sabato 7 marzo 2009

Cosa sta succedendo nella Chiesa?

Penso sia utile all'approfondimento delle nostre riflessioni 'aprire' la nuova pagina con questa riflessione di Emma, che chiude la precedente:

- In questo momento in cui la Chiesa sta sbandando, o meglio in cui si contemplano i risultati dello spirito del Concilio e anche di certi testi conciliari purtroppo potenzialmente interpretabili in modo errato, i frutti di un governo che ha rifiutato di punire, sanzionare, reprimere gli abusi, specialmente in materia liturgica, salvo certi casi di evidente eresia ,

- in questo momento in cui si vedono le conferenze episcopali che senza timore contestano e criticano il Papa e la sua autorità, i teologi laici con le loro teorie avere più influenza del Magistero stesso, i pastori più preoccupati della loro parcella di potere che di rispettare e onorare la loro promessa di obbedienza al Santo Padre, così poco attenti e severi nel fare rispettare la sacralità della liturgia, nel correggere gli errori, nel trasmettere la sana dottrina e il Magistero petrino,

- in questo momento in cui sempre più vediamo come siamo arrivati a dover constatare l'onnipotenza di chi crede che con il CV II è nata una nuova Chiesa, che la Chiesa è una democrazia e il Papa colui che deve solo ratificare le decisoni della maggioranza, quando vediamo Benedetto XVI obbligato di ricordarci il senso del Primato petrino, e accorato chiederci a più riprese di pregare per lui,

- in questo periodo di immensa confusione, grande è la tentazione di aggregarsi o rifugiarsi in una comunità dall'identità forte, che ti propone un percorso iniziatico con riti e passaggi e il dovuto segreto, che ti propone il nido rassicurante di una comunità e la guida ferma dei responsabili, lì dentro, come nel cnc, c'è un capo, Kiko Arguello, dall'autorità indiscutibile, beatificato ancora in vita, la guida a cui tutti guardano con ammirazione e a cui tutti obbediscono, lì dentro non c'è spazio per il dubbio, lì si trova la via, la vita la verità, lì realizzo il disegno che Dio ha per me, fuori di lì mi perderei nelle mani del nemico..., sarei un traditore, ritroverei le mie incertezze, i miei dubbi, la mia solitudine.

Scusate questa lunga riflessione senza pausa, ma è questo che mi dicevo, osservando il vento di contestazione sollevato dal ritiro della scomunica ai vescovi della FFSPX.Quanto disordine, disobbedienza, contestazione, CONFUSIONE, DIVISIONE nella nostra Chiesa e non è di certo la FFSPX ad avere provocato tutto ciò, al limite la decisione del Santo Padre ha messo in luce lo stato pietoso della Chiesa, come già era avvenuto in parte con il Summorum Pontificum.

Da qui mi dicevo, visto lo stato catastrofico della Chiesa postconciliare, che grande è e sarà la tentazione di scegliere le sette, o gruppi come il cnc che delle sette ha il profilo e il funzionamento. Lì obbedienza, apparente sicurezza, apparente unità, scopo comune.

Ma grande anche la speranza che sempre più cattolici ritrovino la gioia, la profondità e il tesoro della Tradizione e non la tradizione degli ultimi 40 anni ma quella della Santa Chiesa cattolica in cui si inserisce il CV II. Mi fermo qui, la mia era solo una riflessione di un sabato di marzo!

42 commenti:

  1. mi assilla una domanda in questi giorni, assistendo allo spettacolo sconcertante dello 'scendere in campo' di tanti vescovi: Austria, Svizzera, Germania, Inghilterra, (senza parlare di teologi come Kung e altri) che si sono contraddistinti - senza alcun ritegno - su pubbliche posizioni estremamente critiche nei confronti del Papa e di tutto ciò che sa di Tradizione autentica...

    mentre penso agli ASSORDANTI SILENZI nei confronti di scempi e storture denunciate da più parti, mi chiedo se e cosa dice loro Gesù di Nazareth, nato morto e Risorto per noi, Unico punto di riferimento, fondamento, sostengo e Ragion d'essere della Chiesa di cui dicono di far parte...

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  2. Disordine, disobbedienza, disinformazione ad arte.
    Elementi tutti di una ormai chiara "Congiura di Palazzo"

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  3. Caro Mic,ti ringrazio di avere aperto una nuova pagina con la mia riflessione, facilemente ricollegabile al cnc.

    Ho sempre più la triste sensazione che oggi la Chiesa è spaccata in due, da una parte i fautori di un CV II che avrebbe creato una nuova Chiesa, i partigiani dell`ermeneutica della rottura, dall`altra coloro che hanno resistito a questa rivoluzione e sono restati fedeli alla Tradizione, alla retta dottrina. al deposito della fede.

    In mezzo vedo la massa degli indifferenti, di coloro che hanno subito, seguito, si sono adeguati, la grande maggioranza di coloro che credevano non avere altra scelta e probabilmente non l`avevano.
    In molti hanno sofferto, e ancora oggi soffrono davanti allo scempio al quale devono assistere domenica dopo domenica, altri nati con o dopo il concilio conoscono solo questo modo di fare e credono che sia corretto e normale.

    Il fiore all`occhiello, se oso esprimermi così, di chi crede che la Chiesa è rinata con il CV II è il cammino neocatecumenale che non fa mistero che il magistero della Chiesa è letto (in parte) a partire da Paolo VI, che fra Costantino e il Concilio la
    Chiesa era in letargo, cancellata, inesistente, alla deriva.
    Costoro non solo credono che una nuova Chiesa è nata ma che sono loro questa nuova Chiesa, terribile, una verità che si vuole nascondere, rifiutare, tacere, ma che gli adetti al lavoro conoscono, che chi ha letto anche solo qualche catechesi di Arguello conosce.

    Oggi con il Magistero e l`esempio di Benedetto XVI, coni suoi atti coraggiosi, i cattolici si interrogano, spero anche i neocatecumenali, non possono che constatare che c`è qualcosa che non va, che fra quello che insegna, dice e fa il Papa e ciò che è stato detto loro, che vedono fare dai loro pastori c`è una grande differenza, osservono i conflitti, le contestazioni, i tradimenti e sono perplessi.

    Cominciano a dirsi che forse il Concilio non è quella rivoluzione permanente, che lascia libero ognuno nella sua coscienza che permette tutte le esperienze come nella liturgia, nell`ecumenismo, grazie al Papa, si fa strada una riflessione, un`interrogazione.

    La paura è tale d`altronde, nei progressisti, che c`è chi propone un CV III, per paura che si scopra che il secondo non è stato applicato !

    Il beneficio secondario delle decisioni del Santo Padre, del suo modo mite ma fermo di dirigere la Chiesa è che sta portando a galla, le ferite, le lacerazioni, la profonda divisione della Chiesa.

    Momenti duri e dolorosi di cui non conosco e non prevedo l`esito ma che sono necessari.

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  4. Lo ripeterò fino alla morte...e forse anche dopo ^_^

    La Via d'Uscita, la CURA, la MEDICINA è LA SACRA TRADIZIONE VIVA! Alla Devozione a Questa, alla sua VITA, alla sua diffusione, noi dobbiamo dedicare le nostre povere forze!

    La Sacra Tradizione SPAZZA VIA i "venti di dottrina", perchè il suo Soffio viene dallo Spirito Paraclito!

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  5. La Sacra Tradizione Viva viene a curare anche i mali del CnC!

    Lo avete visto con i vostri occhi, leggendo il Sig. Esposito e il volume di attacchi e calunnie che ha diretto contro la Fraternità Sacerdotale San Pio X!

    Le forze del male hanno una dannatissima (è proprio il caso di dirlo!) PAURA del rafforzamento della Sacra Tradizione che viene da Dio, e non dagli uomini!

    Per "forze del male" non intendo persone specifiche! Intendo FORZE DEL MALE! Intendo il Demonio e i suoi servi! Intendo gli spiriti immondi che attentano alla nostra vita! Intendo le loro "lusinghe" e le loro provocazioni, che circuiscono tanti, i quali hanno la responsabilità delle loro scelte!

    Sconfitto il Male che si annida, però, è sconfitta la ragione di quanto accade!
    Per sconfiggere il Male, però, c'è quello contro cui hanno combattuto e stanno combattendo le forze del male: il SacroSanto Sacrificio della Messa e il Cuore Immacolato di Maria.

    Che ci sono stati rivelati, infatti, come le CURE!

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  6. Sull'onda delle sollecitazioni di Emma, vogliamo interrogarci sulla crisi della vita devota, le sue conseguenze e le responsabilità del Concilio? E' uno dei tanti cambiamenti nella vita spirituale e nei percorsi di fede forzosamente introdotti nella Chiesa post-conciliare!

    Possiamo cominciare a chiederci, per esaminare un versante, cosa garantivano ai fedeli le tradizionali pratiche di devozione, pubbliche e private, completamente scomparse per gli effetti del 'disprezzo' inoculato dal Concilio e molto presente, anzi dominante, nel Cammino NC che le rinnega TUTTE in nome di una presunta emancipazione dal 'devozionismo'; ma non è di questo che stiamo parlando, perché la 'devozione' è ALTRA COSA dal devozionismo...

    Grazie alle pratiche devozionali (preghiere, meditazioni, mortificazioni, digiuni) la preghiera costituiva l'elemento fondamentale, da cui scaturiva l'antica msssima : "chi non prega, si danna"... dandosi il valore che merita e che HA alla preghiera e alla devozione personale, che scaturisce e confluisce in quella comunitaria, ma non si esaurisce in essa...

    Grazie alle pratiche devozionali, infatti, il singolo credente si manteneva (e si mantiene, chi ancora vi è fedele) in costante contatto giornaliero con il Soprannatirale, le cui Grazie, indispensabili alla salvezza della sua anima, erano (e sono) continuamente da lui impetrate, con il dovuto timore e rispetto e fiducia.

    Nel senso della VERA devozione cristiana, la preghiera non è da intendersi come atto formale esteriore per ricevere i benefici di cui pure ci accorgiamo di aver bisogno, ma nel suo senso più autentico essa è la manifestazione dell'interiore e più profondo significato del desiderio e del predisporsi ad accogliere l'Amore di Dio, cioè la Sua Grazia, che in Lui ci trasforma, alimentando l'ardore e la prontezza nelle nostre quotidiane concrete risposte secondo la Sua volontà...

    Oggi sono pochi quelli che si affidano alle pratiche tradizionali della vera devozione cattolica: surrogando questo vuoto con l'ambiguo cattolicesimo di gruppo costituito dai movimenti (ne abbiamo una riprova dalle nostre esperienze nel Cnc), nel cui ambito si prega e si canta collettivamente, con slancio entusiastico e prevalentemente emozionale.

    Mi piace ricordare la dottrina tradizionale richiamata dalla Mediator Dei di Pio XII, che analizzava a fondo il rapporto tra culto esterno e culto interno sottolineando la necessità del loro intimo equilibrio alla luce del concetto che "l'elemento essenziale del culto deve essere quello interno sempre in intima congiunzione con quello esterno".

    Al culto interno, oltre ad appartenere la pietà privata tipica della vita devota, appartiene anche la disposizione interiore, la consapevolezza e il grado di partecipazione (che non è solo un fare esteriore, ma qualcosa che appartiene alla intimità e alla profondità nonché alla verità della persona) alla Santa e Divina Liturgia

    Sbaglio o nell'esperienza spirituale del Cnc questo concetto di "culto interno" è completamente scomparso? e se la pietà "oggettiva" comunitaria prevale su quella "soggettiva" personale, che fine fanno le "disposizioni interiori", il rapporto personale intimo e profondo che ogni anima, per la sua salvezza, DEVE coltivare innanzitutto singolarmente (e poi anche comunitariamente) con il Suo Creatore e Signore?

    Avete mai pensato, in quale immenso orizzonte di comunitarietà ci inserisce la nostra preghiera personale, attraverso il nostro radicamento nel Signore e nella Comunione dei Santi?

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  7. Un solo pensiero:

    IL MONDO E' STATO VINTO DAL CROCEFISSO, NON DAI CROCIFISSORI....

    (Benedetto XVI ai giovani)

    Santa Quaresima a tutti.

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  8. ho letto con interesse i due articoli riportati da Mic e tradotti (da quanto ho capito almeno) da un sito spagnolo,relativamente ai giovani e al Cammino.Bè che dire!Sinceramente non mi risulta niente di tutto quello che è stato scritto,ovvero che addirittura un ragazzo di 20 anni che non va più in comunità,viene buttato fuori di casa affinchè vada in comunità o gli viene detto di essere figlio del demonio o cose di questo tipo.Per la mia esperienza, e vi chiedo di credermi,conosco diverse persone,figli di catechisti che sono usciti dal cammino e anche da anni,ma a quanto mi risulta a loro non è successo nulla,cioè non sono stati cacciati di casa nè considerati figli del demonio.Ove fosse successa una cosa di questo tipo la troverei disarmante e sicuramente un gesto folle!Ma credo si sia voluto appositamente calcare la mano.
    Poi sempre rimanendo nell'argomento io credo che tutti i genitori che stanno facendo un cammino di fede,uno qualunque intendo, che,mettiamo, magari gli ha anche salvato la vita,vorrebbero che i loro figli seguissero lo stesso percorso..o no?mi sbaglio io?forse è così,ma credo che è compito ei genitori guidare i figli,così come hanno fatto con tutti noi i nostri genitori che ci portavano a messa anche quando eravamo bambini di 13-14 anni e ci dicevano di andare,magari con un nostro stato d'animo controvoglia.
    Io davvero non capisco...continuo a non capire..nel senso che sono il primo ad ammettere che ci siano delle cose che nel Cammino vadano cambiate,ma continuare a credere che sia il male assoluto è una cosa che non riesco proprio a capire.Sicuramente mi dispiaccio e soffro con loro,cioè con tutti quelli che hanno avuto un'esperienza negativa nel Cammino, e assolutamente c'è gente che in alcuni casi fà anche abuso di potere nel cammino stesso.Ma questo esiste in tutto il mondo,anche nel resto della Chiesa.
    Come sempre sono pronto al dialogo
    In fede vi abbraccio
    Fabio

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  9. La Santa Chiesa stà portando il peso della colpa della mancanza di fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio, Esso stesso Dio. Tutti sono i nuovi detentori della verità. Il Sommo Pontefice è continuamente attaccato
    anche da coloro che si dicono Cristiani, troppi gruppi e movimenti impongono dettami nuovi a quello che vuole essere inequivocabilmente il messaggio Evangelico.
    Si prega poco e si chiacchiera troppo,specialmente nelle chiese.
    La nostra credibilità e autenticità viene meno, se non facciamo della nostra vita una sequela a Nostro Signore.assandra02

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  10. Per Mic

    a proposito della Vita devota o l'articolo su SI SI NO No del 15 febb 2009 lo hai scritto tu o nei hai preso spunto.


    Sabato scorso ad Albano si e' parlato proprio del ruolo dei teologi (sabato era la ricorrenza di San Tommaso d'Aquino) e della nuova chiesa nata dal CVII.


    La FSSPX va sostenuta apertamente e non fra le righe.

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  11. La FSSPX va sostenuta apertamente e non fra le righe.


    Assolutamente sì.

    Ma è proprio ora che la Fraternità deve tenere duro e usare anche "furbizia", come il Santo Evangelo ricorda.

    E preghiamo che riesca nella sua santa battaglia.

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  12. La FSSPX va sostenuta apertamente e non fra le righe.

    Uriel, sono d'accordo su questo e mi sembra che ogni volta che capita di parlarne la sosteniamo apertamente, convinti che la sua presenza sia INDISPENSABILE per la restaurazione della VERA Chiesa. Ma questo blog ha una sua mission che lo porta ad avere un impegno primario nei confronti di una della cause della rovina, che stiamo cercando di inquadrare - per mantenere il giusto equilibrio - nel contesto più ampio dell'intera realtà ecclesiale, ma che non stiamo perdendo di vista per l'unico motivo che, nonostante l'approvazione e i richiami del Papa, NULLA E' CAMBIATO NE' ACCENNA A CAMBIARE IN ESSA!

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  13. LEGGETE E INORRIDITE

    Da:
    http://www.fattisentire.net/modules.php?name=News&file=article&sid=3170
    _______

    La diocesi di Linz allo sfascio

    Don Josef Friedl , sacerdote e "decano" (da noi diremmo vicario foraneo o vicario zonale) della ormai ben nota diocesi di Linz, è uno dei membri del collegio di decani diocesani che per primi insorsero contro la nomina a vescovo ausiliare di Gerhard Wagner, raccogliendo un voto quasi unanime di rigetto e sfiducia contro quest'ultimo. Alla fine, la protesta come noto è riuscita a costringere don Wagner a rinunziare all'incarico.



    Apprendiamo ora qualcosa che probabilmente spiega tanto accanimento contro un sacerdote ortodosso e di chiari principi morali: il decano Friedl ha pubblicamente ammesso in un incontro, organizzato dal Partito dei Verdi, di avere una "compagna" con la quale convive normalmente, dichiarando di rifiutare il celibato obbligatorio. Ha aggiunto che tale comportamento è pienamente conforme alla sua coscienza e che nessuno nella sua parrocchia di Ungenach se ne fa un problema.

    Secondo un rapporto di Der Welt, parecchi altri decani della diocesi di Linz hanno ignorato de facto l'obbligo di celibato. Si comprende agevolmente che avere un vescovo come Wagner potesse essere una prospettiva poco tranquillizzante per chi vuole mantenere questo andazzo.

    ____________

    CI DOMANDIAMO COME IL TANTO SOLERTE (VERSO I NEOCATECUMENALI E LE GITE ALLA DOMUS AUREA GALILAEAE ) MONS. SHONBORN, ARCIVESCOVO DI VIENNA, INTENDE GIUSTIFICARE O SPIEGARE IL GESTO E L'INTERVISTA DI DON FRIEDL.
    CI DOMANDIAMO ANZI COME LO STESSO FRIEDL E IL DI LUI ARCIVESCOVO NON SIANO STATI ANCORA MANDATI VIA A DIVINIS A CALCI NEL SEDERE

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  14. C'è poco da fare, amici.
    I confini del mistero d'iniquità si allargano a dismisura, senza che
    si possa prevedere fin dove giungeranno.
    La sporcizia della Chiesa, le enormi falle nella barca che il Papa lamentava in quella dolorosa Via Crucis 2005, le tocchiamo ora con mano
    ...e la Via Crucis si fa di giorno in giorno più pesante per le sue spalle e per tutta la Chiesa,
    che il Signore dovrà sottoporre
    a tribolazioni e purificazioni
    incommensurabili!
    Dobbiamo credere che sia arrivato
    il giorno del compimento di tante profezie penosissime, legate da un filo che va da La Salette a Fatima,
    a Garabandal,... e forse a Medjugorie?

    Avremo ancora spazio per supplicare la Misericordia Divina il ravvedimento per tutti gli uomini di Chiesa così traviati e invocare da Essa un sostegno speciale al Santo Padre?

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  15. Sofia non posso che condividere la tua triste riflessione, me lo dicevo proprio oggi, siamo nei tempi delle profezie.
    Ho fatto un giro sui vari blog cattolici e quello che ho letto mi inorridisce.
    E dire che cè ancora chi osa dire che la Chiesa va bene che vive una primavera, può dire una scempiaggine di questo genere solo chi condivide le derive a cui assistiamo.
    Grande, immensa è la responsabilità di chi ha permesso che ciò avvenisse, che non ha corretto quando doveva farlo, che non ha parlato per arginare le eresie, che ha chiuso gli occhi quando lo scandalo era sotto i suoi occhi, che si è fatto complice dei tradimenti tollerati quando non erano incoraggiati.
    Quanta sporcizia, è lì sotto i nostri occhi, Benedetto XVI con il suo Magistero e le sue decisioni che disturbano provoca reazioni violente, ma almeno adesso sappiamo chi è chi, chi fa chi.
    Per quelli che escono allo scoperto.
    Poi ci sono coloro che con le parole pretendono essere fedeli, ma che noi sappiamo lavorano alla base per sovvertire i fondamenti della nostraf ede.
    E sono quelli che io temo di più.

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  16. La centralità del Crocifisso nella celebrazione liturgica
    «Guarderanno a Colui che hanno trafitto»


    Importante articolo appena uscito sull'Osservatore Romano: il ritornare a rimettere la Croce sull'altare...
    ^__^

    http://difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8407587&

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  17. Grazie Cate.

    Speriamo che si cominci a mettere in pratica le indicaizoni del Santo Padre!

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  18. La diocesi di Linz allo sfascio


    ... e si mette in croce la Fraternità San Pio X!!!!!!!

    MISTERO!

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  19. ...ma forse è proprio questo che porterà la rinascita sperata... La Fraternità San Pio X in Croce...Sul monte della Vittoria

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  20. Speriamo che si cominci a mettere in pratica le indicazioni del Santo Padre!

    sappiamo che le indicazioni del S. Padre sono importanti, non per amore di formalismo o per nostalgia del passato, ma per la teologia ed i significati profondi che veicolano e fanno interiorizzare e quindi vivere.

    Purtroppo siamo consapevoli che molti sacerdoti hanno 'perso' per la strada questi significati: ora è diventata più importante l'Assemblea e il 'fare', rispetto al vero Celebrante e al contenuto trasmesso da Cristo nell'Ultima Cena, che non è solo una Cena come molti (troppi) vivono alla protestante maniera.

    C'è da chiedersi: se i sacerdoti e gli altri neocat obbediscono a Kiko anziché al Papa, gli altri sacerdoti indifferenti e lontani dagli insegnamenti del Papa, a chi obbediscono? Allo "spirito del concilio"?

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  21. Per Fabio, 8 marzo 2009, ore 20:55. Chiedo scusa ma era sfuggito nella moderazione

    Ove fosse successa una cosa di questo tipo la troverei disarmante e sicuramente un gesto folle!Ma credo si sia voluto appositamente calcare la mano.

    Caro Fabio, non faccio fatica a pensare che la tua esperienza sia quella che dici; il che non significa che quel che è stato testimoniato su questo blog è falso. Ognuno di noi sa quanto il Cammino abbia una sua prassi è una sua logica rigide e ferree e, mentre chi scrive sa che esse si applicano anche nell'educazione dei figli nell'ottica NC, si può ammettere che il discorso del "cacciare di casa" - autentico, nelle espressioni di "minaccia" da formulare per certo pronunciate dagli itineranti - non sia poi messo in pratica nella generalità dei casi. Tuttavia, chi ha frequentato il Cammino conosce purtroppo molto bene il 'clima' di intimidazione e di condizionamento - a volte anche subdolo - che vi si respira.

    Poi sempre rimanendo nell'argomento io credo che tutti i genitori che stanno facendo un cammino di fede,uno qualunque intendo, che,mettiamo, magari gli ha anche salvato la vita,vorrebbero che i loro figli seguissero lo stesso percorso..o no?

    questo è assodato e a tutti noi non sembra strano che i gentitori neocat desiderino e cerchino anche che i loro figli frequentino il Cammino; quello che non si approva e si stigmatizza sono i "metodi" e i condizionamenti che - anche in questo ambito - non lasciano alcuno spazio alla libertà e alla scelta personali e alla fine promuovono un vero e proprio indottrinamento di gruppo e non la formazione di coscienze individuali aperte libere e responsabili...

    Io davvero non capisco...continuo a non capire..nel senso che sono il primo ad ammettere che ci siano delle cose che nel Cammino vadano cambiate,ma continuare a credere che sia il male assoluto è una cosa che non riesco proprio a capire.Sicuramente mi dispiaccio e soffro con loro,cioè con tutti quelli che hanno avuto un'esperienza negativa nel Cammino, e assolutamente c'è gente che in alcuni casi fà anche abuso di potere nel cammino stesso.Ma questo esiste in tutto il mondo,anche nel resto della Chiesa

    anche in questo concordo; ma c'è da fare un distinguo: parli di "abuso di potere" che c'è in tutto il mondo e anche nella Chiesa, dici. Ebbene, quando io incontro un contesto in cui si esercita un abuso di potere, se non riesco a venirne a capo, anche se fosse in ambito ecclesiale, lo abbandono, perché la Chiesa non è un monolite e mi offre tante possibilità formative e di approfondimento. Sono consapevole che a volte non sono così a portata di mano e bisogna andarsele a cercare, ma in ogni diocesi ci sono ambiti formativi per chi davvero ha l'esigenza di approfondire la Fede, mentre inviterei a non trascurare a questo proposito una vita Sacramentale assidua e cattolicamente e fedelmente e semplicemente vissuta, senza bisogno di arcani e ammennicoli esoterici vari...
    Un'ultima considerazione: ormai siete in tanti a dire che nel cammino ci sono molte cose che vanno cambiate. Sta di fatto che non cambiano e sono in molti a subìrle e sappiamo benissimo che non si tratta di cose marginali perché le abbiamo viste e considerate in più occasioni e sappiamo anche perché non cambiano: perché il Cammino ha una struttura, una identità che sono quelle e vengono perpetuate e mantenute grazie alla direttività dell'iniziatore ed alla supina e acritica adesione di chi gestisce la filiera del "potere" interno, che resta coinvolto solo se si adegua, altrimenti non può che fare quel che abbiamo fatto noi: andarsene, ammesso che ne abbia la forza e la maturità oppure l'opportunità di incontrare gli appoggi indispensabili...

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  22. ... il problema di fondo è che il Cammino si pone come un assoluto, al di fuori del quale non c'è salvezza e nemmeno Cristo... c'è però da chiedersi QUALE CRISTO!!!!

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  23. mic ha detto...
    ... il problema di fondo è che il Cammino si pone come un assoluto, al di fuori del quale non c'è salvezza e nemmeno Cristo... c'è però da chiedersi QUALE CRISTO!!!!

    *****************************

    è un problema relativo ai tempi che stiamo vivendo, non è un problema irrisolvibile^__^
    Chiunque si sia posto come "assoluto" nella Chiesa, sappiamo bene come è finita...
    citando uno a caso, Lutero, o Calvino per esempio....o Kung di recente....^__^

    Oppure basti pensare al pessim ecumenismo portato avanti tra gli anni '70 e fino ai '90....al Papa che IN PUBBLICO bacia il Corano...nel quale è scritto a chiari lettere che Gesù NON è il figlio di Dio...^__^
    Il CN si inserisce all'interno di questo periodo nel quale non sono mancati ERRORI NEPPURE DAI PRECEDENTI PONTEFICI, il dirlo non è eresia, ma ci fa comprendere il clima DI OSCURITA' CHE ABBIAMO VISSUTO....

    Paolo VI disse al card. Siri (e da lui riportato nel suo diario)nel 1978, quindi al termine del suo percorso petrino, che si era reso conto di aver commesso degli errori e che ora era rammaricato di NON poterli aggiustare, gli mancava il tempo e le forze....a cosa alludeva?
    idem Giovanni Paolo II che nel 2004 all'apertura dell'Anno dedicato ll'Eucarestia, disse apertamente di pagare nel suo corpo le manchevolezze avvenute sotto il suo pontificato e che affidava all'Eucarstia non solo la richiesta di perdono per sè stesso, ma L'AIUTO PER IL SUPERAMENTO DEI PROBLEMI....
    E non era una frase di circostanza, Giovanni Paolo II MAGNO era un vero adoratore di Dio in Spirito e Verità, essere santi NON ignifica non commettere errori, MA RICONOSCERLI...^__^

    San Tommaso d'Aquino arriva a sostenere che chi predica le falsità dottrinali NON E' IN GRADO DI COMPIERE MIRACOLI, nè segni, nè prodigi... perchè la Grazia di Dio non è su di lui, al contrario, chi non predica falsità dottrinali e conducesse una vita peccatrice, potrebbe compiere miracoli...^__^

    Dove stanno oggi certi miracoli e certi prodigi che i Fondatori in passato compivano? ^__^
    san Domenico resuscitava i morti, a tavola moltiplicò i pani per i frati; san Francesco sanava le piaghe purulente prodigiosamente....per non parlare di san Padre Pio che ha fondato i GRUPPI DI PREGHIERA non già di nuove dottrine...^__^

    Lo spazio breve qui mi impedisce di farviconoscere centinaia di storie....cercatele voi...e scoprirete che con il CN siamo di fronte ad un grosso problema: NON PARLIAMO LA STESSA LINGUA e non siamo animati dal medesimo Spirito Santo....questo riguardo alla predicazione DOTTRINALE, circa le opere di bene quelle le fanno anche i non cattolici ergo non le metto in discussione ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  24. Stephanos78 ha detto...

    Lo ripeterò fino alla morte...e forse anche dopo ^_^

    La Via d'Uscita, la CURA, la MEDICINA è LA SACRA TRADIZIONE VIVA! Alla Devozione a Questa, alla sua VITA, alla sua diffusione, noi dobbiamo dedicare le nostre povere forze!

    La Sacra Tradizione SPAZZA VIA i "venti di dottrina", perchè il suo Soffio

    risposta:

    Questo è l'ennesimo esercizio di retorica stucchevole di questo demagogo che si fa chiamare stefanos78.Sa benissmo che sta dicendo una cretinata ma i fanatici
    sono cretini!!!

    Stephanos78 ha detto...

    Assolutamente sì.

    Ma è proprio ora che la Fraternità deve tenere duro e usare anche "furbizia", come il Santo Evangelo ricorda.

    E preghiamo che riesca nella sua santa

    Risposta:

    Preghiamo affinchè la Fraternità Pio X°si decida a diventare cattolica.Fino ad oggi non lo è ancora.E' una setta scismatica e semi eretica.Quando e se riconoscerà il Magistero della Chiesa CV II° e Magistero di Paolo VI°,Giovanni Paolo II°.Benedetto XVI° allora sarà realmente cattolica.Ma dovrà riconoscere il Concilio Vaticano II°come espressione insindacabile del Magistero della Chiesa Cattolica.
    I fanatici vanno educati!!La fraternità Pio X° è un classico esempio di fanatismo,ostinazione,
    cocciutaggine.E' gente che non crede che lo Sprito Santo guidi la Chiesa.Hanno paura e pensano che il passato sia,di per se , garanzia

    MIC ha detto:

    Uriel, sono d'accordo su questo e mi sembra che ogni volta che capita di parlarne la sosteniamo apertamente, convinti che la sua presenza sia INDISPENSABILE per la restaurazione della VERA Chiesa. Ma questo blog ha una sua mission che lo porta ad avere un impegno primario nei confronti di una della cause della rovina, che stiamo cercando di inquadrare - per mantenere il giusto equilibrio - nel contesto più ampio dell'intera realtà ecclesiale, ma che non stiamo perdendo di vista per l'unico motivo che, nonostante l'approvazione e i richiami del Papa, NULLA E' CAMBIATO NE' ACCENNA A CAMBIARE IN ESSA!

    Risposta:

    Ancora retorica!!Mi chiedo in uale mondo vivete!!Mah

    RispondiElimina
  25. Caterina63 ha detto...

    mic ha detto...
    ... il problema di fondo è che il Cammino si pone come un assoluto, al di fuori del quale non c'è salvezza e nemmeno Cristo... c'è però da chiedersi QUALE CRISTO!!!!..

    Il CN si inserisce all'interno di questo periodo nel quale non sono mancati ERRORI NEPPURE DAI PRECEDENTI PONTEFICI, il dirlo non è eresia, ma ci fa comprendere il clima DI OSCURITA' CHE ABBIAMO VISSUTO....


    Risposta

    L'affermazione di MIc e pura follia ma la risposta di caterina63 è ancora peggio!!Questo è sedavacantismo!!!Ma chi ve le dice queste scemenze!!Mamma mia questi sono dei fanatici!!! pericolosi!La fraternutà Pio X° è proprio il vostro posto!!!Voi non credete alla promesa di Gesù Cristo.Per voi il Signore è un bugiardo dato che ha promesso lo Spirito santo all Chiesa!!Caterina vai a fare le faccende di casa!!Non parlare di cose che non sai!!

    RispondiElimina
  26. La Via d'Uscita, la CURA, la MEDICINA è LA SACRA TRADIZIONE VIVA! Alla Devozione a Questa, alla sua VITA, alla sua diffusione, noi dobbiamo dedicare le nostre povere forze!



    risposta di Soft:

    Questo è l'ennesimo esercizio di retorica stucchevole di questo demagogo che si fa chiamare stefanos78.Sa benissmo che sta dicendo una cretinata ma i fanatici
    sono cretini!!!

    *********************************

    complimenti soft....evidentemente lo sai solo tu perchè in questa risposta hai appena dato del "cretino fanatico" a Benedetto XVI dal momento che la FRASE E' SUA e più precisamente, dice il Papa: "La via d'uscita per la crisi che la Chiesa sta attraversando, è di ritornare con fedeltà e fiducia alla Tradizione viva della Chiesa (...) riscoprire le nostre radici autentiche NEI SANTI E NELLE DEVOZIONI che da sempre hanno rinnovato la Chiesa in ogni tempo"... ^___^


    suggerisco di collegare la lingua al cervello prima di scrivere a getto sulla tastiera, tanto pr fare gli spiritosi...

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  27. ci va così leggero Soft:

    E' una setta scismatica e semi eretica.

    che qualcuno che vive il sovvertimento di tutti i canoni della liturgia e dell'insegnamento cattolico possa affermare con tale sicumera una cosa del genere della FSSPX, può dirci solo in quale grado di confusione si trova la nostra Chiesa!

    RispondiElimina
  28. Erano gli anni in cui si svolgeva il Concilio. Ero un bambino e, vivendo all’epoca con mia nonna, la accompagnavo sempre alle funzioni. Anche quando ero più piccolo, la accompagnavo e di questa piccola compagnia ho il barlume di una lingua antica e musicale che mia nonna, seppur contadina friulana, seguiva come se leggesse uno spartito.

    Ricordo la pronuncia marchigiana del parroco che modellava il latino sulla propria capacità linguistica: ecco che il Tantum ergo diventava il Tanetumerego, mentre sul Miserere nobis, il parroco dico, subiva una strana contrazione: si mangiava un “re”, aumentava di una "e" e pronunciava Miserenobise.

    Tuttavia, sono cresciuto con la magia evocativa di quella lingua che riusciva a catturare il sacro e a trattenerlo, contrarlo, modellarlo con tonalità dialettali che non gli toglievano una piuma di peso.
    Mia nonna aveva sempre gli occhi lucidi alla consacrazione: io la guardavo di sghimbescio e non sapevo darmene ragione: «HOC EST ENIM CORPUS MEUM».

    Avevo memorizzato quella formula e l’avevo pure velocizzata per dirla d’un fiato: dicevo occhestenimcorpusmeum e lo ripetevo per tutta la casa, giocando e saltando col ritornello di “Ma che bel castello”. Mia nonna mi guardava e sorrideva.
    Anche adesso, quando voglio ripensare alla nonna, chiudo gli occhi e attacco la melodia dell’ occhestenimcorpusmeum…

    Allora, non ci chiedevamo dove stesse andando la Chiesa, oppure “quale Cristo?”, insomma le domande sorte in questa discussione. Allora, c’era la consapevolezza di appartenere ad un Corpo del quale si poteva essere unghia, dito, occhio o capello. Ne eravamo tutti consapevoli, soprattutto quando si rientrava in casa con ancora i fumi d’incenso che impregnavano i cappotti e si mischiavano all’odore di minestra.

    Cominciavo a pensare alla minestra quando era giunto il momento della comunione: io ero troppo piccolo per farla e guardavo estasiato mia nonna mentre si inginocchiava alla balaustra tenendomi per mano: non mi mollava un attimo.
    Quel momento era ancora più magico: lei che parlava solo friulano, prima di ricevere l’ostia piccola come una luna di neve, diceva perfettamente: « Domine, non sum dignus, ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanabitur anima mea».

    Mi direte, giustamente, che questi ricordi hanno poco a che vedere con la discussione e, probabilmente, avete ragione. Ho sviato. Ma torno sempre a questi ricordi quando il caos dell’epoca attuale mi prende e mi fa sentire fuori posto.
    Macchè tradizionalista, nostalgico, preconciliare… Sono solo uno che, in chiesa, non sente più odor d’incenso, non vede più sguardi meravigliati alla consacrazione ma solo celeri pretonzoli che, quando alzano il calice (e neanche più di tanto), ne approfittano anche per scuotere la casula e buttar l’occhio sull’orologio. Se è tardi, velocizzano la funzione.

    Ho nostalgia del mio vecchio parroco, natio di san Severino Marche, latinista con qualche sbavatura ma con occhi grandi come il cielo e braccia da Carnera, quando con la destra fendeva l’aria tanto che tremolavano le fiammelle delle candele e ci garantiva la compagnia del Cristo, obbediente alla morte di croce, ma anche di essere assieme a noi con la famiglia trinitaria.
    « Benedicat vos omnipotens Deus: Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus»…

    Poi, la Chiesa ha indossato abiti alla moda, ha riempito i silenzi con bonghi e chitarre, ha subaffittato chiese ad equo canone, ha esposto crocifissi pop-art, ha fondato curve nord e curve sud, ha presenziato e presenzia a megaraduni e via dicendo.
    Non sono arrabbiato, solo un po’ triste.
    Allora ripenso a mia nonna, a quando ci avvicinavamo all’altare del Signore Dio, quel “ Deum qui lætificat juventutem meam».
    So che lei è con me e mi chiede di crederci come quando ero bambino.
    Con dolcezza, ma senza cedere una virgola…

    Chisolm

    RispondiElimina
  29. Chisolm, GRAZIE!!!
    Un affresco stupendo che avvince e convice e, come al solito, porta in alto... mi hai ricordato la mia di nonna, dalla quale ho imparato tutte le preghiere in latino (Veni Creator, Veni Sancte Spiritus, il Si quaeris, molti canti gregoriani in cui mi immergevo nel mese di maggio alle funzioni serali cui mi conduceva, con l'incenso che saliva e solo ora ne intendo pienamente l'analogia...)

    Con dolcezza, ma senza cedere una virgola…

    ecco, appunto... forse a noi a volte manca la dolcezza, ma - nel nostro cuore - mai riguardo alle persone

    RispondiElimina
  30. chisolm ha detto:

    Allora, non ci chiedevamo dove stesse andando la Chiesa, oppure “quale Cristo?”, insomma le domande sorte in questa discussione. Allora, c’era la consapevolezza di appartenere ad un Corpo del quale si poteva essere unghia, dito, occhio o capello. Ne eravamo tutti consapevoli, soprattutto quando si rientrava in casa con ancora i fumi d’incenso che impregnavano i cappotti e si mischiavano all’odore di minestra.

    *********************************

    da incorniciare...comprese le "filastrocche" ^__^

    io sono nata nel '63 ma dall'età di 3 anni ero già cocolata dalle suore domenicane di san Sisto...
    io non sono cresciuta con il rito antico, ma ho respirato la Comunione Ecclesile...sono cresciuta in un involucro ancora intatto che pur aprendosi al mondo, manteneva rigore per il sacro...

    a 6 anni, prima elmentare, iniziava l'obbligo della Messa ogni mattina ^__^ ricordo che andavamo a cercare nella cesta posta avanti alla Cappella il nostro VELO BIANCO da mettere in testa, recante il numero assegnato ad ogni collegiale, io avevo il numero "5"...una suora ci distribuiva la corona del rosarioperchè durante la Messa non venissimo distratti da altro o si pregava, o si pregava magari giocarellando con la corona...ricordo che una mia compagna di banco non faceva altro che baciare il crocefisso della corona, ci giocava, contava i grani e baciava...^__^

    La mia potazione in Chiesa era davanti al banco che occupava la Direttrice, figuriamoci, era per me un privilegio...
    quando era la Consacrazione ero talmente incuriosita di una cosa: la posizione del viso della Direttrice, nascosta fra le mani in meditazione...io credevo che volesse giocare al bubu-settete^__^
    ed infatti prendevo le sue mani e le lanciavo un enorme sorriso...e lei li mi lanciava uno sguardo severo indirizzandomi verso l'altare e sussurrava: dopo, dopo, ora GUARDA, GESU' E' SULL'ALTARE...
    "ma dove?!" dicevo io un pò delusa...
    "Lì, DENTRO l'Ostia che il sacerdote ha appena sollevato, a Gesù piace nascondersi..."

    la cosa mi convinceva e mi piaceva^__^ imparai così a rispettare l'Ostia Consacrata...e apensare sempre che qui dentro Gesù è vivo e vero...

    Poi quando faceva la comunione e la suora si rimetteva in adorazione con il viso coperto, un giorno le dissi: "MA HAI MANGIATO GESU'???" e mi misi a piangere ^__^
    Ci volle la santa pazienza della Direttrice per farmi passare lo spavento...e la delusione provata...mi spiegò che non era lei che mangiava Gesù, ma Gesù che si donava e che così aveva voluto che fosse perchè era l'unico modo per abitare dentro le persone...

    Da noi la Messa era già in italiano, ma tutte le altre preghiere al di fuori della Messa ci vennero insegnate in latino...
    il rosario si diceva in latino cn le suore e in italiano quando lo dicevamo nel gruppo...

    In sostanza sono cresciuta senza discontinuità....^__^
    i problemi ho cominciati a vederli fuori dal collegio, quando a 22 anni cominciai ad occuparmi del ruolo di catechista...crdevo di aver appreso abbastnza, ma finii per rendermi conto che la parrocchia in cui stavo non aveva praticamente più nulla di quanto avevo imparato al collegio...
    Io avevo imparato sul Catechismo san Pio X, avevo imparato le formule, qui in parrocchia scoprii che tale catechismo era stato abolito (e che fu un abuso l'ho scoperto solo 10 anni fa), insomma mi resi conto che sarei dovuta andare in Diocesi a fare degli "aggiornamenti" ed anch'io ho cominciato a vivere di abusi liturgici...ignara che lo fossero...

    in una Parrocchia ad Ancona ci fu il parroco (buono come il pane ma molto fai da te) che a momenti ci fece CELEBRARE MESSA a me ed altre due catechiste...era tutto "normale e naturale" per noi, non ci si rendeva conto che fossero abusi e il Magistero del Papa era completamente inesistente...si andava avanti con libretti impostati da non so chi...ma di certo diocesani...

    A distanza di anni non mi creo sensi di colpa, ma sarei incosciente se tacessi la vista che il Signore mi ha donato, facendomi vedere, di colpo, i danni che abbiamo compiuto in passato...

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  31. "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri".
    fr. C.Costa O.P.
    attuale Maestro Generale dell'Ordine dei Predicatori

    ^__^

    RispondiElimina
  32. Un grazie di cuore a Chisolm,
    e a Caterina,
    per aver dato stupenda voce ad uno
    struggente "amarcord" in cui mi ritrovo pienamente.
    ...........

    Ai soliti accaniti sprezzanti
    soft e compagni, che
    -poveretti loro-
    hanno ricevuto in dono nella loro generazione
    solo miserabili patacche
    luccicanti dai loro mercanti d'illusioni, al posto dell'
    oro purificato col fuoco
    che circolava una volta nel popolo di Dio...

    voglio far presente
    (perchè in un prossimo futuro sia per loro motivo di speranza e conforto)
    che la Madre Celeste, in una delle
    tante apparizioni del sec. 20.
    ha annunciato che
    "Dopo una lunga e necessaria purificazione, l'umanità
    tornerà a pregare Dio come nei tempi antichi."


    Coltivo in me questa buona Speranza
    riguardo a tutta la Chiesa.

    RispondiElimina
  33. Cara Sofia,

    condivido. Grande è la consapevolezza della gravità del momento che stiamo attraversando; ma altrettanto grande è la fiducia nel Signore e nella Sua Grazia

    RispondiElimina
  34. L'affermazione di MIc e pura follia ma la risposta di caterina63 è ancora peggio!!Questo è sedavacantismo!!!

    ahahah!!!

    dare della sedevacantista a Caterina è il colmo della follia e della mancanza di uso di ragione...

    RispondiElimina
  35. ...nella collezione di frasi raccolte su di me questa mi mancava....^__^

    RispondiElimina
  36. DA NON PERDERE^__^


    "...questa mattina, aprendo la mia posta elettronica, leggo sull'agenzia ZENIT la dichiarazione dei Vescovi tedeschi sulla vicenda della remissione della scomunica ai Vescovi lefebvriani: "Esprimiamo la chiara e grande aspettativa e la richiesta urgente che nel corso dei colloqui, i quattro Vescovi e la Fraternità di S. Pio X manifestino in modo inequivocabile e credibile la loro fedeltà al Concilio Vaticano II e in particolare alla dichiarazione Nostra Aetate, le cui istanze vennero fatte proprie da Papa Giovanni Paolo II nel suo lungo pontificato in maniera insistente e con risultati benefici".

    Come volevasi dimostrare! Ciò che ci rende cattolici non è l'accettazione dello stesso Credo, ma la "fedeltà al Concilio Vaticano II e in particolare alla dichiarazione Nostra Aetate"."



    ******************

    chi scrive è uno che NON HA PELI SULLA LINGUA...^__^
    qui troverete tutto l'argomento:
    http://querculanus.blogspot.com/2009_01_01_archive.html

    si tratta di un sacerdote davanti al quale ci leviamo tanto di cappello e baciamo le venerande mani consacrate...^__^

    RispondiElimina
  37. Carissimi,
    oggi tornando a casa a piedi recitavo il Rosario ed arrivata alle Litanie, come spesso mi succede, le ho dette in Latino: le ricordo a memoria perché durante il mese di Maggio, la sera dopo cena, babbo e mamma prendevano noi quattro piccoli e ci mettevano attorno alla tavola e si faceva il Rosario. Come in Giugno si pregava il Sacro Cuore di Gesù, in Luglio la Coroncina del Preziosissimo Sangue…Babbo leggeva sempre le litanie del Santo Rosario in Latino, a me piacevano tanto che le ho imparate a memoria…e mi accade spesso di dire l’Angelus e le Litanie del Rosario in Latino, perché quando prego in Italiano, spesso la testa va qua e là, mentre con il Latino non mi succede, forse perché mi riporta ai miei primi moti del cuore…quando credere in Gesù e pregarLo ed amarLo, da bambini era così semplice…e poi sembra che abbiano in sé uno spessore dottrinale e sacro maggiore…ad esempio nelle Litanie in Italiano è assente il corrispettivo di “Virgo predicanda”, perché? Forse che Maria Santissima e la sua Immacolata perenne Verginità non debbano più essere predicate?…Oppure il “Regina Sanctorum omnium” è stato sostituito con “Regina dei veri Cristiani” (più ecumenico, no?) No, non è solo semplice (e giustificata) nostalgia, è un reale vero bisogno di sana Dottrina bimillenaria Cattolica, ciò che San Pietro chiamerebbe “il cibo solido”. Non da tutti ciò è compreso, perché non tutti hanno gli stessi trascorsi, specie circa l’impostazione religiosa ricevuta in famiglia da bambini. Anche in questo recentemente si è pagato il frutto dei tempi.
    Riporto qui un’esperienza di un fratello neocatecumenale che ho letto da poco in un blog nc
    http://camminarenellachiesa.blogspot.com/ ( 10 Dicembre 2008 – Spunti e riflessioni sull’Eucarestia); lungi da me criticare un’esperienza personale e soggettiva (anche se in un punto - non ho bisogno di specificare quale, perché qualunque cattolico lo intuirà – leggendo ho come ricevuto una pugnalata al cuore…). Il post cozza fortemente con quanto abbiamo ascoltato da Chisolm, che ringrazio dal profondo dell’anima, ma sono certa che queste realtà coesistenti nel medesimo periodo storico culturale e pure così fortemente contrastanti dimostrino quanto un Concilio abbia il potere o di far crescere in Santità e Benedizione la Chiesa tutta, sotto l’azione dello Spirito Santo, o di creare fratture epocali nella vita della spiritualità ecclesiale che inevitabilmente si ripercuoteranno sulle singole anime che mai come in questo nostro tempo hanno dovuto respirare modernismo, relativismo, ateismo…

    “Ho trascorso la mia fanciullezza e la prima adolescenza nell'
    indifferenza verso la fede e sopratutto verso l'Eucarestia. Da bambino non partecipavo mai alla Messa domenicale né mai i miei genitori mi hanno spinto a farlo. Preferivo giocare a pallone con i miei amici. Feci la mia prima comunione a 14 anni solo per l'insistenza di mia madre ma con tanta noia e indifferenza. Non riuscivo a capire cosa ci fosse di così speciale nel mangiare un pezzetto di pane che sembrava carta. Mi è rimasta nella mente la sensazione di disgusto che provai mangiando l'Ostia che aveva sapore di vino,c'era stata infatti la comunione sotto le due specie con l'intinzione. La domenica successiva ero già di nuovo a giocare a pallone con gli amici. Oggi a distanza di quasi 30 anni l'Eucarestia è diventata il centro della mia vita. Partecipo alla Messa quasi tutti i giorni facendo almeno dieci minuti di adorazione presso il tabernacolo.
    Questo amore verso l'Eucarestia è scaturito dalla partecipazione,in tanti anni,alle celebrazioni del Cammino Neocatecumenale. Vivere una liturgia viva ha sviluppato in me una consapevolezza e una devozione eucaristica prima sconosciute.
    Nelle celebrazioni del sabato sera ho imparato il valore
    dell'adorazione eucaristica di cui prima ero del tutto ignaro. E' stato
    tenendo il Signore nel palmo della mia mano, nelle celebrazioni del sabato sera,che ho avuto consapevolezza del mistero della presenza reale di Cristo in quel pezzo di pane. Oggi vivo quei pochi minuti in cui tengo il Signore nelle mi mani con grande intensità.”

    (Spero di non ave mancato di rispetto a nessuno nell’aver postato un’esperienza presa da un altro blog, se così fosse prego di avvertirmi e me ne scuso in anticipo)
    A. Rita

    RispondiElimina
  38. ...cara Rita...ecco perchè parlo spesso di pazienza e ottimismo ^__^

    l'idea errata del tenere Gesù (Eucrestia) nelle mani è anche di molti cattolici NON NC....quando seppi che una signora di 60 anni SI PORTA L'OSTIA AL BANCO SI SIEDE E SE LA GUARDA....e dopo la DEGUSTA...mi fu difficile spiegarle lo sbaglia che stava facendo...mi ci sono voluti i mesi...anche di discussioni accese ^__^ la signora era giunta perfino ad avercela con Benedetto XVI perchè aveva rimesso l'inginocchiatoio...
    Senza accorgersene la signora IDOLATRAVA MA NON ADORAVA...

    questa forma di prendere così la comunione è protestante...che pu non credendo nella reale presenza SPIRITUALMENTE RITORNANO ALL'UTIMA CENA IMMAGINANDOSI GESU'...

    ecco cosa comporta queste catechesi errata SI FINISCE PER IMMAGINARE GESU' e la convinzione si fa talmente radicata che appena si dice al fratello o alla sorella: "perdonami, MA DEVO SVEGLIARTI DAI TUOI SOGNI" ecco che scatta L'ODIO, L'ACCUSA DI FONDAMENTALISMO, DI TRADIZIONALISMO...tutto si tira in ballo per GIUSTIFICARE IL PROPRIO SENTIMENTALISMO EUCARISTCO..fondato sulle IMMAGINE che pian pino ci costruiamo.

    La Sana Dottrina serve proprio a liberarci dalle immagini "NON TI FARAI IMMAGINE ALCUNA" ADORERAI DIO IN SPIRITO E VERITA':
    Spirito= l'azione dello Spirito Santo che rende l'Eucarestia un prodigio ma INVISIBILE;
    Verità= E' LA SANA DOTTRINA...

    ... piú esplicita si rivela la lettera del 23 giugno 2003 dell’allora Card. Ratzinger al Dott. Heinz-Lothar Barth:
    « Credo che a lungo termine la Chiesa romana deve avere di nuovo un solo rito romano. L’esistenza di due riti ufficiali per i vescovi e per i preti è difficile da “gestire” in pratica. Il rito romano del futuro dovrebbe essere uno solo, celebrato in latino o in vernacolo, ma completamente nella tradizione del rito che è stato tramandato. Esso potrebbe assumere qualche elemento nuovo che si è sperimentato valido, come le nuove feste, alcuni nuovi prefazi della Messa, un lezionario esteso con più scelta di prima, ma non troppa, una “oratio fidelium”, cioè una litania fissa di intercessioni che segue gli Oremus prima dell’offertorio dove aveva prima la sua collocazione ». Piú o meno quanto aveva previsto il Concilio, a questo ci sta portando Benedetto XVI......

    ^__^

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  39. UN CAPOLAVORO

    "Oggi è molto comune ingabbiare le diocesi in piani pastorali astratti, scritti a tavolino; si impone a tutti di adeguarsi a tali piani e, se qualcuno non lo fa, resta escluso dalla comunione ecclesiale. Certi Vescovi, anziché servitori delle loro Chiese, ne appaiono piuttosto i padroni. Loro invece, i miei Vescovi, sono sempre stati attenti all'azione dello Spirito nella Chiesa, pronti a discernere e a riconoscere l'opera della grazia. Si sono sempre sforzati di seguire le parole dell'Apostolo: "Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (1 Ts 5:19-21)."

    http://querculanus.blogspot.com/

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  40. “...cara Rita...ecco perché parlo spesso di pazienza e ottimismo” ^__^

    Cara Cate,
    c’è a mio avviso una differenza sostanziale fra la signora che si portava (assurdamente!) l’Ostia Santa al banco per amare il Signore a suo modo (forse sbagliato, non lo so, anche se non ci è dato, non potendo entrare nel suo cuore, sapere esattamente quale fosse il suo modo) e la pseudo adorazione neocatecumenale, o ciò che loro credono essere “adorazione”( termine per altro uscito fuori “dal cilindro nc” molto recentemente, (da quando fingono spudoratamente di essere cattolici), dato che le loro catechesi PULLULANO di frasi kikiane e carmeniane contro l’adorazione nella storia della Chiesa Cattolica, che per essi nella migliore delle ipotesi è semplice sentimentalismo, nella peggiore paganesimo e follia visto che per loro nei Tabernacoli NON C’E’ NESSUNO!) :
    e la differenza è che la signora è sola, ha preso un’iniziativa da sola, secondo quello che il suo cervello gli dettava in quel momento, o forse il suo cuore, e comunque quello che tentava di immaginare era nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio Padre, nato da Spirito Santo e dalla Vergine Maria, ma un neocatecumenale che riceve il Corpo di Cristo in mano e – fino a ieri – da seduto, non certo perché ricerchi una posizione di rispettosa adorazione (altrimenti all’Elevazione si getterebbe con il volto nella polvere!Ma non lo farà mai, perché si è bevuto la storiella che Israele non si inginocchiava, e quindi “loro adorano Dio però non si prostrano davanti a Lui”!) ma solo perché così comanda Kiko, e questo neocatecumenale NON PUO’ fare adorazione perché manca la condizione per farlo, in mezzo al fracasso micidiale di canti biblici urlati fra bonghi , cembaletti e tamburi, urlati PROPRIO PER IMPEDIRE VOLUTAMENTE un rapporto personale di adorazione con Dio considerato “sentimentale”dalla dottrina kikiana che aborrisce infatti anche il Ringraziamento personale dopo l’assunzione delle Sacre Specie, questo neocatecumenale quello che fa lo fa avendo alle spalle tutta una dottrina eretica che CONTRASTA l’adorazione per partito preso, quello che fa non lo fa da solo, per propria iniziativa, ma con una setta eretica alle spalle, che gli dice quello che deve fare! E se anche, nonostante non sia a deciderlo lui, riesca a superare la struttura che ha alle spalle, riesca a superare il casino dei canti e dei bonghi, riesca a superare le catechesi contro l’adorazione, e se anche gli nascesse lo spirito di adorazione, quel neocatecumenale NON POTRA’ MAI adorare nostro Signore Gesù, perché lui insegue la proiezione mentale di Kiko Arguello, il quale ha detto che il Gesù della Chiesa Cattolica è “un Dio di cartapesta, che non esiste”!
    Non avevo detto quello che pensavo per rispetto all’esperienza di quel fratello e alla sua sensibilità, perché pur vivendo egli nella menzogna, va comunque rispettato come persona, ma evidentemente invece dovevo esprimermi, perché non ho postato ciò perché la sua eventuale buona fede possa giustificare il Cammino o per giungere a pensare che forse anche il Cammino può condurre all’Adorazione, ma per mettere in risalto il profondo DRAMMA della coesistenza nella Chiesa di più fedi diverse…e questo grazie al liberalismo e al modernismo che hanno imperato nel Concilio!
    Sei d’accordo con me, Caterina, che stiamo parlando di una setta eretica? Se non sei d’accordo posso capire la tua pazienza ed il tuo ottimismo, resi forti dal fatto che a te personalmente non hanno rovinato né la vita né l’anima, ma se sei d’accordo con me che sia una setta saprai bene che finché si rimane in una setta la speranza di giungere alla Verità tutta intera è annullata della menzogna praticata, perciò la pazienza è mal riposta e l’ottimismo raggiunge la pura utopia. Ed anche quando si esce dalla setta non ci si libera tanto facilmente dallo spirito che teneva schiavi lì dentro e non è improprio, in alcuni casi, pensare di dover fare un cammino di liberazione, con preghiere di liberazione…fatte da chi ha quel preciso ministero, per averne ricevuto il mandato.
    Rassegnati, non cambieranno mai perché non vogliono, perché pensano - come ha loro instillato il loro Kapo - che il Cammino ha compreso la Verità PIU’ della Chiesa, perché pensano che Kiko, il loro kapo, parli direttamente con Gesù e perciò sia PIU’ illuminato del Papa e quindi quello che lui dice e fa è dogma, perché pensano di essere “la salvezza” della Chiesa che sennò senza di loro rovinerebbe…
    La pazienza con loro è illusione, c’è stata nei nostri Papi per quarant’anni e purtroppo c’è ancora, quando l’unica cura alle loro anime sarebbe quella di mettere davanti ai loro occhi, CHIARAMENTE, che sono fuori dalla sana dottrina! Hai parlato della difesa a spada tratta dei Vescovi tedeschi verso il Concilio V. II e verso la Nostra Aetate: sono pienamente d’accordo. Sappiamo CHI ha commissionato la Nostra Aetate, sappiamo CHI l’ha scritta, sappiamo CHI C’ERA DIETRO A QUEL DOCUMENTO E QUALE ERA LO SCOPO dei suoi contenuti… Come mai allora non capiamo che una delle principali creature di costoro è proprio Kiko Arguello, al quale è stata ordinata la GIUDAIZZAZIONE (oltre che la protestantizzazione) della dottrina cattolica, e che la principale manovalanza assunta per questa infame opera del Maligno è costituita dagli ignari schiavi di Kiko, cioè dal popolo neocatecumenale? Pensi veramente che ci sia speranza di cambiarli? Solo nel caso che il cambiamento venisse dal basso, dalla buona volontà e buona fede dei piccoletti, i quali però ben sappiamo che verrebbero subito messi a tacere e, ove non tacessero, resi innocui…Ti auguro una buona notte.
    tua sorella A. Rita

    RispondiElimina
  41. Grazie A.Rita,

    condivido in pieno la tua puntualizzazione, necessaria per non perdere la corretta visione di come stanno realmente le cose...
    Vedi, però, la loro 'mimetizzazione' come funziona con chi non conosce il Cammino?
    Ferma restando la buona fede e l'apertura di cuore di tanti, credo, dei quali la conversione iniziale è autentica. Ma, alla fine, strada facendo gli sviamenti sono inevitabili

    RispondiElimina

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