, dove con la violenza, dove con l'astuzia, dove fingendo di mettere i popoli soggiogati sul loro stesso piano, di trattarli come alleati, ma solo fingendo.

Roberta ha detto:
Risposta seria a Carmelogct Quando ho iniziato a leggere su questo blog e poi anche a fare qualche intervento, ho avuto un pensiero simile al tuo (perché ciò mi rendeva più irrequieta e sembrava facesse aumentare la mia rabbia verso i NC) ne ho parlato in confessione e il sacerdote ha affermato che la VERITÀ VA DETTA e quando sei interpellata a farlo, anche se è passato del tempo, è un bene dire la propria esperienza ed opinione (ha detto che lui stesso ha agito così esprimendo durante delle riunioni la sua disapprovazione ai NC); l'importante però è non restare attaccati al passato ma andare avanti nella Chiesa, dove c'è il bene e il male (mentre io sono andata in crisi perché avrei voluto ci fosse solo il bene!) e non la salva l'ideologia ma solo Gesù. Ha anche detto che l'ideologia non si abbatte in un solo giorno. Io mi trovo d'accordo con qnto detto da qsto sacerdote e anche con gli interventi precedenti. Personalmente, se qualcuno mi chiede, racconto tutto di ciò che ho visto fare e dire nel cammino (senza parlare di nomi e cognomi e cose private di persone) mettendo in luce tutto il negativo! Mi spiace solo che conosco poco perché sono arrivata non oltre la tappa della preghiera, ma forse è sufficiente x capire qnto sia deleterio qsto gruppo: segretezza,  mancanza di dialogo e di confronto, separazione dal contesto parrocchiale, culto della persona di Kiko Arguello, intromissione nella coscienza delle persone, nella vita di coppia, pretesa di obbedienza cieca alle persone dette "catechisti" ... In più le interpretazioni sbagliate del Vangelo e le altre eresie di cui mi sto rendendo conto leggendo su qsto blog. Il desiderio della Verità da' la forza: l'altro giorno ho visto un NC che stava appendendo alla porta della Chiesa la locandina delle "missioni" in piazza e mi sono sentita di dirgli che quella iniziativa lì non è una cosa cristiana ... poi me ne sono dovuta andare per una chiamata e nn sono riuscita a sentire la risposta che mi ha urlato dietro ma :) sono stata contenta di averglielo detto! Ciò che ci mette a disagio nel parlare di queste cose, caro Carmelo, non è che stiamo "violando" un segreto è che parlarne, dover sempre spiegare e ridire ... rinnova la SOFFERENZA che LORO (questo gruppo SETTARIO) ci ha causato. Io non riesco ad es. a guardare o leggere i link coi discorsi di Kiko che vengono GIUSTAMENTE portati come DOCUMENTAZIONE dei loro articoli, dagli autori di qsto blog, i quali stanno facendo un lavoro direi "scientifico" nel confutare qsti imbroglioni. Certo il Signore gliene renderà merito! Grazie e buona domenica a tutti.

Conclusione: Lino conclude per noi alla grande, con una notazione puntuale e documentata, spazzando via definitivamente ogni residuo dubbio: finalmente “l’Arcano” si sgonfia, trascinando dietro di sé “la Segretezza”, sua complice infame, per precipitare, dileguandosi entrambi, nel nulla! Noi speriamo così di contribuire a sollevare qualche camminante dubbioso, gravato da anni anche di questi insopportabili e iniqui pesi e che, leggendo le nostre esperienze, sta cercando risposte e un “passaggio”, sì l'unico vero passaggio che dovrebbero fare tutti i camminanti, il "passaggio" per la Libertà!

Lino ha detto:
@ Carmelogct ha detto: "Tuttavia mi sono chiesto se parlare delle prassi del cammino possa costituire un peccato dato che nel CN si tende a tenerle nascoste." Se mi consenti, risolvo il problema alla radice con il rasoio di Occam(**) Parlare delle prassi segrete del Cammino oramai - questo dovrebbe essere riferito a tutti i catechisti NC - non può più essere un peccato. Non può esserlo per il più semplice dei motivi: non c'è più niente da tenere nascosto. Infatti, dallo Statuto NC: 1) "il Cammino Neocatecumenale si attua nelle diocesi: 1°. sotto la giurisdizione, la direzione del Vescovo diocesano [...] 2º. secondo «le linee proposte dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti".
Evidenzio: una prassi è un'attività pratica. Attuare è realizzare un progetto, tradurlo dalla teoria alla pratica. Ora, siccome gli Orientamenti alle Equipes di catechisti sono usciti dal segreto, sia nelle versioni originali sia in quelle emendate (dal 1997 al 2003) dalla CdF e approvate dal PCpL, che peccato si può fare a non tenere nascoste cose che sono venute alla luce? :-)


Questi imbroglioni si confutano da soli!
Continua Lino: @ Roberta ha detto: "i quali stanno facendo 1 lavoro direi "scientifico" nel confutare qsti imbroglioni" Infatti, un plauso agli autori tutti del blog, con una "annotazione": le pagine uscite alla luce sono tali che gli imbroglioni riescono nella più ardua delle imprese, quella di confutarsi da soli. E nemmeno c'è bisogno di leggersi tutti i tomi dalla Traditio all'Elezione. Basta quello della Traditio, dentro c'è di tutto e di più, dentro c'è "l'immagine del Cammino", nelle pratiche interne ed esterne di "evangelizzazione". È Kiko Argüello a riferirlo, non io: quindi, scientificamente parlando, ciò non può essere confutato considerata la fonte che lo sostiene, il massimo principio di autorità in materia di CNC :-)





(*) "Divide et ìmpera" (letteralmente «dividi e comanda») è una espressione latina, secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie. Questa tecnica permette quindi ad un potere centrale, che può essere un governo dispotico, o un governatorato coloniale-imperialista, numericamente modesto, di governare e dominare su una popolazione sensibilmente più numerosa.

(**) Rasoio di Occam: metafora del rasoio: eliminare con tagli di lama le ipotesi più complicate. (inutilità di formulare più ipotesi di quelle che siano necessarie per spiegare un dato fenomeno)
"A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire" (Guglielmo di Occam)

venerdì 19 maggio 2017

Famiglie neocatecumenali allo sbaraglio: "La Chiesa non vuole questo", ma Kiko sì...

Nostra traduzione:

"Cari tutti,
La missione popolare in Lettonia 2015 è stata fatta in una delle piazze del rione Zolitude (Riga), precisamente in quella che sta davanti al supermercato Maxima che, nell'anno 2013, crollò mentre veniva sopraelevato senza le dovute sicurezze strutturali e provocò 54 morti, lasciando 13 orfani ed una quantità di persone colpite dalla catastrofe. Un bambino fu l'unico superstite.
Abbiamo partecipato: i fratelli della Comunità di Ventspils, una città che sta a 180 km di distanza, da dove vengono due famiglie in missione dall'Italia; le tre famiglie Ad Gentes di Riga con i loro 13 figli provenienti da Italia, Polonia e Valencia; la 1a Comunità Neocatecumenale di St. Albert (Riga) che ci aiutavano con la traduzione in lettone dall'italiano, dallo spagnolo, inglese e polacco.
La preparazione tecnica è consistita nel fare il cartello, distribuire gli inviti nelle case e per le strade, fare gli annunci su Radio Maria, effettuare il trasporto dei segni, delle sedie ecc.
Le prime tre domeniche sono state di freddo, vento ed acqua mista a neve. Siamo rimasti fermi in preghiera sotto gli ombrelli.
Questo ha fatto sì che chi passava non si fermava, non solo per indifferenza e ostilità, ma anche per il maltempo. Noi continuavamo imperterriti, con il morale più alto del Betis quando perde. Questo sì, la curiosità, non potevano dissimularla e guardando di sfuggita, o dalle finestre, oppure dalle macchine e dagli autobus, non potevano non accorgersi che lì stava accadendo qualcosa di insolito: in quel luogo di morte si stava annunciando il vangelo, e da cattolici!
Oltre al poco risultato ed allo scarso interesse, abbiamo dovuto sentire varie critiche: questo è negativo, la Chiesa Cattolica non fa così; c'era poi chi si scandalizzava per i balli, ma noi non ci siamo scoraggiati, sappiamo che Gesù Cristo stava lì, con noi, ponendo la prima pietra del tempio di pietre vive e poi riconoscendo che i primi evangelizzati eravamo noi stessi, in questa che abbiamo definito una auto-evangelizzazione."

mercoledì 17 maggio 2017

Traditio Symboli (episodio VI): L'epitaffio della CDF sugli scrutini kikiani.

Il santino (autografo) di SanKiko!
Scavando, come al solito, nei mamotreti, abbiamo scovato una vera perla, che vale la pena condividere, in particolare con i fratelli neocatecumenali. Cominciamo a capire perché Kiko non vuole la pubblicazione dei suoi sacratissimi mamotreti: le correzioni sono tante e tali che il cammino come lo concepisce lui ne esce completamente disossato... 

Per mostrarvi la "perla", vi chiediamo solo un minimo di pazienza.

Kiko vanta continuamente, come accaduto anche di recente, che il Cammino Neocatecumenale "si ispira" all'OICA, ovvero all'Ordo Initiationis Christianae Adultorum, aggiornato nel 1972, il quale rappresenta un itinerario di iniziazione cristiana per adulti non battezzati, della durata di 2 o 3 anni, durante i quali il candidato viene formato sulle verità cattoliche, sul catechismo, sulla fede, secondo un percorso che termina con il Battesimo.

Ripetiamolo meglio: si tratta di uno strumento rivolto, nella sua forma più completa, a persone non battezzate (mentre i battezzati che non hanno ricevuto la Prima Comunione o la Confermazione seguono un percorso "semplificato" e adattato alla loro condizione di già battezzati).

Durante questo percorso sono previsti tre scrutini, i quali sono liturgie (quindi culto pubblico) presiedute da un ministro ordinato e di norma inseriti nella Messa, durante le domeniche di Quaresima.

Domanda: Cosa sono dunque gli "scrutini" secondo la Chiesa Cattolica?

Risposta: Cominciamo con una breve digressione.
Ciascuno scrutinio consiste in una preghiera, fatta in silenzio, in ginocchio, davanti al ministro di Dio e davanti all'assemblea dei fedeli. Di seguito lo schema del primo:
158. Gli scrutini sono celebrati dal sacerdote o dal diacono che presiede la comunità, perché dalla liturgia degli scrutini anche i fedeli ricavino profitto e nelle orazioni intercedano per gli eletti.

159. Gli scrutini si svolgono nelle Messe degli scrutini che si celebrano nelle domeniche III, IV e V di Quaresima; si scelgano le letture del ciclo «A» con i loro canti, come sono assegnate nel Lezionario domenicale e festivo. Se, per ragioni pastorali, non si possono tenere in queste domeniche, si scelgano altre domeniche di Quaresima o anche giorni feriali particolarmente adatti. Tuttavia la prima Messa degli scrutini sia sempre la Messa della samaritana, la seconda del cieco nato, la terza di Lazzaro (nn. 386-389).
   
PRIMO SCRUTINIO

160. 
Il primo scrutinio si celebra nella III domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr nn. 386-387).
OMELIA
161.
 Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del primo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.
PREGHIERA IN SILENZIO
162.
 Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.

Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere anche esteriormente il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:

Eletti di Dio, inchinatevi [oppure: inginocchiatevi ] e pregate. Gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Poi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.
E fine. Ripetiamo: Messa, omelia, preghiera in ginocchio, in silenzio, in Chiesa, sempre durante l'Eucarestia.

D.: E ora domandiamo: cos'è uno scrutinio nel Cammino Neocatecumenale?
(Prima di leggere la risposta, è bene tenere a mente che il Cammino Neocatecumenale si rivolge ai battezzati, in prima istanza, come da Statuto.)

R.: È un interrogatorio individuale condotto dall'équipe di cosiddetti "catechisti" neocatecumenali che segue la comunità NC. Ciascun candidato viene sorteggiato a caso da un cestino o sacchetto dove si trovano tutti i nomi dei partecipanti. A volte i "catechisti" neocatecumenali possono scegliere d'imperio chi debba parlare, non esiste una vera e propria regola scritta.

Il candidato, seduto in assemblea o, come accade nel Secondo Scrutinio, al centro della stanza su una sedia vicino alla croce con tutta l'equipe davanti, risponde alle domande di un questionario, consegnato all'interno di una convivenza di tre giorni (o quattro, nel caso del Primo Scrutinio).
Le regole sono che bisogna rispondere "con fatti concreti" della propria vita e non si deve nascondere nulla.

Niente preghiere in silenzio e riflessione nell'intimità della propria anima, no. Tutti i fatti della vita - specialmente quelli più dolorosi e scandalosi - vengono tirati fuori davanti a decine di persone, spesso anche completi estranei. Accade così che siano confessati pubblicamente peccati occulti, [1] sia personali che dei propri familiari (genitori, figli, parenti) o conoscenti (datori di lavoro, amici, ecc.). In uno scrutinio, in particolare dal secondo "passaggio" in poi, può venir fuori ogni genere di sofferenza e di sconcezza: abusi, violenze, peccati sessuali, impurità, adulteri, omosessualità, ruberie, furti, corruzione e cose del genere [2].

Non è permesso sottrarsi all'interrogatorio, il quale è condizione indispensabile per il superamento del "passaggio", quindi dello scrutinio, inoltre i cosiddetti "catechisti" giudicano il "fratello di comunità" in base alle risposte che dà: se sembrano loro troppo generiche, non pertinenti o semplicemente non rispondenti allo schema kikiano, essi chiederanno integrazioni e scaveranno più in profondità finché non si sentiranno soddisfatti del risultato. Si tenga presente che nei volumi dei mamotreti in versione anni '80, prima della correzione della Congregazione per la Dottrina della Fede, erano presenti molti esempi di scrutini con domande e risposte tipo, estrapolate da veri scrutini fatti da Kiko. C'erano le domande, le risposte dei candidati e le correzioni di Kiko, nonché le reazioni specifiche a certi casi - per esempio se il candidato non voleva rispondere, se il candidato oppone dubbi, se non vuole effettuare una certa attività, se non esegue compiutamente i dogmi kikiani riguardanti la decima mensile, la preghiera, ecc. - In questo modo il cosiddetto "catechista" non avrebbe dovuto "inventare" niente, essendo già previsti tutti i casi possibili più frequenti.

Durante tale interrogatorio il malcapitato non può contraddire i cosiddetti "catechisti", a meno di voler intavolare una discussione penosa e fiaccante, che si conclude in ogni caso con l'umiliazione pubblica del candidato che verrà rimandato "indietro" nel cammino di fede, un "itinerario di iniziazione" che somiglia più al gioco dell'oca che a una vera formazione cristiana...

E ora veniamo a noi... Tutto quanto sopra esposto è una pratica vietata dalla Chiesa, addirittura dal Codice di Diritto Canonico:
Can. 220 - Non è lecito ad alcuno ledere illegittimamente la buona fama di cui uno gode, o violare il diritto di ogni persona a difendere la propria intimità.
canone ripreso pari pari dal famigerato (e inapplicato) Statuto del Cammino art. 19 §2, nota 79:
§ 2. Gli scrutini, ispirati all’itinerario catecumenale dell’OICA, aiutano i neocatecumeni nel loro cammino di conversione, nel rispetto della coscienza e del foro interno, secondo la normativa canonica.
Chiaro? DIFENDERE LA PROPRIA INTIMITÀ.
Ma questo è lo Statuto, non il Direttorio Catechetico, non sono le "linee degli iniziatori", si potrebbe obiettare. Gli scrutini sono qui solo citati, la modalità con cui si svolgono è invece inserita negli Orientamenti (o Direttorio), cioè nelle catechesi.

Il neocat duro e puro urlerà: "Siamo approvati! Siamo approvati!", con la bava alla bocca e il fumo dalle orecchie, e in effetti avrà ragione: gli scrutini sono nel Direttorio, quello approvato, del 2010. Ma il neocat sa ESATTAMENTE COSA è approvato? No? Bene, glielo diciamo noi...
Pag. 89 Traditio Symboli, 2001, volume 6:
Si ricorda ai catechisti che la richiesta di leggere le risposte al questionario nel gruppo e forse davanti a tutti sia fatta in modo che nessuno si senta obbligato e sempre venga delicatamente rispettata la libertà e la sensibilità di ogni persona.
Avete capito stupidi neocatekiki?!

Non è lecito al catechista ledere la buona fama, indagare sui peccati passati e presenti, occulti o manifesti, certamente non davanti a tutti!
Non è lecito umiliare, ironizzare le persone, non è lecito chiedere informazioni ad altri della comunità!
Non è lecito forzare la libertà dei singoli!
Non è lecito ferire la sensibilità di ciascuno!

Al prossimo scrutinio rifiutatevi di parlare davanti a tutti e se subite un abuso qualsiasi (tipo essere "rimandato" per non aver parlato di questioni di coscienza, del foro interno, di peccati...) potete DENUNCIARE il catechista al Vescovo, per violazione del canone 220 del codice di Diritto Canonico!

Lo scrutinio a modo di Kiko NON È APPROVATO dalla SANTA SEDE!

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Note:
[1] Aggiunge, a tal proposito, Aldo:
«alla fine dello scrutinio il capo equipe (che è l'unico a parlare) chiede ai fratelli di comunità "se hanno da dire fatti sul fratello scrutato" sia positivi che negativi... a quel punto le temperature nella sala diventano davvero alte:
1) nessuno dice niente: per i katekiki non è un buon segno perché significa che i fratelli non ti conoscono e/o tu ti nascondi;
2) dicono cose positive: non va bene perchè sei "idolatrato" ai delle maschere e sei un piacione... così i fratelli non ti dicono la verità;
3) dicono cose negative: attaccano il fratello parlante e lo accusano di "fare giudizi" però intanto la katekika che scrive sull'agenda (sappiate che viene tutto scritto di solito dalla moglie del capo equipe su una agenda) annota "i fatti" che poi saranno usati contro di te.Esempio di scrutinio nc: una mia sorella di comunità disse davanti a tutti che aveva "fatto degli aborti"... non bastò, volevano sapere il numero... a tutti i costi, la incalzarono così tanto che questa sorella tra le lacrime disse il numero "11 aborti"... immaginate l'esplosione che ci fu nell'assemblea e le conseguenze di quell'ammissione... fu una tragedia.
ecco perché io li definisco "stupri dell'anima"»

[2]: Ciò è anche contro la parola di san Paolo agli Efesini: "Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi - come deve essere tra santi - né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie!"