martedì 10 luglio 2007

Il 29 Giugno è stato il giorno della Fede, e non di Kiko!

Ringrazio francesco.

Il documento della Dottrina Della Fede finalmente ribadisce, speriamo una volta per sempre, l'unicità della Chiesa e della Dottrina IMMUTABILE da lei professata!

Era il 29 giugno il giorno della firma del Documento! Invece della firma di un altro...

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
RISPOSTE A QUESITI RIGUARDANTI ALCUNI ASPETTI
CIRCA LA DOTTRINA SULLA CHIESA


Introduzione
Il Concilio Vaticano II, con la Costituzione dogmatica Lumen gentium e con i Decreti sull'Ecumenismo (Unitatis redintegratio) e sulle Chiese orientali (Orientalium Ecclesiarum), ha contribuito in modo determinante ad una comprensione più profonda dell'ecclesiologia cattolica. Al riguardo anche i Sommi Pontefici hanno voluto offrire approfondimenti e orientamenti per la prassi: Paolo VI nella Lettera Enciclica Ecclesiam suam (1964) e Giovanni Paolo II nella Lettera Enciclica Ut unum sint (1995).
Il conseguente impegno dei teologi, volto ad illustrare sempre meglio i diversi aspetti dell'ecclesiologia, ha dato luogo al fiorire di un'ampia letteratura in proposito. La tematica si è infatti rivelata di grande fecondità, ma talvolta ha anche avuto bisogno di puntualizzazioni e di richiami, come la Dichiarazione Mysterium Ecclesiae (1973), la Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica Communionis notio (1992) e la Dichiarazione Dominus Iesus (2000), tutte pubblicate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.
La vastità dell'argomento e la novità di molti temi continuano a provocare la riflessione teologica, offrendo sempre nuovi contributi non sempre immuni da interpretazioni errate che suscitano perplessità e dubbi, alcuni dei quali sono stati sottoposti all'attenzione della Congregazione per la Dottrina della Fede. Essa, presupponendo l'insegnamento globale della dottrina cattolica sulla Chiesa, intende rispondervi precisando il significato autentico di talune espressioni ecclesiologiche magisteriali, che nel dibattito teologico rischiano di essere fraintese.
RISPOSTE AI QUESITI
Primo quesito: Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha forse cambiato la precedente dottrina sulla Chiesa ?
Risposta: Il Concilio Ecumenico Vaticano II né ha voluto cambiare né di fatto ha cambiato tale dottrina, ma ha voluto solo svilupparla, approfondirla ed esporla più ampiamente.
Proprio questo affermò con estrema chiarezza Giovanni XXIII all’inizio del Concilio1. Paolo VI lo ribadì2 e così si espresse nell’atto di promulgazione della Costituzione Lumen gentium: "E migliore commento sembra non potersi fare che dicendo che questa promulgazione nulla veramente cambia della dottrina tradizionale. Ciò che Cristo volle, vogliamo noi pure. Ciò che era, resta. Ciò che la Chiesa per secoli insegnò, noi insegniamo parimenti. Soltanto ciò che era semplicemente vissuto, ora è espresso; ciò che era incerto, è chiarito; ciò che era meditato, discusso, e in parte controverso, ora giunge a serena formulazione"3. I Vescovi ripetutamente manifestarono e vollero attuare questa intenzione4.
Secondo quesito: Come deve essere intesa l’affermazione secondo cui la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica ?
Risposta: Cristo "ha costituito sulla terra" un’unica Chiesa e l’ha istituita come "comunità visibile e spirituale"5, che fin dalla sua origine e nel corso della storia sempre esiste ed esisterà, e nella quale soltanto sono rimasti e rimarranno tutti gli elementi da Cristo stesso istituiti6. "Questa è l’unica Chiesa di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica […]. Questa Chiesa, in questo mondo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui"7.
Nella Costituzione dogmatica Lumen gentium 8 la sussistenza è questa perenne continuità storica e la permanenza di tutti gli elementi istituiti da Cristo nella Chiesa cattolica8, nella quale concretamente si trova la Chiesa di Cristo su questa terra.
Secondo la dottrina cattolica, mentre si può rettamente affermare che la Chiesa di Cristo è presente e operante nelle Chiese e nelle Comunità ecclesiali non ancora in piena comunione con la Chiesa cattolica grazie agli elementi di santificazione e di verità che sono presenti in esse9, la parola "sussiste", invece, può essere attribuita esclusivamente alla sola Chiesa cattolica, poiché si riferisce appunto alla nota dell’unità professata nei simboli della fede (Credo…la Chiesa "una"); e questa Chiesa "una" sussiste nella Chiesa cattolica10.
Terzo quesito: Perché viene adoperata l’espressione "sussiste nella" e non semplicemente la forma verbale "è" ?
Risposta: L’uso di questa espressione, che indica la piena identità della Chiesa di Cristo con la Chiesa cattolica, non cambia la dottrina sulla Chiesa; trova, tuttavia, la sua vera motivazione nel fatto che esprime più chiaramente come al di fuori della sua compagine si trovino "numerosi elementi di santificazione e di verità", "che in quanto doni propri della Chiesa di Cristo spingono all’unità cattolica"11.
"Perciò le stesse Chiese e Comunità separate, quantunque crediamo che hanno delle carenze, nel mistero della salvezza non sono affatto spoglie di significato e di peso. Infatti lo Spirito di Cristo non ricusa di servirsi di esse come di strumenti di salvezza, il cui valore deriva dalla stessa pienezza della grazia e della verità, che è stata affidata alla Chiesa cattolica"12.
Quarto quesito: Perché il Concilio Ecumenico Vaticano II attribuisce il nome di "Chiese" alle Chiese orientali separate dalla piena comunione con la Chiesa cattolica ?
Risposta: Il Concilio ha voluto accettare l’uso tradizionale del nome. "Siccome poi quelle Chiese, quantunque separate, hanno veri sacramenti e soprattutto, in forza della successione apostolica, il Sacerdozio e l’Eucaristia, per mezzo dei quali restano ancora uniti con noi da strettissimi vincoli"13, meritano il titolo di "Chiese particolari o locali"14, e sono chiamate Chiese sorelle delle Chiese particolari cattoliche15.
"Perciò per la celebrazione dell’Eucaristia del Signore in queste singole Chiese, la Chiesa di Dio è edificata e cresce"16. Siccome, però, la comunione con la Chiesa cattolica, il cui Capo visibile è il Vescovo di Roma e Successore di Pietro, non è un qualche complemento esterno alla Chiesa particolare, ma uno dei suoi principi costitutivi interni, la condizione di Chiesa particolare, di cui godono quelle venerabili Comunità cristiane, risente tuttavia di una carenza17.
D’altra parte l’universalità propria della Chiesa, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui, a causa della divisione dei cristiani, trova un ostacolo per la sua piena realizzazione nella storia18.
Quinto quesito: Perché i testi del Concilio e del Magistero successivo non attribuiscono il titolo di "Chiesa" alle Comunità cristiane nate dalla Riforma del 16° secolo ?
Risposta: Perché, secondo la dottrina cattolica, queste Comunità non hanno la successione apostolica nel sacramento dell’Ordine, e perciò sono prive di un elemento costitutivo essenziale dell’essere Chiesa. Le suddette Comunità ecclesiali, che, specialmente a causa della mancanza del sacerdozio ministeriale, non hanno conservato la genuina e integra sostanza del Mistero eucaristico19, non possono, secondo la dottrina cattolica, essere chiamate "Chiese" in senso proprio20.
Il Sommo Pontefice Benedetto XVI, nell’Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha approvato e confermato queste Risposte, decise nella sessione ordinaria di questa Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.
Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 29 giugno 2007, nella solennità dei Ss. Pietro e Paolo, Apostoli.
William Cardinale Levada Prefetto

1 GIOVANNI XXIII, Allocuzione dell’11 ottobre 1962: "…il Concilio…vuole trasmettere pura e integra la dottrina cattolica, senza attenuazioni o travisamenti…Ma nelle circostanze attuali il nostro dovere è che la dottrina cristiana nella sua interezza sia accolta da tutti con rinnovata, serena e tranquilla adesione…E’ necessario che lo spirito cristiano, cattolico e apostolico del mondo intero compia un balzo in avanti, che la medesima dottrina sia conosciuta in modo più ampio e approfondito…Bisogna che questa dottrina certa e immutabile, alla quale è dovuto ossequio fedele, sia esplorata ed esposta nella maniera che l’epoca nostra richiede. Altra è la sostanza del depositum fidei, o le verità che sono contenute nella nostra veneranda dottrina, ed altro è il modo in cui vengono enunciate, sempre tuttavia con lo stesso senso e significato" : AAS 54 [1962] 791; 792.
2 Cf. PAOLO VI, Allocuzione del 29 settembre 1963: AAS 55 [1963] 847-852.
3 PAOLO VI, Allocuzione del 21 novembre 1964: AAS 56 [1964] 1009-1010 (trad. it. in: L’Osservatore Romano, 22 novembre 1964, 3).
4 Il Concilio ha voluto esprimere l’identità della Chiesa di Cristo con la Chiesa Cattolica. Ciò si trova nelle discussioni sul Decreto Unitatis redintegratio. Lo Schema del Decreto fu proposto in Aula il 23. 9. 1964 con una Relatio (Act Syn III/II 296-344). Ai modi inviati dai vescovi nei mesi seguenti il Segretariato per l’Unità dei Cristiani risponde il 10.11.1964 (Act Syn III/VII 11-49). Da questa Expensio modorum si riportano quattro testi concernenti la prima risposta.
A) [In Nr. 1 (Prooemium) Schema Decreti: Act Syn III/II 296, 3-6]
"Pag. 5, lin. 3-6: Videtur etiam Ecclesiam catholicam inter illas Communiones comprehendi, quod falsum esset.
R(espondetur): Hic tantum factum, prout ab omnibus conspicitur, describendum est. Postea clare affirmatur solam Ecclesiam catholicam esse veram Ecclesiam Christi" (Act Syn III/VII 12).
B) [In Caput I in genere: Act Syn III/II 297-301]
"4 - Expressius dicatur unam solam esse veram Ecclesiam Christi; hanc esse Catholicam Apostolicam Romanam; omnes debere inquirere, ut eam cognoscant et ingrediantur ad salutem obtinendam...
R(espondetur): In toto textu sufficienter effertur, quod postulatur. Ex altera parte non est tacendum etiam in aliis communitatibus christianis inveniri veritates revelatas et elementa ecclesialia"( Act Syn III/VII 15). Cf. anche ibidem punto 5.
C) [In Caput I in genere: Act Syn III/II 296s]
"5 - Clarius dicendum esset veram Ecclesiam esse solam Ecclesiam catholicam romanam...
R(espondetur): Textus supponit doctrinam in constitutione ‘De Ecclesia’ expositam, ut pag. 5, lin. 24-25 affirmatur" (Act Syn III/VII 15). Quindi la commissione che doveva valutare gli emendamenti al Decreto Unitatis redintegratio esprime con chiarezza l’identità della Chiesa di Cristo e della Chiesa cattolica e la sua unicità, e vede questa dottrina fondata nella Costituzione dogmatica Lumen gentium.
D) [In Nr. 2 Schema Decreti: Act Syn III/II 297s]
"Pag. 6, lin. 1- 24: Clarius exprimatur unicitas Ecclesiae. Non sufficit inculcare, ut in textu fit, unitatem Ecclesiae.
R(espondetur): a) Ex toto textu clare apparet identificatio Ecclesiae Christi cum Ecclesia catholica, quamvis, ut oportet, efferantur elementa ecclesialia aliarum communitatum".
"Pag. 7, lin. 5: Ecclesia a successoribus Apostolorum cum Petri successore capite gubernata (cf. novum textum ad pag. 6, lin.33-34) explicite dicitur ‘unicus Dei grex’ et lin. 13 ‘una et unica Dei Ecclesia’ " (Act Syn III/VII).
Le due espressioni citate sono quelle di Unitatis redintegratio 2.5 e 3.1.
5 Cf. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. dogm. Lumen gentium, 8.1.
6 Cf. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 3.2; 3.4; 3.5; 4.6.
7 CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. dogm. Lumen gentium, 8.2.
8 Cf. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dich. Mysterium Ecclesiae, 1.1: AAS 65 [1973] 397; Dich. Dominus Iesus, 16.3: AAS 92 [2000-II] 757-758; Notificazione sul libro di P. Leonardo Boff, OFM, "Chiesa: carisma e potere": AAS 77 [1985] 758-759.
9 Cf. GIOVANNI PAOLO II, Lett. Enc. Ut unum sint, 11.3: AAS 87 [1995-II] 928.
10 Cf. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. dogm. Lumen gentium, 8.2.
11 CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. dogm. Lumen gentium, 8.2.
12 CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 3.4.
13 CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 15.3; cf. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, 17.2: AAS, 85 [1993-II] 848.
14 CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 14.1.
15 Cf. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 14.1; GIOVANNI PAOLO II, Lett. Enc. Ut unum sint, 56 s : AAS 87 [1995-II] 954 s.
16 CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 15.1.
17 Cf. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, 17.3: AAS 85 [1993-II] 849.
18 Cf. ibid.
19 Cf. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decr. Unitatis redintegratio, 22.3.
20 Cf. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dich. Dominus Iesus, 17.2: AAS 92 [2000-II] 758.

178 commenti:

  1. I punti principali della dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede mi sembrano i seguenti:

    1. Il Concilio Vaticano II non ha segnato alcuna rottura nè con il passato della Chiesa nè con la sua dottrina tradizionale

    2. La Chiesa di Cristo sulla terra è quella di Roma, una, santa, cattolica, apostolica

    3. La piena realizzazione dell'unità e dell'universalità della Chiesa è tuttavia ostacolata dalla divisione dei cristiani

    4. Le chiese protestanti, mancando della successione apostolica sacramentale e dunque del sacerdozio ministeriale, non hanno conservato la sostanza del Mistero eucaristico e dunque non sono chiesa secondo la fede cattolica.

    Queste precisazioni dogmatiche, rese pubbliche previa approvazione del Santo Padre, non sono di poco conto rispetto alle tematiche che affrontiamo sul blog.

    Riguardo al primo punto, viene rigettata qualsiasi interpretazione del Vaticano II come rottura e spartiacque con il passato, inclusa la versione neocatecumenale.
    Il Concilio non è più un alibi per giustificare posizioni divergenti o di contestazione rispetto alla dottrina della Chiesa.

    2. Il secondo punto sgombra il campo da ogni illusoria pretesa di costituire chiese parallele o alternative a quella di Roma, incluse le farneticazioni separatiste dei neocatecumenali.
    L'unica Chiesa di Cristo sulla terra è quella retta dal Sommo Pontefice.

    3. Il terzo punto denuncia chiaramente che se non si è compiuta la missione di unificazione universale dei cristiani ciò è stato causato dalle divisioni in seno alla fede.
    Dunque, tutti quanti predicano separatismi e particulari rispetto alla Chiesa romana sono responsabili del mancato compimento della unificazione dei cristiani.
    Anche qui resta colpita l'eresia neocatecumenale, predicatrice di elitarismo e separazione tra i fedeli.

    4. Le chiese protestanti, man cando del sacerdozio ministeriale e dunque della conservazione e custodia del mistero eucaristico, non possono essere definite chiesa nel senso cristiano e cattolico.
    Rimangono evidentemente rigettati tutti gli aspetti di luteranesimo e di protestantesimo di cui è variamente infarcita la predicazione neocatecumenale.

    Effettivamente, il titolo della pagina è rispondente alla sostanza: il 29 giugno non è diventatato un pericoloso spartiacque nella storia della Chiesa ma una significativa data per rimarcare con forza le verità di fede della Chiesa cattolica.
    Ringraziamo il Signore ed il suo Vicario Benedetto XVI.

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  2. LA CONFERENZA STAMPA DI DONA CARMENITA

    Intorno alle ore 13,00 odierna,convocata urgentemente da Dona Carmenita, si è svolta a Maimolada la conferenza stampa finalizzata a scigliere alcuni dubbi su basilari questioni di fondo afferenti alla preparazione ,alle qualità ed alla degustazione della Paella alla Carmenita.

    Riportiamo in sintesi le risposte di Dona Carmenita alle principali domande rivoltele dai giornalisti.

    D . E' vero che la Paella alla Carmenita,nella sua ricetta attuale,si rifa direttamente agli antichissimi testi di gastronomia spagnoli risalenti al III -IV secolo d.C.,saltando a piè pari tutto il lavorio culinario che v'è stato da tale epoca fino alla metà del secolo scorso?

    R. In effetti la Paella alla Carmenita rimane una preparazione molto originale e inimitabile.Essa tuttavia affonda le sue radici prevalentemente nei testi del III e IV secolo d.C.,senza però trascurare ciò che di buono è stato inventato successivamente e,principalmente,il riso,ingrediente che nell'Europa è apparso dopo l'anno Mille.

    D.La paella alla Carmenita evoca nei suoi profumi il tradizionale zafferano,sebbene si sappia che lei,Dona Carmenita,lo ha sostituito con un ingrediente segreto:pensa sia giunto il momento di rivelarlo al mondo?

    R.Ebbene si,lo zafferano è bandito dalla mia ricetta perchè sa di antico:iol colore rosso vivace della preparazione e i suoi profumi sono dati da un tocco rimasto finora segreto e che da oggi non sarà più tale:il mio rossetto!!

    D.Che diffenrenza c'è tra la paella alla Carmenita comune e la paella alla Carmenita preparata per i popoli di tradizione germanica?

    R.Nessuna!!

    D.Ritiene che la paella alla Carmenita sia l'unica vera paella che meriti il marchio D.O.P.?

    R.Si,ma non è esatto il vero marchio è "D.O.P.P.":Denominazione di Origine Protetta da Presbyterus.

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  3. Per noi era tutto chiaro anche prima Steph, e ora dovrebbe essere ancora più chiaro per chiunque conosce un po' più a fondo il Cammino neocatecumenale, e ne conosce la predicazione che sostiene cose diverse da quelle affermate dal documento...
    In ogni caso non si farà chiarezza definitiva, fin quando i NC potranno sostenere coram populo, nonostante tutto, di essere chiesa cattolica, a danno delle persone in buona fede: i 'piccoli' e i 'lontani' che non sanno neanche cosa sia il Magistero...
    Insomma, anzichè procedere per negazione: cioè questo non va perché... quest'altro non va per come... bisognerebbe dire: poiché continuate ad affermare principi diversi, non potete qualificarvi Chiesa cattolica...
    Cioè continuate a fare quello che vi pare, ma siete "fuori" dalla Chiesa!

    Comunque è significativa la firma di un documento del genere proprio alla data di scadenza dello Statuto... solo che bisognerebbe finirla di parlare per allusioni... ma forse pretendiamo troppo... abbiamo già avuto delle indicazioni significative!

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  4. ..Sì Mic.

    Anche a me rimane sempre uno stato di "attesa" perchè il CNC è di fatto citato. Ma non formalmente.

    Anche secondo me andrebbe citato chiaramente! Ma questo provoca conseguenze che sicuramente il Santo Padre sta valutando.

    Già queste dichiarazioni, opposte a quanto il CNC insegna, sono un discrimine netto.

    Ma sappiamo che finchè il CNC non vedrà il suo nome nero su bianco, farà anche buon viso a cattivo gioco lodando l'insegnamento del Papa e continuando a sbandierare la sua "fedeltà a Pietro"...

    Per il resto, concordo con Arbiter

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  5. Concordo talmente anch'io che ho inserito il suo commento, insieme al testo della Dichiarazione, nella Documentazione del sito
    poi ho inserito anche la notizia nelle news secondo la formulazione di Francesco sull'altra pagina ;)

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  6. Felice, è un S.O.S.
    per favore, mandami al più presto via mail un numero telefonico di Pescara o altro numero del Cesap per un caso urgente che ha bisogno di aiuto, riguarda il Cammino NC...

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  7. Di fatto,come è stato rilevato dagli amici del blog,la Dichiarazione odierna del CDF,a ben guardare, è la più solenne delle condanne sia dei contenuti dottrinari sia della prassi del Cammino Neocatecumenale,se intesa nella sua giusta luce e cioè come "alternativa ecclesiale alla Chiesa".Un bisticcio di parole che sottende un bisticcio ancor più solenne.

    E tuttavia non possiamo essere sereni,come qualcono ha già osservato:se il Cammino è riuscito a spacciare per elogio la lettera di Arinze,figuriamoci se non troverà il modo per esultare di gioia davanti alla dichiarazione odierna,che dichiarerà di condividere svisceratamente.

    Le gerarchie,qualora non l'avessero già capito,devono comprendere che l'antagonista è subdolo e strisciante e con esso non ci potranno essere più nè mezzi termini nè accomodamenti di sorta.

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  8. IL MUGGITO DELLE ORE 20,00

    Grande muggito poco fa dei sette shofar piazzati sui torrini del castello di Mirabuono,residenza delle vacanze del senor Kirikus a Zorellago di Sapore.

    La cacofonia è iniziata sul motivo di "Nell'ora che pia..." e si è gradualmente indirizzata verso il tema di "New York New York" suscitando inizialmente grandi entusiasmi tra i valligiani,che tuttavia a metà muggito già sghignazzavano tutti rotolandosi a terra.

    E' bastata tuttavia un'occhiataccia di Dona Carmenita per zittire tutti e ricordare le immani sofferenze del senor Kirikus il cui addome è diventato ormai più teso della pelle di un tamburo.

    Per non parlare dei suoi nervi...

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  9. ULTIMISSIME

    L'arcano del suono impazzito dei sette shofar è stato scoperto quasi subito.Il motivo oscillante dal sacro al profano è stato provocato da un CD inviato da Je Narino(gli shofar suonano elettronicamente).
    La sala stampa del senor Kirikus si scusa e promette che domani sera si passerà al gregoriano dell'abbazia di Montserrat.

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  10. Quoto da Antonio Socci

    "Con un documento uscito sul Figaro, 60 intellettuali (a partire da due accademici di Francia come il filosofo René Girard e Michel Déon) intendono “testimoniare pubblicamente la nostra fedeltà e il nostro affetto al Santo Padre, Benedetto XVI”. Citano la costituzione conciliare “Sacrosantum Concilium” che riconosce il diritto e la dignità della liturgia latina, esaltano “la diversità di riti dentro la Chiesa” e accolgono “con gioia la liberalizzazione del rito che fu quello ufficiale della Chiesa, quello dei nostri padri e avi e che ha nutrito la vita spirituale di tanti santi”. Inoltre, proprio nello spirito del Concilio approvano la riconciliazione fra tutti i cristiani, anche tradizionalisti e concludono: “siamo feriti dall’idea che un cattolico possa essere inquieto perché si celebra la messa che fu quella che celebrarono padre Pio e san Massimiliano Kolbe. Quella che ha nutrito la pietà di Santa Teresina di Lisiuex e del beneamato papa Giovanni XXIII”. "

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  11. E ancora....

    "Ratzinger, da cardinale, più di ogni altro si è reso conto del colossale che fu la proibizione della liturgia tridentina. Scrisse: “Nel corso della sua storia la Chiesa non ha mai abolito o proibito forme ortodosse di liturgia, perché ciò sarebbe estraneo allo spirito stesso della Chiesa…Rimasi sbigottito (nel 1970, ndr) per il divieto del messale antico, dal momento che una cosa simile non si era mai verificata in tutta la storia della liturgia. Si diede l’impressione che questo fosse del tutto normale”, ma, spiegava Ratzinger “la promulgazione del divieto del messale che si era sviluppato nel corso dei secoli, fin dal tempo dei sacramentali dell’antica Chiesa, ha comportato una rottura nella storia della liturgia, le cui conseguenze potevano essere solo tragiche”.

    E a proposito delle conseguenze osservò: “Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita ‘etsi Deus non daretur’: come se in essa non importasse più se Dio c’è e se ci parla e ci ascolta. Ma se nella liturgia non appare più la comunione della fede, l’unità universale della Chiesa e della sua storia, il mistero di Cristo vivente, dov’è che la Chiesa appare ancora nella sua sostanza spirituale?”.

    Oggi ridare cittadinanza nella Chiesa alla sua millenaria liturgia non toglie nulla a nessuno. Le messe, ordinariament,e resteranno in lingua volgare. Semplicemente si riconosce la libertà di quei fedeli che intendono celebrare secondo la tradizione. Perché a questa libertà si oppongono i cosiddetti “progressisti”? Perché tanta intolleranza? "

    Con un documento uscito sul Figaro, 60 intellettuali (a partire da due accademici di Francia come il filosofo René Girard e Michel Déon) intendono “testimoniare pubblicamente la nostra fedeltà e il nostro affetto al Santo Padre, Benedetto XVI”. Citano la costituzione conciliare “Sacrosantum Concilium” che riconosce il diritto e la dignità della liturgia latina, esaltano “la diversità di riti dentro la Chiesa” e accolgono “con gioia la liberalizzazione del rito che fu quello ufficiale della Chiesa, quello dei nostri padri e avi e che ha nutrito la vita spirituale di tanti santi”. Inoltre, proprio nello spirito del Concilio approvano la riconciliazione fra tutti i cristiani, anche tradizionalisti e concludono: “siamo feriti dall’idea che un cattolico possa essere inquieto perché si celebra la messa che fu quella che celebrarono padre Pio e san Massimiliano Kolbe. Quella che ha nutrito la pietà di Santa Teresina di Lisiuex e del beneamato papa Giovanni XXIII”.

    CHE PROGRESSISTI, PRIMA PARLANO DI DEMOCRAZIA E POI…

    di Antonio Socci

    E’ un grande pontefice, papa Benedetto, e avrà un’importanza storica per la Chiesa. E da oggi, col ritorno alla libertà di celebrare anche la Messa in latino, certi “progressisti” scateneranno una guerra feroce contro di lui. Magari inventandosi falsamente il ripristino della controversa preghiera sugli ebrei, che invece non c’è affatto. Sono tanti i segni del coraggio di quest’uomo, che è mite e gentile, ma anche deciso a “non anteporre nulla a Dio” e a “non fuggire davanti ai lupi”.

    Di recente la lettera ai cattolici cinesi (per riunire le due chiese e reclamare libertà dal regime) e l’altroieri il simbolico riconoscimento del “martirio” degli ottocento abitanti di Otrano che furono decapitati nel 1480 dai musulmani invasori perché non vollero rinnegare Gesù Cristo.

    Ma soprattutto ha un grande peso questo Motu proprio con cui il papa restituisce alla Chiesa, accanto alla messa in italiano, la sua bimillenaria liturgia latina che – con un colpo di mano – era stata spazzata via nel 1969 contravvenendo alle regole della Chiesa stessa. La liturgia per la Chiesa racchiude tutto il suo tesoro, cioè “l’integrità della fede, perché la legge della preghiera della Chiesa corrisponde alla sua legge di fede”. E dunque il Messale latino non poteva essere messo fuorilegge (infatti giuridicamente è sempre stato valido).

    Nel delirio post-conciliare l’intolleranza progressista riuscì a far credere che fosse stato messo al bando. Fu quello il tempo di una spaventosa apostasia di fedeli e un’apocalittica crisi del clero: dal 1965 circa 100 mila sacerdoti abbandonarono l’abito e 107.600 monache e suore lasciarono le loro congregazioni fra 1966 e 1988. Una tragedia senza eguali nella storia della Chiesa. Segno, per una mente cristiana, che Dio non aveva benedetto certi “rinnovamenti” che si dicevano “conciliari”, ma anzi ne era disgustato (Benedetto XVI infatti denuncia “deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile”).

    Da cardinale, Ratzinger definì il colpo di mano contro la liturgia tradizionale come “una rottura” dalle conseguenze “tragiche”. Un grande laico come Giuseppe Prezzolini, nel 1969 – l’anno della riforma liturgica – scrisse un editoriale intitolato: “La liquidazione della Chiesa”. Pur essendo agnostico, constatava amaramente la febbre rivoluzionaria che aveva fatto irruzione nella Chiesa riducendola a una caricatura delle “sette protestanti” e della “civiltà moderna”.

    Fu soprattutto la grande cultura laica a denunciare l’immensa perdita rappresentata dalla cancellazione dell’antica liturgia cattolica che aveva letteralmente dato forma alla cultura europea. Due appelli pubbici, nel 1966 e nel 1971, uscirono in difesa della Messa di s. Pio V, come grande patrimonio spirituale e culturale. E furono firmati dalle più grandi personalità della cultura come Borges, De Chirico, Elena Croce, W. H. Auden, Bresson, Dreyer, Del Noce, Julien Green, Maritain, Montale, Cristina Campo, Mauriac, Quasimodo, Evelyn Waugh, Maria Zambrano, Elémire Zolla, Gabriel Marcel, Salvador De Madariaga, Contini, Devoto, Macchia, Pallottino, Paratore, Bassani, Luzi, Piovene, Andrés Segovia, Harold Acton, Agatha Christie, Graham Greene e il pure direttore del “Times”, William Rees-Mogg.

    Fu inutile. Ormai la sbornia progressista (o meglio: “la dittatura del relativismo”) dilagava nella Chiesa e pretendeva di fare a pezzi la sua tradizione. Anni dopo fu boicottato perfino Giovanni Paolo II quando varò uno speciale indulto, addirittura con due documenti, nel 1984 e nel 1988, affermando che la Messa di san Pio V non era mai stata abolita e la si poteva celebrare col permesso del vescovo. Il Papa aveva esortato “i Vescovi ad usare largamente e generosamente tale facoltà in favore di tutti i fedeli che lo richiedessero”, ma parte dei vescovi fece il contrario e di fatto annullò l’importante atto pontificio. Certi vescovi hanno dato locali per pregare ai musulmani, ma li hanno negati per le messe tradizionali.

    Dunque oggi, alla luce di questi abusi d’autorità, Benedetto XVI vara un Motu proprio dove i diritti del popolo cristiano sono protetti da Pietro stesso e non rimessi all’arbitrio dell’episcopato. Alberto Melloni, due giorni fa, sul Corriere della sera, ha dato sfogo alla rabbia della fazione progressista, arrivando addirittura a definire il Motu proprio come “uno sberleffo villano al Vaticano II”.

    E’ buffo. Uno “storico del Concilio” come Melloni ignora che durante il Concilio si celebrava proprio la liturgia a cui oggi il Papa ridà cittadinanza. E ignora che mai il Concilio Vaticano II ha messo fuorilegge questa liturgia: semmai fu l’atto dispotico del 1969 che andava contro il Concilio. Un altro buffo paradosso: questo gruppo di storici “progressisti” che hanno fatto di Giovanni XXIII il loro simbolo, oggi si oppongono proprio al Motu proprio che riconosce la validità del “Messale Romano di Giovanni XXIII” (infatti è l’edizione del 1962 che il papa restituisce alla Chiesa).

    E sembrano ignorare il discorso di papa Roncalli del 22 febbraio 1962, alla firma della “Veterum Sapientia”, dove fra l’altro, esaltando la liturgia in latino, spiegò che essa aveva un legame profondo con “la Cattedra di Pietro”. Il papa aggiunse che la lingua latina “fu strumento di diffusione del Vangelo, portata sulle vie consolari quasi a simbolo della più alta unita del Corpo Mistico. (...) E anche quando le nuove lingue delle singole individualità nazionali europee si fecero strada fino a sostituire l'unica lingua di Roma, questa è rimasta nell'uso della Chiesa Romana, nelle saporose espressioni della liturgia, nei documenti solenni della Sede Apostolica, strumento di comunicazione col centro augusto della cristianità”.

    Infine riaffermò la sua validità non solo per “motivi storici ed affettivi” ma anche perché “nel presente momento storico” è segno di unità fra i popoli e serve “all’opera di pacificazione e di unificazione”. Anche per “i nuovi popoli che si affacciano fiduciosi alla vita internazionale. Essa infatti non è legata agli interessi di alcuna nazione, è fonte di chiarezza e sicurezza dottrinale, è accessibile a quanti abbiano compiuti studi medi superiori; e soprattutto è veicolo di reciproca comprensione”. Cinque anni dopo la liturgia latina fu in pratica messa al bando. Melloni accusa oggi Benedetto XVI di aver “spezzato” una continuità ed aver esautorato i vescovi. Ma è vero l’esatto contrario: proprio il Novus ordo fu imposto nonostante la bocciatura della maggioranza dei vescovi. E fu la “proibizione” del Messale latino a “spezzare” la continuità millenaria della liturgia. Oggi questi strani progressisti si oppongono alla libertà che invece il papa difende (dà la possibilità di celebrare in “due usi dell’unico rito romano”). E si oppongono ai diritti del popolo cristiano (difesi dal papa). Essi rivendicano l’arbitrio di potere del ceto clericale. E poi parlano di democrazia nella Chiesa! Infine sono oscurantisti perché disprezzano un patrimonio che tutta la migliore cultura esalta.

    Benedetto XVI ha affidato le nuove norme alla “potente intercessione di Maria”. E le ha pubblicate nel novantesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, in uno dei primi sabati del mese (giorno della Madonna di Fatima), un 7 luglio, lo stesso giorno in cui Pio XII, nel 1952, promulgò la “Sacro vergente anno”, dove finalmente consacrò la Russia al Cuore Immacolato di Maria come richiesto da lei a Fatima. Infine Benedetto XVI vara il suo Motu proprio dal 14 settembre, festa dell’Esaltazione della S. Croce, a ricordare la natura “sacrificale” della Messa che proprio nella riforma del 1969 era stata messa in ombra per avvicinarsi ai protestanti. Col rischio di perdere l’essenziale. Questo atto non è una concessione ai “lefebvriani”, ma il ritrovamento di un tesoro da parte di tutta la Chiesa.

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  12. Benedetto XVI vara il suo Motu proprio dal 14 settembre, festa dell’Esaltazione della S. Croce, a ricordare la natura “sacrificale” della Messa che proprio nella riforma del 1969 era stata messa in ombra per avvicinarsi ai protestanti...

    e,aggiungiamo noi, per consentire ai neocatecumenali di spacciare la Santa Messa per "banchetto escatologico" sic et simpliciter,come,con grande arroganza,Kiko Arguello scrive al Santo Padre nel gennaio 2006 in risposta alla lettera del Cardinale Arinze.

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  13. Ecco perchè ritengo che il motu proprio Summorum Pontificorum e la Dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede del 29 giugno scorso siano le pietre miliari che,di fatto,danno una risposta chiara e precisa alla vexata quaestio dello Statuto Neocatecumenale e dei suoi fantomatici Orientamenti.

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  14. I vari interventi sul documento della Congregazione per la Dottrina della Fede (Socci, l'articolo odierno su Repubblica, quello su Palazzoapostolico, ecc.) confermano quanto evidenziato nel precedente post.

    Man mano che procede nel suo pontificato, abbiamo la conferma di quanto stavamo intuendo di Benedetto XVI: che è un grande Papa, forse il più significativo che la Chiesa abbia avuto negli ultimi decenni.
    Rispetto alle grandi sfide che il mondo contemporaneo ha portato alla fede cattolica ed alla sua Chiesa negli ultimi decenni, vi era necessità di una sistemazione dottrinale in grado da un lato di rispondere a quelle sfide e dall'altro di riaffermare i cardini di un'identità cattolica smarrita nella temperie delle interpretazioni confusionarie post-conciliari.

    Appare chiaro che un riordino di tale portata non era all'altezza di chiunque, ma solo di un Papa profondissimo conoscitore della teologia e della dottrina della Chiesa, temprato da una pluridecennale esperienza di studio e di riflessione.

    Il problema nodale che ha dovuto affrontare Ratzinger, e lo stiamo vedendo anche dalle reazioni di queste ore agli ultimi documenti pubblicati, è che larga parte del mondo esterno e della stessa gerarchia si era abituata ad una concezione della Chiesa di basso profilo, come se l'unico modo di essere ad essa possibile e consentito fosse quello di rinunciare ad affermare la propria identità e le proprie verità di fede.

    E' figlio di tale concezione, ad esempio, il nuovo modo di celebrare la messa introdotto con il Concilio Vaticano II a scapito dell'antico rito tridentino: un modo che, nell'ansia di recuperare un rapporto moderno e dinamico con i fedeli, ha finito con l'esaltare la figura dell'officiante sminuendo quella divina, diluendo la sacralità e mistericità dell'evento in una forma socialmente più allineata alle idee correnti della società.

    Alle trasformazioni liturgiche si è poi unita una laicizzazione del clero che ha introdotto mentalità e comportamenti secolari nella Chiesa, con un indebolimento complessivo della dottrina e dell'identità stessa.

    A correzione di ciò si sta impegnando il Papa. Se un messaggio emerge dal suo operato, esso consiste in tutta evidenza nel fatto che è possibile proseguire nel dialogo religioso ed ecumenico, nell'apertura al mondo contemporaneo senza rinunciare alla originale identità della Chiesa e della missione affidatale da Cristo, messa in crisi proprio dai figli e nipoti della interpretazione fuorviante e secolare del Vaticano II, all'interno e all'esterno della Chiesa.

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  15. A questa analisi manca, a parere di chi scrive, un riferimento agli aspetti "sottili".
    La dottrina prevalente sostiene che una ritualità (in questo caso regolare) che si protrare per molto tempo, nutrita altresì da generazioni e generazioni di fedeli praticanti, crea come una sorta di corpus spirituale, in altri termini delle eggregore.
    Ora, dopo molti anni, questo immenso "giacimento" di forza spirituale stava lentamente scomparendo per via dell'instaurarsi delle nuove celebrazioni, ivi compresa quella spuria dei NC.
    Le eggregore forti di milenni di pratica riprenderanno nuova forza e vigore, mentre, le più stravaganti e lontane dalla tradizione andranno via, via spegnendosi. Poichè alla forma, in questo ambito, deve corrispondere sempre una sostanza, è giusto osservare che, al momento, non essendoci l'approvazione dello statuto, sono di fatto già pratiche di frangia ed, essendosi interrotto quel collegamento (peraltro artificialmente creato per "vampirizzare" le eggregore cattoliche) con la tradizione, diverranno via via per i motivi anzidetti sempre più deboli e sempre più devianti. Mi attendo casi sempre più frequenti di crisi personali all'interno della compaggine neocatecumenale.
    Almeno, questa è la mia modesta opinione.
    Graditissime le vostre sempre interessanti considerazioni su questa nota "tecnica".

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  16. Francamente, io lascerei perdere terminologie della tradizione gnostica e massonica, nel caso specifico besate sulle interpretazioni del libro di Enoch.
    Se c'è una cosa che questo Papa ci sta insegnando è che la tradizione e le dinamiche anche profonde della nostra fede sono compiutamente intellegibili con un lineare e coerente studio del Depositum fidei.

    Quanto alla domanda, ho qualche dubbio che le pratiche sedimentate nella memoria collettiva dei fedeli sarebbero emerse senza un grande lavoro di recupero dottrinale e metodologico, esplicitato in documenti chiari ed inequivocabili, scevri da riferimenti extracolti o esoterici.

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  17. Sono d'accordo delle varie analisi portate avanti e delle scelte di Papa Benedetto che ci assicura, oltretutto, che la Chiesa prosegue, evolve e ciò che è oggi affonda e prende forza dalle dinamiche del passato . L' azione dello Spirito Santo ci accompagna e ci fa crescere, dunque.

    La mia preoccupazione, però, è che i nc sono abilissimi ( e non è esagerato il superlativo!) a rigirare la cosa (dichiarazioni, documenti, esortazioni alla correzione, visite...e quant'altro a loro favore).
    Dunque ammetteranno che basta che ci sia un prete cattolico,la Bibbia, il pane azzimo e il vino...e ognuno, nella libertà, può dare forma al rito. Della serie "Hai visto che va bene anche la messa in latino dove puoi anche non capire ma è valida ugualmente.."
    Perchè dico questo? Perchè alle nostre richieste ad avere spiegazioni sulle diversità o se era uguale a....CI VENIVA RISPOSTO CHE CERCAVAMO DI RAZIONALIZZARE TUTTO E CHE LA FEDE VIENE UCCISA DALLA RAGIONE!
    CI VENIVA DETTO CHE NON CI DOVEVAMO FARE DOMANDE PERCHè TUTTO SI SAREBBE CAPITO DOPO (molto dopo, se non mai).

    Si deve mettere in conto che le persone più prese non sono addentro a sottigliezze di significato liturgico -simbolico-esegetico.
    Già se parli con chi è ancora alla base della piramide nc dice con molta naturalezza (a me è stato detto già 6,7 mesi fa e continua in qst giorni) "Ma questo Papa mica mi piace tanto, è chiuso", oppure "ci vuole riportare indietro prima del Concilio".

    VUOL DIRE CHE DENTRO LA COMUNITA', PUR DICHIARANDO, SBANDIERANDO L'OBBEDIENZA AL PONTEFICE (e poi ti aggiungono che loro non possiedono niente e che anche i seminari sono stati completamente donati al Papa..., se qualcuno sa e mi vuole spiegare sto punto ,lo ringrazierò..)SI STA PORTANDO AVANTI UN CONCETTO ( che piano piano ogni adepto introietterà facendolo totalmente suo...) DI UN PAPA RETROGATO O NON LUNGIMIRANTE.

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  18. aria fritta......
    vi attaccate a qualsiasi cosa contro il cammino......ma alla fine vi attaccherete e basta......he he he

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  19. Cao Sisto e' questa
    l'ambiguita' luciferina del Cammino:
    vieni con noi, abbiamo l'imprimatur
    del papa,
    ma (strizzando l'occhio)
    guarda che non siamo come gli altri,
    siamo diversi
    qui trovi la fede vera autentica
    che ti sveleremo a gradi
    molti preti e vescovi sono faraoni
    non ti fidare
    fidati di noi, ti sveleremo tutto
    mano a mano
    ti faremo sapere quello
    che loro non ti diranno mai
    ti saranno aperte porte di una
    conoscenza e di una fede superiore
    e proprio tu sei stato chiamato
    per accedere a questa conoscenza
    a queste fede superiore
    ma ogni cosa a suo tempo

    non ci vedete un'ombra strana
    dietro questi adescamenti?

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  20. Anonimo ha detto...
    aria fritta......
    vi attaccate a qualsiasi cosa contro il cammino......ma alla fine vi attaccherete e basta......he he he

    11 luglio, 2007 13:51

    DI CONCRETO, MICA ARIA FRITTA, E' CHE SIETE SENZA STATUTO ORMAI DA PIU' DI UN PIAO DI GIORNI, COME MAI SAPUTELLO?CE LO VUOI DIRE?VOLEVATE L'APPROVAZIONE DELLO STATUTO E VI E' ARRIVATA LA MESSA IN LATINO, SAREBBE SOLO UNA COINCIDENZA?

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  21. Caro Sisto,
    in altri interventi abbiamo ben chiarito la doppiezza del Cammino neocatecumenale verso Benedetto XVI: ufficialmente deferenti e giubilanti, nel chiuso delle loro segrete riunioni critici ed ostili, come abbiamo appreso da resoconti e testimonianze varie.

    Il fatto è che i neocatecumenali rimangono profondamente legati a Giovanni Paolo II: è stato il loro grande sponsor e protettore.
    Nella sua beata ingenuità il precedente pontefice era particolarmente sensibile agli apparati scenografici e ai megaraduni che i capi del Cammino oculatamente gli approntavano per carpirne simpatia ed appoggio.
    Ed era anche molto testardo ad accogliere qualsivoglia critica nei loro confronti: semplicemente, non ne voleva sentir parlare.
    Così, chiunque accennasse qualche critica anche velata nei confronti del Cammino, veniva subito tacitato con un gesto di insofferenza. Ne sa qualcosa qualche cardinale che si fece interprete presso il pontefice degli allarmi di padre Zoffoli.
    In questo, una grande e colpevole responsabilità l'ha avuta chi in Vaticano ha fatto in modo che a papa Woityla arrivasse un'immagine edulcorata ed ottimale del Cammino, unitamente a commenti lusinghieri su di esso, facendogli capire per contro che le critiche fossero dettate da gelosia e malevolenza.

    Tutto questo è venuto meno con Benedetto XVI, ben più indenne da paludamenti e incensamenti interessati e molto attento alle violazioni dottrinali e difformità liturgiche.

    Direttamente (con le prescrizioni sulla liturgia) ed indirettamente (con i Motu propri e l'attuale dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede) Benedetto XVI ha imbrigliato il Cammino in una rete di norme e vincoli conformi alla dottrina della Chiesa.
    Ciò non poteva non suscitare il malumore e l'astio dei neocatecumenali, ma in verità è ancora un trattamento indulgente, volto a ricondurli in qualche modo alla ragionevolezza nella ortodossia.

    E' chiaro però che con un Papa tanto mite quanto rigoroso come Benedetto XVI non si può tirare a lungo la corda della doppiezza e delll'ambiguità.
    Se ne accorgeranno a loro spese i capi del Cammino, se insisteranno nel non rinunciare al bagaglio anticattolico e alle prassi eretiche su cui hanno fondato il loro movimento.
    Ed è certo che, qualora dovessero meritarsi una sanzione ufficiale, essa avrà un indubbio risvolto pedagogico, essendo contestualmente rivolta come monito ed insegnamento a tutti gli altri movimenti cattolici.

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  22. Fratelli.

    Il porblema è uno ed è grande.

    Tutti questi "ideologismi", introdotti artatamente dopo il Concilio hanno avuto un unico devastante effetto: portare divisione, scompiglio e scontri nella Casa del Signore.

    Oggi siamo in situazioni terribili in cui l'unico che gioisce è il seduttore: Satana.
    Troppi nostri fratelli hanno ceduto alle sue lusinghe. Troppi gli ingannati. Troppi gli sfruttati. Troppe le vittime.

    Grande risultato quello di portare inimicizia nell'Ovile Santo. Grande risultato del Nemico.

    La nostra responsabilità ci sta innanzi. Sappiamo che siamo fallibili. Sappiamo che senza Cristo, la Beata Vergine Immacolata e la Chiesa non possiamo far nulla.
    Sappiamo che non siamo "potenti" se non nell' umiltà dei Figli.

    Troppi di noi confondono fini e mezzi. Stando nella Chiesa il fine non giustifica i mezzi. E men che meno la "vittoria" di un "gruppo" non è il fine della vita ecclesiale a dispetto della Verità e della Realtà delle cose.

    Il modo con cui ci confrontiamo non è sereno. Si vede da come dialoghiamo, da come discerniamo (o proviamo a farlo), da come "aggrediamo".
    E pensare che un tempo nella Chiesa l'opera di discernimento era opera ordinaria e il confronto era quasi perenne, a motivo delle tante interpretazioni e dei tanti partiti che si dividevano dall'unica Madre.

    Non ho mai visto un accanimento difensivo partitico come quello di questi tempi.
    Io invoco la misericordia di tutti, affinchè ci umiliamo (IO PER PRIMO! IO PER PRIMO!), tutti, e ci apriamo all'ascolto.
    Noi DOBBIAMO rimanere uniti e aiutarci a vicenda per seguire la Voce dell' Unico Pastore.
    Lui è la Via, Verità e Vita. Dobbiamo capire che, come anche ribadito con il Documento della Dottrina della Fede, il "Pluralismo" di "vie" non ci fa bene e non ci guida alla Pace di Cristo.
    Così vale per i "Partiti" della Chiesa che rimangono tali.
    Noi stessi facciamo "partito" senza rendercene conto.
    I fratelli NC che ci leggono sono convinti di "affrontare" persecutori.
    Io invece vi prego ancora, fratelli, di ascoltarci. E di discernere.
    Ma soprattutto vi chiedo di valutare quello che diciamo e non chi siamo o chi credete che noi siamo.
    Il Santo Padre è stato splendido per misericordia e come al solito ci ha mostrato come essere fra noi!
    Nei suoi documenti e nel suo insegnamento non ha perso un solo momento a CONDANNARE i Cuori di coloro che si sentono legati ad una certa tradizione della Chiesa.
    Ha valutato i fatti a cui essi si riferivano.
    Perchè questo non può avvenire anche fra noi?
    Siamo in stato di via.
    Camminiamo, essendo peccatori, cercando e trovando la Misericordia del Signore.
    Insieme possiamo aiutarci a vicenda, ascoltando e discernendo ciò che il primo Vicario di Cristo, ovvero la Coscienza, ci indica per il Bene.
    Ma sono guai per noi, quando confondiamo il fine e i mezzi.
    Se non ci fossero partiti fra noi, il discernimento comune sarebbe così normale che non creerebbe nessun problema.
    Cerchiamo insieme il "Volto di Dio".

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  23. ...Un altro problema fondamentale è la Pastorale e la Catechesi sui Sacramenti.

    E' di fondamentale importanza.

    C'è una falsa "contrapposizione" tra la "nuova evangelizzazione" e la pastorale "sacramentale" come usano le terminologie di oggi.

    La prima, invece, è volta alla seconda.
    I Sacramenti perpetuano l'opera di Salvezza del Signore Gesù.
    Senza Sacramenti non si vive!
    I Sacramenti danno la vera Vita al Cattolico! Al Figlio adottivo.
    Io stesso ho bisogno di essere alimentato da una catechesi continua e una riflessione profonda sulla grandezza dei sacramenti, per intenderli nel giusto modo!
    Primariamente il Sacrificio Eucaristico!
    E' fondamentale la preparazione al Sacramento della Confessione!
    Noi peccatori, abbiamo bisogno del rinnovamento che avviene per mezzo di questa Benedizione di Dio che è la COnfessione.
    Ma si rischia di considerare (anche io) un Sacramento così grande come la correzione morale da adempiere quando si fa qualche "erorre" che NOI giudichiamo tale.
    Abbiamo bisogno di esaminare noi stessi, con l'aiuto dello Spirito di Cristo, col Cuore e non SOLO con la mente. Cuore e Mente vanno insieme! L'uno senza l'altra! Ma il Cuore è la Casa del Signore!
    La Pastorale DEVE soccorrerci!
    Abbiamo bisogno di vedere lo SPLENDORE dei Sacramenti!
    Sono la nostra Vita! Senza di essi, non potremmo vivere!

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  24. giusto una cosa: non andate sul sito del CeSAP è sotto attacco informatico... stiamo provvedendo scusate tutti...

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  25. IL MUGGITO MERIDIANO A ZORELLAGO

    Alle ore 12,00 precise di oggi,come di consueto gli shofar dai tetti del castello di Mirabuono a Zorellago hanno suonato ancora.E' stato el senor Kirikus che dal suo bagno,dove ormai soggiorna diuturnamente da quando è arrivato nella località dolomitica,ha pigiato la levetta che dà il via al muggito.

    Il suono(?) si è diffuso tiepidamente ,all'inizio, sull'aria del Magnificat,ma all'improvviso è esploso come il rombo di un bazooka su un motivo rap , con grande gioia di Dona Carmenita che dal terrazzo della baita di Maimolada dove ella alloggia con le Camminanti ha anche accennato qualche passo di danza,mentre la maggior parte dei valligiani,barricata in casa e con i tappi nelle orecchie,si accingeva a sedersi a tavola con i nervi a fior di pelle:tutte le salse maionese sono impazzite!

    La stessa paella alla Carmenita dopo il muggito sul desco delle Camminanti ha preso le sembianze di una liquida minestra di riso.

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  26. IL BUEN RETIRO DEL SENOR KIRIKUS A ZORELLAGO

    Nostro servizio speciale


    Al piano terra della dimora di Zorellago prescelta dal senor Kirikus c'è l'ingresso, un salottino, la cucina, l'ascensore e un servizio. Al primo piano si trovano la camera del senor Kirikus con annesso grande bagno di 42 mq,dotato di modernissimo dispositivo per i clisteri, , la cappella decorata da 322 icone dipinte dal senor Kirikus e uno studio. E proprio nello studio è stata collocata una mastodontica chitarra per el senor Kirikus , che notoriamente ama la musica classica e sacra e ama dedicare il tempo libero alle corde..

    Zorellago di Sapore è un paesino di 876 anime a 960 metri di quota.
    I suoi viali nel giro delle ultime due settimane sono tutti costeggiati da statuette in ceramica colorata rappresentanti l'effigie del senor Kirikus.

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  27. Miriam apri la posta del sito... cmq ne sono già al corrente di tutto... che schifezza!!!!

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  28. ORE 20,00 A ZORELLAGO DI SAPORE

    Quasi in diretta riferiamo sul grande muggito serale che si è levato pochi minuti fa dal castello di Mirabuono,residenza del senor Kirikus.

    Dopo un sordo crepitio di tre minuti che ha gettato nell'amgoscia tutti gli abitanti di Zorellago,finalmente le sette bocche degli shofar issati sui torrini del castello hanno iniziato a diffondere il suono celestiale di un canto eseguito dai monaci spagnoli dell'abbazia di Montserrat.Le orecchie di tutti fremevano di soddisfazione,quando una Dona Carmenita trafelata e indignata è entrata di corsa nel portone del castello dirigendosi nella sala comandi degli shofar e ha inserito un disco di canti sefarditi che hanno trasformato la piazza del villaggio in un bazar arabo-ebraico in cui decine e decine di cimici neocat danzavano trafelati guidati nelle movenze da una Dona Carmenita più in forma che mai che dal balcone,poco dopo,concludeva il muggito dikcendo ad altissima voce: "Se musica spagnola dev'essere...,che lo sia veramente"!!

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  29. Cara Miriam
    un'osservazione riguardo la sezione
    "testimonianze" del sito.
    Ho visto che ora sono incluse solo
    alcune discussioni recenti prese dal blog
    piuttosto che testimonianze piu' dirette (ma risalenti a qualche tempo addietro)come era all'inizio.
    Dove sono finite quele testimonianze?
    Credo che fossero piu' efficaci, forse valeva la pena di tenere le une e le altre classificandole per esempio in base alla data (o in altro modo).

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  30. ULTIMISSIME SUL SENOR KIRIKUS

    Continua intanto la drammatica sofferenza intestinale del senor Kirikus,che da dodici giorni ormai non dà segno alcuno di evacuazione pur restando fermo 24 ore su 24 sul...posto adatto.
    Stamane è giunta al castello di Mirabuono una provvista di sturalavandini opportunamente modificati corredata da opportuna quantità di sostanze chimiche prevedibilmente utili.

    La sala stampa del senor Kirikus tuttavia poco fa,poco prima del muggito,emettendo il bollettino medico serale ha fatto intendere concisamente che "gravamen kirikiani ostinate permanet ".

    El senor Kirikus da stasera rifiuta anche la porzione quotidiana di prugne secche inviate da Je narino,il quale telefona tre volte al di per sincerarsi dell'andamento della sua terapia.
    El senor Kirikus gli ha riferito al telefono delle frasi che....non siamo in grado di riferire.

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  31. INDISCREZIONI

    Stamani el senor Kirikus ha concesso telefonicamente un'intervista rapidissima ad una nota emittente neocat tendesca.
    Al giornalista che ghli ha chiesto perchè non si faccia vedere in pubblico da alcuni giorni egli ha risposto di trovarsi in periodo di "gestazione".

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  32. Vi prego di non rispondervi cosi' fra chi e' contro e chi pro cammino. A volte non si puo' vedere che due cristiani si trattino cosi'. Abbiamo una chiesa da difendere ma non in questo modo. Non dividiamoci, altrimenti che unità andiamo predicando? Come possiamo parlare di comunità?

    Un consiglio a tutti quelli che stanno in cammino. Avete mai provato a lasciare per un periodo la comunita'? Se vi sembra che vi manchi qualcosa e trovate le messe parrocchiali terribilmente noiose, guardate che state andando dietro ad un folklore e non ad una fede. Irrobustitevi uscendo e non fate come quelli che rimangono in casa fino a 50 anni perche' la mammina li difende e non combinate nulla nella vita. La situazione per molti a me pare la stessa.

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  33. Bravo Nicola.

    Ottimo suggerimento:se è vero che la pianta si riconosce dai frutti,i neocatecumenali andando a messa in una "comune" chiesa e senza apparati e compagnie neocatecumenali di sorta,dovrebbero provare una grande gioia.
    Provate,ragazzi,provate....!!!

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  34. A proposito di testimonianze firmate...

    A ciascuno la sua Messa.

    Lettera di un Parroco ai Neocatecumenali

    Lo sfogo di un parroco che vuole fare comunione. La Messa è un fatto personale e di gruppo? Veglia Pasquale di cristiani......separati in casa.


    L' omelia del Vescovo alla Messa crismale del giovedì santo, che ha toccato, con graffiante audacia, una delle questioni più scottanti e complesse del nostro tempo, quella delle relazioni tra parrocchie e movimenti, mi ha riportato ad un imbarazzante episodio in cui sono stato coinvolto qualche settimana fa e che mi permetto di riferire ad alta voce, convinto come sono che una serena schiettezza è certamente più utile di un imbronciato silenzio. Recentemente sono stato contattato da alcuni responsabili del movimento neo- catecumenale della vicina diocesi di Como, i quali chiedevano il permesso di celebrare la veglia pasquale in un ampio locale a pochi metri dalla chiesa parrocchiale di Chiasso. Risposi gentilmente che non era nelle mie competenze rilasciare dei permessi e ancor meno opporre dei divieti, ma che bastava piuttosto attenersi alle direttive ecclesiali vigenti e al buon senso comune. Non c’era bisogno di affittare nessun locale a pochi metri dalla chiesa: avrebbero potuto celebrare la veglia pasquale nell’ampia chiesa arcipretale insieme a tutti i fedeli di Chiasso. Ringraziarono per l’ospitalità ma chiesero, a motivo delle particolari esigenze liturgiche del movimento neocatecumenale, di poter celebrare la “ loro” veglia dopo la conclusione della “ nostra”. Feci osservare che la ricchezza della liturgia neo- catecumenale poteva opportunamente essere accolta e integrata nella celebrazione di un’unica veglia, a vantaggio di tutti, e che questo criterio pastorale è da sempre in uso nella prassi ecclesiale, basti pensare, ad esempio, all’abituale integrazione delle espressioni della spiritualità scaut nelle celebrazioni parrocchiali. Replicarono facendo notare il problema della durata della veglia: essa avrebbe occupato tutta la notte e non si sentivano di impegnare dentro questa azione, espressione tipica del loro carisma, tutti i parrocchiani di Chiasso. Ribattei dicendo che anche questo non costituiva un problema: avrebbero potuto prolungare fino al mattino ( prolungare ma non... ripetere) l’unica veglia dell’unico Signore risorto celebrata insieme. Soprattutto in questo spazio “ prolungato” avrebbero potuto esprimere nella massima libertà dei figli di Dio la ricchezza del loro particolare carisma di cristiani appartenenti al cammino neocatecumenale. Mi dissero piuttosto sconcertati che avrebbero dovuto riflettere e che mi avrebbero dato una risposta. Li sto ancora aspettando... Un’occasione mancata e un episodio spiacevole che mette in luce l’acuirsi di una tensione che non è più possibile ignorare, pena la progressiva e deleteria separazione fra cristiani “ carismatici” appartenenti a questo o a quel movimento e cristiani di “ serie B” semplicemente appartenenti ad una parrocchia. La tentazione per gli uni è quella di un intruppamento acritico alla sequela del fascino di un fondatore, più che al contenuto evangelico testimoniato dal fondatore stesso, e per gli altri quello di uno scadimento del senso di appartenenza ad una realtà territoriale, quella della parrocchia, vista unicamente dal profilo burocratico.
    Comunità parrocchiali e movimenti ecclesiali: ecco una delle cosiddette “ sfide” del nostro tempo. All’omelia della Messa crismale, con la sua consueta franchezza, il Vescovo ha cercato di liberare la questione dai superficiali psicologismi meschini e maligni per ricondurla nel solco della fede, così come è illustrata dal Vaticano II e dai documenti magisteriali successivi.
    Oggi più che mai è chiesto soprattutto alla parrocchia un’azione coraggiosa e prudente di sintesi e di contenimento nello spirito di quella formula, “ comunità di comunità ”, da vari anni ricorrente negli ambienti ecclesiali. Formula, tuttavia, tanto azzeccata quanto delicata, che lungi dal suggerire accomodamenti buonisti e tolleranti orienta verso una precisa nozione di Chiesa come popolo di Dio. Fa giustamente notare il canonista ( e cugino) prof. Giorgio Feliciani della Cattolica di Milano ( membro del movimento “ Comunione e Liberazione”): « La formula “ comunità di comunità ” certamente non viene proposta, e nemmeno potrebbe esserlo, come definizione della realtà parrocchiale. Infatti, nella sua genericità potrebbe portare a considerare quest’ultima come una sorta di confederazione di gruppi e comunità . Una concezione di tal genere, se rigorosamente intesa e attuata, porterebbe a gravissime conseguenze come una inaccettabile limitazione del ministero del parroco che nei rapporti con i singoli fedeli dovrebbe necessariamente avvalersi della mediazione del gruppo cui appartengono, o anche una emarginazione del parrocchiano che, per avventura, si trovasse a non partecipare ad alcun gruppo.
    Insomma ne potrebbe derivare una sorta di “ lottizzazione” della vita parrocchiale ben poco compatibile con l’immagine di parrocchia offerta dal Vaticano II » .
    Ancora una volta, e non potrebbe essere altrimenti, è nell’intelligenza superiore della fede che parrocchie e movimenti ecclesiali possono misurare, per dirla semplicemente, la verità delle rispettive posizioni fino allo svelamento di ciò che veramente conduce all’unità perfetta dei credenti voluta dal Signore Gesù.

    DON GIANFRANCO FELICIANI, parroco di Chiasso

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  35. Il 29 giugno,festa dei Santi Pietro e Paolo,non avrebbe mai potuto essere il giorno dell'approvazione definitiva degli statuti neocatecumenali.
    Come poteva essere consacrato in quel giorno in cui si festeggiano due pilastri della Chiesa lo statuto di chi invece vuole demolire la Chiesa?

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  36. Lo sto dicendo da anni al parroco della lottizzazione della liturgia e della pastorale ma mi risponde che "i carismi sono carismi" e che "bisogna agire con carità".
    Qui vedo l'uso strumentale della Parola di Dio e per di più , in alcuni anche malafede, per azzittire chi giustamente ti sta evidenziando la parcellizzazione e la lottizzazione (questa liturgia a me , questa a te..)e di altrettanta visibilità frammentata.
    Poi, stufi delle sfilate degli stili che hanno il sopravvento sull' avvenimento,sei costretto a migrare per poter partecipare a una liturgia degna di tale nome.
    Sembra di essere dentro il mondo della pubblicità: fa di tutto e di più per vendere il prodotto commisionato.
    Signore facci riconquistare il senso di una liturgia signifacativa a ciò che tu richiedi ,celebrata con decoro e dignità. Dio, come minimo si merita questo e anche noi suoi figli. Il resto è una grande fiera che deve riempire svagarti, frastornarti, drogarti.
    Sì, penso che tra tante droghe, quella del "liturgismo" sia altrettanto nefasta.

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  37. Arbiter potresti approfondire?

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  38. Va bene, ti ricordo le mie famose 4 equazioni fenomenologiche:

    vescovo indifferente + parroco dinamico = parrocchia faticosa da gestire ma comunque efficiente

    vescovo illuminato + parroco inerte = parrocchia stagnante, sotto osservazione

    vescovo indifferente + parroco inerte = desolazione della parrocchia

    vescovo illuminato + parroco dinamico = parrocchia motore propulsore della comunità locale

    Come puoi notare non può esistere nel mio sistema un parroco illuminato o un vescovo dinamico, e questi sono due vincoli fondamentali del mio sistema pastorale; tuttavia nota cosa succede quando si somma la prima equazione con la terza : otteniamo 2 vescovi indifferenti e due parroci, uno inerte ed uno dinamico, che possiamo dire si equilibrano a vicenda.
    La struttura di questo sistema matriciale è quindi inattaccabile.

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  39. Credo che la mossa di Don Feliciani di Chiasso sia perfetta,
    se i Neocatecumenali non raccolgono provano ancora una volta che la dimensione settaria e' il loro tratto principale.

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  40. Gli ultimi post di Steph sulla pacificazione tra noi credenti, sul superamento delle divisioni e dei "partiti" dentro la Chiesa benchè condivisibili fanno riflettere, perchè arrivano proprio quando stiamo assistendo ai tentativi di riportare ordine nella Casa del Signore.
    Steph,la pacificazione è spesso difficile, prima che siano stati riportati ordine e serenità.

    Molte volte, nel proporre l'analisi delle storture del Cammino neocatecumenale, capita di soffermarsi a meditare grevemente su quanto accade. Ci si chiede fin dove arrivi la giusta critica e dove comincino sentimenti negativi verso fratelli nella fede vittime dell'errore.

    Forse, bisognerebbe fare memoria su che cosa stiamo affrontando: una fiammata effimera ed isolata o un incendio di vaste proporzioni? Una piccola, banale ferita o un'infezione seria e pericolosa nel corpo della Chiesa?
    Se decidiamo che il problema rientra nelle due seconde ipotesi, allora temo che non abbiamo molte alternative.
    Un incendio di vaste proporzioni non consente di fare patti con il fuoco o di starsene in contemplazione: richiede che ci si rimbocchi le maniche e ci si adoperi per spegnerlo, cercando di salvare il salvabile.
    Allo stesso modo, l'infezione seria richiede cure severe e non palliativi, altrimenti rischia di trasformarsi in letale setticemia.

    Talvolta, nel giusto anelito alla pacificazione, allo spirito di carità e di amore che è l'essenza stessa della nostra fede, rimuoviamo per così dire l'insegnamento di Gesù per i momenti difficili, quelli che ci pongono di fronte a scelte sofferte.
    Preferiamo appellarci alla parte del suo insegnamento che più si adatta alle nostre attese e desideri e non al suo intero insegnamento.

    Ma Nostro Signore ci ha lasciato insegnamenti ed ammonimenti per ogni momento della nostra vita.
    E quando Lui stesso si è trovato ad affrontare il mistero del compimento della missione consegnatagli dal Padre, ha lasciato consegne precise ai discepoli, che non possiamo definire "deboli" o condizionate dal momento.

    «Ma ora, chi ha una borsa, la prenda; così pure una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una" (Luca, 22:36).

    "21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. 22 O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?" (Corinzi, 10:21-22)

    "10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi" (Efesini, 6:10,18)

    Il volto di Dio è anche questo, anche se a volte tendiamo a rimuoverlo per il gravame che ci pone.

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  41. Arbiter in versione di Ginevra protestante?

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  42. Carissimo Arbiter. Grazie.
    Colgo la profondità assoluta del tuo messaggio. La condivido.
    Il mio era ed è sempre un anelità affinchè i DISCEPOLI di Kiko aprano gli occhi!!!
    Affinchè possano riprendere la loro Libertà di Figli nel Figlio e possano Discernere!
    Questa nostra "campagna" di Verità è diretta soprattutto a Loro! E se loro riprendono la loro Libertà di Figli, se ricominciano a segueri evangelicamente la regola del Discernimento, se si mettono in ascolto sereno, COME DEL RESTO DOBBIAMO FARE NOI, allora ecco che il superamento delle acredini è possibile!
    Credo che noi dobbiamo impegnarci, A PRESCINDERE DAL RISULTATO, affinchè i nostri fratelli in prigione possano decidere ìliberamente se restarci o uscire.
    E' ovvio che questo di oggi è un incendio vasto e profondo, sviluppato in più di 40 anni. E non solo per causa CNC, ma anche per altre cause non meno preoccupanti. Anche se meno "eclatanti".

    Dopo questi grandi provvedimenti magisteriali del nostro Santo Padre (Dio lo Benedica SEMPRE), si potrebbe finalmente sollecitare un' apertura da parte degli adepti di Kiko!
    Mi dirai che è difficile, se non impossibile. Ma io ci spero.
    Perchè se Kiko ha deciso di fondare la sua Chiesa, spero sempre che chi è in prigione possa uscire!
    In realtà spero anche che Kiko stesso mediti sul disastro che ha messo in atto. Che possa andare a meditare, lasciando il CNC al Papa. Insieme a Carmen.
    Non è mai troppo tardi per ravvedersi.
    Ora sarebbe il momento più giusto.
    Dopo aver visto e meditato gli Insegnamenti della Madre Chiesa e dopo aver guardato col cuore il disastro creato nel suo seno.

    L'errore ci sta sempre innanzi.
    Tutto sta nell'affrontarlo e sconfiggerlo.
    Con gli strumenti della Chiesa.
    Per questo tempo fa feci un appello a Kiko. E oggi lo ripeto.
    Kiko: abbandona il CNC e dallo al Papa. Medita, con me, sulla Santità di tanti Martiri e Sacerdoti che hanno servito l'Ovile Santo in tanto tempo.
    Convertiamoci e mediatiamo. Soprattutto MEDITIAMO! Adoriamo il Signore davanti al Tabernacolo!!
    E davanti al suo Tabernacolo vivente: Nostra Signora di Fatima!
    BASTA CON IL CAMMINO!
    Non è il fine! Non è Chiesa Cattolica! Abbiamo bisogno della Chiesa Cattolica! Senza di Lei siamo PERSI!

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  43. Caro arciparafonista, lungi da me.
    La prossima volta solo riferimenti Cei,a scanso di equivoci.

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  44. ...Vedo le "reazioni" ai due Grandi atti Magisteriali della Chiesa negli utlimi giorni.

    Sono disgustato.
    La Chiesa non è Libera! Nè nelle Nazioni nè in rapporto alle altre religioni.
    Non è possibile continuare a stare in questa situazione...
    Che Dio ci aiuti!

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  45. Steph, erano prevedibili le reazioni.
    Troppa gente dentro e fuori la Chiesa stava scambiando lucciole per lanterne.
    L'Arguello ha scambiato la sua setta eretica per la Chiesa, molti religiosi e teologi hanno scambiato il Concilio Vaticano II con la Chiesa, addirittura rigettando ed osteggiando tutto quanto non fosse contemplato dallo stesso.

    L'opera di sistemazione dottrinale di Benedetto XVI ha precisamente il fine di riportare ordine in un panorama ecclesiale frammentato ed eterodosso.

    E quel vescovo che piangeva per lo sconforto all'approvazione del Motu Proprio sulla messa tridentina, meglio avrebbe fatto a piangere sui guasti arrecati alla Dimora di Dio dalle posizioni come la sua, moderniste e secolarizzate ad oltranza.

    Veramente si pensava di vivacchiare allegramente in una Chiesa trasformata in una babele di "carismi" e trasgressioni le più fantasiose e soggettivistiche?
    Veramente si pensava di fare tutto questo senza scatenare la collera del Signore?
    Qualche volta viene il dubbio che nella Chiesa non abiti più il timor di Dio, relegato dai sapienti modernisti nella soffitta delle cianfrusaglie pre-conciliari...

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  46. Da persona semplice qual sono, prego, invoco e grido che la Chiesa cattolica ritorni alla fonte dell'essere e non al mercanteggiare con le immaggini intriganti di pubblicità cultuale.
    L'ho sperimentato e, al di là di tutti la rete di relazioni che si è intromessa tra me e i miei affetti (e non idoli), nella mia vita quotidiana fatta anch'essa di incontri (anche evangelizzanti, se andiamo nella sostamnza), mi offuscava il fatto divino.
    Alla fine ero io dio che dovevo tenere a bada il diavolo. Io potevo divinizzarmi e quindi non dovevo genuflettermi più.
    Come si è ridimensionato il mio essere riconquistando l'armonia che c'è tra Dio e la sua creatura. Trovo conforto ad inginocchiarmi davanti al grande mistero che fa Dio nel trasformarsi cibo per noi.
    Dio che mi mostra concretamente quanto è innamorato di me e di ognuno di noi.E' questo che oggi mi inebria, mi dona ancora lo stupore dell'anima e la meraviglia della ragione che sostiene (e non immeserisce) la mia fede.
    Grazie Dio, grazie Chiesa che sei lo strumento sacramentale in cui avviene questo miracolo.

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  47. SHOFAR E VECCHI MERLETTI...

    I primi due muggiti odierni di shofar dai torrini del castello di Mirabuono in Zorellago di Sapore,dove el senor Kirikus sta trascorrendo le sue vacanze appollaiato sulla tazza del water in attesa di un liberazione che tarda ad arrivare sono stati entrambi un inno a Dona Carmenita:

    - alle ore 8,00,primo muggito sull'aria della IV corda di Dona Carmenita;

    -alle ore 12,00,secondo muggito sull'aria della Bajadera di Dona Carmenita;

    -alle ore 12,10,sonora protesta di fischi di tutti gli abitanti di Zorellago.

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  48. Grazie mar, per la tua riflessione. GRAZIE! E' di una profondità inaudita.

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  49. Concordo,Steph,una testimonianza e una riflessione toccanti!

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  50. Da Arbiter
    ...la pacificazione è spesso difficile, prima che siano stati riportati ordine e serenità.
    Ci si chiede fin dove arrivi la giusta critica e dove comincino sentimenti negativi verso fratelli nella fede vittime dell'errore.

    Questo centralizza il mio grande problema interno, l'incapacità del perdono davanti a tutto il male spirituale (e non) che mi ha recato questo cn. Una incapacità che procura grande sofferenza, senza trovare il modo di risanarla, ed in determinati giorni questa mancanza mi sta sempre davanti. Domandandomi come mai per altre situazioni vissute, ingiustizie, ecc. non è stato così e davanti a questa mi è impossibile il perdono, perchè?

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  51. Le mie risposte (rispetto alla gravità) sono tra le due seconde ipotesi citate da Arbiter, e lo dico sia per esperienza, per coscienza e per avere gli occhi aperti davanti alla mia ed altre situazioni, nella distruzione (sotto ogni aspetto) che crea questo cn. Ma da tanti questa sofferenza viene sottovalutata. La sottoscritta, appena uscita dal cn, si è sentita dire dal parroco ---' e allora cosa dovrebbe dire una madre che perde il figlio? ... una donna che viene violentata? ... ecc. ' . Anteponendo altri esempi di sofferenza come paragone per diminuire la problematica. Ritengo sia un'altro modo o invito a rimanere zitti. Continuando a percepire ingiuistizie non si è in grado ad alimentare la pace.
    Di certo, questa incomprensione non ha contribuito al mio 'PERCORSO DI PERDONO' .

    Le parole riportare mi hanno fatto capire il perchè della mia incapacità e spero sia una comprensione e non giustificazione.
    Tutti noi veniamo chiamati a perdonare questi fratelli che hanno vissuto nell'errore. Fin ora non mi è stato possibile. Credo non sia possibile mentre continuerò a vedere propagarsi questo fuoco ... Mentre so che queste persone continuano a danneggiare, come faccio a perdonare? ... A chi perdonare? A chi ancora non si è ravveduto? A chi non ha chiesto il perdono? A chi continua a divorare?
    Purtroppo, affinchè in questa realtà e con chiarezza non veda 'ordine e serenità' non credo proprio di poter iniziare dentro di me tale percorso.

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  52. Cara Lara

    la tua testimonianza mostra
    una caratterestica della Chiesa
    che mi fa incavolare nero
    in inglese si direbbe "denial"
    questi non capiscono il male che fanno
    le organizzazioni settarie alla gente,
    il male profondo che io definisco
    "stupro dell'anima"
    che e' forse anche piu' subdolo
    dello stupro vero a cui
    rimandava il sacerdote.

    E dire anche a proposito di quest'ultimo
    c'e' ne sono voluti di secoli prima
    che tale miserevole reato fosse considerato in tutto il suo orrore
    (e adeguatamente punito a livello legale, secondo me ancora non abbastanza, come tutte le violenze sessuali io butterei la chiave).

    Eppoi che discorsi questo prete, aspettiamo
    fino a che episodi davvero scandalosi
    vengano fuori? Gia' newgold ci ha parlato di suicidi, c'e' stato poi l'episodio in Calabria e sono sicuro
    che in tale ambiente "malato"
    molti episodi ancora non riescono a
    venir fuori, perche' chi li subisce pensa di meritarli o di essere tentato da Satana o di rischiare di essere un "Giuda".

    Che il CN abbia molti dei connotati delle psicosette ormai e' fuori di ogni dubbio, la Chiesa deve prenderne atto
    e correggere gli stupri dell'anima
    che vengono perpetrati negli scrutini
    (la liturgia secondo me e' importantissima ma in tal senso secondaria).

    Purtroppo questo e' un difetto comune a molti nella Chiesa e che genera mostri.
    Come ribadivo in precedenza il fatto di essere "la vera Chiesa di Cristo"
    non ci dispensa da gravi errori anzi
    ci deve rendere piu' responsabili
    nel riconoscerli subito e correggerli.
    Invece succede che ci si chiuda a riccio
    ad autodifesa con la presunzione che la Chiesa di Cristo non possa sbagliare o macchiarsi di colpe, cio' a livello gerarchico poi si confonde con l'abbaglio del potere che il rappresentare una istituzione con tale
    "imprimatur" comporta, ricoprire tali responsabilita' con umilta' come vorrebbe il mandato di Cristo e' cosa non facile.

    Questo atteggiamento di "denial"
    misto con un malinteso buonismo-perdonismo e mescolato
    allo spirito di "corpo"
    ha portato la Chiesa spesso a perseverare in alcuni errori
    (vedi il modo di trattare i preti pedofili..) e a far ingigantire
    scandali che andavano corretti immediatamente.

    Sono proprio gli scandali che la Chiesa
    non dovrebbe dare perche' allontanano e confondono "i piccoli" quanto
    piu' se l'unica soluzione che si applica
    e' quella di occultare o mettere a silenzio.

    Santa correzione, questo ci vuole!!

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  53. Faccio una mia riflessione collegandi i discorsi di Arbiter e Lara.

    Questo è il nodo fondamentale dei nostri dolori e dei problemi grandissimi che realtà come iL CNC (che non è l'unico) provocano oggi nel Popolo di Dio: la questione della Fede!

    Alla base di tutto c'è, per il Popolo di Dio, la FEDE in cui credere, sperare...MORIRE!
    Attaccando quella, il risultato è devastante e disastroso.
    Rendere la Fede "relativa", come il CNC e gli altri gruppi fanno DENTRO la Chiesa, sulla linea di ciò che accade FUORI dalla Chiesa (le pressioni esterne a cui alludevo), stravolge letteralmente il Popolo di Dio!
    La radice delle sofferenze che lamenta Lara (ma tutti noi) è questa! La possibilità (perchè di questo si tratta) di chiunque porti un seguito consistente dietro di sè, di poter redigere dottrine personali e appiccicargli l'etichetta "Made in Chiesa Cattolica"!!

    Il fatto che dentro la Chiesa ci siano pilastri sostenitori di coloro che fuori di essa sposano eresie al Cattolicesimo, filosofie particolari, ecc, ecc, è più disastroso di quanto si creda!

    Chi va a Messa, vedendo il Parroco che magari trasforma l' Altare in "tavolo-mensa", partecipando alla fiera delle emozioni, vedendo "esibizioni" anche toccanti di ballerini o "saltimbanchi" nel corso del Sacramento, o chi ascolta le preghiere musicate con "The sound of silence" (TESTIMONIANZA DIRETTA DEL SOTTOSCRITTO), può fare una associazione di idee diretta e sposare le più assurde filosofie SENZA RENDERSENE CONTO! E, sulla scia di queste "emozioni positive", timbrate "Chiesa Cattolica" anche se non lo sono, può prendere le più disparate posizioni critiche e di contrapposizione con chi ha una sensibilità basata su una formazione (che non equivale alla SANTITA') più ricca.

    Questo accade tra noi! E accade non per responsabilità DIRETTA dei Discepoli! A volte si, ma principalmente per responsabilità diretta di talune Guide accreditate!
    L'espansione protestantica, con i suoi stili psico-coercitivi e con le sue interpretazioni pessimistiche e fataliste, con le concezioni solamente "funzionali" alla "preghiera" dei "riti" (che non sono sacramenti!), è un dato di fatto che dopo 40 anni di cittadinanza nella Chiesa emerge con tutta la sua brutalità!!!

    L'ambiguità ha fatto molto male.
    Tante nostre Guide, tanti Vescovi, hanno in buona fede cercato di costruire argini nel fiume in piena traboccato negli anni sessanta e tracimato ancora di più dopo! A posteriori si può dire che magari si dovevano rinforzare questi argini, troppo deboli, o alzare dighe di acciaio!

    Oggi paghiamo l'ambiguità, principalmente. Ma di più la mancanza di fermezza nelle correzioni. Manca la parte "disciplinare". Si è abbondato nella parte magisteriale. Ma questa parte è monca di quella disciplinare. Vale a dire: se i faccio una cosa su cui mi hai richiamato già, deve funzionare la DISCIPLINA! La sanzione, il richiamo ufficiale, la constatazione della S-comunica.
    Questo non per "mettere fuori" nessuno! Questo "qualcuno" ci si mette da sè, è CONSTATARLO FORMALMENTE, rende possibile a questo "qualcuno" di, magari, tornare sui suoi passi!
    Se ci fate caso è lo stesso "percorso" che facciamo prima di COnfessarci!
    Constatiamo, alla luce dei COmandi di Dio, che siamo S-comunicati, ovvero, fuori dalla Comunione con Lui e con i fratelli, dovuta al nostro peccato! MA GARZIE AI SUOI INSEGNAMENTI, ALLA SUA "DISCIPLINA MISERICORDIOSA, LO RICONOSCIAMO E TORNIAMO SUI NOSTRI PASSI, TORNANDO NELLA COMUNIONE, per mezzo del Sacramento che ci RINNOVA!

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  54. Mi riaggancio a quello che dice Gherardo: l'ultima persona che di recente ha chiesto il nostro aiuto testimonia che il sacerdote a cui si è rivolta si è rifiutato di accompagnarla dal vescovo, che - a suo dire - era stanco delle persone che andavano a lamentarsi e avrebbe detto: "cosa possiamo farci se c'è tanta gente stupida che si fa ingannare?".
    A parte la necessità di verificare l'esattezza dell'affermazione, resta l'aberrazione che l'inganno viene consumato in seno alla Chiesa con l'avallo di sacerdoti e vescovi!
    E anche questa tedstimonianza ha messo in luce una sofferenza grandissima!!!

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  56. Mic ha scirtto del Vescovo: "cosa possiamo farci se c'è tanta gente stupida che si fa ingannare?".

    Beh! La gente "stupida" chissà perchè lo sarebbe!!!!!

    Le Guide "sicure e ferme" non lo sono più da un pezzo!

    Mi viene alla mente un episodio del Santo Vangelo.
    Cristo Signore si trova sulla Barca, con gli Apostoli che PESCANO, mentre inizia ad infuriare una tempesta.Ma il Cristo Dio DORMIVA! Gli apostoli (e noi) hanno PAURA dei flutti e del Vento! GRIDANO! SIGNORE! SIGNORE! NON VEDI CHE MORIAMO?
    Cristo si sveglia! Stizzito per la nostra POCA FEDE sgrida il Vento e le acque, che si calmano e c'era grande bonaccia!

    Come non vedere in quell'episodio I NOSTRI GIORNI? Come non Vedere la nostra Chiesa in quella Barca? La Barca di Pietro!
    Signore! SIGNORE MIO! AIUTO! NON VEDI CHE MORIAMO? ABBIA PIETA' DI NOI PECCATORI E NON DISGUSTARTI PER LA NOSTRA POCA FEDE!

    In fondo un po' ragione il Vescovo ce l'ha!

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  57. Caro Stephanos
    il Vescovo e' il PRIMO RESPONSABILE
    Come fai a dire che qualche ragione ce l'ha
    Credo che ci voglia una grossissima faccia tosta a fare un'affermazione del genere!!

    Ognuno di noi dovrebbe ammettere allora di essere stato uno stupido, ma questo, vuol dire pero' non aver capito nulla di cosa e' una psicosetta

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  58. Faccia tosta da parte del vescovo ovviamente

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  59. IL MUGGITO NEOCAT DELLE ORE 20,00

    Alle 9,55 precise i sette grandi shofar sul castello di Zorellago hanno,come di consueto,iniziato a crepitare,facendo aguzzare le orecchie a tutti gli abitanti dell'ameno villaggio dolomitico dove el senor Kirikus sta trascorrendo,incollato al suo WC, le vacanze.

    indi il suono ha preso forma sul tema della "Salve Regina" e via via voluttuosamente si è inoltrato per i sentieri di "RFeginella Campagnola",concludendosi con un ameno e brioso saltarello.

    Per dieci minuti tutti i valligiani sono rimasti inebetiti,quindi,riavutisi dall'ennesimo shock,sono tornati alle loro faccende,mentre un soave profumo di paella alla Carmenita si diffondeva dalla baita di Dona Carmenita nella vicina Maimolada.

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  60. Vedete, se una madre avesse anche 5 o 10 figli, nessuno di questi, per fortuna, si rassomiglierebbe all'altro. E ognuno avrebbe dei "pregi" e dei "difetti".
    Ebbene, la vera maternità o la vera paternità, ti farebbe soccorrere di volta quello "tardo a comprendere", cioè stupido.
    E' quello più debole che ha bisogno di essere sostenuto!
    E questo fa aanche parte dei consigli evangelici.

    Vescovi, parroci non ci chiamate stupidi, perchè in fondo ci siamo fidati di quanto sottofirmavate: il CN.

    Grazie, comunque, che dopo averci teso lo specchietto per le allodole ci irridete come per dire "ognun del suo male pianga se stesso".
    Ci mettete le serpi nel letto e noi, sulla vostra parola, ci entriamo per cercare il ristoro dalla fatica e dalle sofferenze fisiche, anche perchè quel letto lo ha preparato un uomo di Dio,e ....ci troviamo l'intorpidimento e poi la morte dovuta ad un morso letale.

    Fratelli , guide spirituali delle nostre anime e dei momenti bui della nostra vita a cui accorriamo fiduciosi, riscoprite la vostra vocazione! Noi con la nostra preghiera vi sosterremo.
    Altrimenti sarete segretari di sacrestie, di messe e di sacramenti ma NON SACERDOTI.

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  61. State incominciando a farla fuori dal vasetto...

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  62. arciparafonista ha detto...

    State incominciando a farla fuori dal vasetto...


    COME MAI LO STATUTO NON E' STATO APPROVATO? NON E' CHE SIETE VOI CHE AVETE ILLORDATO TUTTO FUORI DAL VASO?

    RispondiElimina
  63. Il grande lavoro di sistemazione dottrinale che il Papa sta portando avanti servirebbe a ben poco se non trovasse concreta applicazione nella prassi quotidiana della Chiesa, sul fronte concreto delle diocesi e delle parrocchie.
    Vedo dagli interventi che si ripropone la questione della gestione coerente delle stesse, e dunque della formazione e della vocazione vescovile e sacerdotale.

    Per consentirci di affrontare meglio il delicato argomento, vi propongo tre testi significativi: sono di un santo e di due teologi.

    "...il Signore mi dette e mi dà
    una così grande fede nei sacerdoti
    che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana,
    a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione,
    voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza,
    quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo,
    nelle parrocchie in cui dimorano,
    non voglio predicare contro la loro volontà.
    E questi e tutti gli altri voglio temere,
    amare e onorare come i miei signori.
    E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io riconosco il Figlio di Dio
    e sono miei signori.
    E faccio questo perché,
    dello stesso altissimo Figlio di Dio
    nient'altro vedo corporalmente,
    in questo mondo, se non il santissimo corpo
    e il santissimo sangue che essi ricevono
    ad essi soli amministrano agli altri..."

    (dal testamento di San Francesco, 1226)

    "Non credete allo slogan: «Il sacerdote santifica se stesso santificando gli altri», è un'illusione. La formula vera è: «Santificare se stessi per santificare gli altri»». Ma il suo ideale di santificazione non è condiviso da tutti i confratelli. Un giorno, sente dire: «Il vostro entusiasmo è comune a tutti i seminaristi. Tutti cominciano come se il fervore dovesse durare per sempre. Dopo dieci anni di sacerdozio, la realtà della vita spegne completamente quest'illusione». Tali considerazioni turbano profondamente Edoardo, che scrive alla sorella Eugenia, che si è fatta suora: «È vero che il fervore esiste soltanto all'inizio di una vita sacerdotale o monacale, quando se ne ignorano ancora le difficoltà? È vero che diventerò un giorno un sacerdote qualsiasi, quando avrò perduto la forza soprannaturale? Non posso e, soprattutto, non voglio crederci. Preferisco morire che servire Dio a metà».
    Ma le considerazioni scoraggianti che ha sentito hanno immerso Edoardo nell'incertezza e nel dubbio. L'ideale di santità è una chimera? La preghiera diventa penosa per lui, è invaso dall'aridità, anche quando invoca la Santa Vergine. Nella sua vita, non vede più che egoismo, codardia, vana sentimentalità, perfino nella preghiera. «Come credere che Dio ami un essere tanto vile?» E lui che aveva preteso di diventare un santo! Con un riflesso opportuno, confida questi pensieri al suo direttore spirituale, che gli risponde: «Dica spesso: «Signore, io credo, ma aiutami». Soprattutto, non si scoraggi. Guardi il crocifisso: ci troverà la pace gioiosa del sacrificio». Edoardo segue questi preziosi consigli e, a poco a poco, sotto l'influenza misericordiosa di Maria, la densa nebbia che lo circonda si dissipa. Nella contemplazione del crocifisso, prova il vivo bisogno di condividere la sofferenza di Cristo, ed indovina la misteriosa relazione che lega la sofferenza all'amore."

    (dalla biografia di Edoardo Poppe a cura di dom Antoine Marie osb)

    "Credo che il Vangelo ci indichi la strada per il sacerdote di oggi e per quello di domani: la fraternità apostolica. Gesú ha chiamato gli apostoli e i discepoli ma non li ha mai lasciati soli. Li ha sempre mandati almeno a due a due (Mc 6,7; Lc 10,1). Questa è la strada che hanno seguito tutti i grandi santi, anche Francesco d'Assisi mandava i suoi frati almeno a due a due (FF 366; 368; 1841; 2211; 2697). Uno dei drammi della nostra epoca, soprattutto nei paesi ricchi è la solitudine, non a torto definita da Madre Teresa di Calcutta la lebbra del mondo moderno. È chiaro che la strada non è quella della vita comune imposta, che sarebbe un grave errore. Ciò che più conta è far sì che nessuno sia abbandonato a se stesso. È necessario coltivare la fraternità e l'amicizia sacerdotali cominciando da una formazione umana e spirituale più ricca. Una formazione che porti spontaneamente il sacerdote a ragionare come fratello tra fratelli, a ricercare l'aggregazione, a coltivare l'aiuto reciproco umano, spirituale e materiale. Forse nella Chiesa giungerà il momento di distribuire le forze in un modo completamente nuovo, forse perdendo qualcosa in termini di capillarità nel territorio ma guadagnando molto di piú in termini di umanità, spiritualità ed efficacia apostolica: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35)." (riflessione di padre Antonio Atzeni)

    Sono tre testi davvero straordinari.
    L'uno ci testimonia perfettamente la fiducia illimitata che dobbiamo riporre nei sacerdoti quali ministri di Cristo.
    L'altro ci porta all'interno delle traversìe che segnano il percorso di fede di un futuro sacerdote.
    L'ultimo definisce alcune direttrici entro cui deve oggi realizzarsi la missione sacerdotale.

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  64. Verita.s autem neque in hoc est, neque illud, sed quod nos diximus: eum qui in nobis perfectum dicitur et propriam operationem sortitum sive partem ipsum esse dicat nostrae animae, et verbis supervenientes ostendemus

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  65. Grazie Arbiter,
    come al solito hai fatto una sisntesi perfetta.

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  66. La Pulce osservatrice romana ha detto:
    "IL MUGGITO NEOCAT DELLE ORE 20,00"



    Onde veggiamo, che tutta la Scrittura è piena delle proprietà, o delle virtù, o delli difetti delle creature, le quali ci propone a nostro ammaestramento. Alcune sono create a nostra umiliazione, come pulci, mosche, ed altri vermi vili, e a noi nojosi, perchè per loro si confonda la superbia nostra.

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  67. Che il Signore ri-dia ai sacerdoti quella fratellanza che è venuta a mancare con la divisione che ha creato fra di loro il cn.

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  68. Nihil enim opertum quod non revelabitur,
    et occultum quod non scietur

    RispondiElimina
  69. Per Iara

    Se non siete capaci di dire ai vostri bambini che sono i più belli del mondo-non parlategli nemmeno.
    Mi direte: “Mah, e i figli dei nostri vicini? Sono belli anche loro”. Certo, ad un livello infinito è una
    contraddizione, ma ad un livello infinito mio figlio è il più bello del mondo, tuo figlio è il più bello del mondo,
    per Dio ogni essere umano è il più bello del mondo. Forse un giorno sapremo che tutti noi, ognuno di noi,
    è la migliore persona del mondo intero. (Carlebach)

    RispondiElimina
  70. Secondo te anche Hitler? sia agli occhi di Dio la migliore persona? ...

    Allora cosa vuol dire 'vi riconosceranno dalle vostre opere buone? ... La carità cosa significa? Perchè Gesù Cristo è venuto ad insegnare l'umanità? E gli eletti? ...

    Cosa vuol dire separare i capri dalle pecore? Il giudizio finale? Il paradiso e l'inferno? ... anche tu credi che l'inferno sia vuoto?

    RispondiElimina
  71. Di certo Dio ci ha creato a tutti con amore. Ci ha dato una coscienza, un insegnamento, la ragione e sopratutto la libertà. In questa libertà si vedrà la nostra scelta, verso dove vogliamo indirizzarci, verso il bene o il male. Il percorso è tutta una prova, un tempo di purificazione, nel quale Lui ci guida, e ci coregge per il nostro bene. Ha bisogno però della nostra disponibilità, questo è quanto ci richiede!

    Invece:
    Faccio quel che mi pare, tanto la misericordia di Dio é grande...! Non mi devo sforzare ... tanto Dio mi vuole così come sono! E PURA DOTTRINA NC!

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  72. ULTIMISSIME DA ZORELLAGO

    Durante la notte si è proceduto ad una drastica clisterizzazione delle vie intestinali del senor Kirikus:una squadra di idraul....infermieri giunta da Roma ha proceduto a un primo tentativo di liberazione del senor Kirikus.Gli esiti,a quanto chiarisce il bollettino medico diramato un'ora fa,sono stati alquanto parziali.Sono stati rimossi infatti solo alcuni tappi marginali,ma persiste l'occlusione fondamentale.

    El senor Kirikus si è detto fiducioso nell'evolversi della situazione ed ha demandato il muggito di stamani ad un suo uomo di fiducia,tale ARCIPARAFONISTA,che per allenarsi muggisce attualmente anche di notte.

    Il muggito,previsto per le ore otto di stamani,come ha annunciato lo stesso arciparafonista, sarà ispirato alla Toccata e Fuga di Bach.

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  73. NOSTRE INFORMAZIONI

    El senor Kirikus in questi giorni di gestazione all'interno del bagno del castello di Mirabuono ha già dato alla luce un suo libro di mewmorie,in cui narra le difficilissime vicende di lavoro che hanno caratterizzato i primi 60 anni della sua esistenza,durante la quale egli ha consumato persino le sue ossa lavorando.

    Titolo provvisorio dell'autobiografia:

    DE OTIO ET PICTURA

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  74. Ringrazio Arbiter, come sempre, per le perle che ci fa condividere.

    Certo. Sacerdoti Santi sono la ricetta per noi pecorelle dell'Ovile!

    Riguardo quel Vescovo, Gherardo, facevo un paradosso.

    Se ci pensi ha ragione nella misura in cui noi NON DISCERNIAMO.
    Cadiamo nelle reti, perchè anche noi troppo spesso non usiamo il discernimento e non approfondiamo la Fede.
    Ma certo questa è una responsabilità "secondaria" ed "indiretta".

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  75. Dice Lara: "Faccio quel che mi pare, tanto la misericordia di Dio é grande...! Non mi devo sforzare ... tanto Dio mi vuole così come sono! E PURA DOTTRINA NC!"

    ...NO! Questo è Martin Lutero!...PURTROPPO!

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  76. Ferisce il mio cuore con monotono languore

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  77. Arciparaculista, ma che sta a di?

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  78. Arciparafonista,
    Fai il verso alla Pulce, saccheggi Arbiter, parodizzi su Lara, citi Shlomo Carlebach (& Lubavitch).
    Sembri intelligente, per quanto sornioncello.
    Se non sei nella cupola della setta CNC, che ci fai li dentro?
    La Chiesa ti stava così stretta? Avevi voglia di trasgressioni?

    RispondiElimina
  79. Dice Lara: "Faccio quel che mi pare, tanto la misericordia di Dio é grande...! Non mi devo sforzare ... tanto Dio mi vuole così come sono! E PURA DOTTRINA NC!"

    Qui siamo proprio a livelli bassini................ma che volete un giorno dite che Vi volete confrontare, un altro no;
    e' deludente vedere come dei cattolici cerchino di affrontare un problema come quello nc semplicemnte sparando una serie di affermazioni spesso gratuite.
    Mai un argomento affrontato analizzandolo, ma sempre erigendovi a giudici del mondo.
    Piantatela per favore perche' fate del male a voi stessi ed alla Chiesa che non ha bisogno del vostro attegiamento di superiorità.

    A difenderla per fortuna di tutti ci pensa il Papa con le Sue oculatissime decisioni.

    Se volete continuare con i vostri attacchi a 720 gradi abbiate almeno la compiacenza di tentare un minimo di analisi e non sempre e solo sparare.

    Parlate di esperienze negative, di dolori, ma i dolori non possono e non devono sfociare nell'odio e nel livore. Anche io ho avuto esperienze diciamo non positive nel cammino, ma mai e' sfociato nel livore: siamo adulti e vaccinati e comunque in grado di discernere cio' che viene predicato.

    Se poi ci sono situazioni patologiche quello e' un altro conto. E' un po da usare l'atteggiamento di Padre Amorth davanti ai casi di possessione: prima verificare se ci sono malattie, se no passare all'esorcismo.

    Non c'e' poi tanto da obiettare a tutti quei nc che spesso scrivono con arroganza, ma e' la stessa arroganza che traspare ache dai vostri post, ed e' un peccato che sia cosi'.

    Arroganza non e' fermezza.

    RispondiElimina
  80. Anonimo, hai scritto un mucchio di fesserie.
    Qui da un bel pò si cerca di analizzare il "fenomeno" neocatecumenale e arrivi tu a dire che non si fa analisi e si giudica soltanto.
    Se ti dà fastidio la discussione, prenditela con Kiko e compagnia che hanno scatenato tutto questo,
    invece di prendertela con noi, visto che sei alquanto indulgente con il Cammino. D'altronde ci sei finito anche tu dentro (ne sei veramente uscito?).
    Criticando si può sbagliare, e nessuno è perfetto, ma qui di buona fede ne trovi a iosa.
    Tu invece, in quale cerchiobottismo ti collochi, se da un lato sembri criticare il Cammino e dall'altro dai una bottarella ai suoi critici; da un lato difendi la Chiesa, dall'altro
    vorresti bacchettare i suoi difensori.
    E lascia stare il Papa, che ha tutta la sapienza per affrontare la questione, ma ha anche bisogno di non essere lasciato solo nella sua opera di riordino.
    C'è troppa gente nella Chiesa che se ne sta a guardare come te e pretende anche di giudicare, invece di fare una scelta di campo chiara e trasparente.

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  81. I nuovi crociati.

    Il mondo Vi aspetta.

    RispondiElimina
  82. Il nuovo ignavo. Il mondo non ti aspetta: ce ne sono già fin troppi, dentro e fuori la Chiesa.

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  83. Quale girone dell'inferno dantesco mi attende?

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  84. Sceglitelo tu stesso. Hai un'ampia possibilità, tra il sesto, l'ottavo, le bolge sesta e nona o antenora.

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  85. Di mia iniziativa non posso sceglierlo!

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  86. C'è troppa gente nella Chiesa che se ne sta a guardare come te e pretende anche di giudicare, invece di fare una scelta di campo chiara e trasparente.


    E tu che ne sai quale e' il mio impegno, che ne sai di come trascorro le giornate di quello che faccio o non faccio nella Chiesa.
    Vado contro di te allora sono contro la Chiesa. Ma per favore!!!

    RispondiElimina
  87. Ma come no? Essendo (stato?) tra gli eletti della setta, come ti sei scelto il tuo piccolo inferno sulla terra, così ti scegli quello dantesco.
    Tanto tu all' "altro" inferno non credi, pensi che sia vuoto, nevvero?

    RispondiElimina
  88. Mi stai dicendo che la mia vita e' un piccolo inferno?

    Mi stai dicendo che non credo nell'"altro inferno"? ( Ma si Dante era un burlone...)

    Ti ringrazio fratello che in due concetti hai centrato il tuo bersaglio!

    E' un discorrere in maniera intelligente questo?

    RispondiElimina
  89. E' vero, non avrei dovuto accettare la provocazione.
    Lasciamo stare l'inferno dov'è, che è meglio.
    Dici bene, non ti conosco.
    Conosco quel che hai scritto poc'anzi, e non lo condivido.
    E comunque, tu non vai contro di me. Se ti disinteressi delle profanazioni che avvengono nella Chiesa cui dici di appartenere, vai contro di lei e contro la fede.
    Dovresti sapere che la nostra fede impone sempre una scelta tra bene e male, non starsene alla finestra a guardare, coltivandosi un illusorio orticello o giudicare quanti denunciano le aberrazioni portate nella Santa Dimora.
    E' chiaro?
    O ritieni forse che esista una terza via tra bene e male?
    Devo ricordarti Matteo, 12-30? O 1Corinzi 10, 21-22?

    RispondiElimina
  90. Quali profanazioni ed aberrazioni in particolare?

    Esiste una terza via? Se puo' essere considerata tale il libero arbitrio con cui scegliere il bene o il male.

    Illusorio orticello: la vita che viviamo e' un'illusione? La moglie, i figli e' tutto un illusione?

    Poi dici conosco quel che hai scritto poc'anzi: hai letto e questo non basta per conoscere, hai supposto non verificato, hai interpretato secondo il tuo pensiero. (come e' normale fare ma non giusto se ci pensi)

    RispondiElimina
  91. Gne Gne fru fru
    la discussione sta assumendo un tono puerile

    RispondiElimina
  92. Gne Gne fru fru
    la discussione sta assumendo un tono puerile

    Aspettavamo con ansia il tuo intervento tanto per movimentare un po la serata

    RispondiElimina
  93. Caro anonimo,
    vedo che ti piace giocare con l'ambiguità.
    Io invece ti propongo cose molto concrete:
    1. Datti almeno un nick
    2. Sulle aberrazioni, rileggiti le pagine tematiche del blog e magari fatti un giro su internetica, in cui trovi testimonianze ed analisi.
    Se nemmeno ti basta, abbi il coraggio di leggerti i numerosi estratti dei saggi di padre Zoffoli reperibili in rete, che in proposito ne sapeva molto più di te e di me.
    3.Il libero arbitrio non è una terza via tra bene e male ma la facoltà di scegliere l'uno o l'altro.
    4. L'illusorio orticello è una condizione mentale, un modo per sfuggire alle proprie responsabilità, da celibi o da sposati.
    5. Ho dissentito da tue affermazioni scritte, in cui hai emesso giudizi su persone e sul blog stesso. Non ho supposto alcunchè. Ho accettato poi le tue sollecitazioni, rispondendo a tono.
    Se non ti aggrada il concetto che ci si possa fare di te sulla base di quanto hai esternato, sii più esplicito ed evita l'ambiguità e l'ambivalenza che caratterizza il tuo modo di fare.
    Sono aperto a qualsiasi critica, ma devo sapere da dove proviene: nel tuo caso non si è capito chiaramente, o meglio, si lascia intuire indiziariamente.

    RispondiElimina
  94. Per Psicologicus:

    Cara, tornare indietro al punto di partenza e imboccare la strada giusta è penoso, ma non impossibile (anche per te).

    RispondiElimina
  95. Cara? Cosa ti fa pensare che io appartenga al tuo sesso, arciparafonista?
    Sarei curioso di saperlo. Sai, è per la casistica personale.

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  96. Per Wanda

    non ti nascondere:abbi il coraggio di dire che prendi le difese dei neocatecumenali,ma te ne strafreghi anche di loro.

    RispondiElimina
  97. IL MUGGITO DELLE ORE 20,00 DEL 13 LUGLIO 2007

    Precedeuto da un arpeggio di chitarre iniziato sulla piazza di Zorellago intorno alle 19,45 odierna,alle ore 20,00 precise è iniziato il gracchiare dei sette shofar,incanalato velocemente sul motivo del Kirie.
    Tutti i presenti sono rimasti inebetiti.
    Indi è iniziata una gutturale scorribanda di suoni e di rumori che al galoppo si è subito inserita nel ritmo e nel piglio della Marcia di Radetzsky di Strauss:i ragazzini presenti hanno iniziato a marciare e a battere i pugni su tutto ciò che poteva provocare un suono o un rumore per tenere il ritmo di parata.

    Un trionfo insomma,tanto che Dona Carmenita con le Camminanti,a un suo fischio,ha iniziato a marciare tutt'intorno alla piazzuola fiorita,mentre i bambini seguivano il drappello sghignazzando.

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  98. ULTIMISSIME DA ZORELLAGO

    Velocissima appariuzione poco fa a Zorellago di Dina Grilli,che al termine del muggito delle 20,00,dopo aver convinto tre delle Camminanti di Dona Carmenita a seguirla,si è intrufolata dentro il castello di Mirabuono,dove el senor Kirikus è,come sappiamo in fase di sofferta gestazione sul water personale.

    Il quartetto,approfittando della presenza di un discreto numero di persone sulla piazza,ha in iziato subito una vehemente autoaccusa di peccati,scendendo in particolari scabrosissimi e stracciandosi le vesti,tanto che i genitori presenti,dopo aver tappato subito occhi e orecchie ai loro bambini,hanno fatto un rapidissimo rientro nelle case.
    I pochi rimasti sulla piazza,specialmente giovinastri senza peli sulla liungua hanno inioziato a incitare il quartetto con fischi e gesti da trivio.

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  99. AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE A ZORELLAGO

    La Grilli e le tre camminanti sono state fatte rientrare subito appena finito il loro improvvisato spettacolo e el saenor kirikus le ha catechizzate mediante interfono dal suo bagno,mentre venivano fatti indossare loro dei camicioni grgiopiombo.

    Ultimata la catechizzazione,Dona Carmenita le ha caz..rimproverate per benino minacciando di metterle a pane e acqua e facendo loro somministrare mezzo litro a cranio del decotto emolliente preparato qualche giorno fa per il senor kirikus.

    RispondiElimina
  100. Ci sarebbe una Wanda che dietro anonimato difende i neocatecumenali più per partito preso che per reale convinzione? Nel senso che, stizzita dalla presunta 'arroganza' dei critici del Cammino, si ritroverebbe a prendere le difese di quest'ultimo pur non condividendolo?
    Mah!
    Wanda, vorrei dirti che stai difendendo una causa sbagliata, davanti agli uomini e davanti a Dio.
    Se sei animata da cotanto fervore, trovati una causa più degna.
    La Chiesa ne affronta tante ogni giorno e su vari fronti: la povertà, l'ingiustizia, la corruzione, le diseguaglianze sociali, l'emarginazione, le guerre...
    Ce ne sarà pure una degna della tua attenzione che non l'insidiosa setta infiltrata nel corpo della Chiesa!

    RispondiElimina
  101. Caro anonimo,
    vedo che ti piace giocare con l'ambiguità.
    Io invece ti propongo cose molto concrete:
    1. Datti almeno un nick
    -----------------------------------
    Tiger risponde
    Cosa cambia, se mi firmo SR o Lion o Tiger o Maximilian per un blog e' la stessa cosa, ma ti accontento: basta cosi poco.
    -----------------------------------

    2. Sulle aberrazioni, rileggiti le pagine tematiche del blog e magari fatti un giro su internetica, in cui trovi testimonianze ed analisi.
    Se nemmeno ti basta, abbi il coraggio di leggerti i numerosi estratti dei saggi di padre Zoffoli reperibili in rete, che in proposito ne sapeva molto più di te e di me.
    -----------------------------------
    Tiger risponde
    Oh di coraggio ne ho da vendere, se poi si tratta soltanto di leggere ne viene ancora di piu'.
    Quello che mi proponi l'ho letto gia' molti anni fa, l'ho anche sperimentato sulla mia pelle.
    Nel frattempo le porte delle Parrocchie si sono aperte, le sale chiuse sono state aperte e non si paga affitto, mentre se vuoi far fare una festicciola ai bimbi allora si paga.
    Allora prenditela con i parroci che danno le sale in uso. No sala no celebrazione.
    -----------------------------------
    3.Il libero arbitrio non è una terza via tra bene e male ma la facoltà di scegliere l'uno o l'altro.
    -----------------------------------
    Tiger risponde
    questo lo sapevo fin da bambino, ma quella che non conosco ancora e' la terza via: e' un altra tradizione?
    ...................................
    4. L'illusorio orticello è una condizione mentale, un modo per sfuggire alle proprie responsabilità, da celibi o da sposati.
    ....................................
    se puoi insegnarmi come sfuggire alle mie responsabilità.......non sapevo che si poteva sfuggire alla vita con la mente. Ma non si sfocia poi in qualche patologia mentale? dimmi tu
    ..................................


    5. Ho dissentito da tue affermazioni scritte, in cui hai emesso giudizi su persone e sul blog stesso. Non ho supposto alcunchè. Ho accettato poi le tue sollecitazioni, rispondendo a tono.
    Se non ti aggrada il concetto che ci si possa fare di te sulla base di quanto hai esternato, sii più esplicito ed evita l'ambiguità e l'ambivalenza che caratterizza il tuo modo di fare.
    ...................................
    Tiger risponde
    Di quello che puoi pensare di me mi interessa poco o niente. Quello che si legge sul blog e' oggettivo: qualche critica buona e costruttiva, altre illeggibili, ma e' un blog e ci sta.
    ----------------------------------
    Sono aperto a qualsiasi critica, ma devo sapere da dove proviene: nel tuo caso non si è capito chiaramente, o meglio, si lascia intuire indiziariamente.
    ..................................
    Tiger risponde

    Chissa perchè senti il bisogno di etichettare le persone: nc, avversi ai nc, altro.
    Magari fosse cosi' facile catalogare il genere umano.
    Io, tu, noi prima di essere su questa terra eravamo in cielo, la nostra anima era in cielo. Poi siamo scesi quaggiu' e ci siamo etichettati.
    Hai bisogno di sapere se son
    o nc o no. Ti dico che tanti anni fa forse le nostre anime dialogavano al suono della musica delle sfere celesti.
    Oggi come ci siamo ridotti: ad etichette, a scontri, ad inventarci categorie nelle quali riconoscerci.
    Cosa importa l'etichetta che altri ci vogliono imporre che tu mi vuoi imporre per poter capire chi sono.

    Sono un tuo fratello, credo in Cristo, crocefisso, morto, disceso agli inferi , resuscitato e salito al cielo.
    q
    Questa e' la mia fede.

    RispondiElimina
  102. Cominciamo a ragionare, Tiger.
    1. Invece cambia rifugiarsi dietro un genericissimo anonimato oppure darsi un minimo di identità virtuale. Ma ti vedo piuttosto relativista.
    2.Hai letto padre Zoffoli, ma a quanto vedo non ti ha particolarmente sconvolto. Ti ha fatto più effetto la gestione delle sale parrocchiali.
    3. Lo sapevi fin da bambino che il libero arbitrio è una facoltà, eppure l'hai proposta come via. Rileggiti il tuo precedente testo.
    4. Non ti insegno un bel niente. Ti ricordo solo che la fuga dalle responsabilità riflette sempre un disagio. Quando il disagio diventa patologia, l'orticello diventa spesso il mondo chiuso della devianza.
    5. A me invece interessa che gli altri abbiano la chiara visione di come la penso e che tipo di persona si ritrovi dietro quel pensiero, tanto nel mondo virtuale quanto in quello reale.
    6. Ti rifugi in una filosofia semplicistica, come se noi fossimo monadi indefinite che vagano per l'universo. Siamo persone, Tiger, con un nome, un'identità genetica e culturale, una precisa esperienza di vita anche nell'appartenenza alla stessa fede.
    Nostro Signore non si è servito di anonimi per diffondere il suo insegnamento nel mondo, ma di apostoli, con tanto di nome e di identità, ciascuno dei quali, pur essendo fratelli nella fede, aveva un modo diverso di cogliere il Suo insegnamento e portarlo per il mondo.
    Quanto poi alla tua professione di fede conclusiva, che è anche la mia e di tutti i cattolici, vorrei solo ricordarti che molti tra quelli che hanno poi minato le fondamenta della Chiesa hanno dichiarato formalmente la stessa professione, salvo contravvenirla anche radicalmente.
    Ciò per dire che la fede non va solo professata, bensì praticata con il pensiero e con le opere, coerentemente con la dottrina della Chiesa.

    RispondiElimina
  103. Cominciamo a ragionare, Tiger.
    1. Invece cambia rifugiarsi dietro un genericissimo anonimato oppure darsi un minimo di identità virtuale. Ma ti vedo piuttosto relativista.
    ...................................
    Tiger risponde
    ti ripento contento tu contento anche io. E' un po come giocano i lupetti con i nomi del libro della giungla.
    ...................................
    2.Hai letto padre Zoffoli, ma a quanto vedo non ti ha particolarmente sconvolto. Ti ha fatto più effetto la gestione delle sale parrocchiali.
    ...................................
    Tiger risponde
    Forse non hai mai considerato come ci si appropria di una parrocchia; perche' in Iraq distruggono le Chiese Cattoliche; perche' e' bene non invitare mai dei musulmani a pregare in una parrocchia anche nel santo nome dell'ecumenismo?
    ...................................
    3. Lo sapevi fin da bambino che il libero arbitrio è una facoltà, eppure l'hai proposta come via. Rileggiti il tuo precedente testo.
    ..................................
    Tiger risponde
    Ho scritto se puo' essere considerata tale, ma la terza via quale e'? te lo richiedo.
    ..................................
    4. Non ti insegno un bel niente. Ti ricordo solo che la fuga dalle responsabilità riflette sempre un disagio. Quando il disagio diventa patologia, l'orticello diventa spesso il mondo chiuso della devianza.
    ...................................
    Tiger risponde
    A quali responsabilità ti riferisci? altrimenti diventi troppo generico e vago.
    ...................................
    5. A me invece interessa che gli altri abbiano la chiara visione di come la penso e che tipo di persona si ritrovi dietro quel pensiero, tanto nel mondo virtuale quanto in quello reale.
    ...................................
    Tiger risponde
    tu credi che lo scrivere pensieri su Internet sia un mondo virtuale?
    I pensieri non generano qualcosa?
    E' tutto tempo perso scrivere cio' che si pensa e dare al pensiero una prima forma tangibile?
    ..................................
    6. Ti rifugi in una filosofia semplicistica, come se noi fossimo monadi indefinite che vagano per l'universo.
    ..................................
    Tiger risponde
    Non vaghiamo proveniamo, stiamo sulla terra per una esperienza ben definita e torniamo al cielo.
    ..................................
    Siamo persone, Tiger, con un nome, un'identità genetica e culturale, una precisa esperienza di vita anche nell'appartenenza alla stessa fede.
    ..................................
    Tiger risponde
    L'identità genetica (erditarietà) e' la prima impronta ,per i primi anni di vita.
    Dalla prima dentizione in poi la nostra anima inizia a lavorare e a modellarci.
    ....................................
    Nostro Signore non si è servito di anonimi per diffondere il suo insegnamento nel mondo, ma di apostoli, con tanto di nome e di identità, ciascuno dei quali, pur essendo fratelli nella fede, aveva un modo diverso di cogliere il Suo insegnamento e portarlo per il mondo.
    ...................................
    Tiger risponde
    Sono d'accordo con te: ma la diversità deriva dal fatto che ognuno di noi ha una sua propria anima, che reclama il suo sviluppo, che reclama la vita spirituale. La diversità manifesta la potenza di Dio. Per il nome sono d'accordo, ma le etichette non servono sono controproducenti.
    ..................................
    Quanto poi alla tua professione di fede conclusiva, che è anche la mia e di tutti i cattolici, vorrei solo ricordarti che molti tra quelli che hanno poi minato le fondamenta della Chiesa hanno dichiarato formalmente la stessa professione, salvo contravvenirla anche radicalmente.
    Ciò per dire che la fede non va solo professata, bensì praticata con il pensiero e con le opere, coerentemente con la dottrina della Chiesa.
    ...................................
    Tiger risponde
    Non mi tiri dentro dove tu vorresti. Non mi interessa polemizzare contro i nc, non perche' mi siano simpatici, ma perche' non si puo' entrare nella vita delle persone, nel modo in cui danno da mangiare alle loro anime.

    Ti saluto

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  104. Dolcissima Psicologicus,
    meno male che i farisei ignoravano il test di Stamm. Non so come ne sarebbe uscita la Chiesa primitiva...

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  105. Anonimo/Tiger è un illusionista, ama la danza delle parole e non è la prima volta che si cimenta su questo blog, sul quale risulta in servizio permanente effettivo, pro-neocat, s'intende!
    Ed alla fine riesce sempre a portare il discorso in meandri inestricabili che sviano dallo sviluppo delle concrete affermazioni di chi scrive

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  106. ..infatti sta a noi lasciarlo cadere quando ci accorgiamo che diventa pretestuoso e deviante

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  107. Cari ragazzi,
    non vedo cosa ci sia di pretestuoso e sviante.

    Ringrazio Viator per l'illusionista e la danza delle parole.

    Vi propongo delle riflessioni:

    1)Nel CN si attacca la religiosità naturale, ma non e' proprio quella che il CN nutre attraverso gli anni?

    2)Il fatto che le sale parrocchiali diventano luoghi di culto di proprietà effettiva (attraverso l'uso nel tempo) della comunità nc che vi celebra non vi suggerisce qualcosa?

    3)Non credete che il grande affamato dei nostri tempi e' il nostro spirito? (oltre tutti i poveri del terzo mondo che ogni giorno vengono derubati dall'occidente)

    4)Perche' l'uomo oltre a parlare ha sentito il bisogno di scrivere cio' che pensa.
    Pensiero-parola-scrittura.
    Veramente pensate che Internet dove si scrivono i pensieri sia un mondo virtuale?

    6) Vi siete mai chiesti cosa vada effettivamente a nutrire Kiko con tutto quella organizzazione alle spalle? Esistono esigenze spirituali che il cn nutre o no?

    Pensarci, rispondere non significa essere pro o contro, ma è capire oltre cio' vedi e senti istintivamente. La denuncia va bene, ma fino a quando non si creano forme-pensiero in grado di sostituirsi a quelle formate dagli insegnamenti del cammino, lo vedo un po difficile che il cn venga sradicato.
    Considerate l'epoca in cui viviamo, il rinascimento, l'illuminismo, lo spiegare tutto con la scienza: cosa e' questo se non i fatti concreti che ricorrono negli scrutini del cn; e l'anima lo spirito cosa sono la conseguenza dei fatti concreti?
    Il fatto che il cn abbia cosi tanto successo e' perchè ben si inserisce nei nostri tempi; e' figlio dell'Illuminismo? Vi lascio la riflessione se volete farla.

    Vi saluto

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  108. Cara arciparafonista,
    sei un caso complicato: proiezione e trasfert identitario, verbalizzazione metaforico-simbolica, mascheramento, immedesimazione in psicosetta totalmente rispondente ai parametri di Stamm.
    Eh si, sei messa maluccio.
    Rientri in pieno nell'asse II del DSM IV.
    Necessiti pertanto di un programma di sedute vere e ti aspetta un bel lettino, anche se non ti farebbe male qualcuna del genere toilette di Zorellago , giusto per "liberarti" dal peso che ti opprime così manifestamente.
    Ti consiglio di contattare il Cesap: troverai tutto l'aiuto di cui hai bisogno.
    Naturalmente, al termine del ciclo terapeutico, rivolgiti ad un pio sacerdote, per una sistematina all'anima, alquanto compromessa: ti sarà di grande aiuto una salutare confessione e penitenza rigorosamente individuale. Auguri.

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  109. Tiger, io invece ti invito a meditare su una perla di saggezza di Martin L. King:

    "Mi sto convincendo che gli uomini di cattiva volontà hanno usato il loro tempo con assai maggiore efficacia che non gli uomini di buona volontà. Noi di questa generazione dovremo pentirci non semplicemente delle parole e delle azioni al vetriolo dei cattivi, ma anche dello spaventoso silenzio dei buoni."

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  110. NOSTRE INFORMAZIONI

    . alle ore 8,00 di stamane a Zorellago il muggito degli shofar è stato modulato sul tema "La mula de Parenzo /ha messo su bottega/de tutto la vendeva/meno del bacalà";

    .nella giornata di ieri el senor Kirikus ha ricevuto in visita ad wc Mister Pylko ,che gli ha chiesto quali punti cardinali deve indicare sulla copertina dell'863.ma edizione degli Orientamenti che tenterà oggi di accreditare presso gli uffici competenti a Roma;

    .i cataplasmi di crusca calda e di olio di lino che da alcuni giorni vengono applicati sull'addome intasato del senor Kirikus iniziano a dare alcuni effetti;stanotte gli augusti intestini del paziente hanno sordamente brontolato a lungo,significando che...qualcosa si sta muovendo...

    RispondiElimina
  111. Mi sto convincendo che gli uomini di cattiva volontà hanno usato il loro tempo con assai maggiore efficia che non gli uomini di buona volontà. Noi di questa generazione dovremo pentirci non semplicemente delle parole e delle azioni al vetriolo dei cattivi, ma anche dello spaventoso silenzio dei buoni."

    Chi nutre gli uomini di cattiva volonta; chi da mangiare al loro spirito; chi e' il principe di questo mondo; chi fa chiasso.

    Lo spaventoso silenzio dei buoni e' l'apparente silenzio di Dio; e' il quotidiano vissuto spiritualmente; e' la santificazione attraverso la storia che Dio permette. Ma anche lo spaventoso silenzio diventa musica che puoi ascoltare: Gandhi, Madre Teresa di Calcutta sono esempi di questa musica.Stare nel silenzio non significa essere inattivi: dice Gesu che sono adultero anche se solo lo penso nel mio cuore: a maggior ragione che la preghiera diventa musica. Ed allora non facciamoci ingannare dal silenzio solo perche' non abbiamo orecchie sintonizzate.

    per altre vostre vi rispondero domani sera. devo andare in servizio

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  112. Tiger, giri attorno alle parole come una danzatrice del ventre.
    Il silenzio a cui faceva riferimento Martin L. King non è quello dei santi o dei mistici a cui tu ti aggrappi per fingere di non capire, bensì il silenzio di quanti, consapevoli e testimoni delle storture, se ne rendono complici allorquando fingono di non accorgersene, contribuendo fattivamente al perpetuarsi di quelle storture.
    Non girare attorno ai problemi, Tiger, e cerca di chiamare le cose con il loro nome.
    Il silenzio dei buoni è semplicemente la colpevole accondiscendenza, la tolleranza vile e reticente.
    Nulla a che vedere con il silenzio inteso come raccoglimento.

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  113. Psicologicus ha detto:
    "Ti consiglio di contattare il Cesap: troverai tutto l'aiuto di cui hai bisogno".

    Grazie, Psicologicus. Mediterò per un'ora su questa perla di saggezza e vediamo che ne verrà fuori:

    Un giorno la saggia disse:

    "Seguirò la regola d'oro e convertirò tutti gli uomini.
    Ma da dove comincerò? Il mondo è
    così grande.
    Comincerò dal paese che conosco meglio, il mio.
    Ma è così vasto il mio paese!
    Comincerò dalla città più vicina, la mia.
    Ma è così grande la mia città!
    Allora comincerò dalla mia strada...
    No, comincerò dal mio caseggiato.
    o meglio, comincerò dalla mia famiglia.
    No, ho finalmente capito
    che cosa vuole la regola d'oro:
    comincerò da me stessa......

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  114. Anonimo ieri ore 15.03

    I miei non sono pensieri o sparate, ma vissuto. Le sparate sono quelle che io ho ascoltato e vissuto per anni.

    Non riesco a capire come sia stata questa tua 'non positiva esperienza' nel cn. Per la tua incomprensione mi sembra che non sia stata vissuta in prima persona. Avrei voluto 'filmare' il tutto (e per lungo tempo), e davanti alla visione, di certo non diresti la stessa cosa.

    'Faccio quel che voglio, tanto' queste sono sì mie parole (non sono state dette). Ma queste mie parole è stato il modo di tradurre le 'libere azioni' dei catechisti, e questo è il peggio. Questa libertà di azione racchiude molto di più, altro che chiamarli livelli bassini!

    Sai quante volte (di fronte a delle contradizioni che venivano dette) mi son sentita dire 'Dio mi vuole così come sono?' e portando questo ben sigillato in loro, facevano e dicevano quel che volevano? TANTE!!, TANTE VOLTE!

    Sai quante volte ci è stato detto che non si deve usare la parola 'devo- dobbiamo', che non ci dobbiamo sforzare per essere meglio? ...
    L'unico 'devo' quello dell'obbedienza ai catechisti, e poi tutto è fatto!
    Ma tu, i catechisti nc l'hai avuti?...

    La confusione di questa 'dottrina nc' porta lentamente fuori strada. Fa vivere erroneamente ed è il modo che pian piano addormenta le coscienze per trascinarle dove vogliono loro.

    Per poter risanare la vivenza ho cercato di trovare delle cose positive dentro il cn. Ma da un inganno, cosa posso detrarre? A cosa serve conoscere e aver preparato tanti temi bibblici se poi nel profondo hanno lasciato un cumulo di interpretazioni erronee?
    Interpretazioni da catechisti ben indottrinati da scuola kikiana?

    La preparazione di lunghi temi, è il modo di intrappolare le persone in un costante impegno di comunità, allontanandola da quelli familiari e sociale. Il fatto di dover svolgere questi in poco tempo... chi non prepara deve compiere nel frattempo i ruoli degli altri, ecc. Questo diventa fonte di problema e agitazione.


    Avrei voluto non sapere nulla e continuare a vivere la mia fede in semplicità. Ma la realtà è un'altra che, volendo o no, devo accettare.

    Ringrazio il Signore che mi ha riportato 'nella CHIESA', donandomi delle nuove e sane vivenze nelle quali pian piano posso dissintossicarmi da quelle erroneamente vissute.

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  115. Il pèroblema è, Arciparafonista, che tu stai perdendo tempo,per quanto attiene alla conversione,se vuoi iniziare veramente da te,dovresti tagliare i ponti con il Cammino,che predica ben altro tipo di conversione rispetto a quello predicato dalla Chiesa di Cristo.

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  116. Il problema è semplice,Arci, noi non stiamo condanmnando nessuno qui,stiamo solo cercando di far capire agli interessati che il Cammino Neocatecumenale non è un cammino di fede in Cristo e nella sua Chiesa.
    Non ce la prendiamo con nessuno:nè coi Protestanti nè coi TdG,nè con le Chiese più disparate,che riconoscono il loro non essere Chiesa Cattolica;stigmatizziamo che una conventicola,come quella neocatecumenale,che nulla ha a che vedere con la Chiesa Cattolica,Apostolica e Romana,fatta di Carismi e di Gerarchia(come Cristo ha voluto),ma presume di esserne parte.E per giunta parte fondante e importante.

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  117. IL MUGGITO DELLE ORE 12,00

    Quello di oggi,ore 12,00,a Zorellago di Sapore,dal castello in cui alloggia nel bagno el senor Kirikus da quasi una settimana è stato un muggito interlocutorio di shofar: è iniziato modulandosi sull'aria della "Montanara" per poi scivolare verso il tema di "La vita è bella".
    Il tutto in stretta aderenza con la drastica decisione presa da Dona Carmenita,che stamattina,visti gli esiti incoraggianti dei rimedi empirici che si stanno applicando alla cocciutissima stipsi del senor Kirikus,ha licenziato vehementemente tutti i medici e i cerusici che si stavano alternando al capezzale dell'illustre infermo ed ha convocato tale Tomasina Floret,una santona del luogo conosciutissima per le sue competenze terapeutiche tradizionali.

    La Tomasina,che a scapito del diminuitivo nel suo nome,pesa 124 chili per un metro e ottantanove di altezza, si è recata intorno alle ore 10,00 al castello di Mirabuono dove el senor Kirikus sta soffrendo chiuso nel bagno,seco recando un cestone contenente tutti gli strumenti del mestiere,tra cui alcuni vasi di decotto di vinaccia,pare,fortemente efficaci contro ogni forma di costipazione intestinale,2 fiaschi di vino,mazzi di varie erbe freschissime colte all'alba e alcuni tipi di melassa trattata con sostanze tenute rigorosamente segrete.

    Il bollettino medico diramato subito dopo il muggito degli shofar delle ore 12,oo odierna parla di somministrazione al senor Kirikus di "varie bevande terapeutiche" con relativa imposizione sulle parti doloranti di decotti emollienti e rinfrescanti.

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  118. Francesco

    se ci sono elementi di santificazione e di verità nel protestantesimo, allora ce ne sono anche nel cammino. E perciò è questione di gusti, di opinioni. Opinioni personali come la tua.
    O no?

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  119. No,work, non è questione di opinioni, e tu lo sai benissimo(riconosco la tua intelligenza,ma non condivido la tua dialettica fuorviante.
    L'impianto dottrinario dato da Kiko e Carmen al Cammino non è assolutamente cattolico:rileggiti gli Orientamenti,non approvati dalla Chiesa a tutt'oggi.

    Circa la santificazione...il Cammino predica solo una forma di "conversione",escludendo categoricamente la vocazione alla santità e lo sforzo individuale in tal senso.

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  120. NO! Manco per niente!

    Ci sono "elementi di Santificazione"... E ti bastano? Se ti "bastano" fai come vuoi! Sei libera!
    Si tratta di scegliere e di usare, con pieno discernimento e con piena responsabilità, il LIBERO ARBITRIO, che molte delle "sette con elementi di santificazione" NEGANO!

    Le cose non sono "già scritte" su nessuno di noi! Dio ha u Disegno di Misericordia su ognuno. Soprattutto su quelli che gli sputano continuamente in faccia! Anche noi lo torturiamo continuamente quando pecchiamo, ma il peccato non ha l'ultima parola! Per questo ci sono i Sacramenti, la Confessione..:SI RIPARTE! CI SI RIALZA! C'è la SANTIFICAZIONE PIENA E COMPLETA! VIVA E VERA!
    Non è questione di "gusti"!
    Non siamo al SUPERMERCATO della "spiritualità"!
    E' questione di VERITA'!
    Il Signore ha Parlato Chiaro e ci ha messo in guardia, dandoci gli strumenti per USARE BENE della nostra LIBERTA'! E per AMARLO!

    Dunque, si tratta di scegliere! E questa scelta PRECEDE il Cammino (non NC!) di Santità che siamo chiamati ad intraprendere! Come il Riconoscimento del Volto di Dio e la Contrizione PRECEDE la COnversione e il Ritorno alla Casa del Padre!
    Guardando il Cristo Dio in faccia, Crocifisso, Sofferente, con te che hai il Martello e i Chiodi in mano e che ancora BATTI, allora ti rendi conto quale sia la VERITA'!
    La Verità è Testimoniata dai Santi e dai Maritri! La Verità è CONFERMATA dalla Fede! La Verità è Presente ed operante nel Santissimo Sacramento dell'Altare! La Verità è accompagnata dai Prodigi del Signore! La Santificazione dei Figli nel Figlio è presente nella Storia e nei tempi!
    La Verità esiste! Ed Esiste l'Errore! Siamo sempre chiamati a discernere per seguire LIBERAMENTE o l'UNA o l'Altro!

    Se vuoi seguire LIBERAMENTE il CNC fallo! Ma quello ha una identità precisa, ed il "delitto" più grande non è tanto lo sviamento dalla Via Retta, sempre possibile e sempre rimediabile col cuore, ma L'INGANNO SCIENTIFICO A DANNO DI TUTTI!
    Il nascondersi, falsarsi, coprirsi, espandersi silenziosamente ed inesorabilmente, devastare le vite, annullare le persone...
    Questo è peggio!
    E questo fa sollevare il Grido dei Figli nel Figlio! Grido che, ti assicuro, ARRIVA ALLE ORECCHIE DEL NOSTRO DIO GESU'! DEL PADRE DEI CIELI!
    Ebbene, perchè Kiko ha seguito?
    Perchè è un abile "psicologo"...E' un istrione morale. Un uomo molto bravo a dire ciò che i "discepoli" VOGLIONO sentirsi dire! Un abile a premere sugli adepti con il peso dei loro peccati per TENERLI stretti!
    Un abile a creare un ambiente orribile dove il senso di colpa distrugge le coscienze e dove solo la "comunità eletta" può rigenerare e perdonare, lasciando le persone nel relativismo spirituale e nella assenza di responsabilità personale!!!!

    La distorsione del Santissimo Sacrificio ad uso della psicologia di Kiko è una aberrazione di dimensioni apocalittiche (uso volutamente questo termine!) che accompagna la sua opera di demolizione lenta ed inesorabile! Demolizione della Chiesa nel suo punto vitale; nel suo "cuore": i Figli! I Figli della Chiesa sono VAMPIRIZZATI, DEVASTATI, ACCUSATI, ANNULLATI, GIUDICATI, CALPESTATI.... PER ESSERE "TRASFORMATI" NEL "CAMMINO DI KIKO"! IL MONDO NON ESISTE! LA CHIESA NON ESISTE SE NON PER ESSERE DISPREZZATA PER ALMENO 1500 ANNI DI SUA GLORIOSA STORIA!

    Vi dico che possiamo star qui a dialogare (e questo ha un valore quando si dialoga con carità nella verità) ma la Verità-Cristo ci sta innanzi!
    La Beata Vergine Immacolata ci sta davanti come scudo! E meno male!
    Perchè con o senza Statuti, con o senza "applausi", con o senza "encomi", il CNC è quello che è!
    Un'onda anomala, uno strisciante inganno continuo!
    Una fabbrica di menzogne su se stesso! Si è dato "patenti e magistero di approvazione" MAI ESISTITI E SMENTITI SOLO DA UN DISCERNIMENTO PIU' AMPIO! LO STESSO CHE KIKO NEGA AGLI ADEPTI PERCHE' LO DENUDA PER QUELLO CHE E'! SI NEGA ANCHE L'EVIDENZA, COME NEI PEGGIORI CRIMINI DA COPRIRE, fino alla prova schiacciante! O anche davanti ad essa!
    Ogni menzogna detta di se stesso, DELEGITTIMA IL CNC, FOSSE ANCHE STATO UN ANGELO A FONDARLO (COSIì DICE SAN PAOLO. E I CREDO CHE FORSE SIA STATO UN ANGELO A FONDARLO... MA NON UN ANGELO BUONO!)
    ABBIAMO DIMOSTRATO CON LA PAROLA ED I FATTI CHE IL CNC NON HA MAI RICEVUTO APPROVAZIONI PER I SUOI METODI E LE SUE LITURGIE MA L'ESATTO OPPOSTO! IL CNC HA LETTERALMENTE INVENTATO DI SANA PIANTA I RICONOSCIMENTI LITURGICI, METODICI ED ECCLESIALI CHE VANTA! LE REGOLE DATE AL CNC, PER MEZZO DEGLI STATUTI PROVVISORI, SONO STATE ATTACATE AL MURO COME UN QUADRETTO E MAI SEGUITE! LE ULTERIORI CORREZIONI STANNO LI' A DIMOSTRARLO!

    Le menzogne, l'inganno, i richiami e le correzioni, ma non solo, LA DIFFERENZA PALESE E SOSTANZIALE CON IL CREDO DELLA CHIESA, stanno lì a dimostrare una realtà che si può anche rifiutare di constatare!
    Ma questo non cambia la realtà!
    C'è chi non crede che Dio esista! Ma questo non cambia la realtà! Dio ESISTE! E sta sul suo trono che piange insieme ai suoi Figli che gridano per il disastro del CNC...E purtroppo non solo di quello!

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  121. Condivido,Stephanos:una sola pennellata per descrivere la realtà vera della comunità neocatecumenale

    "...un ambiente orribile dove il senso di colpa distrugge le coscienze e dove solo la "comunità eletta" può rigenerare e perdonare, lasciando le persone nel relativismo spirituale e nella assenza di responsabilità personale!!!!"

    E,se qualcuno può,dimostri,dati di fatto alla mano,il contrario!

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  122. Suggerisco questa dedica per l'ultimo "anatema sit" di stephanos78:
    "A me stesso con ammirazione"

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  123. Stephanos non ha bisogno di difensori,caro/a Arci! Tuttavia sappi che ciò che tu scambi(perdonami,ma molto grossolanamente) per anatema o narcisismo è in effetti seria ansia per il bene della Santa Chiesa, in Stephanos e in tanti altri che non hanno nulla da guadagnare in senso personale da questa discussione.

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  124. Vorrei inoltre sottolineare a Work...

    a proposito dell'accenno alle Chiese protestanti,quanto osserva autorevolmente la CDF(leggiti tutto il documento all'inizio di questa pagina):

    "Le chiese protestanti, mancando della successione apostolica sacramentale e dunque del sacerdozio ministeriale, non hanno conservato la sostanza del Mistero eucaristico e dunque non sono chiesa secondo la fede cattolica."

    Se il Cammino,sotto mentite spoglie di Cattolicesimo fervente,vuole assecondare o scimmiottare le chiese protestanti,è affar suo(anche in tal caso molto ambiguo),ma lo riconosca !

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  125. Cari amici,

    All'origine di tutta questa triste vicenda neocatecumenale talvolta appare delinearsi una oscura, sulfurea amnesia collettiva.

    E' come se duemila anni di esperienza storica, di battaglie e guerre fisiche e spirituali, di confronti e scontri dialettici per l'affermazione della fede siano rimasti come sospesi, inabili a far scorgere dietro la nebbia sollevata la natura reale dell'eresia che stava sbarcando nella Dimora di Dio.

    La giustificazione spesso portata è che tutto è stato svolto in gran segreto, a cominciare dalla conoscenza della dottrina blasfema, e quando infine ci si è resi conto della situazione, il movimento era cresciuto troppo per frenarlo.

    Tuttavia, sentinelle che hanno lanciato l'allarme per tempo ve ne sono state. Ma sono rimaste inascoltate e anche dileggiate o redarguite.
    Dobbiamo pertanto ammettere che alla base della espansione e del radicamento del Cammino neocatecumenale vi sono miopie, errori macroscopici e simpatie in buona o cattiva fede dentro la stessa Chiesa.

    Quale la conseguenza?
    Che una volta lasciata costruire e consolidare la fortezza eretica e la campagna di reclutamento dei propri pretoriani, scudieri, palafrenieri, intellettuali e notabili, ma soprattutto con le armate degli adepti in ogni luogo, tutto è diventato difficile e complicato.

    Dove prima sarebbe bastato prununciare un fermo e rigoroso "No" per bloccare il problema ab origine, ora sono mobilitate schiere di teologi per analizzare, confutare ed emendare le dottrine eretiche e altrettante di giuristi per sviscerare le questioni di diritto ecclesiastico.
    Noi stessi, nel nostro piccolo, siamo impegnati a discernere, definire e smascherare la fisionomia proteiforme, camaleontica, dissimulatrice degli adepti che sotto varie forme e sintassi si presentano su queste pagine, a volte per confrontarsi e magari chiedere aiuto, altre per contestare, altre ancora per confondere e scompigliare le idee.

    Nel frattempo la cittadella neocatecumanale ha continuato a crescere e svilupparsi, diffondendo per il mondo avamposti da cui continuano a fuoriuscire pretoriani e ministri rigorosamente formati secondo il loro insegnamento , con l'obiettivo di portare tra la gente la nuova religione e conquistare nuovi adepti.

    Siamo ancora in tempo per fermare il caos dilagante?
    Basterà l'emendamento dei testi aberranti e la correzione dello statuto per riparare agli errori originari di sottovalutazione?

    Non sappiamo, in tutta coscienza.
    Di certo le misure dottrinali adottate dal Papa e la polemica crescente contro la setta in tutto il mondo cattolico per il momento hanno ottenuto il risultato di indurre i capi a fare deserto e silenzio attorno a loro: sono rientrati nella penombra segreta che prediligono, in attesa che si spengano i riflettori puntati su di loro, che si calmino le acque.

    La nostra fede ci chiede invece di mantenere quei riflettori accesi, per aiutare il Pastore nella sua impegnativa opera di riportare luce e ordine nella Casa del Signore.
    Tale è la ragione fondante di questo spazio di discussione.

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  126. ECCEZIONALE!!!!!!!
    LA GRANDE SORPRESA NEL MUGGITO DELLE ORE 20,00 A ZORELLAGO

    Nostro servizio in differita

    Grandissima sorpresa ed emozione ha suscitato in tutti il muggito abituale delle ore 20,00 a Zorellago,dove el senor Kirikus sta trascorrendo nel bagno del castello di Mirabuono la prima settimana di riposo.
    I bollettini medici odierni avevano gà dato modo a tutti di sperare che presto ci sarebbe stata la liberazione delle vie intestinali del senor Kirikus,ottenebrate e chiuse ormai da quattordici giorni,malgrado le terapie di schiere di medici e di cerusici che stamane Dona Carmenita ha mandato via,preferendo affidare l'illustre paziente ai rimedi empirici di Tomasina Floret.

    Da quello che ci è stato rivelato da indiscrezioni controllatissime,già oggi pomeriggio nel bagno del castello di Mirabuono qualcosa si è iniziato a muovere negli intestini del senor Kirikus,come molte narici dall'esterno del castello hanno potuto chiaramente discernere.

    La Tomasina ha insistito dalle ore 10,00 di stamane fino ad ora e continuerà per tutta la notte e anche domani se necessario a somministrare i suoi decotti di vinaccia , i suoi cataplasmi e il vino seco recato all'augusto paziente,incoraggiando ed entusiasmando al massimo Dona Carmenita,che appunto stasera,alle ore 20,00,contravvenendo ad ogni regola,ha preteso che il muggito dei sette shofar facesse solo da accompagnamento al canto di Tomasina,cui ella ha tassativamente ordinato di esibirsi sul balcone.

    La corpulenta Tomasina ha accettato e alle ore 20,00 precise,mentre partiva il suono gutturale degli shofar,ha cosi cantato(con evidente riferimento allo stato patologico e psicologico attuale del senor Kirikus)...;

    " E SE SON PALLIDO....
    NEI MIEI DOLORI....
    NON VOGLIO DOTTORI...
    NON VOGLIO DOTTORI....

    E SE SON PALLIDO....
    COME UNA STRASSA......
    VINASSA,VINASSA....
    E FIASCHI DE VIIIIN!!!!!!"

    RispondiElimina
  127. Le tue, Francesco, sono solo opinioni. Tutti ritengono la propria chiesa o la propria religione l'unica vera. E se ci sono elementi di verità e di santificazione fuori dal cattolicesimo... puoi trarre tu le conclusioni...
    O no?

    RispondiElimina
  128. ...le tue, le mie, quelle del papa, quelle di Kiko... opinioni, tutte opinioni... o no?

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  129. "Un giorno la saggia disse:..."

    Caro psì, se ha scrittoquella poesia vuol dire che ci conosce bene (intendo noi CeSAP)...

    Un salutone e un bacione a Miriam... grazie per la telefonata e per la notizia

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  130. Ricomincia la manfrina.
    Gli elementi di santificazione fuori della Chiesa, la relatività delle opinioni inclusa quella papale...
    Questo work in progress è un vero work in regress rispetto alla fede cattolica.
    Ma tanto a lui cosa importa?
    Ha già la "sua" religione, quella di Kiko che vorrebbe sostituirsi alla dottrina e alle verità della Chiesa.
    Siamo al punto che non possiamo neppure annunciare al mondo che l'unica fede salvifica è quella cattolica, così come tramandata da Cristo e ricevuta per successione apostolica?

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  131. "Le tue, Francesco, sono solo opinioni. Tutti ritengono la propria chiesa o la propria religione l'unica vera. E se ci sono elementi di verità e di santificazione fuori dal cattolicesimo... puoi trarre tu le conclusioni..."

    Scusa se mi intrometto, work in progress, ma stai facendo un discorso relativistico, che serve solo a uscire dal seminato...
    I Padri della Chiesa dicevano, ed è verità, che anche in alcune realtà fuori dalla Chiesa ci sono i Logòi spermatikoi, cioè il Semi del Verbo, frammenti di verità... Ma noi conosciamo - non ho detto sappiamo, perché non è una nozione ma una ESPERIENZA - CHI E' la Verità: è una Persona, che ma nome Gesù ed è il nostro Signore... che è Presente nella Sua Chiesa, che è quella Cattolica Apostolica Romana, fino alla fine dei tempi...
    Nel cammino neocatecumenale, ad esempio, vengono mostrate alcune verità che poi risultano successivamente deformate e distorte e lo abbiamo ampiamente dimostrato e documentato: in realtà si tratta di una tragica scimmiottatura della Chiesa di Cristo...

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  132. Caro Arbiter, l'hai ben ribadita la ragione fondante del nostro esserci!!!

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  133. Quoto dall'intervista che Mons.Bruno Forte ha rilasciato ieri alla Radio Vaticana circa il recente documento della CDF

    "Questo documento ribadisce esattamente ciò che dice il Vaticano II, che parla - distinguendo - di Chiese e di comunità ecclesiali in riferimento alle comunità di cristiani non cattolici. Questo uso era fondato nell’intenzione del Vaticano II di distinguere quelle comunità che hanno mantenuto la natura della Chiesa secondo l’idea cattolica e, dunque, hanno mantenuto il sacerdozio nella successione apostolica e nell’Eucaristia e quelle comunità che, invece, non avendo mantenuto questa stessa natura non possono essere allo stesso titolo considerate Chiese. Questa distinzione intende aiutare l’ecumenismo a costruirsi sempre nel rispetto dell’altro. In altre parole, la diversa idea di Chiesa che hanno le comunità uscite dalla Riforma, fa sì che - esse stesse - nei loro documenti sottolineino questa diversità nei confronti della Chiesa cattolica romana. E’ dunque giusto rispettare questa diversa autocoscienza ed esprimerla anche in un diverso linguaggio. "

    Comunità ecclesiali cattoliche dunque solo quelle che mantengono il sacerdozio ministeriale nella successione apostolica e nell’Eucaristia!!!

    Possono ritenersi tali le aggregazioni che disconoscono invece il valore del sacerdozio ordinato e che vivono l'Eucarestia secondo canoni e interpretazioni originali e arbitrarie?

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  134. Volevo ricordare alla amica Arci che l' "inventore" dell' "anatema" (di cui sarebbe meglio riscoprire l'utilità e il significato) era San Paolo Apostolo che si è definito, fino all'ultimo secondo prima della Decapitazione, PECCATORE...

    CHissà se Kiko pensa di "scrutinare" anche San Paolo e di chiudergli la bocca perchè non ha diritto di paralre????

    No... San Paolo è da strumentalizzare... Giusto. Meglio non leggere i brani non utilizzabili.

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  135. Grazie Arbiter per la tua puntualizzazione.. Ci voleva.

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  136. IL GRANDE MUGGITO DELLE ORE 8,00

    Già all'alba lo spiazzo antistante il castello di Mirabuono a Zorellago era gremito di cimici neocat ansiose di acquisire notizie sulla liberazione intestinale del senor Kirikus.

    Finalmente,alle 7,58 precise si è affacciata al balcone Dona Carmenita,sortriso smagliate sulla bocca,mani strette in pugno e alzate verso l'alto:un boato di acclamazioni al suo apparire,finito il quale ella ha annunziato quanto segue:

    "durante la notte el senor Kirikus ha affrontato con grande dignità un doloroso travaglio,lanciando alte grida e cantando con tutta la voce che gli restava "Giacobbe",mentre Tomasina procedeva instancabile con i suoi cataplasmi e le sue somministrazioni per via orale.
    Alle prime luci dell'alba è iniziata l'evac...la liberaccion,ancora in corso: tutto il materiale espulso viene raccolto in sei grandi vasi canopi di alabastro che via via vengono accuratamente sigillati e che saranno portati provvisoriamente nel vicino catacumbenium di Cimiciandellago,da dove,in un secondo tempo saranno smistati come segue:
    -1 alla Domus Aurea;
    -1 ai MC a Roma;
    -1 alla Trippa neocat di Pitorchiano;
    -1 al museo Kirikiano di Palomera;
    -1 alla Casa Generalizia delle Sorelle Camminanti a Roma;
    -1 in dono a Mister Repe a Napoli.

    Si prevede che l'evac..la liberaccion si protrarrà fino alle ore 10,00 circa,in tempo utile affinchè el senor Kirikus venga sottoposto a un bagno ristoratore e si affacci a questo balcone per l'Angelus odierno.

    Un boato ha concluso le parole di Dona Carmenita ed è partito subito il muggito dei sette shofar sul motivo del "Risussitò",cantato in coro da tutta la folla neocat presente per almeno 15 minuti.

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  137. A rs: ho fatto solo delle domande, domande che nella pastorale si sentono tutti i giorni, alle quali urge dare una risposta, e quale sia il mio credo e la mia filosofia qui non importa. Io mi limito a chiedere. Grazie a chi risponde.

    A Miriam: hai avuto esperienze mistiche? Se si come le discerni? La ragione e le proposizioni vere non hanno posto nel cattolicesimo? Non si può conoscere Dio con la ragione umana?

    A Francesco: no PERCHE'? Solo per la successione apostolica? Rivendicata peraltro da alcuni protestanti? I presbiteri del cammino sono validamente ordinati, credo. Pensi non ci sia altro? E se un vescovo ordinato validamente fosse eretico? Parli solo per citazioni o per monosillabi anche nella vita di tutti i giorni?

    RispondiElimina
  138. Una piccola chiosa in merito all'intervento di Mons. Forte.

    Le logiche complesse del dialogo ecumenico hanno obbligato la Chiesa negli ultimi decenni a rinunciare ad affermare il proprio primato di unica chiesa di Gesù Cristo sulla terra.
    Per accettare quel dialogo, le altre religioni hanno imposto che si accantonasse o dissimulasse quel primato.

    Così, quando il nostro Papa ha riaffermato con pacatezza il concetto, si è alzato il chiasso protestatario sia all'esterno da parte delle altre chiese cristiane, sia all'interno in forme più contrite e indirette da parte dei 'teologi della rinuncia' e del relativismo dottrinale sulla base dell'interpretazione forzata del Concilio Vaticano II.

    Così, la cosa più ovvia e naturale del mondo come il richiamo alla natura fondamentale della Chiesa e della sua missione nel mondo, è stata considerata regresso, chiusura al dialogo, conservatorismo 'ideologico'.

    I relativisti odierni vorrebbero giocare sui riconoscimenti delle santificazioni ed elementi di verità anche nelle altre chiese (i notori Logoi Spermatikoi).
    Tuttavia, è stato ben chiarito che riconoscere tali elementi ci fa sentire più uniti e più vicini nell'unica fede cristiana, ma non indebolisce il primato e l'essenza stessa della Chiesa.

    D'altronde, non si capisce bene perchè la Chiesa cattolica dovrebbe rinunciare a questo primato, che le deriva direttamente dal suo Signore e Dio, quando nessuna delle altre chiese cristiane o delle religioni monoteiste rinuncia ai propri dogmi fondanti.

    In un certo senso, è come se noi cattolici per poter dialogare con gli altri dovessimo pagare un pegno, in remissione della "colpa" di aver diffuso nel mondo nel corso dei secoli una fede che lo ha cambiato e rivoluzionato, sottraendo folle di credenti al dominio delle altre fedi.

    Benedetto XVI con i recenti documenti ha serenamente chiarito tali equivoci e difformità, ribadendo il diritto ad affermare il primato della Chiesa cattolica alla luce delle Sacre Scritture e della propria storia, nel rispetto delle altre fedi e convinzioni religiose e nella volontà di proseguire nel dialogo.

    Nell'àmbito di tale chiarificazione, è altresì ribadita l'unicità della Chiesa cattolica: dunque, niente chiese o movimenti paralleli, incluso il Cammino neocatecumenale, il quale alla fine del lungo processo di verifica nei suoi confronti sarà chiamato a fare una scelta: rimanere dentro la Chiesa, rinunciando ad armi e bagagli eretici. O collocarsi fuori di essa, liberamente organizzato come tutte le altre sette cristiane ma non cattoliche.

    Sarà molto difficile, con un Papa come Benedetto XVI, adottare strategie dissimulative o di disattendimento dilazionatorio di tale scelta, anche perchè nel frattempo non verranno meno le polemiche ed i contrasti nel mondo cattolico a causa di tutte le aberrazioni e delle difformità messe in atto dal Cammino.

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  139. work, è troppo comodo fare domande senza presentarsi, nascondendosi sempre dietro il relativismo dell'essere.
    Io credo nella Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica custode dell'insegnamento di Gesù Cristo, guidata dall'unico Pastore che è il Papa, erede di S.Pietro e Vicario di Cristo.
    Tu in cosa credi?

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  140. Per Work

    Mi esprimo per monosillabi soltanto quando l'interlocutore rinuncia(volutamente o meno) ad argomentazioni razionali e consequenziali e pone delle domande fondate su premesse sbagliate o comunque peregrine.

    Ad ogni buon fine,risposte ampie ed articolate ad alcune delle tue contraddittorie domande ti sono fornite in modo chiarissimo ed esaustivo da Arbiter.Ti consiglio di leggerle e di rifletterci sopra.

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  141. ORE 12,00 DI DOMENICA,15 LUGLIO 2007 A ZORELLAGO.

    Grande l'attesa per il muggito meridiano di oggi a Zorellago;folla ingente di cimici neocat e di alti pelati malamente dissimulati nei loro jeans antidiluciani e nelle loro magliette abbondanti.

    Alle ore 12,00 precise il crepitio incipiente dei sette shofar piazzati sui torrini del castello di Mirabuono,dimora attuale delle vacanze del senor Kirikus,ha zittito tutti.

    Indi è partito un greve ,ma altissimo suono che ricordava vagamente la marcia trionfale dell'Aida,incanalandosi rapidamente ed a volume altissimo nella marcia dell'Ernani...solo a tal punto il balcone si è spalanzato ed è apparso in tutto il suo grigio splendore el senor Kirikus,accolto da immense ovazioni e da canti di giubilo.

    Egli non ha parlato,ma si è limitato a dare a tutti la sua benedizione,indi,aiutato da Tomasina Floret(sua salvatrice),ha imbracciato la chitarra,cantando..."Giorno di riposo e di santità hai dato al tuo pueblo....".

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  142. Woek dice:
    "Parli solo per citazioni o per monosillabi anche nella vita di tutti i giorni? "

    Francesco non ha bisogno di essere difeso, perché sa ben argomentare da solo; ma mi meraviglia che tu assolutizzi l'unico monosillabo: il chiaro e netto NO che ha pronunciato ad una tua domanda, accusandolo diaprlare SOLO a monosillabi... sei molto abile in una dialettica solo strumentale.

    Per quanto mi riguarda, non occorre aver avuto esperienze mistiche per riconoscere la Verità... e anche per riconoscere, per contro, la menzogna quando ti è dato sperimentarla... in questo caso parlo del Cammino NC naturalemente

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  143. Una volta per tutte, puntualizzazione per Work:

    quelle che tu definisci OPINIONI, volendo riduttivamente trasformarle in relativistiche, nel tentativo di dare diritto di cittadinanza alle aberrazioni del Cammino NC, sono - per quanto ci riguarda - PROFESSIONI DI FEDE e parliamo di quella insegnata e trasmessa dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, alla quale per grazia di Dio apparteniamo

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  144. Steph,
    ciao. Ho letto quel che mi hai mandato: doloroso e allucinante!!!
    Purtroppo avevi ragione...

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  145. caro sthephanos78, a proposito dell'"anatema sit", ti vorrei invitare a leggere il brano 1RE,cap13,11-32. Poi, se ti va, ti
    piacerebbe discuterne un po'?

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  146. P.S.

    Forse è meglio leggere dall'inizio del capitolo 13. Scusa.

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  147. c'e' censura su questo blog
    vado via

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  148. Io risponderei ad Arciparafonista con 1RE 49-53.

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  149. Se si vuole affermare che il veleno è buono da bere e che dopo averlo bevuto, i ...catechisti e responsabili nc ti diranno come va a finire...lo si può fare, ma.. non venitelo a dire a chi ha fatto questa esperienza e su cui il veleno non ha funzionato.
    Siete, in buona o cattiva fede, mossi da pifferai che desiderano solo l'annullamento dell'altro che deve muovere come un burattino per propria gloria e vanità.
    Dentro il cammino, pur adoperando Bibbia e "cerimoniali" di culto cattolico DI DIO E DELLE SUE CREATURE NON SE NE IMPORTANO UN BEL NIENTE.

    Si ha solo la mania malata di gestire la vita degli altri mettendo su una struttura come quella della comunità nc: acchiappamente, acchiappavite, foraggiate, da acchiappavalori.

    Sapete fare solo questo tutto il resto è UN PARAVENTO.
    Triste, molto triste.

    Ma noi non disperiamo . Come ognuno di quelli che, sfuggito dalle votre grinfie, è riuscito a risalire dal barato in cui il CN lo aveva sprofondato, così verrà fuor il vostro vero volto.

    LA VOSTRA MASCHERA PIU' SI VA AVANTI E PIU' SI LIQUEFA

    Voi catechisti, oltre il perbenismo, il buonismo che coprono le vostre reali identità siete, forse inconsapevoli, ma solo una parte di voi, siete delle reali macchine da macello (certamente con le persone così obbedienti e "umili" avrete un atteggiamento molto amichevole e di tanto in tanto stenderete qualche osso "al cane fedele")

    NON AVETE RAGIONI DI SCUSE MA SOLO DI CONVERSIONE ALLA CHIESA CATTOLICA E APOSTOLICA. PERCHE' NESSUN STATUTO PUO' PROPORRE ABERRAZIONI O ERESIE o coprirle.

    Rendetevi conto che sono già palesi non si tratta di nasconderle ma solo di redimersi da esse.

    Mi fa specie, solo, come siete riusciti ad ingannare sacerdoti e vescovi e uqlcun altro per appoggiarvi.

    CRISTO FARA' TRIONFARE LA SUA CHIESA (chede anche la nostra vigilanza, ciò è indubbio)

    RispondiElimina
  150. mic sei un censore
    a te Catone ti fa un baffo

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  151. Mi viene il sospetto che il caro Arcipara...voglia fare il giochetto di accostare la vicenda di Geroboamo a quella della Chiesa odierna, associando blasfemamente la figura di quest'ultimo a quella del Santo Padre.
    Arcipara...neocat lascia stare!
    Ti sei andato a cercare un brano biblico per tentare di dimostrare un tuo schizoide teorema da mente disturbata, provocando Stephanos?
    Ma confessati e pentiti, che sei ancora in tempo!!!

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  152. l'ho detto io che e' un arciparaxulista
    ma denuncio nuovamente la censura
    in questo blog!!
    La longa mano di sua eminenz
    arriva a censurare anche questo blog
    inaudito!!

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  153. Ma di che censura stai parlando? Qui vengono cancellate solo le cretinaggini o le offese gratuite.
    Non è mai stato cancellato alcun intervento o testimonianza normalmente ragionevoli.

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  154. UN MUGGITO IN ONORE DI MISTER ARINZ

    Il muggito di shofar delle ore 20.00 odierne,su invito di Dona Carmenita,che si è affacciata preventivamente al balcune del castelletto di Mirabuono dove soggiorna in vacanza el senor Kirikus,da poco sgravato del suo peso intestinale,è stato dedicato interamente a Mister Arinz che da domani sarà a Lorenzago in visita a Sua Santità.

    Per l'occasione il muggito è stato interamente modulato sui ritmi africani,assecondato dal basso da migliaia di bongos ritmicamente suonati dalle cimici neocat presenti.

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  155. chi mi ha censurato, sa!

    RispondiElimina
  156. Cara rs,
    vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa.

    RispondiElimina
  157. Infatti, arcipara.... Mai questo assioma è stato più vero a proposito delle aberrazioni del Cammino.

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  158. Debbo rispondere a Rs e Lara.

    Per Lara

    La lettura dei 12 passi di Alcolisti Anonimi mi ha aiutato molto a capire molte cose ascoltate nel CN. Te li ripropongo.
    E' chiaro che questo non vuol essere una giustificazione alle tue sofferenze personali, pero' potrebbe essere per te uno spunto per un cammino di riconciliazione con te stessa e con il Cn (riconciliarsi non significa accettare il cn , ma significa capire in profondità il male ed il bene che qualcosa ci ha fatto)

    I Dodici Passi
    1 Abbiamo ammeso di essere impotenti di fronte all'alcool e di non poter più controllare la nostra vita.
    2 Siamo giunti a credere che un potere più grande di noi avrebbe potuto riportarci alla ragione.
    3 Abbiamo deciso di sottomettere la nostra volontà e di affidare la nostra vita a Dio, così come noi possiamo concepirlo.
    4 Abbiamo proceduto ad un inventario profondo e coraggioso di noi stessi.
    5 Abbiamo ammesso davnti a Dio, e di fronte ad un'altra persona la natura esatta dei nostri torti.
    6 Siamo giunti ad accettare, senza riserve, che Dio eliminasse tutti questi difetti del nostro carattere.
    7 Gli abbiamo umilmente chiesto di porre rimedio alle nostre insufficienze.
    8 Abbiamo fatto una lista di tutte le persone a cui abbiama fatto del male, e abbiamo deciso di fare ammenda verso queste persone.
    9 Abbiamo fatto direttamente ammenda verso queste persone quando possibile,salvo nei casi in cui questo avrebbe potuto recar danno a loro o ad altri.
    10 Abbiamo continuato a fare il nostro inventario personale e quando ci siamo trovati in torto lo abbiamo ammesso senza esitare.
    11 Abbiamo cercato, con la preghiera e la meditazione, di migliorare il nostro contatto cosciente con Dio, così come noi possiamo concepirlo, chiedendogli solo di farci conoscere la Sua volontà e darci la forza per eseguirla.
    12 Avendo ottenuto, per mezzo di questi Passi, un risveglio spirituale, abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ad altri e di mettere in pratica questi principi in tutti i campi della nostra vita.

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  159. Per Rs

    Mi dispiace che tu non veda una santificazione nel quotidiano, e mi abbia risposto con un tono romboante semplicemente perche' la mia lettura del brano era e rimane diversa dalla tua.

    Non te ne voglio con questo, ma debbo farti notare come l'accettazione dell'altro quando diverso dal nostro modo di essere e di pensare sia difficile, non lontano dallo stile contro il quale dici di batterti.

    Tutto qua.

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  160. Rimane poi comunque aperta la risposta sull'uso delle sale parrocchiali che i parroci danno in uso alle comunità nc, sale che diventano luoghi di culto, e di cui non si fa menzione nemmeno nella lettera del cardinal Arinze.

    Ma allora, un qualsiasi uomo della strada potrebbe concludere che celebrare nelle sale e' lecito, cioe' ammesso dal diritto canonico.

    Inoltre nella lettera del cardinale non si fa menzione degli arredi sacri usati (croce di Kiko, candelabro etc). Perche' vi domando.

    La risposta che mi aspetto e' una riflessione seria scevra da punti di vista precostituiti. Lo chiedo al Blog perche' so, leggendoVi oramai da qualche mese, che ci sono molti sacerdoti che scrivono, conoscitori della liturgia e del diritto canonico.

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  161. Tiger,
    eccolo il paganesimo che praticate e di cui non vi accorgete neppure.
    Prendete un decalogo di autocoscienza di un gruppo che si è ripreso da una dipendenza e lo applicate alla fede.
    Così, i 12 passi degli alcolisti anonimi, anzichè esaurire la loro funzione all'interno di quell'esperienza, diventano un vademecum misterico al di fuori del contesto in cui sono nati per competere con gli esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola o con le Confessioni di sant'Agostino o con il CCC.
    Tiger, ti rendi conto dell'eresia relativista che proponi?
    Ti rendi conto di quali sacrilegi mettete in campo voi neocatecumenali, nell'ansia di trovare una via alla redenzione originale, che non sia contemplata dalla Chiesa?

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  162. Tiger, cos'è che non ti fa stare in pace con te stesso e con gli altri, tanto da non essere così sereno da argomentare in modo da trattare l'argomento nei contenuti che sono nel tema?

    Ad essere ridotto così è già un riconoscimento degli effetti della vita allucinatoria che fai.

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  163. caro Rs continui a interpretare dal tuo punto di vista, e altro che danzatrice del ventre delle parole.
    Che noia!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

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  164. Per gre..

    non mi sembra di averti mai letto, e comunque la tua risposta mi sembra una provocazione abbastanza banale.
    Ciao!

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  165. per Tiger nick, che fa concorrenza a Work:

    "Non te ne voglio con questo, ma debbo farti notare come l'accettazione dell'altro quando diverso dal nostro modo di essere e di pensare sia difficile, non lontano dallo stile contro il quale dici di batterti."

    un conto è accettare l'altro e compatirlo come persona, un conto è accettare le idee abominevoli che lo muovono o le menzogne che professa... la diversità è una ricchezza, ma la menzogna resta sempre menzogna!

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  166. Poiché stiamo di nuovo cadendo nel vortice delle parole al vento, inizio un'altra pagina servendomi della puntualizzazione di Arbiter!

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  167. Questa tendenza a negare l'evidenza mi sembra una vera deformazione mentale, non so se dovuta a condizionamento, blocco del pensiero logico o puro e semplice camaleontismo.
    Questi neocat o paraneocat alla Tiger prima affermano che due più due fa cinque, quando gli obietti che fa quattro, loro controbattono che non hanno mai detto ciò ma che sei tu ad interpretare secondo il tuo punto di vista le loro affermazioni.
    Le obiezioni logiche diventano sempre e solamente punto di vista privo di qualsiasi oggettività.
    Vi è qualcosa di patologico in tutto ciò.
    Felice, Psicologicus che ne pensate?

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  168. Ti ringrazio Mic ma non ho bisogno della tua com-passione.
    Putroppo debbo notare come non riusciate ad andare fuori dal seminario ed etichettare con nc tutti quelli che propongono punti diversi di lettura.

    Ma le sale parrocchiali? il discorso e' ancora aperto

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  169. Tiger, la necessità di fare una disintossicazione della quale parlavo era di quella nc che innieta veleno nell'anima(e non altro).

    Intossicazione presa nel seno della Chiesa, ed è questo il dolore.

    Trarre il bene? Certo, sapere che il Signore ci tiene alla mia vita, a tutta la mia vita, e non ha permesso che per questo vissuto mi allontanasse dalla Chiesa. Invece quanto vorrebbero i miei NEMICI, che non ancora saziati dal divorare, hanno continuato e continuano a scaricare la loro malvagtità tra un cocktail di cattiverie e un'altro di menzogne attorno alla mia persona.

    Avrei tanto da dire ... ma lasciamo li, quel che capisci, capisci!

    RispondiElimina
  170. Cara rs,
    hai forse ricevuto qualche particolare
    rivelazione privata, per parlare con tanta sicurezza?
    Le vere rivelazioni private sono eccezionali, e quindi rare. Ritenere che possano portare qualcosa di sostanziale al deposito della fede è contrario alla dottrina della Chiesa. Si devono comunque distinguere dalle ispirazioni personali, date a ciascuno per sua guida, ma sempre da confrontare con il magistero ecclesiastico. L’adesione personale alle rivelazioni private non deve comunque distogliere dalla partecipazione comunitaria, poiché la Chiesa è una, affidata alla guida del Papa e dei Vescovi, ai quali è mandato l’ufficio di riconoscere i carismi. I sacerdoti e quanti hanno responsabilità di guida nella Chiesa devono astenersi dal sostenere con la presenza, con scritti e dichiarazioni o con iniziative di qualsiasi genere “apparizioni” che non siano state approvate formalmente. I fedeli devono restare prudenti, affinché non si lascino trascinare in devozioni che sviano dalla vita cristiana, che di sua natura è comunitaria, basata sulla autentica parola di Dio.

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  171. Arbiter ha detto:
    "Di certo le misure dottrinali adottate dal Papa e la polemica crescente contro la setta in tutto il mondo cattolico per il momento hanno ottenuto il risultato di indurre i capi a fare deserto e silenzio attorno a loro: sono rientrati nella penombra segreta che prediligono, in attesa che si spengano i riflettori puntati su di loro, che si calmino le acque."

    Ti ricordo che quando esistono delle leggi non è lecito "de ipsis iudicare, sed secundum ipsas"
    e quindi "Qui nescit tacere et nescit loqui"

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  172. troppo comodo per chi è sotto giudizio e a ragion veduta!

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  173. Non giudicate e non sarete giudicate, perchè col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.

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  174. Noi non giudichiamo le persone. giudichiamo fatti e idee che coinvolgono e sconvolgono molte vite... Qualcuno giudicherà i responsabili ad ogni livello...

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  175. ai fratelli del cammino invito a non partecipare ai blog di questo sito.
    Sono sempre gli stessi: i don Conti,Marighetto e i loro 4 scagnozzi che invece di occuparsi delle loro parrocchie perdono tempo e denaro in questi siti inutili.
    Guai a contraddirli, solo loro sono intelligenti, fedeli e competenti, tutti coloro che nn sono d'accordo con loro sono stupidi, ignoranti, poveri spiritualmente (è stato quello che mi dissero tempo fa).
    Fidatevi del Signore epregate per la Chiesa e per il Cammino senza perdere tempo con costoro.
    Pace a tutti.
    raf

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