venerdì 8 aprile 2016

Metti la volpe nel pollaio

"Misericordia senza limiti"... sarà il titolo del nuovo album?
Il pretonzolo RM neocat chitarrista nella foto è il don Luis Camacho, del quale avevamo già parlato nell'articolo: "La solita doppia morale dei neocatekikos", e ultimamente nello spazio commenti del blog. Vedere qui per i fatti salienti (clicca, neocatekiko pigrone!)
    Dopo che la polizia lo ha rilasciato, "misteriosamente" il pretonzolo sparisce dall'isola di Guam, probabilmente salpando per l'isola di Saipan, quasi certamente con la connivenza dell'Arcivescovo Apuron, il quale aveva inizialmente promesso una indagine sul fatto, salvo poi non fare più nulla. Cammino uber alles!

    Stando agli articoli su Jungle Watch, è probabile che nella faccenda siano coinvolti anche il supercatechista neocatecumenale di Guam, ovvero il padre cappuccino Pius Sammut e il suo diretto superiore, il megaresponsabile neocatecumenale degli Stati Uniti Giuseppe Gennarini. Non si hanno prove certe che il trasferimento sia stato richiesto da questi soggetti, ma tutti sappiamo che nel Cammino non si muove foglia che catekikista non voglia e comunque, a conferma dell'ipotesi di "imboscamento" ad opera del Cammino, dopo un anno di assenza dov'è che ti ricompare il Camacho?

    Ma in Qatar, naturalmente, nel Vicariato dell'Arabia Settentrionale! 

    Ricordiamo ai lettori che in quella zona il Vescovo è S.E. Camillo Ballin, sfegatato sostenitore dei kikos, il quale (come altri Vescovi neocatekiki ovunque nel mondo) è riuscito a tempo di record a scontentare i suoi fedeli che ora si dicono preoccupati per la kikizzazione della loro terra, nella quale vivono la fede con fatica e in mezzo a molti pericoli.
    Nello stesso vicariato, quindi sotto l'autorità del Ballin e grazie alla sua intercessione, sarà costruita la solita iper-cattedrale spaziale di Kiko e Del Prete, Nostra Signora d'Arabia. (Ricordiamo anche che Del Prete è quello che vorrebbe negare nell'architettura delle chiese il carattere sacrificale della Messa....)

    E che cosa ci va a fare il Camacho in Qatar? Dove lo mettereste voi uno col debole per le ragazzine chierichette? Ovviamente a dirigere una convivenza per giovani dai 13 anni in su!
    Complimenti alla dirigenza neocatecumenale! Che idea sublime! Che genio! Infiliamo la volpe nel pollaio!

    Ora si capisce l'aria ridanciana da rock-star che ha il Camacho nella copertina dell'album... ops! volevo dire nel volantino della Convivenza (che ha per titolo "Misericordia senza limiti").
    Ed ecco la squadra al completo:
    Di sicuro c'è l'imbarazzo della scelta...

    Dato che, per parafrasare Sant'Ireneo di Lione, l'eresia conduce inevitabilmente al ridicolo e all'assurdo, il manifesto della Convivenza sfiora l'idiozia: "Vieni da me"... speriamo intendano a Cristo e non al Camacho!
    _______________________________

    p.s. prima che i neocatekiki insorgano qui con gli occhi iniettati di sangue e senza leggere, specifichiamo che, con un po' di ironia, non stiamo commentando il pubblico scandalo di cui purtroppo si è reso protagonista questo povero ragazzo chamorro (che nutriva dubbi sulla sua vocazione anche nel giorno dell'ordinazione sacerdotale), ma l'incredibile vicenda di un prete che viene in segreto trasferito in altra località - sottraendolo, fra l'altro, alla giustizia civile - e dopo appena un anno incaricato pubblicamente di dirigere una specie di "convivenza" per giovani, esponendolo a tentazioni, e mettendo in pericolo l'integrità delle ragazze lì presenti. Una superficialità per niente cristiana (la prudenza è una virtù), per la quale bisogna ringraziare i capi del Cammino Neocatecumenale e i vescovi loro succubi.

    p.p.s. si noti che in particolare Benedetto XVI e Francesco hanno punito i crimini sessuali con grande severità, in modo esemplare e pubblicamente, dunque questo atteggiamento di impunità, promosso dalle alte sfere neocatecumenali è contrario alla Chiesa e ferisce profondamente l'intero Suo Corpo, con lo scandalo.

    41 commenti:

    1. Mercoledì 13 aprile alle19,35 al Santuario di Pompei ci sarà la catechesi di Kiko Arguello "sopportare pazientemente le persone moleste"

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    2. Ha scritto un'autobiografia? Non lo sapevo, grazie dell'informazione :-)

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    3. Spero proprpio che sia un sarcastico pesce d'aprile un po' in ritardo !!!!
      Oppure lui si pone che esempio di persona molesta con cui fare esercizio di sopportazione da parte di tutta la cattolicità?!?!?!

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    4. non poteva scegliere catechesi migliore!!!

      Tra le persone moleste che dovremmo "sopportare" sono compresi anche i catechisti quando ti interrogano? O il molestatore di ragazzine neocatecumenali?

      Quello che mi ha colpito è che tra le catechesi e discussioni che si sono tenute e si terranno al Santuario della Vergine di Pompei, proprio quella sui molestatori (e il perdono e la sopportazione degli stessi) Kiko è andato a scegliere!

      Indubbiamente ha la coda di paglia.

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    5. @ anonimo 10:54
      No, non è un pesce di aprile. Prima scherzavo, l'informazione è nota da tempo e anche il titolo della catechesi.
      http://lavocedelsanto.altervista.org/pompei-arriva-il-fondatore-del-cammino-neocatecumenale-kiko-arguello/

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    6. Tanto lui il problema di rimanere attinente e non andare fuori tema non se lo pone proprio. Per lui una catechesi (non del cammino) vale l’altra. Dice indifferentemente le stesse cose, buone per tutte le stagioni, stessi toni e stessa gesutalità. Semplicemente impossibile vederlo adeguato a contesti e temi che non siano i suoi. Sono convinta che non approfondirà di una virgola il tema proposto e sarà tutto un trionfo dei suoi cavalli di battaglia: che l’altro è il nemico, la moglie e il marito che ti tolgono la vita, la muerte, e bla, bla, bla, mentre do una splendida notizia a tutti: Nella Chiesa (quella vera) c’è tanto, tanto altro, e si respira aria buona. Ora lo so pure io!
      Donna Carson

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    7. Beh a questa catechesi dovrebbero invitare le varie vittime di abusi coperti nelle comunità...

      A parte gli scherzi, è un'assurdo constatare l'impunità dei neocatecumenali. Come se niente fosse successo. Mentre invece chi si macchia del peccato di "contestazione dei catechisti" si ritrova a subire la damnatio memoriae.

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    8. Se ingrandite la foto dell'articolo linkato da Lino, potete vedere che il nome del negozio sullo sfondo è... Kiko. Credo sia una catena di cosmetici.
      Io non so se l'abbiano fatto apposta, ma se cosí è arriviamo al ridicolo (anzi l'abbiamo già superato da un pezzo)!

      Mi è anche molto piaciuto il "sapienza" virgolettato nel testo. Grazie all'articolista per la risata, ne avevo bisogno!

      Buon fine settimana,

      Simonetta

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    9. Kiko, ormai, per me può vivere anche per i prossimi trent'anni, è intellettualmente "cotto".

      Ormai, sentire una sua qualsiasi esternazione, è diventato qualcosa di meglio, di un "divertissement"...

      Quindi,
      buon divertimento a tutti, per le prossime esternazioni/catechesi/annunci...
      ---

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    11. @ Simonetta
      Quello è il negozio Kiko Make Up di via Toledo a Napoli, cara Simonetta: qui

      Mica pensi che a Napoli le foto i neocatecumenali se le fanno a caso? Napoli può vantare i massimi pasqualoni al mondo. A Napoli, nelle salette, i CN con il fango di Kiko (Arguello) fanno le maschere nere di Pulcinella :-)

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      1. Voi napoletani siete fantastici, von grande signorilita' sapete far sorridere anche delle situazioni piu' incresciose.
        Pero' dai, puo' essere che da Kiko make up vendano delle maschere di fanghi curativi del Mar Morto? ;-)

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    12. P.S.
      Su quella foto abbiamo riso a crepapelle. Ancora: che fotografia usano per catechesi di Kiko dal titolo "sopportare pazientemente le persone moleste"? Una foto con i massimi molestatori della quiete pubblica: drung... drung... drung... bum... bum... bum... e urla a squarciagola.

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    13. Una logica (diabolica) c'è.

      Nel Cammino il sacerdozio cattolico è sommamente disprezzato. Infatti per i neocatekikos il "presbìtero" è solo un banale animatore liturgico. Per loro la liturgia è uno spettacolino i cui protagonisti sono i laici con i loro interventi-fiume e - bontà loro - danno una particina anche al presbiteronzolo, che deve cantare la Consacrazione di Kiko.

      Gli stessi "presbìteri" neocatecumenali finiscono per pensarla così. Per cui hanno bisogno di distrazioni, di scappatelle, di cambiare aria ogni tanto.

      Ma il risultato è lo stesso: finiscono per credere che il celibato, la castità, l'ubbidienza, la vita di preghiera, siano una zavorra insopportabile che impedisce la loro felicità. Il mestiere di animatore liturgico ancora non prevede il matrimonio, le ferie, il sindacato, gli aumenti salariali, ecc.

      Questo è il motivo per cui fino a non troppo tempo fa si distingueva fra sacra vocazione (dono di Dio, "chiamata") e vocazione ecclesiastica (cioè il fatto che la Chiesa ti ordina al sacerdozio). Il buon sacerdote le ha entrambe. Il pessimo sacerdote è quello che ha solo la seconda (purtroppo ci sono anche quelli che hanno la prima ma non la seconda, a causa di decisioni dementi di formatori idioti).

      "Formare" un presbìtero costa parecchi anni. Per cui un vescovo può essere tentato di ordinare un tizio che risultava capace di celebrare Messa, anche se non sembrava avere la sacra vocazione.

      E quando il pretin pretonzolo fa qualche pasticcio, il vescovo può essere tentato di trasferirlo altrove anziché sospenderlo dal sacerdozio o ridurlo allo stato laicale.

      E così, dopo un po' di anni, scoppia qualche bubbone pazzesco, come il caso - pur ingigantito dalla stampa - dei "preti pedofili".

      Nel Cammino Neocatecumenale il problema si pone in modo drammaticamente più grave, poiché a decidere chi viene ordinato al sacerdozio, a vagliare le vocazioni, sono i soliti cosiddetti "catechisti" laici, che mirano anzitutto alla gloria del Cammino.

      E Kiko e Carmen, vistisi rifiutare le tante false vocazioni del Cammino, hanno avuto bisogno di inventarsi i propri seminari, con la benedizione del cardinal massone, tanto frettoloso nell'approvarli prima di andarsene in pensione.

      Ecco perché succede che un "presbìtero" R.M. che il giorno della sua ordinazione sacerdotale esprime dubbi sulla propria ordinazione, viene ordinato lo stesso, perché il vescovo neocatecumenale aveva bisogno di esibire una "vocazione locale", per far credere che il seminario neocatecumenale servisse veramente la sua diocesi.

      E da lì in poi è tutta una via in discesa, fino a che ci ritroviamo la volpe nel pollaio.

      Chissà se il monsignor Ballin si rende conto del fatto che gli amiconi neocatecumenali gli hanno passato una patata bollente. Se ne renderà conto solo quando la leggerà su tutti i giornali?

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    14. Per questo commento Tripudio merita un applauso a scena aperta.

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    15. E del resto nel cammino il Sacerdozio è sommamente disprezzato perché il Cammino è sommamente protestante. Da qui tutto il resto.

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    16. Tutto vero, condivido anch'io commento di Tripudio. È proprio così purtroppo.
      Sulla volpe del deserto ...vedremo

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    17. Simonetta, certo non mancano le maschere curative con i fanghi del Mar Morto. Io credo, però, che i rivenditori di Kiko (il fondatore del marchio spagnolo) distribuiscano per lo più falsi fanghi di Guam, occorrerebbe leggere bene i contratti di merchandising. Il nostro amico Chuck White di Guam certamente ne sa di più :-)

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    18. Tutto questo è permesso anche e soprattutto dal fatto che i genitori non hanno sporto denuncia come avrebbero dovuto fare. E questo è un indice molto importante del livello di condizionamento e omertà che regna nel Cammino. Sarebbe interessante sapere qualcosa in merito dai neocat. Temo che non intervengano per paura di mostrare il loro vero pensiero, magari che la ragazzina se l'è andata a cercare

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    19. @ sandavi

      In realtà, se non ricordo male, in altre occasioni con altre parole sono quasi riusciti ad affermare quel pensiero da te espresso. Ma già il fatto che dicano che la vittima degli abusi debba chiedere perdono a chi ha commesso certe efferatezze, la dice lunga...

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    20. Il presbitero RM è un uomo come tutti gli altri nel senso che la sua ordinazione non cambia la sua vita.
      L'aspirazione a una vita diversa, per l'appunto consacrata, la si vede in molti seminaristi diocesani. Quelli che provengono da un RM vivono come tutti i giovani coetanei. Se c'è da bere si beve, se c'è musica si balla, si fuma, si mangia bene, e si va anche in ferie. Quando ho visitato un RM, di cui mi aveva colpito il lusso, i materiali pregiati, mi avevano spiegato che era giusto concedersi un po' di benessere in considerazione della vita dura che avrebbero fatto nelle missioni. Oggi so che questa é la schizofrenia del cammino, per cui ci si salva partecipando ed ubbidendo senza percorrere un cammino di crescita personale, che può comportare qualche fatica e rinunce.

      Per quanto riguarda la ragazzina coinvolta nella storia con il sacerdote, i genitori, oltre ad avere ucciso i loro sentimenti, staranno vivendo la cosa come un grande onore ricevuto dal Signore: una grande prova per una ancora più grande conversione!

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    21. Mi immagino i catechisti della ragazza e i catechisti del Camacho che su questa storia dicono a 15.000 km di distanza contemporaneamente "il Signore ha permesso questo per farti vedere chi sei"

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    22. Vescovo Ballin ha risposto molto rapidamente al messaggio che gli ho mandato. http://thoughtfulcatholic.com/?page_id=45259

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    23. infatti,Sandavi, l'altro insegnamento è che il peccato è necessario per la conversione.
      Sono convinti che il peccato non lasci tracce nell' anima. Per loro il perdono del peccato annulla ogni conseguenza. Sono convinti che la redditio, o la professione di fede, fatta in comunità trasformi automaticamente la persona in un essere nuovo, nell'uomo nuovo di S. Paolo. Si sentono migliori perché hanno saputo gestire la droga o l'adulterio e non si rendono conto del bisogno di penitenza e di riparazione

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    24. Esatto! E non mi stancherò mai di ricordare quel catechista che disse "se è Cristo a giudicarti allora sei già salvato"

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    25. La risposta del vescovo Ballin mi ha colpito. In negativo.

      1)Per il tono usato. Da un vescovo mi aspettoche parli come un padre, non come una zitella acida

      2) Per il fatto che lo prenda come "una accusa personale" Quindi mancherà di imparzialità quando magari vedrà determinate cose dato che dovrà ammettere di essersi sbagliato.

      3) per il fatto che, a riprova di quanto sopra, accusi Tim di "essere parziale". Evidentemente "l'altra campana" (Padre Luis, ma più probabilmente Apuron o Gennarini) avranno sminuito la cosa, magari affermando che la ragazzina "tanto ragazzina non era"

      4) Per il fatto che tiri in ballo "il bene della Chiesa". Il bene della Chiesa è avere dei ministri santi e sopratutto non metterli in tentazione. Un atteggiamento come quello di Ballin ha causato tutto il casino che conosciamo.

      5) Il fatto che tiri in ballo le Sacre Scritture. Peraltro facendo intendere bene che lui sa che cosa è successo e sa che è VERO. io gli direi, con parresìa, che tutto questo è un tentare Dio.

      Per il resto consiglio a Tim di conservare questo messaggio. Dio non voglia che, in futuro, serva ad accertare le responsabilità di fatti gravi.


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    26. La risposta vagamente isterica e scomposta mi puzza di persona colta sul fatto.
      Il fatto che parli di "spifferare ai quattro venti la vicenda" significa che non si rende conto che il fatto è pubblico

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    27. @ Charles White
      Il + Camillo Ballin tira in ballo le Sacre Scritture come un TdG o un neocatecumenale di infimo livello qualsiasi, estrapolando e decontestualizzando le pericopi. «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra...», sta scritto. Nel caso in questione, la prima pietra già è stata scagliata. Se così non fosse, quella sottospecie di prete cattolico con il debole per le ragazzine ancora starebbe a Guam e il vescovo non conoscerebbe la sua situazione e "why he is here", nel suo Vicariato. Qualche pietra se l'è beccata già, giusto a Guam.

      Il vescovo Ballin ha un secondo problema, connesso con il primo: non legge per intero i testi evangelici dai quali estrapola. Avrebbe dovuto rispondere a Charles White, semplicemente: "Non si preoccupi. Controlleremo, gli abbiamo detto «vieni e non peccare più»".
      Il terzo problema, molto pedestre, è semplice e concerne il Cammino, dove tutto è comunitario. E se tutto è comunitario, se tutto nel Cammino è "spread over all the world", perché la schifezza di P. Luis "is strictly personal"?

      Il quarto problema è significativo della superficialità di questo signor Ballin. "Mr (?) Fr. (?) Charles White", scrive. E informati se Charles White sia un Fr. o un Mr., o no? Nel Northern Arabia mica i tuoi collaboratori non hanno internet?

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    28. Grazie mille per gli ottimi spunti per la querela!!!

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    29. Un altro vescovo neocatecumenalizzato. La risposta è in lingua neocatcumenale: c'è il non rivelare all'esterno le cose, la citazione del vangelo con l'attacco personale, il far finta di non sapere chi è White, quasi prendendolo in giro per non essere un sacerdote, ma uno qualsiasi che non ha nessuna autorità. Probabilmente l'ha scritta un neocat. Anche i catechisti quando non sanno più cosa dire citano la loro autorità, incarichi e titoli di studio.
      Nessun accenno al fatto in sé, ma neanche un'assoluzione del prete in questione.

      La prossima volta si potrebbe chiedere al vescovo quanto è costata la cattedrale neocat e quanta popolarità gli ha dato: dalla risposta potremmo capire il senso di questa mail a White.
      Mi ricorda la frase finale dell' 'avvocato del diavolo' con Al Pacino che dice: Vanità...il mio peccato preferito!

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    30. Il commentatore delle 16:42 crede di poter lanciare una querela contro cittadini di Guam?

      Oppure vuole querelare questo blog per aver pubblicato la traduzione del botta e risposta con Ballin?

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    31. Non vi conviene caro anonimo commentatore: per parte mia chiederei tramite il mio avvocato di mettere agli atti tutti e tredici i volumi del Direttorio.

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    32. Sono dieci anni che riceviamo costantemente minacce di querela.

      Tali minacce sono fondate sul fatto che i tempi della giustizia italiana sono lunghissimi, per cui essere querelati è una grossa rogna anche se si ha totalmente ragione.

      I neocatecumenali, che in ubbidienza a Kiko non querelano nemmeno quando vengono truffati (si veda ad esempio l'episodio: «il miracolo della macchina»), quando vedono gettar luce sulle loro pubbliche malefatte sbroccano di brutto.

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    33. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    34. Mi adopererò per scrivere sia al Ballin che al cardinal Sarah. Non servirà a nulla però mi devo almeno togliere la soddisfazione

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    35. @ sandavi ha detto...
      Mi adopererò per scrivere sia al Ballin che al cardinal Sarah. Non servirà a nulla però mi devo almeno togliere la soddisfazione
      ---
      Grande sandavi,
      sono con te!

      Scrivere, scrivere, scrivere!...
      può anche non servire a nulla, ma sicuramente, dietro il desk, ci sarà qualcuno che leggerà, e prenderà, nel bene e nel male, decisioni in merito.

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    36. Cosa potrà essere più convincente per un vescovo: la missiva di un laico abitante a migliaia di chilometri di distanza... oppure un suo collaboratore allarmato che gli manda i ritagli dei giornali che parlano del caso scottante?

      Purtroppo sono tanti i vescovi che si muovono solo quando si accorgono di essere rimasti col proverbiale cerino acceso in mano. E chissà quanti altri vescovi sono nella condizione di Ballin con scandali che possono scoppiare da un momento all'altro!

      Scrivere alle congregazioni è inutile, a meno di essere cattolici del Qatar che hanno già scritto al vescovo Ballin ricevendo insufficiente risposa. Peraltro Sarah è al Culto Divino (non è che uno scrive al presidente della RAI ogni volta che la TV non funziona); piuttosto sarebbe competente il cardinal Stella, della congregazione per il clero, oppure alla congregazione per la Dottrina per la Fede, che si occupa anche di quelli che vogliono lasciare il sacerdozio - qualche vaticanologo potrebbe spiegarcelo meglio.

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    37. Pietro (NON del Cammino)12 aprile 2016 alle ore 14:28

      Condivido anche io l'intervento di Tripudio delle 20 e 29.

      Mi è capitato di sentire in una parrocchia (non del Cammino) una catechesi tenuta da uno del cammino che, a un certo punto, è stata a dir poco imbarazzante. E' arrivato a parlare del sacerdote presente, che lo aveva invitato, dando praticamente per scontato che guardasse film pornografici e che si desse all'autoerotismo!

      Io non sono uno che si scandalizza, ma la cosa mi ha infastidito. Chissà cosa hanno pensato certe vecchiette... Parlare chiaro si deve, ma nel Cammino col sesso sono fissati.

      E poi: dare per scontato le tentazioni, mi sta bene, ma non necessariamente il peccato.
      E' vero che Dio perdona sempre chi si pente, ma il dare per scontato il peccare mette dubbi anche su un eventuale pentimento

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    38. Non è giusto nominare certi peccati. Lo diceva chiaramente San Paolo: "di certi peccati neppure si parli tra voi, come si conviene ai santi"
      Si insinuano sospetto e morbose curiosità.
      È terribile per esempio lo show di Don Edivaldo che parla a un incontro al Rotary solo di masturbazione e di "succhiare vita il succo e buttare via l'arancia" e lascio perdere a cosa si riferiva.

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