martedì 27 dicembre 2016

Filoni non lo permetterà

Nostra traduzione di un intervento di Tim su Jungle Watch.



Per la prima volta i kikos, fino allo stesso Kiko Argüello, si cagano sotto per paura che la loro truffa sia al capolinea.

Sebbene la truffa dei kikos sia stata scrutinata altrove e perfino etichettata come eresia da almeno un vescovo senza paura (vescovi così sono rari!), il ruolo di Apuron nel bel mezzo di questo schifo, e l'intrepida intermediazione di Ballin da Doha, hanno fatto sì che questi due vescovi siano finiti dritti nel mirino di tale indagine, obbligando Roma a mettere il naso nello sporco casino di Kiko.

Ecco perché Filoni, sebbene sia stato per un po' alleato del presbitero neocatecumenale David (dotato di incarico al seminario neocat R.M. di Guam) anche dopo che quest'ultimo aveva fatto venire alla luce il coinvolgimento dello stesso Filoni nella cacciata delle laiche, si è mosso in tutta fretta per riprendere il controllo di Guam.

L'arcivescovo Byrnes potrebbe non essere al corrente di quanto è profonda questa malvagia truffa (io stesso sono abbastanza sicuro che non lo è). Alla sua prima conferenza stampa, Byrnes, a una domanda a proposito di Filoni, con disarmante innocenza ha risposto che lui è “quello a cui rispondo”.

Amministrativamente i vescovi non devono rispondere del loro operato ad un qualche Prefetto di Dicastero vaticano, tanto meno a quello della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. I vescovi rispondono del loro operato solo al Papa, direttamente, senza altri superiori intermedi, anche se amministrativamente rispondono al Nunzio Apostolico o al Delegato per la propria regione.

Il fatto che Byrnes ha istintivamente risposto "Filoni" a quella domanda, ci dice che - come avvenuto inizialmente con Hon - Filoni si è inserito personalmente nella manipolazione della situazione ecclesiale di Guam.

Perché?

A questo punto non si tratta più di Guam o di Apuron. Si tratta in realtà di proteggere il Cammino Neocatecumenale (la prima priorità di Filoni) dai danni già fatti. Filoni è noto come "il Papa di Kiko", e se i kikos a Roma non vengono fermati, Filoni - già etichettato "il Papa rosso" a causa del potere che ha nelle mani - diventerà il prossimo Papa e Kiko avrà ottenuto la sua vittoria definitiva.

Tutto questo stava procedendo tranquillamente finché non c'è stato un gruppo di fedeli di Guam che si è alzato ed ha fischiato il fallo. I kikos locali (Apuron, Sammut il Monaco Puzzolente, Adrian, David, ecc.), pur ubbidendo agli ordini che ricevevano dal New Jersey, si son lasciati prendere la mano.

Quell'ordine di cercarsi un altro vescovo dato da Apuron a don Gofigan fu una condanna a morte e lasciò quest'ultimo senza nulla da perdere a pubblicare tutti i documenti relativi ad Apuron e rispondendo pubblicamente agli attacchi di Apuron e di Adrian.

Eppure i kikos hanno creduto di aver catturato la preda e l'anno successivo hanno deciso di far fuori mons. James, il più probabile successore di Apuron nell'episcopato. Sebbene ci siano state enormi ripercussioni alla loro mossa, i kikos pensavano di poterla scampare ugualmente perché dopo le proteste iniziali l'unica vera opposizione sembrava essere un blog chiamato Jungle Watch.

Quindi abbiamo esposto il furto della Yona property da parte dei kikos. Questo è stato fondamentale, perché il maltrattamento dei preti da parte del vescovo e dei suoi scagnozzi neocatecumenali rischiava di essere sottovalutato da Roma. La partecipazione di Apuron nell'alieazione di un pezzo di patrimonio diocesano del valore di parecchi milioni lo ha esposto ad accuse canoniche. Ecco perché i kikos si sono arrampicati fino al Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi ottenendone dal Segretario un'opinione comica che non solo parlava di "Diocesi di Guam" (anziché "Arcidiocesi di Agaña"), ma aveva perfino ammesso che tutte le informazioni le aveva avute dal Monaco Puzzolente neocatecumenale!

Dopo tutto questo loro pensavano ancora di poterci tappare la bocca. Ma si sono ritrovati di fronte ad un imprevisto. E l'imprevisto non è stato tanto la serie horror di storie di molestie sessuali venuta fuori a maggio e giugno 2016: è stato invece il Ballin di Doha che nel rispondere alla email di Chuck ha abboccato all'esca rimproverando quest'ultimo di aver indagato su Luis, e strepitando che Luis "ora è un mio prete".

Sapete tutti che il Medio Oriente è molto pericoloso per i cristiani, e sebbene il Qatar non sia la Siria, le relazioni tra cristiani e musulmani sono estremamente delicate. E tutto questo è esploso in faccia al Papa. Apuron, grazie ai kikos, aveva spostato Luis in Qatar facendolo vivere sotto la protezione di Ballin e addirittura "incaricato" di gruppi di giovani ragazze della stessa età di quella con cui lui fu trovato al momento in cui era stato arrestato.

(Nota: il gruppo CCOG - Concerned Catholics Of Guam - ha recentemente chiesto alla curia diocesana notizie sullo stato attuale di Luis. Incredibilmente è stato risposto al CCOG che quel caso risulta "ancora in investigazione". E questo è avvenuto con la NUOVA amministrazione, quella di Byrnes...)

Torniamo dunque al tema di queste righe: Filoni (cioè Kiko e Filoni, sempre) sa che per evitare che il Cammino Neocatecumenale venga esposto come una cosca internazionale di riciclaggio di denaro, usurpazione di potere, appropriazione di terreni, nascondimento di pervertiti, ecc., è necessario sbarazzarsi di tre grandi minacce: Apuron, Adrian e Pius.

"Minacce", esatto: osservate quei tre imbranati cosa hanno combinato armeggiando e inciampando (anche con l'aiuto di The Waldo, così esperto coi media; la foto dei quattro chierici neocat è qui). Hanno esposto i retroscena vergognosi dei kikos più di chiunque altro nel mondo durante questo mezzo secolo di ascesa al potere del neocatecumenalismo.

E adesso per loro TUTTO è in pericolo di essere perduto se quei tre marmittoni aprono di nuovo bocca. Per cui Pius è stato trasferito da qualche parte - non so dire precisamente dove, ma è stato visto all'aeroporto di Tokyo mentre prendeva un aereo per Roma proprio il giorno dopo in cui era stato notato nello Shopping Center la settimana scorsa. Apuron, lo sappiamo, si sta nascondedo da qualche parte a San Francisco e gli è stato ordinato di mantenere un basso profilo. Ad Adrian è stato invece ordinato di sparire con la scusa di qualche anno sabbatico di studi, pagato dall'arcidiocesi e approvato da Byrnes.

Tutto questo non è un semplice rimuovere gli "ecclesiastici problematici". Questo è proprio un toglierli dai piedi e metterli in posti dove possono essere controllati da Filoni e dalla sua casta di kiko-freaks.

Ma Filoni sa che la peggior minaccia è attualmente il lungo braccio della legge di Guam, la nuova legge che toglie i limiti di prescrizione alle denunce per molestie sessuali su minori. Ecco perché dopo un totale silenzio in materia, Hon improvvisamente corse a Roma e da lì comandò una Fatwa contro la legge e tentò di obbligare il governatore di Guam a opporre il veto. Ovviamente ha fallito, ma Filoni ha assolutamente bisogno di evitare che Apuron compaia davanti ad un tribunale. Le deposizioni riveleranno infatti roba dannatamente seria contro i kikos, e su scala mondiale.

Ecco perché hanno cambiato fronte e stanno facendo guerra alla nuova legge. Anche se non riuscissero a farla dichiarare nulla o incostituzionale, creeranno un polverone di cattiva stampa sufficiente a insinuare che il procedimento legale contro Apuron sarebbe solo una vendettina dei nemici personali di quest'ultimo.

E a quel punto faranno ciò che hanno sempre fatto: negare tutto e deviare altrove il discorso. Apuron si "ritirerà" scomparendo dalla scena, Adrian verrà riassorbito nella cosca neocatecumenale e potrà combattere nuovamente per Kiko, Pius resterà a marcire da qualche altra parte, e Filoni diventerà il prossimo Papa.
A meno che...
A meno che noi non abbandoniamo il campo.

Nota: questi sono anche i motivi per cui non c'è nessun procedimento canonico contro Apuron. È tutto uno stratagemma. Un tribunale canonico potrebbe essere stato davvero formato, ma Apuron non vi verrà convocato per un processo. Filoni non lo permetterà.

17 commenti:

  1. Nota: vedrete sui cartelloni anche l'espressione "Filoni Baloney", traducibile letteralmente con "Filoni mortadella" (mortadella anche in senso figurativo di "scemenze").

    Ci aspetta un mese di gennaio ancora "rovente", visto che i procedimenti legali contro Apuron proseguiranno. Vedremo anche fino a che punto Filoni riuscirà a tirare la corda.

    Un papa Filoni non è proprio impossibile e in Vaticano c'è già una sottile lotta sotterranea per la successione di Bergoglio, visto che quest'ultimo nei primi mesi del suo pontificato in un'intervista si lasciò sfuggire che al pari di Ratzinger attorno all'ottantesimo compleanno avrebbe potuto dare le dimissioni. E niente scatena di più gli aspiranti pontefici che la data approssimativa delle dimissioni del Papa regnante (mi astengo qui dal riportare le barzellette su Ravasi).

    Tra una decina di giorni entra nella fase successiva il processo civile contro Apuron il molestatore di minori.

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  2. Filoni conta fino ad un certo punto, reputo molto più grave la posizione di Muller, che è il custode della fede o del "capo" dei vescovi Ouellet, piuttosto che tanti cardinali di "peso" come Schoenborn, Blazquez, Erdo, Toppo, Collins o quello di Seoul.

    Ho trovato in rete una interessante notizia sulla povera Irlanda. Con un nome che non giunge nuovo.

    http://www.catholicbishops.ie/2016/11/25/archbishop-eamon-martin-officially-opens-new-irish-missionary-seminary/

    http://www.redmatarmagh.org/


    http://www.cammino.info/2012/02/risposta-alle-speculazioni-di-sandro-magister-sulla-liturgia-celebrata-nelle-comunita-neocatecumenali/

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  3. Secondo Magister il Papa avrebbe indicato recentemente il card. Schoenborn come migliore interprete del suo magistero. Discepolo di Ratzingher traduttore di Bergoglio, trait d'union in conclave brrr.

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  4. Corre voce che papa Bergoglio stia per approvare come normalità (piuttosto che come eccezione) il ministero da parte di preti sposati ("uxorati", per chi ama sembrare latinista), anche se solo in alcune parti del mondo. Dunque i prossimi titoli scandalistici acchiappa-clic dei giornali saranno del tipo: "il Papa ai preti: potete sposarvi".

    Sarà divertente vedere i capibastone neocatecumenali leccarsi i baffi e dire tra sé e sé: Oh, dunque il sabato sera non solo terrò l'omelia-risonanza, ma addirittura potrò celebrare e mia moglie mi farà da chierichetta".

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  5. Boff non è credibile. Viva il Papa!

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  6. Finora il dire "viva il Papa" non ha evitato che il Papa prendesse qualche cantonata, che gli costerà tra qualche settimana un'ammonizione formale (poiché dato il suo carattere pare impossibile che faccia sinceramente marcia indietro).

    Il Papa è il custode del depositum fidei, non quello della barzelletta "il capo non dorme, riposa; il capo non mangia, si nutre; il capo non sbaglia, esprime una migliore idea...". E una volta ravveduto deve confermare i suoi fratelli.

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  7. https://www.youtube.com/watch?v=Xc4FNoiSaCo&feature=youtu.be&a guardate che bello

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  8. Ooh, chebbbbellllo!

    Il video mi era partito senza l'audio, ma a vedere quei soggetti ingiaccati e incravattati come dei testimoni di geova, ho immaginato subito una triste nenia basata sul solito ndrùng-ndrùng-ndrùng.

    Un po' di secondi dopo sono riuscito ad attivare l'audio e ho sentito voci tristi che cantavano tristemente "allegria, allegria, ndrùng-ndrùng-ndrùng.

    Ora, l'allegria è un'emozione passeggera. È qualcosa di mondano, di sfrenato. Nel lessico cattolico non c'è posto per l'allegria ma solo per la gioia, letizia, esultanza. E le si esprime anche nel canto sacro, maestoso, trionfante, adeguato. Solo ai kikos, in onore del sacro itagnolo, poteva venire in mente di cantare "allegria".

    La triste pagliacciata degli incravattati neocatecumenali può al massimo creare un bel ricordino per l'album di famiglia (una robetta di cui l'autore se ne è vantato qui ancor prima che su Facebook, a giudicare dal misero numero di visite). Ma non è espressione di fede.

    Costoro, abituati all'idea che la menzogna è santa, quando serve a difendere il prestigio del Cammino, mettono su uno spettacolino come quello nella speranza di far credere al prossimo di aver più fede di quest'ultimo.

    Credono che l'abito faccia il monaco e perciò ne scelgono i colori più bizzarri per sembrare più sgargianti dei "cristiani della domenica". Tipica mentalità da farisei e da testimoni di geova. A che pro cantare "allegria allegria" se poi si crede che quello stesso "Dio" è un cattivone vendicativo che ti manda le disgrazie per convertirti?

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  9. I vostri deliri con chitarrelle non servono a coprire le vostre magagne, né la vostra propaganda nordcoreana. Mi giunge nuova che i sacri opuscoli contenenti la pomposa "lectio magistralis solemnis venite adoremus" del Cardinal Muller sul Neocatechumenale Iter stiano ammuffendo sugli scaffali del Centro Neokiko di Roma, tanto da indurre la potentissima CNC-Segreteria a diramare il seguente comunicato:

    Cari fratelli,

    come già comunicatovi all’inizio di questo mese Kiko ha fatto predisporre un opuscolo dal titolo:
    Riflessioni sul libro "Annotazioni 1988-2014" - Lectio magistralis sul Cammino Neocatecumenale - del Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Cardinal Gerhard Muller da distribuire ai fratelli. Gli opuscoli sono disponibili già da tempo presso il Centro Neocatecumenale di via del Mascherino. I responsabili, o un fratello incaricato, se ancora non siete venuti a ritirare le copie per la vostra comunità, siete pregati di passare entro giovedì 22 dicembre, cioè prima della chiusura del centro per le vacanze di Natale.

    A tutti voi e alle vs comunità auguri di un sereno Natale e felice Anno Nuovo.


    Behhh molto interessante! Intanto gli opuscoli sono stati già stampati e ordinati per tutte le comunità d'Italia (ma certamente anche del resto del mondo) e i poveri camminanti non possono farne una umile fotocopia del costo di € 2,00, non sia mai! no no, devono proprio acquistare la copia rilegata in carta patinata, stampata quasi certamente presso una tipografia neocat, per incamerare quattrini nelle fondazioni neocat. Ah beh! Complimenti! Capisco che la "fondazione di beni spirituali" ha un indotto piuttosto fiorente!

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  10. Nel video che ci hanno linkato, fra i bambini 'catechizzati' dal padre di fronte al presepe di casa, solo i più piccoli hanno ancora interesse (e forse spazio) per dire qualcosa di proprio.
    Vedo riproposta la dinamica della comunità, con il catechista che fa lo 'show' (uguali parole, uguali pause, stesso slang di sempre) e gli altri tacciono, per non subire reprimende e non allungare la solfa, immagino. Mi dispiace commentare su momenti intimi familiari, ma forse il fatto che il filmato sia stato caricato su web indica che non vengono considerati tali.

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  11. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  12. La questione dell'ammonizione formale al Papa dà diversi spunti di riflessione.

    Anzitutto non è una novità: nella lettera ai Gàlati ci viene documentato di come e perché Pietro, primo Papa, fu ammonito pubblicamente da Paolo, e nessuno ebbe mai da ridire. Nei Vangeli ci viene inoltre ricordato che quando Pietro rinnegò Cristo, nessuno dei discepoli stava lì ad applaudirlo con lo striscione Tu es Petrus.

    Infatti la verità vale più dello stesso Papa. Il Papa è custode del deposito della fede, non è il fabbricante delle verità di fede. Noi cattolici onoriamo il Papa in virtù della missione che a lui fu assegnata da Cristo e garantita fino alla fine dei tempi: ma se lo stesso Papa andasse contro tale missione, non si può far finta di niente.

    Siamo pecorelle del gregge di Nostro Signore: pecorelle, non pecoroni.

    Pietro è stato scelto personalmente per pascere tale gregge. Pascere non significa "gestire", tanto meno "adoperare". Molti oggi, credendo di darsi un'identità e una lodevole etichetta, cercano di apparire come quelli che pendono dalle labbra del Papa, che prendono sul serio ogni parola del Papa, anche il più remoto colpetto di tosse.

    Questo è un errore madornale perché trasforma il custode della fede nel fabbricatore della fede. Per cui la fede consisterebbe nelle paturnie temporanee del Papa, in ciò che il Papa del momento considera simpatico e interessante. Cosicché due Papi consecutivi potrebbero generare una fede che è tutto e il contrario di tutto, e uno potrebbe diventare martire di qualcosa che il Papa successivo dichiarerebbe contrario alla fede (sai che bidonata!)...

    Quel genere di errore viene assai attutito quando il Papa pubblicamente parla e agisce solo per difendere energicamente la fede (com'è stato ad esempio con Pio X), ma è sempre un errore, è sempre un ridurre la verità a quelle che sono le simpatie del "capo" del momento.

    Il che apre le porte ad un'altra riflessione: se gli stessi errori che sta commettendo Bergoglio li avesse commessi un Papa più simpatico - che so, un Wojtyła, un Ratzinger - avremmo reagito allo stesso modo? Sarebbe stata necessaria ugualmente un'ammonizione?

    La risposta cattolica è sì: il Papa è il custode del deposito della fede (con tutti i gravissimi doveri che ciò gli comporta), sia che si tratti di un Bergoglio, sia che si tratti di un Ratzinger. Con la differenza che popolarmente quest'ultimo è stato riconoscibile come custode molto più spesso che l'altro. E non a caso il cattolicesimo ridotto a tifoseria del Papa si è accresciuto tantissimo nel pontificato ratzingeriano (che prima di diventare Papa già era etichettato "il mastino della fede": ed è un vero onore, per qualsiasi cattolico, ricevere una simile etichetta da amici e nemici).

    Su tutto questo gli adepti della setta neocatecumenale commettono due errori specularmente opposti: da un lato cercano di sembrare papisti, dall'altro disubbidiscono al Papa e alla Chiesa in materie gravissime (liturgia, matrimonio, ecc.). Il sabato mattina ostentano striscioni "Tu es Petrus", il sabato sera celebrano le carnevalate liturgiche di Kiko e Carmen.

    In entrambi i casi per i kikos il Papa è solo uno dei tanti strumenti da scaraventare addosso agli interlocutori quando questi ultimi non tessono le lodi del Tripode Kiko-Carmen-Cammino.

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  13. Cara Valentina, un tempo io ero uno di quei bambini. Da padre qualche volta ho tentato di replicare, con scarso successo, lo stesso piccolo show neokiko.
    Non dico che sia una cosa orrenda, ma dalla distanza ti posso dire che è un modo come un altro per distinguersi.
    Ripensandoci solo se si è una famiglia fortemente neocatecumenalizzata, con i bambini inquadrati nel neocatecumenalismo si può realizzare. Io che sono stato da grande un outsider per certe pratiche non ho voluto imporre lo show della vigilia di Natale. E' un modo per rendere la vigilia di Natale con le sue magie un momento di kikismo. Automaticamente tutto quello che fanno "gli altri" è mondano, vuoto.
    Il kikismo ha sempre bisogno di momenti "altri" che fanno la differenza, riempiendo di parole qualsiasi cosa. Non si capisce che non è ciò che dici, ma ciò che fai che trasmette la fede ai piccoli.

    Come ama ricordare Tripudio "non chi mi dice Signore, Signore!... "

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  14. @ Valentina
    Ho aperto il video e l'ho visionato a tratti. Ho visto dei chitarristi. Una curiosità, Valentina: hanno cantato "Tu scendi dalle stelle"?
    Se l'hanno cantato, lo riapro. Se non l'hanno cantato, dobbiamo chiederci: come si fa a non far cantare ai bambini "Tu scendi dalle stelle"? Come cresceranno questi bambini, senza "Tu scendi dalle stelle"?
    Non scherzo, faccio sul serio.

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  15. no caro Lino per il Natale hanno un repertorio tutto by Kiko, ad onor del vero il canto originale è molto più "allegro",comunque un mio amico nc con tanti pargoletti, vieta loro di baciare nella notte di Natale il Bambinello (in Chiesa,secondo me manco ce li porta)ritenendolo un gesto pagano,però il 6 gennaio li fa attendere i Re Magi (fratelli di comunità) che sembrano tre travestiti per come sono truccati fra ombretto rimmel rossetto egioielli di alta bigiotteria) al suono dello shofar

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  16. Al suono dello shofar, giustamente, come si conviene ad una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione.

    A proposito di neocatecumenali che se la cantano e se la suonano: il gruppo di pasqualoni che si firma "Diana" in un blog sponsorizzato nientemeno che dal cosiddetto "catechista" incaricato di Guam, si è auto-lanciato insulti anonimi sperando di attirare solidarietà.

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