giovedì 19 marzo 2009

Cammino NC: metodi e ingranaggi non cambiano...

Pubblichiamo questa testimonianza, pervenuta ieri dalle iscrizioni al sito, che dimostra ancora una volta come metodi e ingranaggi nel Cammino NC siano sempre gli stessi... è bene non dimenticarlo!

Ho frequentato il CN per 10 anni con mio marito, da tre anni ne sono uscita, ma mio marito è rimasto e si trova alla tappa della Redditio.

Le cause principali che mi hanno indotta a lasciare la CN sono le seguenti: non trovavo giusto dare la decima (avrei preferito fare del bene personalmente), le molte imposizioni pedisseque da parte dei catechisti che ho trovato davvero assurde ed inoltre perchè mi sentivo continuamente giudicata dai "fratelli", anzichè aiutata, specie quando ho sofferto, per circa un anno, di forte depressione.

La decisione di abbandonare la comunità è stata molto travagliata, ho impiegato un anno per prendere la decisione definitiva in quanto provavo forti sensi dicolpa. Non mi sono mai pentita di aver lasciato la CN, anzi ho quasi l'impressione di essere scampata ad un pericolo. Sono molto serena e continuo ad essere, come dicono loro "la cristiana della domenica". Dopo aver lasciato la CN, ho sempre incoraggiato mio marito a continuare, in quanto non volevo che fosse influenzato dalla mia decisione. Ma è da un po' di tempo che incomincio ad essere stanca, in quanto vedo che mio marito antepone tutti i suoi impegni neocatecumenali alla famiglia, infatti mi lascia da sola anche durante gli eventi più importanti. Ma dopo una lunga riflessione con molta amarezza penso che mio marito, frequentando assiduamente la Parola di Dio, in questi anni avrebbe dovuto migliorare il nostro rapporto di coppia, invece peggiora ogni giorno di più: non esiste alcun dialogo tra noi e tutto si spegne sempre di più. E' talmente grande la mia rabbia che proprio questa sera gli hodato l'ultimatum (tempo concesso 15 gg): o lascia la CN o ci separiamo in quanto ritengo che essa sia una setta che abusa psicologicamente delle persone che vi fanno parte.

43 commenti:

  1. ....quando si entra in problematiche di coppia in relazione ad eventi o Cammini di vario genere, è necessario usare un comune senso del pudore che aiuta nel discernimento senza fare, di questo tipo di testimonianze, un capestro dannoso....

    Lo dico col cuore aperto perchè ho vissuto io stessa un rischio di separazione a causa della mia attività nella Chiesa che a lungo andare separava me e mio marito dal crescere INSIEME la Famiglia con i figli che il Signore ci aveva mandato...

    Seppur vero che le nostre testimonianze sono dverse e che io non stavo in un Cammino, e seppur vero che mio marito trovò invece UNA SCUSA per creare un problema che in realtà non esisteva poichè era il suo lavoro e il suo carattere ad estraniarlo dalla Famiglia... il ricorso da parte mia ad inetrpellare un Vescovo per aiutarmi, si rese davvero una manna del Cielo...e checontribuì a salvare la nostra crisi...^__^

    Così sono qui a SUGGERIRE a questa persona che ha aperto a noi il suo cuore, di non procedere con ultimatum vari...san Paolo insegna il contrario, insegna il martirio e che il coniuge santo santifica l'altro...quanto piuttosto di CERCARE un buon Padre spirituale per esempio un religioso, un sacerdote NON contaminato da Kiko...e che sappia così valutare al di sopra delle parti la gravità della situazione...

    Chiedo a Mic di segnalare (privatamente) un elenco di email o di recapiti di sacerdoti di provata cattolicità... da poter offrire a queste persone, perchè possano entrare in contatto con loro ed essere aiutati nel discernimento del da farsi...

    Metodi ed ingraggi nel CN potranno anche non cambiare, ma NOI possiamo cambiare ^__^ e questo fa la differenza....

    Fraternamente CaterinaLD

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  2. Il clichè purtroppo è sempre lo stesso. Non si contano più ormai le situazioni familiari in crisi davanti alla scelta unilaterale di uno dei membri di proseguire o abbandonare il CNC.
    E'NECESSARIA UNA PASTORALE DELLA CHIESA PER TUTTI I FUORUSCITI DAI MOVIMENTI! ORMAI NON BASTANO PIU' LE INIZIATIVE DI QUALCHE SACERDOTE O DI QUALCHE VESCOVO DI BUON SENSO.
    OCCORRE RENDERSI CONTO CHE L'USCITA DA UN MOVIMENTO ECCLESIALE E' SEMPRE SINTOMO DI SOFFERENZA SUBITA O IN ATTO. LA CHIESA NON PUO' ABBANDONARE IL SUO POPOLO IN TALI SITUAZIONI.

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  3. Can. 1153 - §1. Se uno dei coniugi compromette gravemente il bene sia spirituale sia corporale dell'altro o della prole, oppure rende altrimenti troppo dura la vita comune, dà all'altro una causa legittima per separarsi, per decreto dell'Ordinario del luogo e anche per decisione propria, se vi è pericolo nell'attesa.

    I canoni precedenti parlano di separazione con “permanenza del vincolo” soprattutto in relazione alla situazione di adulterio. Il can. 1153, invece, sembra prospettare una separazione laddove il dolo sia di natura “spirituale”, cioè non necessariamente legato ad una situazione adulterina.

    Pare ovvio che, in casi estremi, ciascuna delle due parti può impugnare la possibilità espressa dal canone in questione: la moglie, in quanto subisce le anomalie psicologiche del marito coinvolto nel Cammino e, paradossalmente, il marito perché nella sua presunta vita di fede, vede nel rifiuto della moglie un impedimento e un pericolo per il suo “bene spirituale”.

    L’Ordinario del luogo può valutare se ci sia il caso di una separazione “canonica” a fini di riflessione personale, cioè stabilire un periodo “correttivo” nel quale i coniugi si interroghino sul loro vincolo.

    Altro caso, se la signora intende saltare la mediazione dell’Ordinario e ricorrere al Tribunale civile…

    Ripeto, non sono un canonista, ho solo prospettato una possibilità, fermo restando che il consiglio di Caterina resta valido.

    La mia riflessione, provocatoriamente, si appunta invece sui canoni precedenti, quelli che parlano di “adulterio”. Generalmente si parla di adulterio nel senso “fisico” del termine, seppure, nel comportamento del marito, (come racconta la signora: “il nostro rapporto di coppia, invece peggiora ogni giorno di più: non esiste alcun dialogo tra noi e tutto si spegne sempre di più”) sembra manifestarsi una vera e propria opzione “adulterina”, dove l’altra donna, in realtà, è una comunità.

    La comunità, cioè, è la “nuova sposa”, poco importa se tra moglie e marito esiste un vincolo nel quale due esistenze si legano fino a che una delle due esali l’ultimo respiro. La Comunità, come Pietro, può legare e sciogliere: anzi, la comunità è Pietro, oso ancora di più, è colei che supera Pietro e che diluisce il valore sacramentale a propria discrezione.

    Direi di fermare qui la riflessione, esattamente sulla possibilità di “adulterio comunitario”, spiritualmente e materialmente non meno grave della classica questione di “corna”…

    Chisolm

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  4. Il problema, come segnalato da Chisolm, nasce quando uno dei due coniugi resta invischiato in un impegno (come nel caso della Comunità NC) che diventa un ASSOLUTO e fagocita l'intera vita della persona, senza nessun rispetto per i valori di cui ogni persona è portatrice e responsabile (in questo caso la famiglia), che dovrebbero essere PRIORITARI rispetto alla comunità.

    Anch'io ad esempio (comprendo bene Caterina!) ho dovuto fare i conti con il mio zelo in Parrocchia, che assorbiva molto del mio tempo e delle mie energie perché ho l'impulso di 'buttarmi a pesce' in tutto quello che intraprendo e certi impegni ti assorbono molto anche emotivamente. Ma, alla fine, è sempre necessario trovare il giusto equilibrio: ognuno di noi ha uno status che gli impone delle scelte prioritarie rispetto ad altre, pur buone di per sé. E la Chiesa propone formazione ed impegno, fornisce gli strumenti di Grazia attraverso la vita sacramentale, ed educa all'equilibrio mentre NON IMPONE NULLA che sia FUORI dalle possibillità personali valutabili caso per caso.

    Sappiamo, invece, come questo nel Cammino non sia possibile perché, strada facendo, richiede un impegno TOTALIZZANTE, che assorbe e ingloba in sé tutta la vita le energie e i rapporti delle persone... e questo è un comportamento settario, assolutamente non equillibrato...

    Alla fine si dà il fatto che una persona 'sposa' il cammino, anziché il Signore, che Unico, crea e realizza relazioni, coniugali e non, libere e feconde in Lui!!!

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  5. Vi chiedo solo una cosa:
    leggo da tempo le testimonianze, sono tante tutte UGUALI riguardo il cammino: Vi assicuro che tanti attendono chi avendolo conosciuto da dentro con MISERICORDIA svelasse tutto cio' che alle comunita' viene nascosto
    C'e' tanta gente che vive in un CLICHE' da troppi anni!!!!!
    Incontriamoci seriamente, basta parole 340/6918549

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  6. Direi di fermare qui la riflessione, esattamente sulla possibilità di “adulterio comunitario”, spiritualmente e materialmente non meno grave della classica questione di “corna”…

    io prendo in seria considerazione questa riflessione di Chisolm, e credo che non a caso il VI comandamento non dice "non fornicare", ma "non commettere adulterio": includendo nell'ambito dell'adulterio anche il peccato di "idolatria", che configura un vero a proprio adulterio nei confronti del rapporto "sponsale" che ogni credente ha col Signore

    Questo significa che NESSUNO (persona o entità o organismo di qualunque genere) può porsi per nessun motivo come un ASSOLUTO, sostituendosi così a Dio...

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  7. Vorrei chiedere a Pantani, che ringrazio per il suo intervento e contattermo al più presto, cosa ci suggerisce...

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  8. O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni, hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto in macerie Gerusalemme. (2)Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo, la carne dei tuoi fedeli agli animali selvaggi. (3) Hanno versato il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva.(4)Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini, scherno e ludibrio di chi ci sta intorno. (5)Fino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre? Arderà come fuoco la tua gelosia? (6)Riversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono e sui regni che non invocano il tuo nome, (7)perché hanno divorato Giacobbe, hanno devastato la sua dimora. [8] Non imputare a noi le colpe dei nostri padri presto ci venga incontro la tua misericordia, poiché siamo troppo infelici.(9)Aiutaci, Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, salvaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome. Salmo 79

    Leggendo questa ulteriore testimonianza, si ha LA CONFERMA DELLA DIABOLICITA’ DI QUESTO MOVIMENTO, il 10 Gennaio è stato detto che Dio ha benedetto questa setta, io dico che il Sacratissimo cuore di Cristo (peraltro deriso dall’eretico Kiko nelle sue aberranti catechesi) versa ancora il Suo Benedetto Sangue che ci conquistò la salvezza.
    Il 10 Gennaio è stato dato un ulteriore mandato dal Vaticano per la nuova evangelizzazione e questa ulteriore testimonianza evidenzia il fatto che questa setta oltre che infestare con la sua diabolica dottrina le coscienze di tantissime persone distruggendo in loro il vero Battesimo, sta capillarmente infestando tutte le diocesi dove il Vaticano le ha mandate portando avanti un movimento protestante, cabalistico massonico ebraico.

    Personalmente questo passo del discorso del Papa io lo rifiuto come non rispondente alla realtà dei fatti:

    La vostra presenza, così folta ed animata, sta a testimoniare i prodigi operati dal Signore nei trascorsi 4 decenni; essa indica anche l’impegno con cui intendete proseguire il cammino iniziato, un cammino di fedele sequela di Cristo e di coraggiosa testimonianza del suo Vangelo, non solo qui a Roma ma dovunque la Provvidenza vi conduca; un cammino di docile adesione alle direttive dei Pastori e di comunione con tutte le altre componenti del Popolo di Dio. Voi questo intendete fare, ben consapevoli che aiutare gli uomini di questo nostro tempo ad incontrare Gesù Cristo, Redentore dell’uomo, costituisce la missione della Chiesa e di ogni battezzato.

    Il (Cammino neocatecumenale) si inserisce in questa missione ecclesiale come una delle tante vie suscitate dallo Spirito Santo con il Concilio Vaticano II per la nuova evangelizzazione. Tutto ebbe inizio qui a Roma, quarant’anni or sono, quando nella Parrocchia dei Santi Martiri Canadesi si costituirono le prime comunità del Cammino neocatecumenale. Come non benedire il Signore per i frutti spirituali che, attraverso il metodo di evangelizzazione da voi attuato, si sono potuti raccogliere in questi anni? Quante fresche energie apostoliche sono state suscitate sia tra i sacerdoti che tra i laici! Quanti uomini e donne, e quante famiglie, che si erano allontanate dalla comunità ecclesiale o avevano abbandonato la pratica della vita cristiana, attraverso l’annuncio del kerygma e l’itinerario di riscoperta del Battesimo, sono state aiutate a ritrovare la gioia della fede e l’entusiasmo della testimonianza evangelica! La recente approvazione degli Statuti del “Cammino” da parte del Pontificio Consiglio per i Laici è venuta a suggellare la stima e la benevolenza con cui la Santa Sede segue l’opera che il Signore ha suscitato attraverso i vostri Iniziatori. Il Papa, Vescovo di Roma, vi ringrazia per il generoso servizio che rendete all’evangelizzazione di questa Città e per la dedizione con cui vi prodigate per recare l’annuncio cristiano in ogni suo ambiente. La vostra già tanto benemerita azione apostolica sarà ancor più efficace nella misura in cui vi sforzerete di coltivare costantemente quell’anelito verso l’unità che Gesù ha comunicato ai Dodici durante l’Ultima Cena. Prima della Passione, infatti, il nostro Redentore pregò intensamente perché i suoi discepoli fossero una cosa sola in modo che il mondo fosse spinto a credere in Lui (cfr Gv 17,21).

    Lo stesso Santo Padre, parlando recentemente con i Sacerdoti della Diocesi di Roma ha detto che lui non è un oracolo e che ha bisogno delle informazioni, che i vari sacerdoti gli dovrebbero far pervenire affinché Lui possa svolgere il Suo ministero Pietrino, e allora ci si chiede ma che informazioni ha sulla setta dei Neocatecumenali? Siamo sicuri che conosce bene i cosiddetti frutti di questo movimento?
    La dottrina sicuramente la conosce, dato che le aberranti catechesi di questa setta stanno da svariati anni nella sede della Dottrina della Fede di cui Lui era Prefetto.

    Ribadisco fortemente il concetto che il Cammino Neocatecumenale è Kiko Arguello e la sua cerchia più ristretta, per porre fine definitivamente all’opera diabolica del CN diventa necessario fermare pesantemente i loro capi buttandoli fuori della Chiesa e avvisare i piccoli (soprattutto quelli che hanno avuto la vita distrutta da questa setta) dove stavano, e attraverso una pastorale assolutamente cattolica, e tramite un opera concreta di aiuto psicologico, spirituale e finanziario (dato che la setta gli porta via tutto quello che hanno) gli possa essere ricostruita la fede se ancora ce l’hanno.


    (2)Udite, cieli; ascolta, terra,
    perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli,
    ma essi si sono ribellati contro di me.
    (3)Il bue conosce il proprietario
    e l'asino la greppia del padrone,
    ma Israele non conosce
    e il mio popolo non comprende».
    (4)Guai, gente peccatrice,
    popolo carico di iniquità!
    Razza di scellerati,
    figli corrotti!
    Hanno abbandonato il Signore,
    hanno disprezzato il Santo di Israele,
    si sono voltati indietro;
    (5)perché volete ancora essere colpiti,
    accumulando ribellioni?
    La testa è tutta malata,
    tutto il cuore langue.
    (6)Dalla pianta dei piedi alla testa
    non c'è in esso una parte illesa,
    ma ferite e lividure
    e piaghe aperte,
    che non sono state ripulite, né fasciate,
    né curate con olio.
    (7)Il vostro paese è devastato,
    le vostre città arse dal fuoco.
    La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
    la divorano gli stranieri;
    è una desolazione come Sòdoma distrutta.
    (8)E' rimasta sola la figlia di Sion
    come una capanna in una vigna,
    come un casotto in un campo di cocomeri,
    come una città assediata.
    (9)Se il Signore degli eserciti
    non ci avesse lasciato un resto,
    gia saremmo come Sòdoma,
    simili a Gomorra.
    Isaia, 1
    Amen

    Gianluca Cruccas

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  9. gianluca cruccas ha detto...

    Ribadisco fortemente il concetto che il Cammino Neocatecumenale è Kiko Arguello e la sua cerchia più ristretta, per porre fine definitivamente all’opera diabolica del CN diventa necessario fermare pesantemente i loro capi buttandoli fuori della Chiesa e avvisare i piccoli

    (soprattutto quelli che hanno avuto la vita distrutta da questa setta) dove stavano, e attraverso una pastorale assolutamente cattolica, e tramite un opera concreta di aiuto psicologico, spirituale e finanziario (dato che la setta gli porta via tutto quello che hanno) gli possa essere ricostruita la fede se ancora ce l’hanno

    QUESTO E' DELIRIO VERO E PROPRIO!
    E' UN ATTEGGIAMENTO DA TALEBANI ESALTATI!STATE ATTENTI PRIMA O POI QUALCHE ESALTATO SI ARMERA' E ATTENTERA' ALLA VITA DI KIKO!!STATE ATTENTI!!!CERCATE DI NON FARE LA'POLOGIA DI REATO!LA POLIZIA POSTALE VI TIENE D'OCCHIO

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  10. un cammino di docile adesione alle direttive dei Pastori e di comunione con tutte le altre componenti del Popolo di Dio.

    stralcio dalle parole del Papa, la cui parte laudatoria - tanto altisonante da fare concorrenza ai loro spot pubblicitari (l'avrà scritta Filoni? Ma il Papa l'ha pronunciata!) ha sconcertato tutti noi che conosciamo bene come stanno realmente le cose...

    Di questo sralcio possiamo dire senza ombra di dubbbio che si tratta di una realtà AUSPICATA dal Papa, ma MAI REALIZZATA dal Cammino!

    Comunque probabilmente il Papa sta usando nei confronti del Cammino lo stesso metro che usa con i Lefebvriani (anche se non regge il paragone tra le due realtà: una paradossalmente canonica, sia pure sui generis l'altra non ancora)

    ma nessuno di noi realisticamente crede che, nel caso del Cammino si avranno risultati... del resto i segnali che continuano a pervenire portano in tutt'altra direzione!

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  11. e il Cammino è nella Chiesa, mentre i lefebvriani vengono ancora pesantemente definiti scismatici e tutti negazionisti come Williamson (che tuttavia non è negazionista ma riduzionista e non ha parlato di un dato di fede: o l'olocausto ebreo è diventato un dato di fede, messianico magari al pari, se non più del Sacrificio di Cristo?)

    Tutta la denigrazione possibile per la FSSPX - nel senso di cui sopra e con enfasi sul concilio Vaticano II - è stata fatta passare per oltre un'ora proprio questa mattina su Radio Maria...

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  12. il falso paolo vi:
    QUESTO E' DELIRIO VERO E PROPRIO!
    E' UN ATTEGGIAMENTO DA TALEBANI ESALTATI!


    non faccio altri commenti che richiamare l'attenzione sulle parole serie e gravi (perché grave è la situazione) ma equilibratissime di Gianluca e queste e seguenti che sono, queste sì, DELIRIO autentico!

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  13. mi spiace, falso paolo vi, ma l'altro tuo messaggio non 'passa' perché viviseziona (dopo averla definita in un primo momento falsa) la testimonianza di questo thread smontandola con tutti i luoghi comuni usati dai catechisti, demonio compreso...

    Inoltre chiede risposte alle parole del Papa sulla FSSPX, di cui è stato già detto in tanti modi e molte volte...
    vuole che diciamo che non sono ancora nella Chiesa (e invece i NC sì?) e che "è questione di 'dottrina'"? OK.
    Ma non è questione di dottrina anche per il Cammino, anche se la sua di dottrina - difforme da quella della Chiesa - resta purtroppo SOMMERSA?

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  14. Il falso Paolo VI forse non ha letto l'Intervista del Presidente dell'Ecclesia Dei, postata nell'altra Discussione:

    Intervista a "El Tiempo":

    - Come avete saputo delle parole di Williamson che negano l’Olocausto?

    Quando c’è stata una grande reazione del mondo ebreo e dei vescovi delle aree più sensibili (Germania, Svizzera e Austria), l’abbiamo appreso ufficialmente. Ha portato ad una comunicazione del 5 febbraio in nostre mani. Però i lefebvriani furono scomunicati non per motivi di dottrina, ma perché erano stati ordinati senza permesso.

    Bisognerebbe "arrendersi" davanti all'evidenza...

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  15. Dice Mic:

    Di questo sralcio possiamo dire senza ombra di dubbbio che si tratta di una realtà AUSPICATA dal Papa

    Esatto. Ma non solo.

    Vorrei che anche Gianluca (che saluto con affetto) si soffermasse su la DUPLICE VALENZA che hanno questi discorsi.

    Tu sai bene, Mic, che in molti discorsi formali (scritti spesso da ALTRI) si arriva a una mediazione che cerchi da salvare capra e cavoli...

    LASCIAMO STARE LA PUR CONCRETA POLEMICA SULLA "TROPPA POLITICA".

    Sempre concretamente, però, è ASSOLUTAMENTE INDUBITABILE che le interpolazioni del Papa, DIETRO ALL'APPARENZA LAUDATORIA, CHIEDE E RIMPROVERA.

    Come quando dice: "Voi questo intendete fare, ben consapevoli che aiutare gli uomini di questo nostro tempo ad incontrare Gesù Cristo, Redentore dell’uomo, costituisce la missione della Chiesa e di ogni battezzato".

    E' una "tattica comunicativa" che tende a far "cadere" l'orgoglio di chi sta davanti, contando sulla sua possibilità di ravvedimento.

    Infatti, quando io per esempio sono un ladro "nascosto", e parlo con un mio Amico che conosce il mio stato, ma non a fondo, e questi mi dice: "L'Onesta'! Questo è il tuo valore!".

    Cosa credete che susciti in me?

    E' una specie di approcci "pedagogico" che tende a usare più che il rimprovero esplicito, l'allusione personale.

    E' un metodo che potremmo definire "allusivo".

    Lasciamo stare, ripeto, la questione se esso sia più o meno fruttuoso.

    Attualmente la valutazione del Santo Padre si attua con questo metodo. Che forse cmabierà.

    Ma le RICHIESTE DEL SANTO PADRE IN QUEL DISCORSO sono ESPLICITE e dirette. La parte "laudatoria" è chiaramente INTERPOLATA DA ALTRI RICHIAMI ALLUSIVI. E vi assicuro che essi sono arrivati alle orecchie dei responsabili!

    Quando tu dici ad una associazione come il CnC, UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTA COME "PRIVATA", che sei "sicuro" che il suo percorso di COMUNIONE E OBBEDIENZA ALLA DIOCESI, al Papa, alla PASTORALE UNIVERSALE, DANDOLA COME CONDIZIONE NECESSARIA PER LA SUA STESSA FRUTTUOSITA' APOSTOLICA, SARA' UN FONDAMENTO E LO SARA' SEMPRE DI PIU', COSA INTENDO?

    Si dirà che il metodo allusivo genera due letture del discorso.
    Questo è vero solo in parte.

    Perchè le Interpolazioni del Papa SONO DIRETTE e TOCCANO TUTTI I PROBLEMI RELATIVI ALLA AUTONOMIA DEL CNC. HA DETTO DIRETTAMENTE E CHIARAMENTE CHE DOVRANNO (PARLANDO AL FUTURO, SE LA LINGUA ITALIANA HA UN SENSO, SIGNIFICA CHE FINO AD OGGI NON E' STATO COSI') UNIFORMARSI ALLA PASTORALE DIOCESANA DI CUI DOVRANNO ESSERE ESECUTORI!

    Poi, possiamo sentire tutte le "lodi" che ci pare! Ma è lo stesso argomento che ha portato scompiglio tra i responsabili delle Comunità. Come riferito e confermato da Manuele.

    Ora: che poi ci sia l'OCEANO tra il dire e il fare è un altro paio di maniche.
    Ma gli STRUMENTI aumentano. E il loro USO CORRETTO sta anche a noi. Per la nostra parte. Ricordate il discorso che ho fatto qualche tempo fa?

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  16. La questione della dottrina è stata tirata in ballo anche dal Papa nella sua lettera: in effetti ci sono interpretazioni del concilio che la FSSPX non accetta, tolto l'embargo alla Messa di S. Pio V:
    - ecumenismo (quello 'falso' sicuramente),
    - la libertà religiosa che assegna lo stesso valore a tutte le religioni e spegne la necessità dell'"Annuncio",
    - la collegialità, per lo meno una certa visione di 'conio' decisamente 'democratico' che fa decadere l'Autorità...

    questi sono i punti di cui si dovrà discutere; ma questi sono anche i problemi con i quali la Chiesa sta misurando le derive dell'ultimo quarantennio... e che se ne possa e debba discutere mi sembra più che provvidenziale!
    Ma c'è bisgono di pregare molto!

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  17. Bello questo intervento sulla lettera del Papa!

    Pre o post-conciliari che siano, il Papa non ha tempo per le mode
    di Bruno Mastroianni

    "Alla fine, tra un articolo e l’altro, su quasi tutti i giornali la lettera del Papa sul “caso lefebvriani” è rimasta nell’immaginario come il gesto di un papa mite e remissivo, isolato nei suoi palazzi, che ammette di avere a che fare con una Chiesa in cui «ci si morde e ci si divora», amareggiato per gli attacchi subìti.
    Nelle analisi del testo l’attenzione si è focalizzata sui problemi di comunicazione e sulle denunce di smozzicamenti ecclesiastici, lasciando in ombra ciò che era veramente importante: con quella lettera il Papa, oltre a diagnosticare i mali, ne stava già iniziando la cura. E la cura è ribadire che la Chiesa non si può disperdere appresso a mode culturali. Quali siano queste mode è scritto a chiare lettere: «Non si può congelare l’autorità della Chiesa all’anno 1962». Cioè a prima del Concilio Vaticano II. Riferendosi alla moda lefebvriana. E poi aggiunge: «Chi vuol essere obbediente al Concilio deve accettare la fede professata nel corso dei secoli e non può tagliare le radici di cui l’albero vive». Il riferimento è alla moda postconciliare, convinta che la fede vera è spuntata solo dopo il Concilio. Chi ha provocato tutto il trambusto è suggestionato proprio da questa moda. Il Papa, spiegando nella lettera il suo gesto di carità verso i lefebvriani, ha ricordato a tutti la verità della Chiesa. Fondata da Gesù ed assistita dallo Spirito Santo, ha come incarico quello di condurre gli uomini di tutti i tempi alla salvezza. Un compito sufficientemente serio per non incagliarsi in mode e divisioni del momento."
    (Fonte Tempi 18 marzo 2009)

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  18. Quando accade che il coniuge “lontano” sia divenuto tale dopo essere stato in comunità, condividendo per anni un cammino di fede con il compagno/a della sua vita, credo che le fratture interne che vengano a crearsi nella coppia siano profonde e delicate da entrambe le parti, secondo tutte e due i punti di vista.
    Chi ha lasciato, oltre a faticare prima di giungere alla scelta, per aver dovuto lottare con inevitabili sensi di colpa, magari si trova, nella nuova situazione, a dover arginare eventuali attacchi sempre possibili da parte degli ex catechisti e degli ex fratelli, magari si trova a faticare per rientrare nella vera quotidianità, più ampia nel respiro e nelle possibilità propositive, perché meno ristretta nella piccola “cerchia comunitaria”, ma anche più affettivamente vuota per la sopraggiunta mancanza del contesto protettivo che comunque “il cerchio” offre…si trova inoltre a dover fare i conti con il coniuge che, se non ha condiviso la scelta e difficilmente è così altrimenti l’avrebbe seguita, continua un percorso tutto suo, che si evolve nel tempo e che magari non condivide con l’altro per l’avvenuta divisione delle direzioni…cioè si trova a vivere con tutto “un mondo” - la persona che gli vive accanto - che da quell’istante gli viene precluso, nascosto, reso ignoto: nascono le chiusure…
    Chi è rimasto sente il peso, a volte traumatico, di dover continuare da solo un percorso iniziato in due…sente la mancanza dell’altro con cui forse non riesce più a condividere le esperienze comunitarie, e che comincia a tenersi dentro, nella persuasione di non essere più capito come prima… forse pensa che l’altro abbia rinnegato quel proposito comune di camminare nella fede assieme…forse, se il desiderio di conversione è forte ed il pensiero plagiato di stare nell’unico cammino di salvezza possibile lo è altrettanto, forse si sente ABBANDONATO e tradito dal coniuge che, lasciando il loro comune cammino ha parimenti “lasciato” lui, da solo, a camminare da solo…è allora che questa solitudine coniugale, fatta forte del DISTACCO AFFETTIVO predicato fino allo spasimo dal secondo passaggio in poi, porta facilmente ad una distanza del cuore verso chi ha scelto di allontanarsi e poiché vengono predicati tutti i distacchi affettivi tranne però quello verso il Cammino e la comunità, l’attaccamento a questi ultimi diviene fisiologico ed inevitabile…
    Chi resta dentro pensa che chi lascia non voglia più convertirsi (la sorella parlava del suo rifiuto alla “decima”, che per una mentalità catecumenale è l’ABC del santo distacco dal denaro – mentre per chi ha aperto gli occhi risulta più chiaramente come una periodica “rapina a mano armata”…);
    chi resta dentro pensa che chi lascia rifiuti il posto che Dio gli aveva dato, rifiuti i profeti che Dio gli aveva mandato, rifiuti la Chiesa che Dio gli aveva donato, rifiuti il coniuge con cui camminava…perciò si chiude nel suo sentirsi respinto…
    Carissima sorella in Cristo, che hai fatto dieci anni di Cammino come me, e come me sei uscita sentendoti quasi liberata…
    Ti scongiuro di mettere nelle mani di Gesù nostro Signore il futuro del tuo Matrimonio, Sacramento indissolubile, ti invito a rifugiarti nella Sua Grazia cominciando (se già non lo fai) ad andare alla Santa Massa tutti i giorni, o più spesso che puoi, mettendo sul Sacro Altare questo doloroso momento che state vivendo con tuo marito, offrendo a Gesù il tuo dolore ed il suo (che c’è anche se non lo manifesta) per la salvezza del tuo Matrimonio;
    ti scongiuro di deporre le tue pene e questa vostra santa unione nelle mani purissime e nel Cuore Immacolato di Maria tua e nostra Madre, recitando con queste intenzioni (se già non lo fai) il Santo Rosario tutti i giorni, affinché la Mamma dolcissima si prenda a cuore il vostro dramma e vi ottenga la grazia di riavvicinarvi, sciogliendo i vostri cuori, cominciando a riconoscere ognuno il dolore dell’altro…rendendovi disposti nell’umiltà ad accettare l’altro e le sue mancanze…Solo Gesù e la Mamma Maria possono compiere questo miracolo.
    Vorrei dirti di non metterti agli occhi di tuo marito come concorrenziale al Cammino, perché essendo lui plagiato e non mentalmente libero come te, non sarebbe in grado – neanche se lo volesse – di scegliere te e la famiglia, perché gli hanno fatto credere che il Cammino equivale a Dio e chi rifiuta il Cammino rifiuta Dio. Prega invece, affidandoti al Signore e alla Madonna Santissima, perché la preghiera fatta con fede ottiene tutto.
    Chiedo a tutti i fratelli del Blog di unirci con tutto il cuore nella preghiera per questa sorella, affinché il Signore salvi questi due fratelli dal divenire le ennesime vittime del plagio di questo nefasto Cammino.
    Un saluto in Cristo
    A. Rita

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  19. Dice Mic:

    La questione della dottrina è stata tirata in ballo anche dal Papa nella sua lettera

    Sì, ed è un punto controverso.

    A me ha lasciato dei dubbi.

    Ma è anche vero che ciò che ha impattato a livello dottrinario, è NATO DA UN DETTATO PASTORALE! Che, quindi, non ha alcun valore dogmatico.

    Non si può pretendere di elevare a dottrina un METODO PASTORALE, quale quello proposto dai documenti che la San Pio X mette in discussione nell'INTERPRETAZIONE!

    E soprattutto, NON E' RAGINEVOLE NE' VERITIERO definire la San Pio X in situazioni DOTTRINARIE ambigue!

    Se c'è qualcuno che è in tali situazioni ambigue, quando non eretiche, questi non sono i fratelli della San Pio X ma magari quelli che li accusano!

    RispondiElimina
  20. Chiedo a tutti i fratelli del Blog di unirci con tutto il cuore nella preghiera per questa sorella, affinché il Signore salvi questi due fratelli dal divenire le ennesime vittime del plagio di questo nefasto Cammino.

    lo chiedo anche per un altro caso, di cui ho avuto notizia per telefono, in cui la persona che sta aprendo gli occhi e chiede aiuto è il marito.
    non dico la città perché potrebbe essere facilmente individuato e c'è il rischio che la vita divenga meno semplice sia per lui che per la persona a cui ha chiesto aiuto...

    RispondiElimina
  21. Accogliendo l'invito di Rita di pregare per quesa sorella e per quanti sono istruiti (se fosse vero) dal falso paolo vi che si fregia di essere catechista del CN....e risottolineando le parole di Chisolm all'inizio del thread...
    vi invio a leggere la LETTERA DI ALCUNI PARROCCHIANI molto interessante....

    da Rinascimento Sacro:

    Una sorprendente lettera di alcuni giovani della parrocchia di Rio Saliceto (RE) commenta con lucida vitalità le parole del Santo Padre sulla remissione della scomunica lefebvriana. «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. " (Mt 11,25)



    ***


    Subito dopo l’elezione del card. Ratzinger a Papa, si era avvertito malumore tra il “basso” e “l’alto” clero, un gran “mal di pancia”, con annessi e connessi. La scusa immediata consisteva nel fatto che Papa Ratzinger non era carismatico come Giovanni Paolo II oppure che era un tedesco, duro e schematico. La verità era che si temeva mettesse ordine nella Chiesa, dove, lui stesso, nella famosa via Crucis del 2005, aveva affermato che c’era sporcizia.

    (:::)

    I teologi, gli esegeti, gli esperti nelle dottrine ecclesiastiche, i liturgisti di mestiere, gli studiosi del Concilio Vaticano II si sono trovati di fronte a uno che la sapeva lunga più di loro, ma che, in più, era innamorato di Cristo e della sua Chiesa e sapeva trasmettere in maniera più autentica ed efficace il calore e la semplicità del Vangelo.

    La piazza di S. Pietro, la sala Nervi sempre più affollate, le giornate della gioventù piene della sua inaspettata paternità e di una sapienza che rendeva più giovane il cuore dei giovani facevano ricredere dai preconcetti costruiti ad arte su di lui. Per questo suo impatto simpatetico, per la stima che man mano acquistava anche da parte di tanti laici qualificati e non cattolici, molti, nel mondo cattolico, si sentivano a disagio perché, al fondo, amorevolmente sbugiardati. Così, ogni volta che si poteva trovare un appiglio, una probabile occasione di critica, non avevano remore nel contestargli parole e gesti come inopportuni o non in linea, secondo loro, con il Concilio.

    Poi è arrivato il Motu proprio “Summorum Pontificum”: un piatto inaspettatamente provvidenziale. A cominciare dai liturgisti, arroccati nelle loro posizioni progressiste, le uniche, secondo il loro sentenziare, conformi allo spirito del Concilio, fino a eminenti vescovi e cardinali, si sono elevate proteste, dissensi, perfino proibizioni a mettere in atto ciò che il Motu proprio permetteva. Permetteva, non obbligava. Il Papa “tradizionalista” permetteva; i progressisti, autodefinitisi democratici e liberali, proibivano, ostracizzavano. Il Motu proprio veniva tacciato per “Motu improprio”: una grande ilarità clericale! Persino il Battesimo di Magdi Allam da insegnanti di seminario è stato velenosamente dichiarato un atto di violenza.

    Non ci restava che togliere la scomunica ai lefebvriani! I suddetti chierici, spesso pauperisti, lassisti su questioni sessuali, democratici e aperti a tutte le religioni, non potevano accettare che il Papa tentasse un cammino di perdono e riconciliazione con una parte di cristiani certo non facili, ma convinti e fin troppo “ortodossi”. Per loro, questi cristiani di serie b sarebbero irrecuperabili, la peste della Chiesa. A tutti: ladri, assassini, bestemmiatori, pedofili, atei, pagani, conviventi, stupratori ecc… assoluto perdono anche se non pentiti. Ai lefebvriani: per sempre chiuse le porte della Chiesa.

    Loro, i chierici “d.o.c.”, sono sempre nel giusto, non sbagliano mai, non hanno bisogno di fare esperienze di misericordia, pertanto non la immaginano nemmeno per gli altri. Gli altri hanno sbagliato perché non hanno aderito supinamente alle loro sacre invenzioni, alle tiritere borsose delle loro liturgie o alle loro impostazioni pastorali dove c’è posto per tutto meno che per Cristo e il magistero papale: per questo scomunica eterna.

    E poi, insomma, dicono sempre costoro: “Dov’è la collegialità? Il Papa non è il Vescovo di Roma? Faccia il Vescovo a Roma. Se vuol parlare pubblicamente deve assoggettarsi al parere degli altri vescovi, altrimenti dove sono la democrazia e la collegialità?”

    ... andata persa la coscienza dell’appartenenza alla Chiesa Cattolica. La diocesi è la Chiesa Cattolica in un territorio. Parlare di diocesanità senza partire da questa coscienza è un ridicolo e rischioso inganno, come ci testimonia il protestantesimo.

    Noi siamo obbedienti ai vescovi perché siamo obbedienti al Papa. Ma se loro non obbediscono al Papa e non sono in comunione con lui, si scordino che noi obbediamo a loro!



    ***

    ripetiamo il finale?


    Noi siamo obbedienti ai vescovi perché siamo obbedienti al Papa. Ma se loro non obbediscono al Papa e non sono in comunione con lui, si scordino che noi obbediamo a loro!

    ^__^

    a buon intenditor.....
    ^__^

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  22. Sì, ripetiamolo.

    Soprattutto per chi fa del "gerarchismo" e del fideismo cieco una bandiera.

    "Noi siamo obbedienti ai vescovi perché siamo obbedienti al Papa. Ma se loro non obbediscono al Papa e non sono in comunione con lui, si scordino che noi obbediamo a loro!"

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  23. Credo che i tre brani(la lettera di denuncia postata nel thread; l'intervento di A.Rita e l'ultimo intervento di Caterina 63) siano pietre miliari che sicuramente Mic avrà già provveduto a inserire insieme nel sito.

    Ciò che dice A.Rita è verissimo: provato sulla mia pelle.
    Se solo qualche sacerdote che legge si immedesimasse un poco e ne parlasse al proprio vescovo... forse tanti scempi al Corpo di Cristo comincerebbero ad essere guariti o risparmiati.

    RispondiElimina
  24. Loro, i chierici “d.o.c.”, sono sempre nel giusto, non sbagliano mai, non hanno bisogno di fare esperienze di misericordia, pertanto non la immaginano nemmeno per gli altri. Gli altri hanno sbagliato perché non hanno aderito supinamente alle loro sacre invenzioni, alle tiritere borsose delle loro liturgie o alle loro impostazioni pastorali dove c’è posto per tutto meno che per Cristo e il magistero papale: per questo scomunica eterna.

    il documento postato da Caterina - guarda caso - rispecchia il nostro stesso 'sentire cum ecclesia'.

    Io lo quoterei tutto e condivido la sottolineatura finale rimarcata da Steph e da Francesco, ma sento molto anche quanto affermato sopra...

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  25. "Noi siamo obbedienti ai vescovi perché siamo obbedienti al Papa. Ma se loro non obbediscono al Papa e non sono in comunione con lui, si scordino che noi obbediamo a loro!"

    E' esattamente quanto fece rispettosamente notare al proprio Vescovo un Sacerdote, nostro caro amico, che fu diffidato dal Presule a continuare a diffondere i suoi scritti critici verso il Cammino.
    Il Vescovo gli disse: "La invito per il futuro ad essere più in comunione con il suo Vescovo."
    Lui rispose: "Sarò in comunione con il Mio Vescovo, nella misura in cui Sua Eccellenza lo sarà con il Santo Padre."

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  26. chisolm ha detto...
    Chilsom ha detto

    Can. 1153 - §1. Se uno dei coniugi compromette gravemente il bene sia spirituale sia corporale dell'altro o della prole, oppure rende altrimenti troppo dura la vita comune, dà all'altro una causa legittima per separarsi, per decreto dell'Ordinario del luogo e anche per decisione propria, se vi è pericolo nell'attesa

    Risposta

    ma di cosa parli chilsom guarda che è la donna che vuole ostacolare il bene spirituale del marito.E lei che gli ha fatto il ricatto che gli ha dato l'ultimatum
    Semmai è il marito che dovrebbe chiedere la separazione.

    Ti ricordo che la separazione è concessa anche al coniuge che viene ostacolato nella sua pratica religiosa.Hai detto bene ma i soggetti sono invertiti.E' il marito che può chiedere la separazione.Oltretutto ricattare è un peccato mortale per cui questa donna dovrebbe confessare quello che ha fatto ai danni del marito.

    RispondiElimina
  27. stefanos78

    Noi siamo obbedienti ai vescovi perché siamo obbedienti al Papa. Ma se loro non obbediscono al Papa e non sono in comunione con lui, si scordino che noi obbediamo a loro!

    rispondo

    bravo questo è sedevacantismo strisciante.Ubbidisco a chi dico io e a cosa mi piace.Bravo questi sono i frutti della tradizione viva?Complimenti sei un ottimo cattolico!!

    Se ubbidisci veramente al Papa perchè non torni nel Cammino visto che lui lo ha elogiato pubblicamente e ha riconosciuto il carisma?

    RispondiElimina

  28. COSA??????
    Ubbidire al Papa significa tornare n el Cammino, visto che lui l'ha pubblicamente elogiato?
    Allora sei un folle se pensi e affermi codeste cose!
    L'obbedienza al Papa si e4sprime a 360 gradi e non tornando o non soltanto tornando nel Cammino.

    RispondiElimina
  29. "Ti ricordo che la separazione è concessa anche al coniuge che viene ostacolato nella sua pratica religiosa.Hai detto bene ma i soggetti sono invertiti.E' il marito che può chiedere la separazione.Oltretutto ricattare è un peccato mortale per cui questa donna dovrebbe confessare quello che ha fatto ai danni del marito."

    Primo: nel caso in questione nessuno ha ostacolato l'altro: non lo ha fatto il marito, permettendo che la moglie facesse la sua scelta personale di uscire dal Cammino; non lo ha fatto la moglie, consigliando anzi al marito di continuare a frequentare affinchè non si sentisse influenzato da lei.

    Secondo: smettiamola una buona volta di dire: "può chiedere la separazione tizio, può chiederla caio..." e atteniamoci a quello che dice Gesù Cristo:

    [3]Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». [4]Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: [5]Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? [6]Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi». [7]Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?». [8]Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. [9]Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio». (Mt19,3-9)
    Hai ascoltato bene caro catechista? "Per la durezza del vostro cuore...ma da principio non fu così..." Ci risiamo da capo: siete così proccupati di imitare gli ebrei che finite per fare come i farisei: il Codice di Diritto Canonico serve per seguire meglio la legge di Dio e la Sua Volontà,(salvo i casi limite, in cui c'è il rischio della vita), e non per aggirarla e poter fare quello che ci pare! Ma evidentemente per voi neocatecumenali è puù importante salvare "la faccia" del Cammino che salvare un Sacramento indissolubile! Non sai, catechista, che San Paolo dice che il coniuge più santo dovrebbe con la Grazia di Dio sopportare l'altro per portarlo a santificazione? E che quindi San Paolo consiglia di salire sulla croce,anzichè girargli intorno?
    Non te la ricordi più la catechesi sulla "Croce Gloriosa"?

    Terzo: non mi risulta che ricattare sia un peccato mortale, perchè non mi risulta che ci sia un undicesimo comandamento che dica: "Non ricattare". In quale catechismo l'hai trovato? In quello OLANDESE? Casomai PECCATO, e grave pure, è inculcare da parte dei catechisti a quel pover'uomo che adesso la moglie è preda del demonio, che la moglie è il demonio, cosa che lo spinge a tenerla a distanza, riducendo la poveretta all'esasperazione che l'ha spinta a quell'ultimatum! Ma che gli importa ai catechisti dell'armonia fra una coppia, che il Signore ha unito? L'importante è il CAMMINO, NO?! Dovrebbero I CATECHISTI confessarsi di non cercare di salvare quel matrimonio, aiutandoli. State talmente idolatrando il Cammino, voi nc, che sareste capaci, per difenderlo, di passare con il carroarmato sopra a vostra madre! Piuttosto fatevi un esame di coscienza, se Kiko ve ne ha lasciata una.
    A. Rita

    RispondiElimina
  30. (1)Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche,(2)sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. (Timoteo 1 - Capitolo 4).

    Nella seconda lettera che abbiamo spedito io e la mia fidanzata Annarita, al Santo Padre abbiamo scritto:
    Quindi se questi personaggi non si ravvedranno, riparando con la penitenza, che loro rigettano con orrore, tutti i misfatti fatti in quarant‟anni, i loro templi “spelonca” gli rovineranno sulle teste. E quando il 24 Aprile si è presentato al PONTIFICIO ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II PER STUDI SU MATRIMONIO E FAMIGLIA - Pontificia Università Lateranense per tenere una conferenza su “ la comunità familiare al servizio dell‟evangelizzazione”, ha forse reso conto di tutte le famiglie che ha rovinato? Ma che cosa avrà da dirci un eretico di tale portata sulla famiglia? Che cosa avrà da dirci un personaggio che si è fatto una chiesa parallela, (che gli è stato permesso di creare) in opposizione a quella Cattolica sulla nuova evangelizzazione? E ci chiediamo, ma tutte le persone che sanno di questi misfatti, sia Consacrati che laici, come possono sedersi allo stesso tavolo con Kiko e ascoltare le sue menzogne? Vergogna. E che cosa ne sarà di tutte le persone che in buona fede militano dentro questo movimento, plagiate, e sottomesse all‟obbedienza più cieca dalla guida di catechisti eretici?

    Io stesso (Gianluca), discutendo con un loro super catechista (con 11 figli) della loro dottrina sull‟Eucaristia, dopo un primo momento della solita incapacità che hanno di riconoscere la verità, mi son sentito confessare: “prega per me, mi sento un fallito”. Questo per far capire che le famiglie creatisi nel Cammino Neocatecumenale (soprattutto quelle in intineranza e quelle molto numerose), giacciono in uno stato spirituale che è prigioniero della dottrina e della personalità di Kiko Arguello, e soprattutto il giorno che prenderanno coscienza della verità sul Cammino Neocatecumenale e sul loro fondatore, se volessero tornare nella vera realtà della vita si ritroverebbero con una moltitudine di figli da sfamare e da mantenere in tutto e per tutto, “cosa materialmente impossibile con uno stipendio solo” e con uno stato spirituale veramente da “falliti”; Traendo così l‟amarissima conclusione che non possono abbandonare il movimento per problemi di sopravvivenza. Quello che ci chiediamo sul problema delle famiglie intineranti è soprattutto chi faccia il discernimento per capire, innanzitutto se veramente Dio le chiama a questa missione (e con vera paternità e maternità responsabile), e poi come sia possibile fidarsi delle rassicurazioni di Kiko Arguello su tale discernimento.

    A questo particolare eretico non gli importa nulla delle famiglie, a lui importa solo di far fare tanti figli, non per uno spirito di apertura alla vita come predica, ma per crearsi il suo popolo e - non ci stancheremo mai di dirlo - gli è stato permesso. E considerando la sua particolare attitudine a mentire, quando appare in televisione e sui palchi, come ultimamente ha fatto per le giornate della famiglia, è con certezza un vano tentativo da parte sua di dimostrare che lui è Cattolico. Ci permettiamo di parlare in questo modo, non per sentito dire, ma perché siamo testimoni oculari, prima di tutto su noi stessi per aver fatto parte di questa setta, secondo perché quello che Kiko predica è già stato bollato al fuoco della Verità a partire dal Concilio di Trento sino al Concilio Vaticano I. E quando Kiko descrive, nelle sue catechesi aberranti, lo stato dell‟uomo con queste parole:

    “Non serve a nulla dire alla gente che si deve amare. Nessuno può amare l‟altro … chi può perdere la vita per il nemico … E‟ assurdo. “E chi ha colpa di questo? Nessuno. Per questo non servono i discorsi. Non serve dire sacrificatevi, vogliatevi bene, amatevi. E se qualcuno ci prova si convertirà nel più gran fariseo, perché farà tutto per la sua perfezione personale” (OR, p. 136). “Uno guarda se stesso e si rende conto di essere un comodo cui costa perfino andare in chiesa la domenica e che è triste di non essere capace di cambiare. Al massimo cercherà di fare qualcosina per guadagnarsi il cielo nell‟altra vita con qualche opera buona. Non può fare di più perché è profondamente tarato. E‟ carnale. Non può fare a meno di rubare, di litigare, d‟essere geloso, di invidiare, ecc. Non può fare altrimenti e non ne ha colpa” (OR, p. 138). 27
    “Lo Spirito che Gesù invierà non è affatto uno Spirito di buone opere e di fedeltà al Cristo morto” (Or, p.151). “L‟uomo che pecca vive nella morte. Ma non perché lui sia cattivo, perché vuol fare del male. Perché questo è religiosità naturale, che crede che la vita è una prova, che tu puoi peccare oppure no. No, no, l‟uomo pecca perché non può fare altro, perché è schiavo del peccato” (1°SCR, p. 93). “Quando un uomo è stato gestato passo a passo e gli è stato dato lo Spirito Santo… peccare…, odiare…, assassinare, è difficilissimo. Dice la teologia antica che per poter fare questo bisognava commettere prima molti peccati, perché se realmente dentro di te c‟è lo Spirito di Dio, come potrai desiderare di fare del male, peccare?… Per questo dice: che nessuno si inganni: quello che pecca è il demonio. Quindi, se qualcuno pecca è perché il demonio è in lui” (SH, p. 14).

    In realtà descrive se stesso, gettando nelle ortiche il Battesimo che lui ha ricevuto da piccolo e quello che è più grave è che, da traviato come è, gli è stato permesso di diventare anche traviatore di una moltitudine di gente, propinando a tutti che lui come grande profeta ci farà riscoprire il Sacramento del Battesimo, in obbedienza, secondo lui, al Concilio Vaticano II, e a nome del Papa, come sempre dichiara .

    Ho postato questo stralcio della seconda lettera per ribadire che Kiko Argüello è senza dubbio un servo del diavolo, che a sua volta ha formato (plagiandoli nella coscienza) altri servi del diavolo, basta sentire le affermazioni sconcertanti di questo cosiddetto catechista (il Il falso Paolo VI) per considerarlo tale, e non mi stancherò mai di dirlo questi servi del diavolo vanno in giro con tanto di benedizione da parte del Vaticano a distruggere le coscienze di tantissime persone.
    Sconcertante e preoccupante.

    Gianluca Cruccas.

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  31. "Ti ricordo che la separazione è concessa anche al coniuge che viene ostacolato nella sua pratica religiosa.Hai detto bene ma i soggetti sono invertiti.E' il marito che può chiedere la separazione.Oltretutto ricattare è un peccato mortale per cui questa donna dovrebbe confessare quello che ha fatto ai danni del marito."

    Praticamente si dà per certo che la colpa è della moglie?

    Io mi domando e dico... ma quando la finirete di mettervi in mezzo ai c***i che non sono i vostri?

    Che autorità avete? Siete in grado di conoscere come sia impostata una vita di coppia?

    Basta che ci inserite 2 catechesi e 4 demoni a caso e avete risolto la questione.

    Un uomo e una donna per stare insieme devono amarsi e vivere il loro amore senza l'interferenza di alcuno e con la massima responsabilità e senso della famiglia.

    Dal mio punto di vista ritengo l'esperienza religiosa cristiana come un buon regolatore di rapporti familiari ma se i coniugi non ci mettono del "loro" ciò non serve a nulla.

    Citai a suo tempo un esempio di un "amico" che sta in Cammino da 13 anni. Il suo matrimonio stava per finire perchè la moglie aveva deciso di lasciare la comunità. Parole del soggetto in questione: "I catechisti mi hanno ordinato di lasciare la comunità temporaneamente per salvare il mio matrimonio... sono stati loro a salvarlo"... Ancora: "Spero che mia moglie decida di lasciarmi e di farsi suora così io mi faccio prete".

    Se questo non è plagio scusatemi... preferisco vivere il mio futuro matrimonio (che avvenga il più tardi possibile e con assoluta convinzione di fare il passo) come lo vivono i miei da 40 anni (vale a dire con amore e responsabilità) senza che conoscono il colore di una chiesa.

    Padre, Figlio e Spirito Santo

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  32. L'obbedienza al Papa si e4sprime a 360 gradi e non tornando o non soltanto tornando nel Cammino.

    amche perché il Cammino non è l'unico 'luogo' della salvezza, come si spaccia, perché non è LA Chiesa; ma solo una realtà cosiddetta ecclesiale, solo perché la Chiesa ne ha approvato l'esistenza dobbiamo dire "sub condicione", peraltro non rispettata

    approvazione che come noto è passata sopra a tante storture, dobbiamo pensare per non conoscenza completa o conoscenza falsata e con l'auspicio - per chi è in buona fede - che esse vengano rimosse o sanate... e purtroppo sappiamo quanto questo auspicio sia irrealistico!

    Inltre l'approvazione del cammino non è un obbligo per nessuno ad obbedire perché il Cammino non è un dogma di fede ma può essere considerato solo come una "proposta" a cui ogni credente è libero di aderire o meno. Invece i nostri interlocutori, come paolo vi, ne fanno un ASSOLUTO oltre il quale nulla è valido e significativo, dimostrando la loro ignoranza di cos'è veramente la Chiesa

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  33. G.B.Montini in arte Paolo VI° ha detto...
    chisolm ha detto...


    Can. 1153 - §1. Se uno dei coniugi compromette gravemente il bene sia spirituale sia corporale dell'altro o della prole, oppure rende altrimenti troppo dura la vita comune, dà all'altro una causa legittima per separarsi, per decreto dell'Ordinario del luogo e anche per decisione propria, se vi è pericolo nell'attesa

    Risposta

    ma di cosa parli chilsom guarda che è la donna che vuole ostacolare il bene spirituale del marito.E lei che gli ha fatto il ricatto che gli ha dato l'ultimatum
    Semmai è il marito che dovrebbe chiedere la separazione.


    **********************************

    Stia calmo caro falso montini....^__^
    si rammenti che c'è stata una graduale evoluzione al femminile e le sue parole sono di un maschilismo odioso ed anticristiano...

    Il suo fare misogino mi rammenta che le vostre catechesi sulla donna sono alquanto PRIMITIVE e sottoscritte AL SOLA SCRIPTURA come fanno i protestanti quando sottomettono la Donnaal marito....
    ^__^

    Il Papa in Africa ha parlato ai CATECHISTI elogiandoli per il loro ruolo DI FEDELTA' ALLA TRADIZIONE in una Terra in cui tale virtù è praticamente scomparsa...eloquente che non siate stati citati neppure una volta, al contrario sono stati citati DONNE E SANTE che in quel Continente hanno dato la vita per diffondere e difendere la verità...quella Verità che portarono i primi Missionari, i "Padri Bianchi" per i quali quelli come lei non sono degni neppure di allacciargli i lacci dei sandali...^__^

    Non si permetta di porre giudizi... lei ha completamente ignorato il mio intervento iniziale nel quale Chisolm stesso faceva un richiamo dopo aver citato DI DIRITTO IL CODICE della Chiesa...
    Se la Donna è "schiava" del marito come dice san Paolo LO E' ANCHE L'UOMO nei confronti della propria Donna e lo dice sempre san Paolo...

    La smetta di rendersi ridicolo e si legga le TRE GRANDI DONNE DELLA CHIESA, DOTTORE DELLA CHIESA, le conosce?

    ^__^

    RispondiElimina
  34. Isaia 1
    1 Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. 2 Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. 3 Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende». 4 Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, si sono voltati indietro; 5 perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? La testa è tutta malata, tutto il cuore langue. 6 Dalla pianta dei piedi alla testa non c'è in esso una parte illesa, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né curate con olio. 7 Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è una desolazione come Sòdoma distrutta. 8 È rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come un casotto in un campo di cocomeri, come una città assediata. 9 Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un resto, già saremmo come Sòdoma, simili a Gomorra. 10 Udite la parola del Signore,voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! 11 «Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?» dice il Signore. «Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. 12 Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? 13 Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. 14 I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. 15 Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. 16 Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, 17 imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova».
    18 «Su, venite e discutiamo» dice il Signore. «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
    diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.
    19 Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. n20 Ma se vi ostinate e vi ribellate,
    sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato». 21 Come mai è diventata una prostituta nla città fedele? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava;ora invece è piena di assassini! 22 Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino migliore è diluito con acqua. 23 I tuoi capi sono ribellie complici di ladri; tutti sono bramosi di regali, ricercano mance, non rendono giustizia all'orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge. 24 Perciò, oracolo del Signore, Dio degli eserciti, il Potente di Israele: «Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari, mi vendicherò dei miei nemici. 25 Stenderò la mano su di te, purificherò nel crogiuolo le tue scorie, eliminerò da te tutto il piombo. 26 Renderò i tuoi giudici come una volta, i tuoi consiglieri come al principio. Dopo, sarai chiamata città della giustizia, città fedele». 27 Sion sarà riscattata con la giustizia, i suoi convertiti con la rettitudine. 28 Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori e periranno quanti hanno abbandonato il Signore. 29 Vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti, arrossirete dei giardini che vi siete scelti, 30 poiché sarete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senza acqua. 31 Il forte diverrà come stoppa, la sua opera come scintilla; bruceranno tutte e due insieme e nessuno le spegnerà.


    Ecco la dottrina diabolica di Kiko Arguello, che sta dietro le problematiche matrimoniali di questa sorella, dalle frasi di questo falso catechista cattolico (falso Paolo VI) si evince il fatto concreto che le testimonianze numerosissime pervenuteci sono autentiche, fa anche piangere le parole di questo traviatore sul peccato mortale, quando lo stesso suo satanico profeta (Kiko) irride nelle sue aberranti catechesi il concetto di peccato mortale e veniale, ponendosi inesorabilmente fuori della vera dottrina Cattolica:


    “Chi non rinunzia a suo figlio, a suo padre, a sua madre, a sua moglie, alla sua stessa vita, non può essere mio discepolo”. “Chi non odia suo padre non è degno di me”. Questa traduzione ‘odiare’ è letterale. Gesù ha parlato paradossalmente con questa espressione. Chiunque ponga qualcosa al di sopra di Gesù Cristo e della sua volontà, riconosce un idolo come massimo dio, come unica verità. E quindi porrà sempre in primo piano l’amore che ha per se stesso o per sua moglie. E se Dio dice: Vai lì, e tu dici: ma mia moglie dice di no… e siccome l’amore alla moglie è superiore, non obbedirai a Dio. Quindi Dio è tua moglie” (OR, pp. 224-225).
    “Questa parola dice: ‘SE QUALCUNO VIENE DIETRO DI ME E NON ODIA SUO PADRE, SUA MADRE, SUA MOGLIE, SUO MARITO, I SUOI FRATELLI, I SUOI FIGLI, NON PUO’ ESSERE MIO DISCEPOLO’. Con questa parola corriamo il pericolo di dire: io non la comprendo. Che Dio è questo che è buono e parla di odiare? Sapete che alcuni traduttori hanno cambiato odiare per posporre, amare di meno, ma una esegesi più approfondita ha detto che la parola è odiare, che altre traduzioni non sono esatte. Questa è la traduzione della Bibbia di Gerusalemme… Io vi invito, fratelli, perché questa Parola cada su di voi, vergine, pura, come esce dalla bocca di Dio, senza ritagliarla, senza farla passare per il tubo della nostra ragione” (1°SCR, pp. 73-74).
    “Come si deve interpretare? Bene, fratelli, così com’è. SE NON ODIA. Ma come si può, se Dio è amore? Noi lo diciamo sentimentalmente. Bene, chi ha orecchi per intendere, intenda. Non lo capisci tu?... Gesù dice che chi non odia suo padre, sua madre non può venire a me... Non lo capisci. Ed io non te lo spiego. Ma la Parola dice: ODIARE. Lo puoi capire benissimo. Ma chi non sta ascoltando Dio con cuore retto significa che Dio non glielo ha permesso o che lui non vuole perché ascolta il demonio. Dice: Vedi che qui si dicono pazzie. Puoi dirlo! Vai a denunciarci ai Vescovi; qui si dicono pazzie, qui si dice odiare, non amare. Chi lo vuole interpretare male lo faccia. Noi diciamo solo quello che dice il Vangelo. Gesù Cristo quando sta predicando arriva la madre con i fratelli… Gesù Cristo neanche scende a vederli e dice: ‘Chi è che mi sta aspettando lì sotto?’ Tua madre e tutti i tuoi fratelli! ‘Mia madre? Io nemmeno la conosco. Ecco mia madre (rivolgendosi a coloro che ascoltavano). Miei fratelli, ecco i miei fratelli’. Supponete che la madre stia ascoltando, che dolore! Direbbe una signora tutta sentimentale, ha sconfessato la Vergine Maria! Che figlio snaturato!
    “Ma questo dice il Vangelo o no? E i parenti pensavano che era fuori di senno, pazzo; un tipo che abbandona la madre vedova, poveraccia, un fannullone che abbandona la madre!” (2°SCR, p. 78).
    “Nemici dell’uomo saranno quelli che stanno nella famiglia, dice Dio e questa Parola si deve adempiere. Ditemi un po’, Gesù Cristo in quel momento ha odiato sì o no sua madre? Lo volevano allontanare dalla missione del suo Padre. E… che ha detto a Pietro? Pietro che era il suo migliore amico? ‘Vattene Satana’, lo ha insultato.
    “Ritorniamo alla parola odiare. Dico che questo è autentico. Noi abbiamo visto che tanta gente non ha continuato nel cammino perché non ha odiato la moglie. Bisogna imparare a odiare quando gli altri sono un ostacolo, sono la nostra rovina. Ma questo non lo dice Gesù Cristo, lo dice già l’Antico Testamento, il Deuteronomio, cose tremende. La Parola dice: Sì, tua moglie ti vuole insegnare gli idoli, la ucciderai. Anche oggi se una famiglia ha un figlio che si sposa con un pagano dice che per te sarà come un gentile, un pubblicano. E tu non parlerai mai con lui. Per te sarà come una persona morta” (2°SCR, p. 79).

    Ricordo a questo catechista traviatore e a kiko Arguello con tutta la sua traviata cerchia, compresi i consacrati che fanno il cammino, e che accettano questo indottrinamento.
    E terribile finire nelle mani del Dio vivente.

    Gianluca Cruccas

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  35. Scusate, ma...che è qui? In che secolo siamo? Gente che si sfida a colpi di Diritto Canonico, anatemi incrociati, un Papa al quale si fa dire tutto e il contrario di tutto, addirittura un pazzo (chè tale sembra)che a suon di versetti dell'Antico Testamento invita a "odiare" il coniuge se.....
    Si dà del demonio a Kiko, si dà del posseduto da un demone a un vescovo col quale non si è d'accordo, si giustifica tutto e il contrario di tutto, con tanto di corredo di letteratura giuridica ecclesiastica. Si entra nel vissuto matrimoniale della gente con la delicatezza di un maglio, dando pure consigli "fà cosi'...fà colà...". Ma di che parlate? E soprattutto, PERCHE' parlate con parole di odio, di condanna, di divisione, di mancanza d'amore? Gesù è salito sulla Croce pregando e non maledicendo Roma, il sinedrio, i farisei e tutti coloro che lo avevano condotto lì. Nè ha lasciato disposizioni perchè la sua morte venisse vendicata. HA PREGATO!!! Il livore e le frustrazioni che traspaiono chiaramente nei post di molti, si sanano solo con la preghiera. Non vi piace il CN? E non entrateci! E se anche il Papa lo statutizza, e voi non siete d'accordo (anche se non capisco in cosa questo destabilizzi la vostra fede, giacchè suppongo che vi riteniate persone di fede), perchè mettere in dubbio la parola del papa o, più subdolamente, la buona fede di chi lo coopera nei suoi interventi magistrali? E' questo quello che fa un buon cristiano? State tagliando il ramo sul quale siete seduti voi stessi. O non avete bisogno del papa? O magari quel papa lì va bene, quell'altro no? Ma chi ha il dono dell'infallibilità? Solo il papa, e solo in certe particolari occasioni. Figurarsi voi o io. Sono stata sposata, madre, poi vedova, tutto in parrocchia e poi nel CN, e ora spendo la mia vita a pregare per il mondo qui nel mio convento nel quale, grazie al discernimento NON SOLO dei catechisti, ma di vescovi e sacerdoti e consorelle, CN e no, sono riuscita a entrare. Il CN è stato per me solo un mezzo datomi dalla Chiesa (il mio Vescovo e il mio Parroco!). Posso usare il computer del convento una volta alla settimana, ma la brutta sorpresa di scoprire persone che si dicono nella Chiesa e usano queste parole e votano la loro missione ad dextruendum, con neanche una parola una, che sia d'amore o di comprensione verso l'altro, il diverso, me ne ha fatto passare la voglia. Pensavo che gli orrori dell'Inquisizione fossero un orribile sbaglio del passato, del quale molti pontefici hanno chiesto scusa. Trovo invece qui, frotte di redivivi Torquemada, che dividono il mondo in CN e no, San Pio X e no, e via discriminando. Suppongo siate in comunione con la Chiesa per la Recita delle Ore. Bene, perchè oltre che alla Mensa Eucaristica, è lì, e solo lì, che ci ritroviamo tutti, col nostro fardello di nefandezze, impossibili da nascondere, a chiedere perdono a Dio del peccato più grande che l'uomo continua a commettere: il peccato d'orgoglio. Preghiamo dunque insieme invocando la misericordia del Signore su tutti noi. Lui solo è Padre, Lui solo è giudice, Lui solo è vita nel matrimonio e in ogni altra vocazione.
    Ho veramente perso molta speranza nell'uomo leggendovi, e perso anche molta pazienza. Di questo chiedo perdono e sarà mia cura renderne conto al mio confessore e attraverso lui, a Dio. Il Signore benedica il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, le anime consacrate, tutti voi, i laici, il Cammino Neocatecumenale e tutte le altre splendide realtà scaturite dalla fonte conciliare e che scorrono nel letto della Chiesa Universale.

    (Siete ovviamente liberi di scrivere quello che volete ma non risponderò. Nè a obiezioni nel merito nè a spaccamenti in quattro delle parole e della loro interpretazione. Volevo solo dare una testimonianza. Se questo mi fa acquistare un posto sul vostro rogo telematico, bè me ne farò una ragione, e non per questo mi dimenticherò di pregare per voi e per l'unità della Chiesa).
    Pax vobiscum.

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  36. Mi è stato segnalato questo blog, non tanto perchè sono cristiano e frequento la mia parrocchia, quanto perchè mi sono occupato in passato degli abusi riscontrabili in rete. Sull'acredine nei confronti del CN (suppongo Cammino Neocatecumenale, realtà da anni presente proficuamente anche nella mia parrocchia), sull'aria carbonaro crociatesca che qui si respira, sui rilievi dottrinali elevati persino al papa perchè "male informato", sulle mille circonvoluzioni semantiche applicate al microscopio alle parole del sig. Kiko Arguello, più volte definito demonio, bè di questo risponderanno le vostre coscienze davanti al Giudice Supremo. Mi limito però a segnalare i toni un pò troppo accesi di qualche "adepto" del blog (e uso la parola adepto, proprio perchè nella cieca ossessione di distruggere con le proprie forze il supposto nemico, si entra paradossalmente nell'ottica della setta, elitaria e destinata a un compito superiore. Più della gerarchia ecclesiastica.)
    STATE COMUNQUE ATTENTI A USARE TONI DA CROCIATA, DI DEMONIZZAZIONE DELL'ALTRO, DI FONDAMENTALISMO CHE NON DISDEGNA L'ELIMINAZIONE ANCHE FISICA DELL'AVVERSARIO. CIO', SU MENTI INSTABILI, PUO' PROVOCARE LATENTI IMPERSONIFICAZIONI E AZIONI VIOLENTE DI RISPOSTA. QUESTA E' COMUNQUE ISTIGAZIONE A DELINQUERE. FORSE NON VE NE RENDETE CONTO MA STATE MANIPOLANDO UNA MATERIA SENSIBILISSIMA: LA COSCIENZA, NON SEMPRE STABILE E DISCERNENTE, DI PERSONE CHE NON CONOSCETE. NON SONO, RIPETO, UN ESPONENTE DELLE FORZE DELL'ORDINE, MA MI PREMURERO' IO STESSO DI FAR INSERIRE IL VOSTRO BLOG TRA I SITI MONITORATI, ALLA STESSA STREGUA DI QUELLI MUSULMANI CHE INCITANO ALLA GUERRA SANTA CONTRO IL DEMONIO-OCCIDENTE.
    Mi meraviglio che, come farebbe un vero cristiano, in tutta coscienza, invece di pregare per la conversione di chi si ritiene in errore, voi scendiate in campo con acredine e violente invettive, sostituendovi al discernimento pastorale e a quello divino, se questi non collimano coi vostri.
    Da cristiano comune, mi appare chiaro, tra voi e i movimenti (il CN, se preferite), per chi è obbligatorio pregare.
    Potete anche non ammettere questo mio intervento alla pubblica visione: questo è consono alla natura opinionistica dei blog autogestiti in rete. Ma il mio consiglio ve l'ho dato, e se moderaste alcuni dei vostri collaboratori non sarebbe un male per nessuno. Poi vediamo, anche se non è così importante, se il coraggio della pubblicazione ce l'avete o no.
    saluti.

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  37. "Suor Pia" o chi per lei...
    è sicura di avere la capacità di percezione esatta della realtà che sta esaminando?

    Pax tecum

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  38. la stessa cosa detta a Suor Pia vale anche per Battista di Maurizio... ma di che demonizzazione, di che crociata parla?

    Non gli sembra di usare, proprio lui, termini troppo apocalittici e fuori luogo con la realtà che rappresentiamo, propri solo di chi è fanaticamente e quindi acriticamente legato alla realtà che tenta di difendere?

    RispondiElimina
  39. MA MI PREMURERO' IO STESSO DI FAR INSERIRE IL VOSTRO BLOG TRA I SITI MONITORATI, ALLA STESSA STREGUA DI QUELLI MUSULMANI CHE INCITANO ALLA GUERRA SANTA CONTRO IL DEMONIO-OCCIDENTE.

    grazie!
    forse anche la Polizia Postale, nella quale ho molti amici, potrà imparare qualcosa....

    è sicuro di non avere le traveggole?

    RispondiElimina
  40. MA MI PREMURERO' IO STESSO DI FAR INSERIRE IL VOSTRO BLOG TRA I SITI MONITORATI, ALLA STESSA STREGUA DI QUELLI MUSULMANI CHE INCITANO ALLA GUERRA SANTA CONTRO IL DEMONIO-OCCIDENTE.


    Chi scrive questo conosce poco il cammino, e conosce ancora meno i princìpi dei suoi fondatori, che preferiscono agire nell'ombra.

    Noi saremmo molto contenti che questo blog fosse monitorato dalle forze dell'ordine, e che qualche magistrato si chiedesse come mai i soldi raccolti nel cammino non vengono rendicontati, se vengono donati liberamente o meno. Dare via i propri beni, macchine, gioielli, oppure un mese di stipendio, dopo un paio di mesi di riunioni serali con i catechisti, potrebbe far pensare alla manipolazione mentale, in stile Vanna Marchi....
    Se poi tutto questo finisse in mano a qualche giornalista laico, sai che bello scandalo!


    A Suor Pia dico: ma lo sai che per un matrimonio 'ricostruito' ce ne sono 4 distrutti?
    ma conosci le sofferenze di chi subisce gli scrutinii?
    Queste sono le vere torture, le cacce alle streghe dei giorni nostri!

    Ti sei chiesta come mai un movimento che ritiene di essere 'linfa della chiesa' produce un numero enorme di fuoriusciti che diventano nemici della chiesa?
    E te la prendi con noi che abbiamo avuto la grazia di restare nella chiesa, e che soffriamo per i danni che il cammino ha fatto alle persone che in buona fede lo hanno seguito?

    Leggi le testimonianze degli ex che sono sul sito,
    confronta gli insegnamenti nc con gli insegnamenti della Chiesa, anche di questo nostro papa, sopratutto sull'Eucarestia, e poi piano piano, con l'aiuto di Dio e soprattutto con l'affidamento a Maria, si solleverà anche per te il velo che impedisce di cogliere la verità nascosta dalle belle parole dei catechisti.

    RispondiElimina
  41. “"Suor Pia" o chi per lei...
    è sicura di avere la capacità di percezione esatta della realtà che sta esaminando?”

    a Mic:
    scrivo a te, Mic, anziché alla “Suor Pia”, poiché ha detto che qualunque cosa le si dica non risponderà, e poiché non amo parlare col muro mi rivolgerò a chi è disposto a guardare (virtualmente) negli occhi i fratelli con cui discorre…
    Suor Pia avrà certo pensato di avere un’esatta percezione della realtà che stava esaminando, ma addentrarsi in dissertazioni e testimonianze del genere, non immediatamente comprensibili neanche a chi lo fa tutti i giorni, facendolo una volta a settimana e pretendendo di capirci alcunchè, mi pare proprio rientri in quel grosso peccato di orgoglio che la Sorella paventava tanto alla fine del suo post e che attribuiva palesemente a tutti noi…
    Ciò è ampiamente dimostrato delle prime righe che ha postato:
    “addirittura un pazzo (chè tale sembra) che a suon di versetti dell'Antico Testamento invita a "odiare" il coniuge se.....”
    “Si dà del demonio a Kiko”
    La povera suora che si è scandalizzata perché qui si attacca Kiko Arguello ed il beneamato Cammino Neocatecumenale in cui pare sia passata – e da quando la Chiesa è “Chiesa” attaccare e smascherare un eretico è opera di verità, di carità cristiana autentica, opera meritoria e santa – non si è neanche accorta che “il pazzo”che a suon di versetti dell’Antico Testamento incita ad odiare il coniuge se… è proprio Kiko Arguello! Quello che veniva riportato era un passo della sua terribile catechesi sul distacco affettivo, che Kiko propina ai poveri nc che giungono all’infausto Secondo Passaggio, momento in cui la libertà mentale e le facoltà intellettive del catecumeno vengono definitivamente salutate…E come altro si può chiamare uno che, dopo essersi sperticato in grandi predicazioni sul Discorso della Montagna dove si dice in tutte le salse di “amare il nemico”, se ne esce con la frase: “Bisogna imparare ad odiare quando gli altri sono un ostacolo, sono la nostra rovina”? COME LO SI PUO’ CHIAMARE SE NON DEMONIO? Chi è la fonte dell’odio? Chi è che odia ed incita gli altri ad odiarsi se non un servo del diavolo? Quindi, di fronte ad una predicazione del genere, E’ O NON E’ NECESSARIO analizzare le parole, interpretandole e , se occorre, anche “spaccandole in quattro”?
    Non ha neanche capito, la sorella, che chi sfidava a colpi di Diritto Canonico, chi giustificava tutto e il contrario di tutto e chi entrava nel vissuto matrimoniale altrui con la delicatezza di un maglio, è uno stagionato catechista del Cammino, quel Cammino da lei difeso e di cui credo non abbia capito assolutamente nulla, come non ha capito nulla di questo glog e dell’attività a servizio della verità (anche e soprattutto quando è scomoda da dire) che questo blog si prefigge.
    Infatti non ha nemmeno capito che non si può dire, a gente che è uscita distrutta dall’esperienza neocatecumenale: “se non vi piace, non entrateci” e non ha inoltre neanche capito PERCHE’ la statutizzazione del Cn da parte del Papa possa attentare alla fede di chi dal Cn è stato fatto a pezzi, con profonde conseguenze che, come ha ben detto, solo la preghiera potrà sanare…
    Se la sorella, negli imperscrutabili disegni di Misericordia del Signore Iddio, è potuta passare indenne attraverso il Cn, come un bambino a cui viene salvata la vita ma non lo saprà mai, ringrazi Dio giorno e notte per tutti i suoi giorni, perché invece c’è gente che vede il proprio matrimonio distrutto per ordine dei catechisti, altri a cui è stato impedito di vivere la propria vocazione, altri (come molti figli di catechisti ed itineranti) che vivono prigionieri di una vita che non vorrebbero, ed altri che condotti alla disperazione dall’insensibilità dei catechisti si sono suicidati. Noi denunciamo tutto questo, perché è storia vissuta ed è giusto che si sappia, che la Chiesa sappia, ed è ovvio che non sempre si possa trattare tragedie di tale portata con soavità di toni ed i sorrisini in volto…
    Ha detto inoltre che non ha letto una sola parola di amore e comprensione ed anche in questo non è stata molto attenta…
    Questa sorella, che già perde la speranza e la pazienza solo a sentir parlare “fuori dai denti”, ma che però pretende che gli altri salgano come Cristo sulla Croce col sorriso sulle labbra e con “graziosità di modi”, se non comprende lo spirito di quest’opera, se le toglie la pace, lasci stare il computer ed usi il suo consacrato tempo a pregare affinché chi, come noi, si sente spinto dal Signore a denunciare il male che affligge la Sua Santa Chiesa, non per criticare Papi e Vescovi, ma per amore agli stessi, possa farlo - sì - con la Grazia di Dio, con la Carità e l’equilibrio necessari all’opera, ma non a discapito della forza, della franchezza e del coraggio necessari per essere, sull’esempio del nostro amatissimo Santo Padre… “cooperatori della Verità”.
    A te, Mic, un grazie, per l’impegno di portare avanti questa opera, ed un abbraccio ;-)
    A. Rita

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  42. “Mi è stato segnalato questo blog, non tanto perchè sono cristiano e frequento la mia parrocchia, quanto perchè mi sono occupato in passato degli abusi riscontrabili in rete. Sull'acredine nei confronti del CN (suppongo Cammino Neocatecumenale, realtà da anni presente proficuamente anche nella mia parrocchia)”

    egregio signor battista di maurizio,
    che ti definisci “un cristiano” (…chissà perché non “un cattolico”?) a cui hanno CASUALMENTE segnalato questo blog, in cui intervieni DISINTERESSATAMENTE per puro amore della “pace nel web”…e che SUPPONI che “CN” significhi Cammino Neocatecumenale…quanto deve durare questa messa in scena?
    E’ tipico di voi neocatecumenali, specialmente VOI catechisti fingere.. fingere di scandalizzarvi di eventuali pensieri critici verso la Chiesa (cosa che avete fatto VOI ininterrottamente per quarant’anni), fingere che le catechesi del vostro Kapo siano cattoliche, fingere…
    Non temere, finto parrocchiano qualunque, delle nostre coscienze risponderemo noi davanti a Dio, come indubbiamente voi risponderete delle VOSTRE opere.
    Per quanto riguarda il tono da “adepto di setta” ed il compito “elitario e superiore alla gerarchia” ti consiglio caldamente, come dice spesso Mic, un buon testo di psicologia sulle proiezioni mentali, perché dicendo ciò hai fatto la radiografia al Cammino…
    E come tutti i catechisti neocatecumenali che urlano sempre e comunque, (dovendo convincere il prossimo di ciò di cui forse non sono convinti neanche loro) sei pregato di scrivere con le minuscole, perché il maiuscolo equivale a gridare e se volevamo sentire (o leggere) i vostri “strillacci” saremmo restati in Cammino…
    Siete incorreggibili: sono stati riportati interi brani catechetici del vostro Kapo eretico ma, poiché non siete affatto capaci di discutere le inoppugnabili denuncie di eresia, perché non esiste argomento per negarle, non vi viene di meglio da fare che “fare la voce grossa”, minacciando provvedimenti, facendo quel terrorismo psicologico di cui ovviamente accusate gli altri…
    Ma come caspita ti permetti di accusare la gente di “non disdegnare l’eliminazione fisica dell’avversario”?! Kiko non è un nostro avversario, ma casomai di Dio, visto che fa scempio del Vangelo, della dottrina cattolica, del Magistero di duemila anni e della vera immagine di Gesù Cristo nostro Signore. Non temere per il tuo Kapo: è troppo protetto (non intendo dal Cielo) perché possa mai correre pericoli; semmai è in pericolo chi parla contro di lui…
    “CIO', SU MENTI INSTABILI, PUO' PROVOCARE LATENTI IMPERSONIFICAZIONI E AZIONI VIOLENTE DI RISPOSTA. QUESTA E' COMUNQUE ISTIGAZIONE A DELINQUERE. FORSE NON VE NE RENDETE CONTO MA STATE MANIPOLANDO UNA MATERIA SENSIBILISSIMA: LA COSCIENZA, NON SEMPRE STABILE E DISCERNENTE, DI PERSONE CHE NON CONOSCETE.”
    Questa tua dettagliata frase applicala, parola per parola, all’azione che produce nelle persone la predicazione di Kiko Arguello e la prassi con cui lo stesso porta avanti la struttura del Cammino, ed avrai il centro del problema e la misura del dramma di centinaia di migliaia di persone schiave di lui.
    A te non importa nulla della salute mentale dei frequentatori del Web, a te preme solo che la verità non si sappia, ma la conoscenza della verità, soprattutto da parte della Gerarchia, è l’unica cosa che ci interessi, e non certo di armarci o armare nessuno in chissà qual maniera…
    Comunque fratello – semplice parrocchiano o neocatecumenale che tu sia, sempre fratello sei – se invece di pregare per i movimenti vorrai pregare per noi e per la nostra (sempre dovuta e continua) conversione, grazie infinite.
    A. Rita

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