mercoledì 2 novembre 2011

Un'altra comunicazione emblematica.

Si firma AndreadeAmicis:

Ho letto un po' di fretta (me ne rammarico) il botta e risposta riguardo varie eresie (o presunte tali) del Cammino Neocatecumenale. In primo luogo, vi invito a riflettere se state veramente amando l'altro come voi stessi: leggendo le vostre parole, non mi sembra proprio, e non sono io che vi invito ad amarvi, ma qualcuno un pelino più importante.
In secondo luogo, in 16 anni di cammino (getto la maschera), non ho mai sentito un catechista o un sacerdote approvare l'uso di qualcos'altro oltre farina e acqua per la preparazione del pane: io stesso sono ostiario (cioè chi si occupa dei segni liturgici e della preparazione degli azzimi) e non ho mai usato nient'altro, come indica bene il Messale Romano.
Inoltre, viene sempre usata estrema attenzione a non perdere la minima briciola del Corpo di Cristo e goccia del Sangue di Cristo: è un menzogna ffermare che la prassi del Cammino Neocatecumenale sia diversa.
In terzo luogo, se non vi piacciono i canti del Cammino, o quelli normalmente utilizzati da Azione Cattolica, Scout, etc.., il problema è nella vostra conversione. Il canto è uno dei modi che Dio ci ha dato per invocarlo, lodarlo, benedirlo e per innalzare a lui il nostro dolore o la nostra gioia: non vi piace come io canto? Non mi piace come voi cantate? Cercate piuttosto il regno di Dio, e capite che Lui si manifesta dove voi non lo aspettate.
In quarto luogo, le chiamate durante le GMG: ne ho fatti alcuni di pellegrinaggi, e MAI ho sentito un catechista dire a qualcuno di alzarsi, promettere cifre o quant'altro. Ho visto molti alzarsi; di questi, molti non avevano una vera vocazione (vagliata da sacerdoti), altri hanno intrapreso un cammino in seminario o in convento, ed ora sono presbiteri o monaci o monache, felicissimi della vita che Dio aveva pensato per loro fin dal principio.
Io sono sposato, e un mio catechista mi disse, quando gli chiesi se una ragazza poteva essere la moglie giusta per me : "non potrei mai rispondere affermativamente a questa domanda, perché, se lo facessi, il vostro matrimonio potrebbe essere nullo". E' il singolo che deve discernere, con l'aiuto infinito di Dio, la sua vocazione. Catechisti, sacerdoti, vescovi, il papa possono solo essere un aiuto.
Un abbraccio a tutti voi.
Ha letto un po' in fretta il nostro amico camminante e allora si è fermato solo al fatto che contestiamo gli aspetti deleteri del cammino; il che lui evidentemente non accetta e non 'vede' e non pensa che 'amare gli altri' non significa lasciarli perseverare nell'errore. La correzione fraterna non esiste solo all'interno del cammino; ma bisogna avere le orecchie del cuore aperte, e non assordate da canti che svegliano l'emozionalità e metodi massificanti e coinvolgenti che scarnificano le coscienze, [vedi anche] per coglierla... E, di conseguenza, non ha preso in considerazione i contenuti, che forse non è riuscito neppure a comprendere, ma è partito in quarta per difendere il suo 'idolo', quod maius cogitari non potest.

Avrei potuto non pubblicarla, perché in fondo si tratta del solito stereotipo confezionato. Ma esso è stato confezionato da un'anima che è entrata in pieno nell'ingranaggio e vede la realtà solo con quella griglia e, quindi, ci snocciola tutte le esperienze positive riguardanti la sua persona.

Ovvio che la percezione che chi ha trovato un equilibrio interiore, a che prezzo lo sa solo chi è riuscito a sottrarsene, è che a decidere sia il singolo. E credo che purtroppo il nostro amico difficlmente sarà in grado di riconoscere quanto le sue decisioni siano in realtà 'pilotate' e condizionate dalle prassi incalzanti alle quali è sottoposto. Prassi peraltro neppure previste dallo statuto, ma contenute nelle catechesi tuttora segrete; il che continua a rimanere un grosso scandalo perché nella Chiesa cattolica, cioè universale, non dovrebbe esserci posto per una setta che applica il 'segreto', metodi gnostici, insegnamenti eretici, un rito sincretistico che profana il vero culto a Dio.

21 commenti:

  1. Caro Andrea hai chiesto di "Amare l'altro", ricorda per cotesia, che la Chiesa cattolica ha mostrato un deli più riconoscenti l'atti di amore accettando la vostra "setta" e accogliendo CNC considerando tutte le cose "sbagliate e inaccettabile" che la tua setta sta facendo da anni. Si tratta di uno straordinario atto d'amore. Il mio consiglio è quello di CNC rispondere con lo stesso atto di amore e di obbedire alle condizioni e norme che la Chiesa cattolica ha chiesto del CNC quando è stato approvato. Tutti gli avvertimenti che il CNC ricevono dai cattolici, sono soltanto per ricordarvi che il CNC non ha risposto con lo stesso atto d'amore.

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  2. Caro Andrea, in quanto riguarda la preparazione del pane, personalmente ho scelto di credere che lei non aggiunge altro che farina,fino alla prova contraria. Tuttavia, ho anche scelto di non generalizzare e credere che tutti i CN fano la stessa come lei. Si,lei probabilmente e uno dei NC rispettosi ed onorevoli, e sono contento di sapere questo. Ma il comportamento di molti altri NC mostra chiaramente che c'è una situazione di squilibrio chimico nel loro corpo: la deppresione/ negatività permanente, le manifestazioni fisiche spontanee di ballare e cantare ad alta voce, il "comportamento teleghidato" come un marionetta o uno di quei giocattoli elettrici di molti NC, il comportamento di negazione permanente e spontanea verbale agresivita etc... la fonte di questo comportamento non è" la fede, l'amore per Dio o per altri ", ma è il risultato di squilibrio chimico nel corpo di molti NC. Sì, sono d'accordo che una persona può passare momenti difficili nella vita( a tutti noi accade) e "cade giu" ma poi si riperende, se continua così per 20 anni ... beh mio caro Andrea questo squilibrio chimico non può essere solo perché la NC esagerano con il vino .. . è un altro prodotto.

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  3. Per Andreade. Ti racconto la mia esperienza.

    periodo neocatecumenale :
    quoto tutto quello che hai scritto, compreso l'accuratezza nella preparazione dell'Eucarestia ( anche se all'inizio del cammino si usava anche farina integrale ).
    in più potrei aggiungere che non ho mai visto soprusi durante gli scrutinii, e se qualcuno ne era uscito in lacrime o 'in ribellione' era perchè non voleva riconoscere il proprio peccato.

    periodo di riflessione: ho cominciato a frequentare la parrocchia, senza lasciare il cammino.

    ultimo periodo di cammino: anche se gli ostiari erano corretti, ho visto persone che si pulivano le mani sui pantaloni dopo aver consumato l'Eucarestia, vino versato, anche agli angoli della bocca, e di nuovo pulito con le mani. Tutte le cose che prima non mi disturbavano e non 'vedevo', ma adesso cominciavano ad infastidirmi.
    Per non parlare del chiasso, dei canti, che una volta mi piacevano pure. Comiciavo a notare le tonalità minori, la loro cupezza.
    ho cominciato a vedere l'assurdità degli scrutinii fatti per mettere in evidenza i difetti delle persone e non per incoraggiarle ad andare avanti.
    Ho cominciato ad accorgermi che la denuncia dei nostri istinti più bassi, che interpretavamo come conoscenza di noi stessi, è solo il risultato della depressione indotta dal cammino.
    La Chiesa non mi chiedeva queste cose, ma in cambio mi offriva molto di più.

    Conclusione: nel cammino si fanno e si dicono dappertutto le stesse cose.
    l'unica cosa che cambia è l'occhio dell'adepto. Chi non ha conosciuto altro che il Cristo presentato dal cammino, pensa che sia normale quello che vede e sente nel cammino.
    Chi ha conosciuto l'Unico Cristo nella Chiesa Cattolica, comincia ad accorgersi che il cammino è sbagliato.

    Il cammino serve a dare un senso alla vita
    a riempirci di emozioni
    a darci un fine nobile ( come l'evangelizzazione)
    Se cerchi questo, fai pure il cammino in pace.
    se invece cerchi la Verità, allora la tua ricerca deve - purtroppo è così- essere personale, guidata da un santo sacerdote, non in gruppo, e non a tappe decise da altri come nel cammino.
    La scelta è tua...

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  4. Caro Andrea dopo una buona, intensa preghiera, un cristiano si sente riempito di una sensazione meravigliosa e una felicità.Di conseguenza questo cristiano ritiene e vuole preservare questa sensazione stupenda, questo stato d'animo di pace,serenita e continuare con la preghiera con un sorriso su sua faccia e una generale armonia e pace, probabilmente dicendo: "GRAZIE, DIO PER ESSERE IL MIO DIO E PER FAREMI QUESTO ONORE DI ESSERE CREATO DA TE E DARMI QUESTA VITA COSI COME E". QUESTO E 'IL RISULTATO DI PREGHIERA BUONA ... per favore non mi contraddire, anche lei sente la stessa cosa. Ma andare "sempre" in un parco o per strada o per case cantando e ballando ho il DUBBIO CHE QUESTA E IL RISULTATO DI UNA PREGHIERA PURA INSTENSA.A me sembra un spettacolo o una discoteca in area aperta.Un esempio, che non potrà mai riprodurre l'amore per Dio, ma spero di farvi capire: quando un essere umano davero si innamora di un altro essere umano,raramente balla per ore e canta ad alta voce in gruppo per exprimere il suo amore.Potrebbe accadere un paio di volte .... ma ...

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  5. Caro Andrea per quanto riguarda il tipo di canzoni che CNC sta usando, lascio alla vostra scelta. Tuttavia, lei deve calcolare che "flamenco è uno stile musicale portato in Spagna dei zingari immigrati". L'abbigliamento, i colori, lo stile, le mosse conferma. Altri Cristiani non cantano in chiesa canzoni napoletane ma preferiscono venerare Dio con più classe, canzoni subime e di lode perché siamo nel secolo 21 e abbiamo gli strumenti per farlo. Altri cristiani offrono lode con canzoni di venerazione perche Dio è un RE e merita ricevere lode come un RE no canzoni e bali che insinuano sessualita, ballare e cantare come una "tribù africane" (al meno loro gli africani non hanno avuto altre posibilita di meglio). Ho guardato un paio di volte le mostre pubbliche di CNC e sembrano mostrare una festa o una discoteca a cielo aperto, Sakira, Lambada ... ecc .. ma, esattamente come avete dichiarato: NC suonano la musica che gli piace per renderli farli sentire bene, per divertirsi ma non per venerare Dio. Ora tutti noi comprendiamo lo scopo delle mostre "tribù africane" . Altri cristiani preferiscono piegare con rispetto la testa in chiesa o davanti a un crocifisso perché per dare lode al Creatore del cielo e della terra non balli....Altri cristiani se vogliono ballare vanno a balla....

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  6. @ Michela che ha detto...
    "se invece cerchi la Verità, allora la tua ricerca deve - purtroppo è così- essere personale, guidata da un santo sacerdote, non in gruppo, e non a tappe decise da altri come nel cammino.
    La scelta è tua..."

    La scelta è tua ma in primo luogo è di Dio, cara Michela, giacché le vie del Signore (e quindi i cammini praticabili) sono infinite. Dico questo perché se Paolo di Tarso avesse dovuto camminare a cavallo per vent'anni guidato da qualcuno, probabilmente non sarebbe mai caduto, anzi avrebbe perseguitato molti cristiani, restando ritto a cavallo.

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  7. E un impertinenza di affermare che "se non ti piace la nostra musica non ascoltarla" e tante altre... Andrea è una impertinenza a rispondere in questo modo alla chiesa che accogliere e ospita CNC per anni e siete ancora qui a causa del suo sostegno. L'amore della Chiesa Cattolica è incomensurabile, perché qualsiasi organizzazione vi avrebbe mostrato l'uscita molti ma molti anni fa.

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  8. A Lino.
    E' ovvio che le strade sono tante, e non sempre diritte,
    ma ci stiamo rivolgendo a persone che conoscono una strada sola, e pertanto hanno messo la comunità al di sopra di Dio stesso,
    credono che ci si salvi 'in gruppo', e solo facendo determinate cose.

    per me è molto importante se un neocat riesce a riscoprire il valore della libertà e della capacità di scegliere autonomamente.
    La scelta di essere un cristiano libero
    od un cristiano schiavo è personale, e va fatta.
    Lo ribadisco, pur essendo consapevole del paradosso in queste parole.
    Non ti guida Dio nel cammino, ma se a qualcuno piace restare, se ne ha bisogno, può trovare Dio anche lì, in qualche modo misterioso.

    Questo era il senso del mio post, ed è la mia idea sul cammino, sul mio passato di neocat, e sui neocat che conosco e che ancora sono dentro.

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  9. Lo scopo del CN è di educare alla Fede. Come mai non si educa alla partecipazione Eucaristica quotidiana?

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  10. Lo scopo del CN è di educare alla Fede. Come mai non si educa alla partecipazione Eucaristica quotidiana?

    lo scopo dichiarato è quello di educare alla fede cristiana; che poi ne risulti una rivelazione "altra", il discorso si fa inquietante.

    L'eucaristia quotidiana non vien valorizzata perché il rito neocat, lo dimostra anche la parcellizzazione comunità per comunità, serve a 'cementare' e costruire la comunità, è la festa dell'Assemblea e non il vero culto a Dio! E, guarda caso, privilegia lo shabbat!

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  11. "vi invito a riflettere se state veramente amando l'altro come voi stessi: leggendo le vostre parole, non mi sembra proprio, e non sono io che vi invito ad amarvi, ma qualcuno un pelino più importante.

    Amare sè stessi implica la consapevolezza di essere una parcella dell`infinito Amore di Dio, sapendolo abbiamo anche la responsabilità di proteggere e far rispettare il sacrario della nostra coscienza e il dovere di rispettare il foro interno altrui.
    Amare l`altro come sè stessi parte e si nutre di questa consapevolezza.
    Amare l`altro con questa consapevolezza può anche prendere la forma della "correzione", come ha già detto mic, lasciar perseverare l`altro nell`errore non è amore.

    i"inoltre, viene sempre usata estrema attenzione a non perdere la minima briciola del Corpo di Cristo e goccia del Sangue di Cristo: è un menzogna ffermare che la prassi del Cammino Neocatecumenale sia diversa."

    Non basta dire: "io non ho mai visto cose del genere, nella mia comunità tutto va bene", purtroppo non solo le testimonianze numerose, ma le foto mostrano quanto poco corrispondente alla realtà e alla verità sia la tua affermazione.

    "In terzo luogo, se non vi piacciono i canti del Cammino, o quelli normalmente utilizzati da Azione Cattolica, Scout, etc.., il problema è nella vostra conversione."

    Ma che genere di risposta è questa!
    Avete capito amici, se non amiamo i canti del signor Arguello, dobbiamo convertirci!
    Ma ti rendi conto di quanto tu sia già condizionato dal linguaggio e dal pensiero unico e dominante neocatecumenale?
    Temo che la risposta non possa essere che negativa, non te ne rendi conto.

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  12. "In terzo luogo, se non vi piacciono i canti del Cammino, o quelli normalmente utilizzati da Azione Cattolica, Scout, etc.., il problema è nella vostra conversione."

    E a che cosa dovremmo convertirci???
    Al credo neocatecumenale, alla nueva estetica kikiana?

    E se io dicessi :

    "In terzo luogo, se non vi piace il Canto Gregoriano, la polifonia, la grande musica sacra della Chiesa cattolica, l`organo, il latino, il problema è nella vostra conversione."

    Un pò più di 40 anni contro secoli e secoli di storia della Chiesa, di musica sacra , se si vuole proprio parlare di conversione, chi deve convertirsi?

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  13. @ Emma: "Ma che genere di risposta è questa! Avete capito amici, se non amiamo i canti del signor Arguello, dobbiamo convertirci!".
    In realtà Emma, dal suo punto di vista, con una risposta che in fondo è sincera perché metabolizzata, Andrea ha ragione. Nei due commenti scambiati con Michela (io, naturalmente, non contestavo Michela) appare chiaro che per noi le vie della conversione sono infinite, per tempi e modalità. Per il nostro fratello neocatecumenale no: la conversione è considerata connessa con un lungo cammino di conoscenza, nel corso del quale il rito è parte integrante dell'iniziazione. Nell'ambito di questo rito, è fondamentale il canto del "maestro". Da qui, anche, l'onnipresenza delle icone di Kiko, che pure fanno parte del rito. Per noi la musica sacra è inno a Dio, predispone lo spirito umano alla contemplazione, modula i diversi sentimenti del nostro spirito e "li risveglia in forza di non so quale occulto, intimo rapporto", come disse Sant'Agostino. Per i neocatecumenali no: essa è parte integrante di una conversione rituale; anche questo significa "nuova estetica". Ecco perché io, sin dal primo momento nel quale li ho incontrati, ho pensato a una nuova gnosi ebraico-cristiana.

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  14. Caro Andrea,
    ti rispondo per quello che è la mia esperienza.

    1) Canti
    Per quanto mi riguarda la questione non è se mi piacciono o non mi piacciono. Io dico solo che ho incontrato diversi NC (con anni e anni di cammino sulle spalle) per cui canti del cammino erano GLI UNICI CON DIGNITA' LITURGICA.

    Il resto? Pappette melense.
    Poi magari approfondivi un pò e scoprivi che sconoscevano praticamente l'intera produzione di musica liturgica degli ultimi 20 anni.

    Guai a dirgli però: "almeno documentati, ascolta e POI giudica"

    Mi sono beccata questa risposta: "non sei tu a dirmi cosa devo e non devo fare. Una cosa è sicura. I canti di Kiko sono Bibbia in musica. Il resto sono melodie melense.."

    E vabbè....

    Altra cosa che no riesco a capire è questo legame indissolubile tra catechesi e canto per cui il canto in sè NON SI CAPISCE se no c'è la catechesi che lo spiega.

    Basta andare su YT e vedere i commenti al video di Kiko che canta a Sidney.

    Ma scusa, se il canto è bibbia in musica, tu lodi Dio e preghi A PRESCINDERE dalla spiegazione che c'è dietro, o no?

    2) Chiamata durante la GMG,
    Nessuno ha mai detto che i catechisti pagano o costringono le persone.

    Quello che si è sempre detto, e personalmente non mi torna, sono le alzate PUBBLICHE e l fatto che sia IL CATECHISTA a decidere(per esempio) in quale convento tu debba andare.

    Sempre per parlare di casi concreti ti posso citare il caso di un ragazzo che ha sentito la vocazione in un ordine "troppo conservatore" per i gusti del catechista il quale fino all'ultimo ha insistito perchè entrasse in un seminario RM.

    Caro Andrea, sii onesto.
    Un catechista che fa così sbaglia o no? e sopratutto, se qlc glielo fa notare, sparerà o no la solita manfrina dell'"ubbidienza"?

    E poi, qlc superiore a lui, gli dirà qualcosa o lascerà passare questo comportamento?

    Inoltre ti invito a leggere il commento di Alessio ad un caso di "spinta" alla vocazione. Per lui ad una certa età non si può restare "pinzi" e quindi...

    Ora dimmi: è solo una sua opinione? Ha capito male?

    Mi vuoi negare che nel cammino O TI SPOSI (preferibilmente con qlc che faccia il cammino altrimenti ci saranno sicuramente problemi) o, se maschio, vai a seminari RM (gli altri non sono contemplati) o, se femmina, alla vita contemplativa (vita attiva, ordo virginum non esistono)?

    Qui è di questo che si parla, caro Andrea. E' su questo che ci si interroga.

    Non mi vuoi credere? Leggi qua.

    http://www.cattoliciromani.com/forum/showthread.php/cammino_neocatecumenale-37278p454.html

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  15. Rispondo ad Andrea.

    La sua "difesa d'ufficio" del Cammino parte dal presupposto errato che il Cammino sarebbe accusato di giocare a fare i sacrileghi.

    Se avesse letto veramente queste nostre pagine, avrebbe capito che qui anzitutto si fa notare l'atteggiamento neocatecumenale che anche quando in buona fede, finisce per ottenere le conseguenze che indichiamo.

    Lui dice di seguire il Messale Romano quanto ad acqua e farina, e ce ne rallegriamo. Ma allora perché non si allarma nel vedere che il Messale Romano non viene seguito su altre parti?

    Anche in buona fede, sta professando una specie di "obbedienza a metà", obbedientissimo su farina e acqua, disobbediente su altri punti del Messale Romano.

    Del resto fu lo stesso ineffabile Gennarini, portavoce di Kiko e Carmen, a chiamarle "variazioni liturgiche": dunque i neocat sono ben coscienti di essersi staccati di proposito da ciò che concede il Messale Romano.

    Inoltre, nel fare così, minimizza e banalizza la stupidità di tanti suoi fratelli del Cammino che hanno commesso quel madornale errore di "arricchire" l'impasto per le pagnotte neocatecumenali.

    La vasta diffusione di quell'errore è un innegabile indizio della spiritualità eucaristica del Cammino, ossia della pagliacciata. Infatti Kiko dice che l'Eucarestia sta a significare l'uscita dall'Egitto eccetera eccetera: dunque tanto vale abbellirla con olivette, lievito e quant'altro.

    Vogliamo parlare della dispersione dei frammenti? Ecco che il neocatecumenale dice di vantare la massima attenzione.

    Voglio anche ostinarmi a credergli, però sarebbe come dire che uno guida di notte in autostrada a tutta velocità e a occhi chiusi, facendo la massima attenzione a non creare incidenti.

    Insomma, il fatto stesso di usare pagnotte da sbriciolare ha come conseguenza inevitabile la dispersione dei frammenti.

    Infatti la Chiesa cosa fa? Utilizza le ostie piccole (e per la Comunione va bene anche un solo frammento) e non impone sistematicamente la Comunione sotto le due specie.

    Ma che te lo dico a fare? Per voi neocat è più importante la parola di Kiko che la saggezza di tutta la Chiesa.


    Comica poi l'affermazione che cito testualmente: "se non vi piacciono i canti del Cammino... il problema è nella vostra conversione".

    Verissimo. Infatti solo chi si converte a Kiko riesce a dire che i canti del Cammino sono piacevoli.

    Ecco perché noi rinviamo sempre a dei canti che sono validi per chiunque: per esempio il canto gregoriano, ma anche i canti tradizionali... non richiedono nessuna "conversione" per essere giudicali belli (oltre che per effettivamente sostenere la preghiera).

    I canti neocatecumenali sono di una bruttura riconoscibile da chiunque.

    I canti gregoriani sono di una bellezza riconoscibile da chiunque.

    Dunque, una liturgia neocat con canti neocat, rispetto ad una solenne liturgia in latino con canti gregoriani... che spiritualità esprimono?


    Infine, ecco la solita calunnia neocatecumenale: qui nessuno ha mai detto che i cosiddetti catechisti promettono soldi, e lui invece si difende da un'accusa che nessuno aveva mai lanciato. Solito trucchetto per mettere dalla parte del torto chi ha da ridire sul Cammino.

    Caro fratello neocatecumenale, tu lo sai benissimo quanta pressione psicologica c'è nelle comunità e specialmente quando i cosiddetti catechisti hanno pianificato la tua vita.

    Non c'è bisogno di fare violenza psicologica e verbale (anche se ciò avviene comunque)... basta solo "far capire", con una parolina mirata al momento giusto, con uno sguardo severo al momento giusto, con un silenzio al momento giusto... E poi con la raccolta di fondi (cfr. tal Iapicca di cui parlavamo tempo fa) finalizzata a mandare alla GMG di Kiko "quelli che i catechisti avevano deciso di far alzare".

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  16. @ AleCT che ha detto: "Altra cosa che non riesco a capire è questo legame indissolubile tra catechesi e canto per cui il canto in sè NON SI CAPISCE se no c'è la catechesi che lo spiega"
    Rileggi il mio ultimo commento, gentilissima: Ho cercato di spiegarlo - lo dico anche a Mic: non si tratta di semplici "orpelli e tanta enfasi". Si tratta di un'architettura rituale neo-gnostica ben congegnata e perfettamente coerente. E' la "Nuova estetica".
    Ancora leggo, qui e altrove, una meraviglia per le umiliazioni subite dai neocatecumenali, che si sentono "peccatori, immondi ecc..." e si ritengono m...de, che perdono "l'autostima" (ho citato Elena e altri), una sorpresa per i catechisti "lugubri" e per la tristezza che regna sovrana - perfino nelle musiche - tra i tra i neocat.
    Io, secondo l'idea non peregrina che mi sono fatto del Cammino kikiano, non ne resto allibito: un altro elemento che caratterizza i sistemi gnostici è la dualità spirito/materia, la quale svaluta l'uomo (da qui la fissazione sul "deserto", sui giardini invasi da Satana e sul peccato). Liberarsi dalla "prigione", per gli gnostici, è una fatica suicida.
    Spero che, ad affrontare questi temi, prima o poi, sia un importante e colto teologo cattolico, e che egli fissi l'attenzione maggiormente sulle prassi - tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare - che non sui Direttori approvati e sulle foto di gruppo, nelle quali sempre si sorride.

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  17. Un'ulteriore "comunicazione problematica" qui:
    http://www.cattoliciromani.com/forum/showthread.php/cammino_neocatecumenale-37278p454.html

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  18. Molto interessante il link dato da preoccupato.
    Vale la pena leggere le tre pagine di "discussione" attorno alle domande di un giovane ancora neocatecumenale.

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  19. Non mi risulta che in altre realtà ecclesiali ci sia l'obbligo di partecipare ad una particolare Celebrazione Eucaristica. Solo nel CN si deve partecipare per forza il sabato sera. Non sarebbe meglio che ci fosse più libertà di poter partecipare a qualsiasi Celebrazione Eucaristica in qualsiasi Chiesa?
    Se fosse così, le Chiese sarebbero anche più piene la domenica e ci sarebbe più comunione con la Chiesa.
    La comunione, infatti, non è solo per quella particolare comunità, ma con tutta la Chiesa Universale.
    Secondo me, in questo modo, il CN eviterebbe la chiusura in se stesso ed altri problemi.

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  20. Ancora più comico è il fatto che le "decisioni del Santo Padre" prevedano che il Cammino partecipi almeno una volta alla settimana alla Messa parrocchiale normale.

    Questo vuol dire che il Papa stesso è cosciente della mentalità settaria ed esclusivista degli adepti di Kiko e Carmen.

    Tante altre realtà ecclesiali soffrono di esclusivismo, ma non in modo così totalitario come nel Cammino. Tanti pensano di essere la "migliore" esperienza ecclesiale (e dal loro punto di vista potrebbero perfino in buona fede aver ragione, perché il sistema delle parrocchie è oggettivamente in crisi), ma non al punto da sostituirsi ad essa.

    La tragicommedia neocatecumenale sta nel fatto che l'opera di Kiko e Carmen riesce a unire due estremi opposti: da un lato l'esclusivismo contro i "cristiani della domenica" e dall'altro il professarsi Chiesa e (con gran faccia di bronzo) addirittura "obbedienti" al Santo Padre.

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